sabato 3 novembre 2018

Si è fermata la sonda Dawn, cacciatrice di asteroidi

A pochi giorni dal cacciatore di pianeti Kepler esce di scena anche la sonda Dawn, la prima a visitare i più grandi asteroidi della fascia tra Marte e Giove, Vesta e Cerere. Entrambe hanno ormai esaurito il carburante. In questo stesso periodo anche i telescopi spaziali Hubble e Chandra hanno mostrato di avvertire i segni del tempo, con alcuni 'acciacchi' ai loro sistemi di orientamento, ma fortunatamente i loro problemi sono stati risolti. E' chiaro, tuttavia, che l'esplorazione spaziale deve guardare al futuro con nuovi strumenti, e le agenzie spaziali si stanno preparando a inviare nello spazio nuovi occhi per scrutare i segreti del cosmo.

Lanciata il 27 settembre 2007, la sonda Dawn ha operato 11 anni, 3 in più del previsto, durante i quali ha raccolto oltre 11 milioni di immagini e 90 gigabyte di dati. Merito anche del contributo italiano, con l'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e l'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e allo spettrometro italiano Vir (Visible and infrared mapping spectrometer), realizzato da Leonardo. Compito della missione, che in italiano vuol dire 'alba', è stato studiare l'infanzia del Sistema Solare attraverso Vesta e Cerere. Due capsule del tempo, attorno alle quali Dawn ha compiuto 2.450 orbite, in grado di portare gli studiosi fino alla formazione del nostro sistema planetario.