martedì 15 gennaio 2019

Spagna: si continua a lavorare per salvare bimbo nel pozzo

Nella lotta contro il tempo per salvare Yulen, il bambino di due anni intrappolato da domenica nel pozzo a Totatlán, i tecnici hanno cominciato a scavare un tunnel orizzontale per accedere al condotto dov'è precipitato Yulen. Lo ha confermato questa mattina il viceprefetto di Malaga, Marta Gamez, dopo che i soccorsi hanno passato la notte tentando invano di estrarre il terreno franato alla profondità di un'ottantina di metri, nel pozzo lungo 110 metri.

La sonda robot con le telecamere è stata bloccata dal 'tappo' di materiale e sono stati estratti solo 60 centimetri di terra e pietre, per cui la guardia civile, che coordina le operazioni, ha avviato un piano alternativo. "Da questa mattina alle 7 si sta lavorando per scavare un foro laterale e orizzontale, della lunghezza fra 50 e 80 metri, che arrivi all'altezza del pozzo dove crediamo sia Yulen", ha spiegato la Gamez ai media. "E' il metodo più sicuro", ha aggiunto.

Il viceprefetto ha evidenziato che ci sono tre fattori che condizionano le operazioni di salvataggio: la sicurezza del bambino; la necessità di impiegare il minore tempo possibile per localizzarlo; e la difficile orografia del territorio, che complica i lavori. Intanto le squadre di soccorso, che hanno mobilitato un centinaio di uomini, non conoscono le condizioni del bambino, imprigionato da circa 48 ore nel pozzo, nel quale è stata recuperata solo una busta di caramelle che aveva con sé al momento della caduta.

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