La dotazione tecnologica dell’emodinamica dell’ospedale San Gerardo di Monza si arricchisce di un nuovo dispositivo per il trattamento delle lesioni coronariche calcifiche. In sala operatoria è infatti in uso il nuovo “Rotablator”, arrivato sul mercato italiano da pochi mesi. L’aterectomia rotazionale, questo il nome tecnico della procedura, è una tecnica indispensabile per consentire il trattamento dei casi particolarmente complicati di malattia coronarica.
Il sistema disponibile da dicembre al San Gerardo è l’ultimo modello immesso sul mercato europeo l’anno scorso, più facile da usare e meno ingombrante del precedente. Sebbene questo strumento sia utilizzato in una piccola percentuale di casi di angioplastica coronarica (meno del 5%), la fresatura delle placche può essere l’asso nella manica che consente all’operatore di portare a termine l’intervento di angioplastica.
“Il sistema Rotablator – ha commentato in una nota Pietro Vandoni, direttore della struttura complessa di Emodinamica – fa parte della strumentazione necessaria in una struttura di emodinamica che tratta un elevato numero di casi. Si tratta di una vera e propria ‘micro-fresa’ rotante a forma di oliva o ‘palla da rugby’ montata su un catetere che ruota ad altissima velocità (130-190 mila giri al minuto)".
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