martedì 24 dicembre 2019

Fine vita: assolto Marco Cappato, 'il fatto non sussiste'

La corte d'Assiste di Milano ha assolto Marco Cappato con la formula 'perché il fatto non sussiste'. L'esponente dei radicali era imputato per aiuto al suicidio per la vicenda di dj Fabo. Applausi, in aula, dopo la lettura della sentenza. Marco Cappato era accusato di aiuto al suicidio per aver accompagnato Fabiano Antoniani, noto come dj Fabo, a morire in Svizzera nel febbraio 2017.

Al processo, oltre a Cappato, presente anche la fidanzata di dj Fabo, Valeria Imbrogno. "Quello che posso dire è che Fabiano oggi, insieme a me, avrebbe festeggiato perché è una battaglia in cui credeva fin dall'inizio. E' una battaglia per la libertà di tutti", ha detto Valeria Imbrugno, la fidanzata di Fabiano Antoniani. 

La sentenza della Corte costituzionale al "principio di sacralità della vita (...) sostituisce la tutela della fragilità umana", ha detto il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano nella requisitoria durante la quale ha spiegato che nel caso di dj Fabo ricorrono tutti e 4 i requisiti indicati dalla Consulta che ha tracciato la via sulla non punibilità dell'aiuto al suicidio, reato di cui risponde Marco Cappato. Per questo 'il fatto non sussiste' e il pm ha chiesto l'assoluzione per l'esponente radicale.



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