domenica 19 gennaio 2020

Sexy e passionale, l'accento italiano piace nel mondo

Sexy, pieno di passione e professionale: così è visto l’accento italiano all’estero ma quasi la metà degli italiani vorrebbero liberarsi del proprio accento quando parlano una lingua straniera (il 45%, contro il 35% della media), a un 35% non importa e solo il 15% vorrebbe mantenerlo. E la sensazione si acuisce ulteriormente se si parla di carriera. Questo è quanto emerge da un sondaggio globale commissionato da Babbel all’agenzia di ricerca Ipsos. 

Sebbene gli italiani pensino che un accento straniero sia in generale qualcosa di cui andare fieri (lo pensa il 78%), evidentemente non ci credono quando si parla del proprio. Addirittura la carriera ne può essere influenzata negativamente: lo ritiene il 55% degli intervistati. “Da un punto di vista linguistico, il report è molto interessante. Mostra chiaramente come le persone abbiano sentimenti contrastanti nei confronti del proprio accento”, commenta Alex Baratta, docente di linguistica e comunicazione all’Università di Manchester, in Inghilterra. 

E aggiunge: “Da un lato infatti sono orgogliosi del proprio accento perché racconta chi sono da molte prospettive diverse, agendo come una specie di “carta d’identità”. Allo stesso tempo, però, hanno paura di essere giudicati negativamente per vari elementi, come etnia o classe. A partire dalla famiglia fino al posto di lavoro, sembra che ci sia un grande desiderio di vivere in una società senza pregiudizi ma anche la consapevolezza che c’è ancora tanta strada da fare.”


Nessun commento:

Posta un commento