venerdì 25 ottobre 2019

Nel weekend si torna all’ora solare

Non c’è niente da fare: il ritorno all’ora solare è il segno che stiamo per piombare nell’oscurità dell’inverno.  Le lancette dell’orologio tornano indietro di un’ora alle 3 della notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre.  Guadagniamo un’ora di sonno, ma diventerà buio più presto. 

Il passaggio non è privo di effetti sul nostro organismo e può provocare qualche disturbo: chi soffre particolarmente per questa sorta di jet lag sarà contento del fatto che il Parlamento europeo nel marzo scorso ha votato a favore dell'abolizione del cambio orario stagionale. L’ora solare resterà in vigore fino al 29 marzo 2020, poi, nel corso dell'anno successivo, tutto dipenderà dalla decisione di ciascun Stato membro dell'Ue. 

Secondo quanto stabilito dal Parlamento europeo, i Paesi che decidono di mantenere l'ora legale dovrebbero regolare gli orologi per l'ultima volta l'ultima domenica di marzo 2021, mentre quelli che preferiscono mantenere l'ora solare dovrebbero spostare gli orologi per l'ultima volta l'ultima domenica di ottobre 2021.

I sintomi e i malesseri più comuni causati dal cambio sono stanchezza, irritabilità, perdita di concentrazione e produttività sul lavoro, nausea e inappetenza. Si tratta comunque di disagi che non richiedono l’assunzione di farmaci: può essere utile, invece, mettere in atto qualche contro-misura per alleviare i disturbi già dai giorni precedenti il cambio orario. Ad esempio, con il ritorno all’ora solare, non occorre intervenire sul momento del risveglio, visto che con le lancette indietro dormiremo un’ora di più, ma possiamo posticipare gradualmente di un quarto d’ora gli orari dei pasti e il momento di andare a dormire. 


Nessun commento:

Posta un commento