martedì 18 dicembre 2018

Scagionati i cellulari, non causano tumori

I telefonini non causano il tumore al cervello. A scagionare i dispositivi sempre più diffusi e potenti una nuova analisi su 16.800 casi di cancro cerebrale in Australia registrati a partire dall'inizio degli anni 1980. Lo studio, guidato dall'Australian Radiation and Nuclear Safety Agency (Arpansa) e pubblicato sulla rivista BMJ Open, esclude ogni legame fra la rapida diffusione della telefonia mobile e l'incidenza dei tumori al cervello.

"I tassi di tumori cerebrali sono rimasti piuttosto stabili nei decenni e non sono aumentati tipi specifici di tumori cerebrali", scrive il responsabile della ricerca, l'esperto di radiologia Ken Karipidis dell'Arpansa. Lo studio conferma che l'incidenza di cancro al cervello, dopo gli aggiustamenti per l'età dei pazienti, è rimasta stabile tra il 1982 e il 2013. Nell' analizzare i 16.800 pazienti australiani fra i 20 e i 59 anni, i ricercatori hanno tenuto conto del tipo e posizione del tumore.

L'esposizione più forte è stata alcuni anni fa con i telefoni analogici, perché non vi erano in giro molte antenne di telefonia mobile". Le reti di quinta generazione (5G) che si stanno estendendo in molti paesi, promettendo maggiori velocità, non devono quindi essere causa di preoccupazione, sottolinea lo studioso.

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