giovedì 19 marzo 2020

Coronavirus, Iss: "Tra le vittime le donne meno della metà"

Fino ad oggi tra le vittime del coronavirus le donne sono meno della metà degli uomini (601 contro 1.402) e la loro età è più alta rispetto a quella dei maschi (83,7 contro 79,5). I morti sotto i 50 anni sono 17, cinque dei quali non ancora 40enni ed erano tutti di sesso maschile con gravi patologie precedenti. Sono i dati che emergono dal Report dell'Istituto superiore di sanità sulle caratteristiche di chi è morto per Covid-19 fino al 17 marzo. 

L'indagine indica anche che la trasmissione dell'infezione è avvenuta in Italia per tutti i casi, con l'eccezione dei primi tre segnalati dal Lazio. L'età media dei pazienti positivi e deceduti è più alta di oltre 15 anni rispetto a quella di chi ha solo contratto l'infezione (80,5 le vittime, 63 i malati).

L'insufficienza respiratoria risulta la complicanza più comunemente osservata in questo campione (con il 97,2% dei casi), seguita dal danno acuto ai reni (27,8%), dai danni cardiologici (10,8%) e da sovrainfezione (10,2%). In media i giorni che passano dall'insorgenza dei sintomi al decesso sono otto, quattro dall'insorgenza dei sintomi al ricovero in ospedale e altrettanti dal ricovero al decesso. Il tempo dal ricovero al decesso è stato di un giorno più lungo per chi è stato trasferito in rianimazione rispetto agli altri. 

L'Iss descrive poi le terapie somministrate nei pazienti positivi e deceduti durante il ricovero: la terapia antibiotica è stata quella più utilizzata (83% dei casi), meno utilizzata quella antivirale (52%), più raramente quella steroidea (27%). "Il comune utilizzo di terapia antibiotica - dice il rapporto - può essere spiegato dalla presenza di sovra-infezioni o è compatibile con inizio terapia in pazienti con polmonite". 


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