mercoledì 29 gennaio 2020

Virus cinese, 132 morti. Toyota sospende la produzione in Cina

E' di 132 morti e circa 6mila persone infettate l'ultimo bilancio ufficiale del coronavirus cinese. Rallentano i contagi giornalieri: 600 in meno ieri rispetto a due giorni fa. Ma hanno già superato quelli per la Sars nel 2002-2003. Gli Emirati Arabi Uniti hanno annunciato il loro primo caso. Duecento giapponesi sono rientrati con un volo charter da Wuhan a Tokyo. Oggi ne decolla uno da Parigi. Stamani vertice alla Farnesina sulle linee guida per il rientro degli italiani.

Le autorità cinesi hanno accertato 11 nuovi casi a Pechino e 16 a Shanghai, dove si è registrato il quinto caso di un paziente che ha superato l'infezione dopo i trattamenti in ospedale. 

Si susseguono misure di protezione rispetto alla diffusione del virus. Le prove di Coppa del mondo di sci, previste in Cina a febbraio, sono state annullate. La British Airways ha deciso di sospendere tutti i voli da per la Cina. Toyota ha interrotto la produzione in Cina fino al 9 febbraio. Starbucks ha annunciato la chiusura temporanea di metà dei punti vendita in Cina. Pochi giorni fa anche McDonald's aveva annunciato una decisione simile. 

All'estero la nazionale di calcio femminile cinese è stata messa in quarantina in Australia. L'Ue chiede alla Cina piena cooperazione e assistenza a tutela dei cittadini comunitari che attualmente sono bloccati a Wuhan e nell'Hubei.


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