mercoledì 26 maggio 2021

Strage funivia Stresa-Mottarone: tre fermi, anche il gestore


Tre persone sono state fermate stanotte nell'indagine sulla strage della Stresa-Mottarone: il gestore della funivia Luigi Nerini, il direttore e il capo operativo del servizio.

L'analisi dei reperti ha permesso agli inquirenti che indagano sull'incidente alla funivia del Mottarone di accertare che "la cabina precipitata presentava il sistema di emergenza dei freni manomesso".

Lo ha spiegato il procuratore di Verbania, Olimpia Bossi, secondo cui il 'forchettone', ovvero il divaricatore che tiene distanti le ganasce dei freni che dovrebbero bloccare il cavo portante in caso di rottura del cavo trainane, non è stato rimosso per "evitare disservizi e blocchi della funivia. Il sistema presentava delle anomalie e avrebbe necessitato un intervento più radicale con un blocco se non prolungato consistente".

I tre fermi disposti nella notte dalla Procura di Verbania nell'ambito delle indagini sull'incidente alla funivia del Mottarone sono "uno sviluppo consequenziale, molto grave e inquietante, agli accertamenti che abbiamo svolto. Nella convinzione che mai si sarebbe potuto verificare una rottura del cavo si è corso il rischio che ha purtroppo poi determinato l'esito fatale". Lo ha spiegato il procuratore Olimpica Bossi, lasciando la caserma dei Carabinieri di Stresa, dove dal pomeriggio di ieri si sono svolti gli interrogatori.

A due giorni dall'incidente della funivia del Mottarone, che ha causato la morte di 14 persone, la Procura di Verbania ha iscritto alcune persone nel registro degli indagati. E' quanto trapela dagli interrogatori che si stanno svolgendo nella caserma dei carabinieri di Stresa, dove sono stati convocati alcuni dipendenti delle Ferrovie del Mottarone. Convocati come persone informate sui fatti, i dipendenti sono stati raggiunti da almeno due legali.



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