mercoledì 18 marzo 2020

Coronavirus: numeri salgono, picco dopo il 25 marzo

Salgono i numeri dell'epidemia di coronavirus in Italia, con 26.062 casi (2.989 in più rispetto a lunedì) e il numero complessivo dei contagiati, comprese vittime e guariti, è pari a 31.506; i decessi solo aumentati a 2.503 (345 più di lunedì), confermando l'incremento del 10% che si osserva da giorni.

Sono cifre che confermano la tendenza generale, mentre l'attenzione si sposta verso la situazione nel Centro-Sud ed è ancora difficile dire quando ci sarà il picco, che potrebbe arrivare fra il 25 marzo e il 15 aprile.

Nel frattempo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) avverte che esiste il rischio che l'epidemia possa tornare. "Il rischio che l'epidemia di Covid-19 dopo questa prima fase possa in seguito ripartire c'è, a partire dalla Cina, dove certo non tutta la popolazione è stata colpita", ha detto il direttore generale aggiunto dell'Oms, Ranieri Guerra, a margine della conferenza stampa della Protezione civile.

"Non sono numeri né buoni né negativi, ma sul dato nazionale siamo certi che non sia più crescita esponenziale", ha aggiunto. "Finora è stata la Lombardia a trainare il dato nazionale, ma adesso lo sta rallentando in quanto la crescita, sebbene ci sia ancora, è più lenta. Nei prossimi giorni - ha aggiunto - sarà importante vedere il dato relativo al Centro-Sud, dove si osserva una crescita veloce ed esponenziale, ma dove non si vedono ancora gli effetti delle misure restrittive".

Per questi motivi, ha proseguito Sestili, "c'è un'incertezza molto ampia riguardo all'arrivo del picco. Quello che possiamo dire - ha aggiunto - è che alcune analisi parlano di un picco che potrebbe aggirarsi fra il 25 marzo e il 15 aprile".


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