lunedì 11 aprile 2022

Macron e Le Pen al ballottaggio, il duello si ripete


Come nel 2017, Emmanuel Macron e Marine Le Pen si affronteranno il 24 aprile prossimo al secondo turno delle presidenziali in Francia, con un vantaggio di partenza del presidente uscente, senza però certezza sul loro voto riserve dopo il crollo di LR e PS dopo il primo turno di domenica. Secondo le ultime proiezioni il presidente uscente ottiene un punteggio migliore del previsto: il 27,6%, davanti al candidato di RN, al 24,3%.

Terzo il candidato della gauche, al 21,9%, che invita a non dare "nemmeno un voto" all'estrema destra. Anche gli altri candidati si schierano con Macron ad eccezione del populista di destra Zemmour (7%) e del sovranista Dupont-Aignan. Republicains e socialisti ai minimi storici. Astensionismo al 26,2%.

Dopo mesi di campagna atipica e poco mobilitante, l'astensione è stata superiore a cinque anni fa, tra il 26 e il 28% contro il 22,23% del 2017, secondo gli istituti elettorali. Con il terzo posto di Jean-Luc Mèlenchon (circa 21%), questa elezione conferma la retrocessione dei due partiti che hanno governato la Francia dalla Quinta Repubblica fino al 2017, che ottengono il punteggio peggiore della loro storia.
"I partiti tradizionali sono polverizzati", riassume il politologo Jèrome Jaffrè.

"Il riflesso utile del voto si è giocato, è una delusione personale e collettiva", ha commentato il candidato di destra. Se ci si aspettava lo scenario di un duello Macron/Le Pen, la campagna tra due turni apre una serie di interrogativi sui trasferimenti di voti di cui beneficeranno entrambi il prossimo 24 aprile. I due candidati hanno lanciato l'appello per una manifestazione domenica sera sotto i rispettivi stendardi.






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