mercoledì 22 gennaio 2020

Salvini: polemica sulla citofonata al presunto pusher

Salvini, protagonista dell'anomalo blitz elettorale in vista delle regionali in Emilia Romagna, è stato accompagnato al Pilastro da alcuni sostenitori. Una signora, residente nel quartiere, ha indicato al leader della Lega il citofono dei presunti spacciatori. Al che il leader della Lega, circondato da giornalisti e agenti delle forze dell’ordine, ha suonato e chiesto al presunto pusher: "Buonasera. Lei è al primo piano? Ci può far entrare cortesemente? Perché ci hanno segnalato una cosa sgradevole e volevano che lei la smentisse, ci hanno detto che da lei parte lo spaccio del quartiere. Giusto o sbagliato?".

"Un atteggiamento razzista e vergognoso che mina i rapporti tra Italia e Tunisia", ha detto a Radio Capital Osama Sghaier, il vice presidente del Parlamento tunisino, commentando la citofonata del leader della Lega.

L'ambasciatore tunisino Moez Sinaoui ha scritto alla presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati per esprimere la sua "costernazione" dopo aver appreso dell'"increscioso episodio" in cui il senatore Matteo Salvini ha citofonato a una famiglia tunisina a Bologna: "Una deplorevole provocazione, fatta in maniera illecita, senza rispetto per il domicilio privato di una famiglia tunisina, divulgata in maniera ostentata all'opinione pubblica", ha scritto l'ambasciatore, secondo quanto anticipato dal diplomatico all'Ansa.



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