mercoledì 21 agosto 2019

L’Islanda piange ghiacciaio Okjokull, ucciso dal Climate Change

Un funerale per un ghiacciaio, scomparso a causa del riscaldamento globale. In Islanda ambientalisti e autorità hanno detto addio all’Okjokull, che per secoli ha coperto la vetta del vulcano Ok e di cui ora non resta più nulla, primo ghiacciaio dell’isola artica a essere perduto in seguito all’aumento delle temperature globali. Il primo ministro islandese, Katrin Jakobsdottir, ha posto una targa commemorativa rivolta ai posteri, nella quale si legge che “nei prossimi 200 anni tutti i nostri ghiacciai si prevede che faranno la stessa fine. Questo monumento testimonia che siamo coscienti di ciò che sta accadendo e di ciò che è necessario fare. Solo voi potete sapere cosa abbiamo fatto”.

“Io spero – ha aggiunto la primo ministro – che questa cerimonia sarà di ispirazione non solo per noi qui in Islanda, ma anche per il resto del mondo, perché quella che stiamo vedendo qui è solo una delle facce della crisi climatica”.

Il ghiacciaio Okjokull è stato dichiarato inattivo dagli scienziati nel 2014, quando si scoprì che la neve si scioglieva più rapidamente di quanto si accumulasse sulla vetta dell’ex vulcano e che non c’era più pressione sufficiente per permetterne il movimento. Da quel momento il nome, e questo elemento forse rende testimonianza ancora più evidente degli effetti reali e pratici del cambiamento climatico, è stato cambiato da Okjokull in solo Ok, poichè il suffisso “jokull” significa in islandese “ghiacciaio”.


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