martedì 9 giugno 2020

Paolo Bonolis, la moglie lo difende: "È sovraesposto. Non è giusto"

Paolo Bonolis e l'imprenditrice romana Sonia Bruganelli si sono conosciuti negli studi Mediaset nel 1997. In quell'anno sotto la direzione di Maurizio Costanzo  stava per nascere il programma Ciao Darwin, format di successo trasmesso in prima serata su Canale 5. L'anno successivo partì la trasmissione, condotta da Bonolis e dall'inseparabile collega Luca Laurenti.

La Bruganelli al tempo lavorava nella redazione Mediaset e del programma dice che si trattava di  un "format visionario". Il perchè è facile da intuire. Lo schema di ogni puntata prevedeva la lotta tra due squadre rivali, le quali venivano scelte come  rappresentanti di due caratteristiche umane diametralmente opposte. I temi erano dei più controversi: donne contro uomini, omosessuali contro eterosessuali, atei contro credenti e ricchi vs poveri.

L'omaggio a Charles Darwin ideatore della teoria evoluzionistica è contenuto nel titolo. Se lo scopo dei concorrenti era vincere, prevalere sull'avversario; al telespettatore era sufficiente assistere alle prove di coraggio e intelligenza a cui i partecipanti erano sottoposti. Ad ogni puntata molti si distinguevano per risposte e gag oltre il limite dell'esilarante, che dicono molto sugli uomini e le donne del terzo millennio.

Il successo fu clamoroso. Il programma continuò a intermittenza per otto edizioni, l'ultima mandata in onda nella primavera del 2019. Per questo le puntate furono trasmesse in replica molto spesso, specialmente durante il periodo estivo, quando la novità nei palinsesti tv non è una priorità. Ma a tutto c'è un limite e Sonia Bruganelli prende le difese del marito, che a suo avviso ora "è sovraesposto"mediaticamente.

Dunque la donna è contenta a metà. Da un lato è meraviglioso veder tutt'ora Ciao Darwin in tv. Dall'altro lato "arriva un momento in cui si dovranno fermare", dice rimproverando Mediaset. L'azienda è consapevole di avere un programma senza tempo che funziona, ma così commette l'errore di non preservare una risorsa tra le più importanti. All'intervista rilasciata a giornalettismo.com sentenzia così "Paolo è sovraesposto. Non è corretto."


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