sabato 1 febbraio 2020

La Gran Bretagna è fuori dalla Ue, festa in piazza a Londra

Ammainata a Bruxelles, la Union Jack stanotte ha sventolato a più non posso nella grande piazza del Parlamento di Londra riempita da una gran folla di separatista accorsa in compagnia di Nigel Farage per celebrare insieme il distacco definitivo della Gran Bretagna dall’Unione Europea che si è compiuto allo scoccare mezzanotte accompagnato dal rintocco delle campane di un finto Big Ben. Un’ora prima il premier Boris Johnoson aveva parlato al Paese in tv: “non è una fine ma un nuovo inizio. Una straordinaria occasione da cogliere tutti insieme: la priorità del mio Governo è ora riunire il Paese”. 

Con un occhio particolare all’Irlanda del Nord ora più lontana da Londra e più vicina all’Irlanda del e alla Scozia dove la premier nazionalista Stugeron promette una nuova battaglia secessionista filo Ue. Sostenuta dal nutrito drappello di ostinati filo remain che a mezzanotte si è data appuntamento con le bandiere della Ue davanti al Parlamento di Edimburgo mentre davanti a quello di Londra con Nigel Farage sul palco (“..ho vinto io… Qualcuno non voleva farci festeggiare e invece noi: io e voi _ si è rivolto alla piazza- abbiamo molta voglia di festeggiare…” ) si sparavano fuochi d’artificio, si intonava in coro God save the Queen , ci si frastornava con giochi di luce sui palazzi con i tre colori della Union Jack: bianco, rosso, blu.

A partire da oggi ha inizio un periodo di transizione che terminerà alla fine del 2020. Londra e Bruxelles hanno in fatti undici mesi di tempo per un nuovo accordo commerciale, secondo le linee guida tracciate nella Dichiarazione Politica che accompagna l’accordo di recesso.


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