giovedì 8 novembre 2018

Pernigotti ai titoli di coda

Nel 2013 il passaggio alla famiglia Toksoz. Cinque anni dopo, sulla fabbrica di cioccolato di Novi Ligure, cala definitivamente il sipario. Addio alla Pernigotti made in Piemonte. Lo hanno annunciato martedì i sindacati dopo aver incontrato i rappresentanti dell’azienda dolciaria, passata cinque anni fa proprio al gruppo turco. « Manterremo e potenzieremo l’attuale struttura, sviluppando l’attivitá in nuove e interessanti aree geografiche, sfruttando la forza del marchio Pernigotti. Introdurremo Pernigotti nel mercato turco cosi come in altri importanti paesi». 

Erano queste le dichiarazioni di intenti al momento del passaggio dell’azienda, nel 2013, dalla famiglia Averna al gruppo Toksoz. Le cose poi, sono andate in maniera diversa.

Agli inizi del ‘900 l’azienda è una delle più importanti del settore, con macchinari all’avanguardia e un sistema produttivo in grado di dare vita a lavorazioni pregiate e ricette uniche. Negli anni della guerra, per far fronte al divieto di usare lo zucchero in vigore durante il primo conflitto mondiale, Pernigotti perfeziona e commercializza una rivoluzionaria ricetta per il torrone a base di miele concentrato. Passano pochi anni e nel 1927 inizia la produzione del Gianduiotto, il cioccolatino che diventerà uno dei simboli più apprezzati della tradizione piemontese nel cioccolato. Nel 2013 il passaggio alla famiglia Toksoz che promette un processo di internazionalizzazione che «porti il piacere del grande cioccolato italiano in tutto il mondo».