domenica 14 giugno 2020

Milano, l'ex assessore Massari arrestato per stupro

Doveva essere soltanto un aperitivo insieme a una conoscente. Ne era seguito un invito a casa, in zona via Nino Bixio. Da quell'appartamento, la donna è uscita urlando, seminuda e coi vestiti strappati. I sanitari del 118 l'hanno trasportata al Soccorso Violenze Sessuali della clinica Mangiagalli: lì, ha raccontato di essere stata vittima di uno stupro brutale, di una trappola ad opera dell'uomo con cui era uscita, e con cui non aveva nessuna relazione in corso. E nessuna intenzione di avere rapporti. Ha fatto il nome del suo presunto aggressore, poco dopo i poliziotti delle volanti, guidati dal dirigente Salvatore Anania, sono andati ad arrestarlo. E quell'uomo è Paolo Massari, giornalista Mediaset, ex assessore all'Ambiente della giunta di centrodestra targata Letizia Brichetto Moratti.

Da quell'amministrazione, Massari uscì nel giugno 2010 dimettendosi, travolto da uno scandalo nato da due accuse di molestie sessuali a suo carico. All'epoca, lo accusarono una dipendente comunale e una diplomatica norvegese. Si difese pubblicamente ("Non sono un molestatore"), allora, l'assessore uscente, rivendicando comportamenti eccessivamente estroversi, battute fraintese, ma non molesti né violenti. La sua carriera politica, di fatto, finì lì e riprese quella giornalistica di conduttore tv specializzato in economia e tecnologie.

Massari, davanti ai poliziotti, non ha negato il rapporto con la donna che lo ha denunciato, dicendo però che quest'ultima era consenziente. La sua versione non è stata creduta: è stato arrestato e portato a San Vittore.



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