lunedì 12 agosto 2019

Versace: nelle magliette Hong Kong segnato indipendente

Versace è finita nel mirino dei cinesi. A scatenare la bufera contro la casa di moda italiana alcune magliette su cui comparivano alcuni errori di geografia. Sulle t-shirt erano stampati i nomi di alcune città affiancati alle nazioni di appartenenza. Hong Kong e Macao, però, non vengono considerate parte della Cina. Il popolo del web è così partito all'attacco, accusando Versace di mancare di rispetto alla sovranità nazionale cinese.

Le due città vengono presentate, infatti, come indipendenti e questo ha fatto infuriare i cittadini cinesi. Dopo la bufera che si è scatenata sui social, l'attrice Yank Mi ha comunicato di aver interrotto la collaborazione con Versace. L'azienda è corsa subito ai ripari ritirando la merce dagli scaffali e presentando scuse ufficiali da parte della stessa Donatella Versace. "Mi dispiace profondamente per lo sfortunato errore - scrive la stilista su Facebook - non ho mai voluto mancare di rispetto alla sovranità nazionale cinese ed è per questo che ho voluto chiedere personalmente scusa per tale imprecisione e per ogni problema causato". 

Non è la prima volta, però, che la moda italiana infastidisce i cittadini cinesi. Dolce e Gabbana furono costretti ad annullare una sfilata evento a Shanghai in seguito alla pubblicazione di uno spot pubblicitario considerato razzista.

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