sabato 17 luglio 2021

S.Raffaele: mortalità da Covid più alta tra chi ha disturbi mentali


Disturbi mentali preesistenti, in particolare disturbi psicotici, disturbi dell’umore, disturbi da uso di sostanze, disabilità intellettuali e disturbi dello sviluppo, possono costituire un fattore di rischio per un decorso più grave di Covid-19. A confermare questa associazione è un team internazionale coordinato dalla dottoressa Benedetta Vai e dal dottor Mario Gennaro Mazza, ricercatori dell’Unità di ricerca in Psichiatria e Psicobiologia clinica dell’Irccs Ospedale San Raffaele, diretta dal professor Francesco Benedetti, professore associato presso l’Università Vita-Salute San Raffaele, con Livia J. De Picker, psichiatra dell’University Psychiatric Hospital Campus Duffel del Belgio.

I ricercatori, in una meta-analisi pubblicata su The Lancet Psychiatry hanno analizzato il rischio di mortalità da Covid-19, i tassi di ospedalizzazione e di ricovero in terapia intensiva nei pazienti affetti da disturbi mentali, mettendo in luce un maggior rischio di eventi severi associati al Covid-19 e quindi la necessità di approcci preventivi e mirati da parte delle autorità sanitarie verso questi individui. 

Sono stati inclusi nella meta-analisi 23 studi che comprendevano una popolazione totale di 1.469.731 pazienti Covid-19 provenienti da 22 Paesi, in una finestra temporale che va da gennaio 2020 a marzo 2021. Di questi, 43.938 presentavano disturbi mentali quali disturbi psicotici, disturbi dell’umore, disturbi da uso di sostanze, disturbi d’ansia, disabilità intellettuali e disturbi dello sviluppo.




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