martedì 7 aprile 2020

Coronavirus, Boris Johnson trasferito in terapia intensiva

Il primo ministro britannico Boris Johnson, positivo al coronavirus, è stato trasferito in un'unità di terapia intensiva dopo che le sue condizioni sono peggiorate. Lo ha reso noto Downing Street, precisando che il ministro degli Esteri Dominic Raab gli subentra per esercitare la supplenza. Johnson è cosciente e non richiede al momento ventilazione.

Il primo ministro conservatore della Gran Bretagna è tra i leader che avevano sminuito il nuovo coronavirus e la malattia respiratoria correlata, non applicando da subito restrizioni e vincoli forti per arginarne la diffusione.

Diagnosticatogli il Covid-19 il 26 marzo, il 55enne Johnson è stato ricoverato in ospedale domenica sera per la persistenza dei sintomi, negli stessi minuti in cui la tv trasmetteva lo storico discorso della regina Elisabetta II.

Fin da domenica sera - si legge in una nota diffusa da Downing Street - il primo ministro è stato preso in cura dai medici del St Thomas Hospital, a Londra, dopo essere stato ricoverato per sintomi persistenti di coronavirus. Nel corso del pomeriggio le condizioni del Primo Ministro sono peggiorate e, su raccomandazione del suo team medico, e' stato trasferito nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale".

"Il primo ministro - riferisce ancora Downing Street - ha chiesto al ministro degli Esteri, Dominic Raab, che è primo segretario di Stato, di sostituirlo per quanto necessario. Il primo ministro sta ricevendo cure eccellenti e ringrazia tutto lo staff dell'Nhs (il servizio sanitario nazionale britannico) per il suo lavoro e la sua dedizione".


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