sabato 9 novembre 2019

Fusione nucleare, pronto l'edificio per l'energia delle stelle

E' stato completato l'edificio destinato ad accogliere il reattore sperimentale Iter per la fusione nucleare, destinato a dimostrare la possibilità di riprodurre i processi che avvengono nel cuore delle stelle. Lo ha detto all'ANSA il capo del dipartimento di Ingegneria di Iter, Sergio Orlandi. 

E' arrivata così a un punto cruciale la lunga corsa verso la possibilità di imitare sulla Terra l'energia delle stelle "Le opere civili sono state ultimate e con il nuovo anno si passerà alla fase di montaggio della macchina", ha detto Orlandi. "Nel 2025 - ha aggiunto - dovremmo avere il primo plasma", vale a dire che la macchina si accenderà per cominciare la fase di collaudo e poi quella sperimentale".

Progettato per essere il primo impianto per la fusione nucleare di dimensioni confrontabili a quelle di una centrale elettrica convenzionale, Iter (International Thermonuclear Experimental Reactor) è il frutto di una grande scommessa internazionale cui collaborano centri di ricerca, università e industrie di Unione Europea, Giappone, Federazione Russa, Stati Uniti, Cina, Corea del Sud e India, per un totale di 3.500 ricercatori di 140 istituti di 34 Paesi. Difficile quantificare il costo complessivo, che stime recenti indicano in 14 miliardi di dollari.

Dopo l'accensione, nel 2025, si prevedono almeno cinque anni di test e nel 2030 si potrebbe passare alla fase sperimentale vera e propria e quindi al dimostratore tecnologico Demo. Nel 2050 tutto potrebbe essere pronto per realizzare un vero e proprio reattore a fusione destinato a produrre energia su larga scala.




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