sabato 1 maggio 2021

Bari, ha un infarto e partorisce bimba: stanno bene entrambe


Un fortissimo dolore al torace l'ha costretta a catapultarsi al Policlinico di Bari. Grazia, 34enne di Monopoli, era già entrata nell'ultima settimana di gravidanza. I medici hanno dovuto prendere una decisione estrema in pochi secondi: salvare la madre, colpita da infarto, o pensare alla bimba che portava in grembo. Hanno scelto di far nascere prima la figlia con un cesareo e di occuparsi poi dell'ostruzione coronarica della mamma. La decisione è stata vincente: Grazia e la piccola Elisabetta sono tornate a casa insieme.

"In quel momento - racconta Grazia - temevo più per mia figlia che per la mia vita: poi, quando l'ho sentita piangere, l'emozione che ho provato è stata indescrivibile e ho cominciato a piangere anch'io".

La sorellina di Elisabetta, che ha solo due anni e mezzo, "è stata felicissima quando mi ha rivisto dopo dieci giorni", aggiunge Grazia, e "finalmente ha potuto riabbracciare me e vedere per la prima volta sua sorella".

Grazia ci tiene a esprimere la propria gratitudine nei confronti dell'equipe del Policlinico e ricorda che "dopo il parto mi hanno fatto trovare fiori e dolci: sono stata davvero tanto coccolata".

La procedura standard, spiega il direttore di Cardiologia ospedaliera del Policlinico, Carlo D'Agostino, "avrebbe richiesto l'esecuzione di una immediata angioplastica coronarica con il posizionamento di stent, e l'utilizzo di alte dosi di farmaci antiaggreganti piastrinici. Ma per la signora, con una gravidanza quasi a termine, una terapia antiaggregante spinta avrebbe costituito un grave rischio di emorragia nel corso del parto".

In 15 minuti si è riunito un team multidisciplinare e il parto è avvenuto nella sala del laboratorio di emodinamica del reparto cardiologico, con gli emodinamisti e i cardiochirurghi pronti a intervenire. La mamma è stata trattata e sorvegliata cardiologicamente nei minuti e nei giorni successivi al parto nell'unità di terapia intensiva cardiologica ospedaliera (UTIC), e la sua bambina è stata ricoverata in neonatologia. "Non hanno subito alcuna conseguenza - assicurano dall'ospedale - possiamo dirlo con certezza dopo gli ultimi controlli".



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