giovedì 11 ottobre 2018

Il Papa: l'aborto non è un atto civile, come affittare un sicario

"Abortire è come affittare un sicario per 'risolvere' un problema". Non è la battaglia chiave del suo pontificato, ma ogni volta che affronta il tema dell'aborto, Papa Francesco non lascia spazio a interpretazioni. Parlare di interruzione di gravidanza, per lui, è un modo politicamente corretto per evitare di parlare di omicidio. E "sopprimere una vita umana nel grembo materno" in nome della salvaguardia di altri diritti è un "approccio contraddittorio".

Nell'udienza del mercoledì, per la catechesi sul quinto comandamento, 'Non uccidere', il Papa non trova esempio più calzante: "Come può essere terapeutico, civile, o semplicemente umano un atto che sopprime la vita innocente e inerme nel suo sbocciare?", chiede. Nel giorno in cui riceve 700 pellegrini della diocesi di Karol Wojtyla, Cracovia, Francesco riprende uno dei temi più cari a Giovanni Paolo II, a 50 anni dall'elezione sul soglio di Pietro del Pontefice polacco. 

La violenza e il rifiuto della vita, per Bergoglio, nascono dalla paura. Solo così si spiega la sua lettura dell'accoglienza come una sfida all'individualismo: "Pensiamo, ad esempio, a quando si scopre che una vita nascente è portatrice di disabilità, anche grave. I genitori, in questi casi drammatici, hanno bisogno di vera vicinanza, di vera solidarietà, per affrontare la realtà superando le comprensibili paure. Invece spesso ricevono frettolosi consigli di interrompere la gravidanza".