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venerdì 4 dicembre 2020

Benzina: distributori in sciopero dalla sera del 14 dicembre al 17

Dalla sera di lunedì 14 dicembre prossimo e fino alla mattina di giovedì 17, gli impianti di distribuzione carburanti, sia in rete ordinaria sia su viabilità autostradale, saranno chiusi per sciopero. Lo annunciano in un comunicato congiunto le Organizzazioni di categoria, Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio. "La decisione si è resa necessaria in conseguenza della inspiegabile indisponibilità del Governo ad inserire le piccole e piccolissime imprese di gestione a cui sono affidati gli impianti, nel novero delle categorie che beneficiano dei provvedimenti di sostegno inseriti nei diversi Decreti Ristori", sottolineano le associazioni.

"La distribuzione carburanti è classificata come servizio pubblico essenziale, dovendo garantire, pur nelle attuali come già nelle passate circostanze emergenziali, la continuità e regolarità dell'attività, nell'interesse della collettività, per consentire lo spostamento delle persone ed il trasporto di ogni genere di merci", sottolineano Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio. "Ne consegue che i gestori, oltre a subire contrazioni drammatiche del proprio fatturato per effetto delle restrizioni alla mobilità e del coprifuoco notturno, non hanno alcuna possibilità di contenere i notevoli costi fissi necessari a mantenere l'attività di distribuzione a disposizione del pubblico.

Ciò che, già in questi giorni, sta causando sul territorio chiusure incontrollate e forzate, a causa della mancanza di liquidità e della impossibilità di acquistare forniture di prodotti", spiegano.  "Fatti che preludono all'ormai prossimo progressivo fallimento delle piccole imprese di gestione, con riflessi drammatici sui livelli occupazionali del settore che da' lavoro a quasi 100.000 persone", fanno notare le associazioni di categoria. 





lunedì 9 novembre 2020

Bonus per pc, tablet e internet: da oggi il voucher fino a 500 euro

Da oggi potrà essere richiesto dalle famiglie  il tanto atteso voucher fino a 500 euro per avere la connessione veloce a internet e per dotarsi di un personal computer o un tablet dalle famiglie con Isee (indicatore della situazione economica equivalente) non superiore a 20.000 euro.

Una decisione in questo senso è stata presa nei giorni scorsi dal Comitato Banda ultra larga (Cobul) presieduto dalla Ministra per l'Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, Paola Pisano. 

Il Cobul ha preso atto dell'informativa resa dal Ministero dello Sviluppo economico e da Infratel (societa' del gruppo Invitalia vigilata dal Mise) in base alla quale risulta che le offerte commerciali presentate dagli operatori di telecomunicazioni e approvate da Infratel potranno essere fruibili dai nuclei familiari a partire da questa data. Questa prima fase di erogazione del bonus è parte di un progetto piu' ampio che prevede anche per le famiglie con reddito Isee inferiore a 50.000 euro e per le micro, piccole e medie imprese la possibilita' di usufruire di voucher per la connessione veloce a internet.

Per i voucher alle imprese e' stata prevista la cifra di 515 milioni di euro la cui assegnazione avverra' attraverso un incentivo graduale in base alla qualita' della connettivita'. Il Cobul, su proposta del Mise, ha quindi deliberato di attribuire un voucher che va da un minimo di 300 euro ad un massimo di 2.500 euro, a seconda la velocita' della connessione. 



giovedì 5 novembre 2020

Ue,Pil: economia dell'Italia non tornerà ai livelli pre-Covid nel 2022

"L'Italia si sta riprendendo da un profondo calo della produzione, ma la pandemia e le sue ripercussioni negative persistono e pesano sull'attività economica, in particolare sui servizi. E' improbabile che la ripresa sia sufficiente a far tornare la produzione ai livelli pre-pandemici entro il 2022": lo scrive la Commissione Ue nelle previsioni economiche che vedono per il Pil italiano una contrazione più moderata per il 2020 (-9,9%) ma anche una crescita più lenta nel 2021 (4,1%) rispetto alle previsioni di luglio (-11,2% e 6,1%).

"Dopo un forte aumento nel 2020, deficit e debito rallenteranno nel 2021 e 2022",  scrive la Commissione nelle previsioni economiche che vedono il deficit italiano salire al 10,8% nel 2020 e scendere al 7,8% nel 2021. Per la Ue la risposta alla crisi, con supporto di imprese e lavoratori, ha avuto un impatto del 5,5% sul fronte della spesa. Il debito invece salirà "nettamente" dal 134,7% del 2019 al 159,6% in 2020 "prima di scendere lentamente verso il 159% nel 2022 grazie alla crescita del Pil". Bruxelles aggiunge anche che "le misure di liquidità alle imprese, comprese le garanzie statali, implicano alcuni rischi sulle proiezioni del debito".



venerdì 30 ottobre 2020

Mercato smartphone -1%, Xiaomi cresce e scalza Apple da podio

Il mercato mondiale degli smartphone chiude il terzo trimestre con risultati migliori di quanto previsto. Stando agli analisti di Idc e di Canalys, le consegne hanno registrato una flessione intorno all'1% su base annua attestandosi a circa 350 milioni di unità, in ripresa rispetto al trimestre precedente.

A spiccare è la netta crescita di Xiaomi, che scalza Apple dal gradino più basso del podio. A livello geografico traina la forte ripresa in India, che è il secondo mercato al mondo per gli smartphone, insieme al buon andamento in Brasile, Indonesia e Russia. In calo invece i mercati sviluppati di Cina, Europa occidentale e Nord America, che rappresentano anche i mercati principali di Apple.

Guardando alle aziende, in testa c'è Samsung, con consegne in aumento del 2% a 80 milioni di unità. Seconda è Huawei con oltre 51 milioni di smartphone commercializzati, pari a un calo di circa il 20%. Al terzo posto si insedia Xiaomi, con una crescita che gli analisti stimano tra il 40 e il 45%, a quota 46-47 milioni di unità.

Apple scivola fuori dal podio. Per gli analisti di Idc la società di Cupertino ha subito una flessione del 10% a 41,6 milioni di unità, mentre per Canalys la Mela ha perso l'1% a 43,2 milioni.

Al quinto posto si attesta Vivo, azienda cinese appena sbarcata in Europa, con oltre 31 milioni di smartphone consegnati e un aumento del 4-6 percento. Dietro al quintetto di testa Oppo, Realme e Lenovo.



sabato 17 ottobre 2020

Auto: primo segno positivo Europa, +1,1% a settembre

Dopo otto mesi di cali il mercato dell'auto dell'Europa Occidentale (Ue+Efta+Regno Unito) registra a settembre il primo segno positivo dell'anno. Le immatricolazioni - secondo i dati dell'Acea, l'associazione dei costruttori europei - sono state 1.300.050 con un incremento dell'1,1% sullo stesso mese 2019. Da inizio anno sono state vendute 8.567.920 auto, il 29,3% in meno dello stesso periodo dell'anno scorso.

Positivo il dato delle immatricolazioni di Fca, che a settembre ha immatricolato sullo stesso mercato 77.807 auto, l'11,8% in più dello stesso mese del 2019, con un aumento della quota dal 5,4 al 6%. Da inizio anno le immatricolazioni del gruppo sono 490.200, in calo del 33,9% sull'analogo periodo del 2019. La quota passa dal 6,1 al 5,7%.



mercoledì 30 settembre 2020

Tariffe: dal primo ottobre +15,6% luce e +11,4% gas

Forte rimbalzo delle tariffe di elettricità e gas a partire dal primo ottobre. Le nuove tariffe per le famiglie in maggior tutela aumenteranno del 15,6% per la luce e dell'11,4% per il gas. I rialzi, spiega l'Arera, arrivano dopo i forti ribassi del secondo trimestre 2020 (-18,3% l'elettricità e -13,5% il gas), continuati anche nel terzo trimestre per il gas (-6,7%), con un leggero rialzo per l'elettricità (+3,3%), con il rafforzamento della ripresa delle attività economiche e dei consumi. I prezzi dell'energia tornano così su livelli vicini a quelli pre-Covid.

Malgrado i rialzi dei prezzi di elettricità e gas a partire dal primo ottobre, nel 2020 la famiglia consumatrice tipo continuerà comunque a beneficiare di un risparmio complessivo di circa 207 euro l'anno rispetto al 2019. E' quanto calcola l'Arera, spiegando che per l'elettricità la spesa nel 2020 per la famiglia-tipo sarà di circa 485 euro, con una variazione del -13,2% rispetto al 2019, corrispondente a un risparmio di circa 74 euro l'anno. Nello stesso periodo, la spesa della famiglia tipo per la bolletta del gas sarà di circa 975 euro, con una variazione del -12% rispetto ai 12 mesi dell'anno precedente, corrispondente ad un risparmio di circa 133 euro l'anno.



giovedì 17 settembre 2020

I Ray-Ban diventano «smart». Alleanza Luxottica-Facebook

A maggio di un anno fa, dopo essere passato con la moglie Priscilla dal negozio milanese a fare acquisti, Mark Zuckerberg atterrò in elicottero ad Agordo (Belluno), con Leonardo Del Vecchio, per una visita in quello che è il cuore di Luxottica. Grande agitazione per un incontro di cui non si seppe, però, più niente. Fino a mercoledì. Quando dalla Facebook Connect, la conferenza annuale della società americana, Zuckerberg ha annunciato una collaborazione pluriennale tra Facebook ed EssilorLuxottica, il colosso italo-francese che fa capo a Leonardo Del Vecchio.

Obiettivo: sviluppare la prossima generazione di smart glasses. Si parte con un nome iconico come Ray-Ban, di proprietà di Luxottica, nel 2021. Zuckerberg vuole riuscire là dove non era riuscita Google. Gli occhiali tecnologici non sono, infatti, una novità per Luxottica, che partecipò ai primi Google glasses.

Forse era prematuro (era il 2014), forse dominò la tecnologia sull’occhiale mentre oggi sarà il contrario. Non fu un successo, ma Luxottica non ha abbandonato l’idea, tanto che sull’intesa con Facebook c’è la mano diretta della famiglia Del Vecchio. Il comunicato è firmato da Rocco Basilico, Chief wearables officer, primogenito della moglie di Del Vecchio, Nicoletta Zampillo. Basilico da tempo è in azienda insieme a Leonardo Maria jr (figlio di Nicoletta e Leonardo).



martedì 8 settembre 2020

Fitch abbassa la stima del Pil Italia 2020 a -10%

Fitch ha abbassato la propria previsione di crescita del Pil italiano nel 2020 a -10%, dalla precedente stima di -9,5%. Ma ha alzato la previsione per il 2021 al 5,4%, dalla precedente stima del 4,4%. Lo si legge nel rapporto Global Economic Outlook di settembre, in cui si spiega che questo "riflette il punto più basso di partenza per le attività e l'annuncio di uno stimolo fiscale aggiuntivo a livello nazionale".

La caduta del Pil italiano del secondo trimestre è associata a estesi segnali di ripresa emersi, da maggio, per la produzione industriale e da giugno per i nuovi ordinativi della manifattura e per le esportazioni che hanno riportato forti incrementi sia verso i mercati Ue sia verso quelli extra-Ue, interessando tutte le principali categorie di beni. Lo scrive l'Istat nella nota mensile di agosto sull'andamento dell'economia italiana. 

A luglio 2020 si stima, per le vendite al dettaglio, una diminuzione rispetto a giugno del 2,2% in valore e del 3,1% in volume. Lo rileva l'Istat spiegando che su base tendenziale si è registrata una diminuzione delle vendite del 7,2% in valore e del 10,2% in volume, determinata soprattutto dall'andamento dei beni non alimentari (-11,6% in valore e -15,8% in volume). Si è registrato in particolare un crollo delle vendite dell'abbigliamento e pellicceria, -27,9% su luglio 2019. Rispetto a luglio 2019, il valore delle vendite al dettaglio diminuisce del 3,8% per la grande distribuzione e dell'11,7% per le imprese operanti su piccole superfici. Il commercio elettronico è in crescita (+11,6%).



venerdì 28 agosto 2020

Industria, Istat: "Si conferma la ripresa dopo il lockdown"

Prosegue a giugno la crescita congiunturale del fatturato dell'industria, confermando la ripresa avviata a maggio dopo l'allentamento delle misure legate all'emergenza coronavirus. Lo riferisce l'Istat, che a giugno stima un aumento del fatturato, al netto dei fattori stagionali, del 13,4% rispetto a maggio. Anche gli ordinativi registrano a giugno un incremento congiunturale (+23,4%).

Confermata, dunque, la ripresa avviata nel mese precedente dopo l'allentamento delle misure legate all'emergenza sanitaria che hanno caratterizzato il bimestre marzo-aprile. Il confronto su base trimestrale rimane, tuttavia, ampiamente negativo sia per la componente interna sia per quella estera, evidenziando come i livelli di fatturato restino ancora distanti da quelli prevalenti all'inizio dell'anno.

I nuovi ordini mostrano un'ampia crescita congiunturale a giugno e una variazione tendenziale positiva per le commesse pervenute nell'industria dei mezzi di trasporto. Quest'ultimo risultato è dovuto esclusivamente al comparto degli altri mezzi di trasporto (diversi dagli autoveicoli) che rappresenta la componente più volatile dell'intero settore.

La variazione congiunturale del fatturato, secondo l'Istat, riflette risultati positivi, di ampiezza simile, registrati su entrambi i mercati: +13% quello interno e +14,1% quello estero; per gli ordinativi, invece, la crescita è sostenuta soprattutto dalle commesse provenienti dal mercato interno, che segnano un balzo del 26,4%, mentre l'aumento di quelle provenienti dall'estero si attesta al 19,1%.

Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, a giugno gli indici destagionalizzati del fatturato segnano aumenti congiunturali diffusi in tutti i comparti: +21,3% l'energia, +14,3% i beni di consumo, +13,4% i beni strumentali e, infine, +11,4% i beni intermedi. Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 20 di giugno 2019), il fatturato totale diminuisce in termini tendenziali del 16,4%, con cali del 15,7% sul mercato interno e del 17,8% su quello estero.



giovedì 23 luglio 2020

Inps: effetto Covid, crollo assunzioni, -83% ad aprile

Le assunzioni attivate dai datori di lavoro del settore privato nei primi quattro mesi del 2020 sono state 1 milione e 493 mila. "Rispetto allo stesso periodo del 2019 la contrazione è stata molto forte (-39%) ed è risultata particolarmente rilevante nel mese di aprile (-83%), ancor più del mese di marzo (-45%) per effetto dell'emergenza legata alla pandemia Covid-19 e le conseguenti restrizioni (obbligo di chiusura delle attività non essenziali) nonché la più generale caduta della produzione e dei consumi". Lo rileva l'Inps nel suo Osservatorio sul precariato. L'Istituto spiega come tutte le tipologie contrattuali siano state interessate ma "in maniera nettamente accentuata" ciò vale per le assunzioni con contratti di lavoro a termine". 

La differenza tra i flussi di assunzioni e cessazioni in termini tendenziali, il cosiddetto saldo annualizzato delle posizioni di lavoro, è "divenuto negativo a febbraio (-29.000) ed è rapidamente aumentato a causa della caduta dell'attività produttiva conseguente all'emergenza sanitaria, passando a -279.000 a marzo e raggiungendo, a fine aprile, il valore di -610.000 posizioni di lavoro, rispetto al 30 aprile 2019". Così l'Inps nel suo Osservatorio. "L'impatto del Covid-19 ha fortemente interessato i contratti a termine, accentuandone le tendenze, già in essere, alla flessione. Il saldo dei rapporti a tempo determinato ad aprile 2020 è risultato pari a -499.000", viene spiegato.


domenica 12 luglio 2020

La proposta di Autostrade per un accordo con il governo

E’ terminato in tarda mattinata il Consiglio di amministrazione di Autostrade per l’Italia. Il Consiglio, a quanto si apprende, ha approvato una nuova proposta finalizzata a una positiva definizione della procedura di contestazione. La proposta è in corso di invio, nella giornata di oggi, alle istituzioni governative competenti. L’azienda avrebbe accolto le richieste economiche formulate dai tecnici dell’esecutivo e sarebbe pronta ad alzare la somma per i risarcimenti da 3 a 3,4 miliardi.

Ieri il premier Giuseppe Conte in merito alla questione aveva dichiarato: “A giorni si completerà la procedura di revoca” della concessione per le autostrade “in corso. Ormai è noto, non riusciamo a mantenere segreti. Ieri c’è stato un incontro al Mit e i tecnici del governo hanno rappresentato alla controparte le ragioni per cui le loro proposte di transazione non sono accettabili”.

“O arriva in extremis una proposta cui il governo non può dire di no perché particolarmente vantaggiosa per la parte pubblica, una proposta che ci permette di realizzare nel miglior modo l’interesse pubblico o ci sarà il procedimento di revoca. Non possiamo più regalare soldi a nessuno, men che meno ai privati”, aveva poi aggiunto.


giovedì 9 luglio 2020

Pirateria audiovisiva in Italia: danni per oltre un miliardo di euro

Quasi un miliardo e cento milioni di euro persi, con un impatto negativo in termini di Pil di quasi 500 milioni, altri 200 di mancati introiti per lo Stato e si stimano 5.900 posti di lavoro spazzati via. E' il danno per l'economia italiana causato della pirateria audiovisiva solo nel 2019, secondo la nuova ricerca realizzata da Ipsos per conto della Federazione per la tutela dei contenuti audiovisivi e multimediali.

Inoltre nei due mesi di lockdown c'è stata una brusca impennata con il numero dei pirati salito dal 37% al 40% e gli atti illeciti cresciuti da 69 milioni nel bimestre medio del 2019 a 243 milioni.

Un furto sostanzialmente in trend "stabile" rispetto all'anno precedente (37% di incidenza contro il 38% del 2018) - rileva la ricerca - seppure con un sensibile calo nel numero degli atti: circa 400 milioni di atti compiuti, ovvero -28% dell'anno precedente. Ma che si stima abbia scippato all'industria audiovisiva 591 milioni euro in un anno con oltre 96 milioni di fruizioni perse e che nei due mesi di lockdown ha visto un'ulteriore brusca impennata con il numero dei pirati salito al 40% e gli atti illeciti cresciuti da 69 milioni nel bimestre medio del 2019 a 243 milioni nei due mesi di pandemia.

Quanto alla tipologia di prodotti, i film rimangono il contenuto più ricercato dai pirati (nell'84% dei casi) ma con un forte calo rispetto al 2018 nel numero degli atti (-34%). Secondo posto per serie e fiction (63%) e programmi (46%). In forte crescita l'accesso illecito agli eventi sportivi live (27% pari a 5,2 milioni di persone). Dai dati Ipsos, cambiano anche le modalità di fruizione illegale: pur rimanendo stabile la via dello streaming, cresce in modo preoccupante l'accesso alle Iptv illegali, con un'incidenza del 10%. Tra i fruitori dello streaming si registra l'utilizzo delle app di messaggistica istantanea e dei social network per il reperimento dei contenuti. Tra gli under 15, cala il numero di pirati ma cresce il numero di atti illeciti, +27% rispetto all'anno prima, con un forte interesse verso serie e fiction.


sabato 4 luglio 2020

Air France vuole tagliare 7.580 posti di lavoro

Air France alza la scure sul personale. La compagnia aerea francese ha annunciato l’intenzione di tagliare 7.580 posti di lavoro in 3 anni tra le sue attività e quelle della controllata regonale Hop!. Con un comunicato, Air France ha riferito che “le necessità di effettivi evidenziano un calo di 6.560 occupati a fine 2022 su un totale di 41.000” effettivi. Oltre la metà di questi tagli saranno uscite dovute a pensionamenti.

Ancora più pesante, fatte le debite proporzioni, il taglio a Hop!: 1.020 posti in meno su 2.420 effettivi totali, praticamente dimezzati. Nel comunicato, Air France rileva che il fatturato è crollato del 95% durante nel corso di tre mesi sotto gli effetti della pandemia e che all’apice della crisi era arrivata a perdere 15 milioni di euro al giorno.

I piani di tagli sono stati presentati ai rappresentanti sindacali e Air France e Hop! affermano di voler “portare avanti il processo con trasparenza, responsabilità nel rispetto del dialogo”. Il tutto mentre “la ripresa si annuncia molto lenta”, date le elevate e persistenti incertezza lasciate alla spalle dalla pandemia.

“Air France – si legge – prevede che il livello di attività del 2019 non torni prima del 2024”. Gli aiuti pubblici erogati dallo Stato francese, sotto forma di prestiti garantiti per 7 miliardi di euro consentono di “attraversare questa crisi sul breve termine”, ma servono “impegni forti” per garantire la sopravvivenza della compagnia, si legge. Il piano di riassetto, conclude la nota, sarà presentato a fine luglio, assieme a quello del gruppo Air France-Klm.


mercoledì 1 luglio 2020

Dl Rilancio: verso il superbonus al 110% anche per le seconde case

Il superbonus per garantire l'efficientamento energetico si allarga: si potrà chiedere anche per le seconde case, villette a schiera incluse, e varrà anche per il Terzo settore. Gli incentivi poi potranno essere chiesti anche da chi demolisce e ricostruisce la propria abitazione. Niente da fare invece, viene confermato, per le abitazioni più lussuose, per le ville e per i castelli. Soddisfatta parzialmente Confedilizia, che punta il dito contro l'esclusione dalle agevolazioni "di al
cune categorie di abitazioni impropriamente considerate di lusso, che sarebbe addirittura devastante se riguardasse gli interventi sulle parti comuni del condominio". 

Il Parlamento, seppure lentamente, continua dunque a lavorare alle modifiche al Dl Rilancio: la commissione Bilancio della Camera punta a chiudere i lavori entro giovedì; dopodiché il testo passerà in Aula e successivamente all'esame del Senato ma sarà blindato. Intanto fa un passo avanti l'assegno unico universale per i figli: arriva domani in Aula a Montecitorio la proposta di legge, a prima firma Delrio, tassello del Family Act della ministra Iv Elena Bonetti. "E' un primo passo importante, noi non ci fermiamo qui", sottolinea la titolare della Famiglia.

Molte delle novità attese, in cima le misure per garantire il sostegno all'occupazione, dovrebbero confluire comunque in provvedimenti allo studio del governo: si spazia dal pacchetto semplificazioni alla richiesta per un ulteriore scostamento di bilancio. E' stato il viceministro all'Economia Antonio Misiani a ribadire, davanti ai deputati riuniti in commissione, l'obiettivo dell'Esecutivo di introdurre, con il prossimo decreto di meta' luglio, "forme di incentivazione" all'occupazione per "riportare al lavoro tutte le persone che oggi sono in cassa integrazione". 

Si tratta quindi di mettere in campo, è il ragionamento, "una pluralità di interventi", che includano "una proroga degli ammortizzatori sociali-Covid e del connesso divieto di licenziamento" ma anche "strumenti di incentivazione rivolti alle imprese per accelerare il riassorbimento della forza lavoro" senza dimenticare la possibilità di allungare la sospensione dell'obbligo di causale per i contratti a termine.



mercoledì 24 giugno 2020

Campari: sede legale va in Olanda

"Siamo molto felici di annunciare l'esito positivo dell'offerta Iniziale e, pertanto, l'avveramento delle condizioni sospensive per il trasferimento della sede legale in Olanda, in linea con gli obiettivi della società". Ad annunciare che il trasferimento della sede legale avverrà è Bob Kunze-Concewitz, ceo di Campari. È previsto che l'operazione, viene riferito, possa perfezionarsi entro il mese di luglio 2020. Revocata quindi l'assemblea del 26 giugno per fare marcia indietro. 

"Col trasferimento della sola sede legale, che, ribadiamo, non contempla alcun cambiamento riguardo a organizzazione, gestione e operatività aziendale, e soprattutto prevede che la residenza fiscale del gruppo sia mantenuta in Italia, perseguiamo l'obiettivo chiave - ha aggiunto il Ceo - di potenziamento del sistema di voto maggiorato a beneficio degli azionisti di lungo termine, dunque l'adozione di una struttura flessibile del capitale che possa ulteriormente supportarci nel perseguire opportunità di crescita anche per acquisizioni di dimensioni rilevanti".

"Riteniamo - ha riferito - che la decisione dell'azionista di maggioranza Lagfin di incrementare il proprio impegno dall'importo iniziale di 76,5 milioni di euro, annunciato al lancio dell'operazione, a oltre 250 milioni, a sostegno del buon esito dell'operazione, costituisca la piena conferma del proprio supporto di lungo termine alla strategia del gruppo e un fortissimo segnale di fiducia per le prospettive future dell'azienda, coerentemente con le ambizioni del management".


sabato 13 giugno 2020

Torna Postalmarket: "Sarà la versione italiana di Amazon"

Torna Postalmarket, con l'ambizione di diventare la versione italiana di Amazon. Certo non si tratterà più del grande catalogo cartaceo illustrato che arrivava in ogni casa fino alla fine degli anni Novanta. Già le ultime versioni, fino al fallimento del gruppo, nel 2015, erano digitali. Ed è proprio in veste digitale che adesso Postalmarket ritorna, grazie al rilancio voluto da Stefano Bortolussi, l'imprenditore friulano che ha acquisito il marchio nel 2018. Con un catalogo leggero, in carta, solo per gli abbonati, giusto per i nostalgici dei vecchi tempi.

Il nuovo Postalmarket tornerà entro Natale. Bortolussi si era interessato all'impresa già intorno al 2004 occupandosi dell'aspetto marketing, quando il marchio venne poi rilevato da Riccardo di Tommaso. Si trattava già di una azienda in fase di declino, ben diversa dal colosso che Anna Bonomi Bolchini aveva costruito a partire dal 1959 ispirata dal modello statunitense di vendita per catalogo. Infatti, nemmeno quella volta l'iniziativa andò a segno fino a quando, dopo vari passaggi di mano, non si giunse al fallimento nel 2015 della Postalmarket Spa.

Sono passati molti anni ma Bortolussi ha custodito il sogno nel cassetto. Dunque da quella data ha rilevato il marchio e i numerosi domini (.it e .com) e infine si è messo alla ricerca di un partner tecnologico, che ha finalmente trovato in Francesco D'Avella, titolare della piattaforma di e-commerce Store Eden, ai vertici in Italia nel suo settore. Insieme hanno costituito la Postalmarket Srl e contano in breve tempo di trovare un investitore di start-up.

"Abbiamo un sogno ambizioso - spiega Bortolussi - proviamo a realizzarlo: vogliamo diventare l'Amazon italiano. C'è molto lavoro da fare". La tenacia però non manca e nemmeno le idee: "Il nostro modello di business è differente" dal precedente ma contiamo anche in un remake del catalogo. Sono milioni le persone che si ricordano di Postalmarket e dunque che sono nostri potenziali clienti", indica l'imprenditore. Che conta di "lanciare un assaggio entro Natale" e punta a un fatturato tra i 500 milioni e il miliardo di euro nei primi cinque anni.



giovedì 11 giugno 2020

Just Eat Takeaway compra Grubhub

Just Eat Takeaway si mangia Grubhub. Dalle nozze nasce un colosso mondiale delle consegne di pranzi e cene a domicilio. Just Eat Takeaway paga 75,15 dollari per ogni azione Grubhub, per un'operazione dal valore di 7,3 miliardi di dollari. Con l'acquisizione Just Eat Takeaway entra sul mercato americano, ampliando la sua presenza a livello mondiale. 

La società era infatti finora presente in Europa, Australia, Brasile e Canada. Per Jitse Groen, il miliardario olandese che ha creato Takeaway nel 2000 nella sua stanza all'università, si tratta di un colpo importante. Meno di due mesi fa Takeaway ha ottenuto il via libera antitrust dalle autorità britanniche per acquistare Just Eat. 

L'operazione lascia invece a bocca asciutta Uber, che aveva presentato un'offerta per acquistare Grubhub per crescere sul mercato delle consegne di pranzi e cene, dove la concorrenza sta aumentando e il risiko accelera con il coronavirus.


lunedì 8 giugno 2020

Istat: marcata contrazione del Pil 2020, ripresa parziale nel 2021

Pil 2020 in frenata con una parziale ripresa nel 2021, consumi delle famiglie in caduta e boom degli inattivi, che hanno smesso di cercare lavoro (con una conseguente diminuzione dell' occupazione). E' il quadro disegnato dall'Istat nelle 'Prospettive per l'economia italiana'. 

L'Istat prevede - infatti - "una marcata contrazione del Pil nel 2020", con una caduta dell'8,3%, e "una ripresa parziale nel 2021", stimando un rialzo del 4,6%. L'Istituto, nelle 'Prospettive per l'economia italiana', rimarca come "il dilagare dell'epidemia di Covid-19 e i conseguenti provvedimenti di contenimento decisi dal Governo" abbiano "determinato un impatto profondo". Uno "shock senza precedenti", la cui quantificazione è connotata "da ampi livelli di incertezza". Rispetto alle precedenti stime sul 2020 "nel complesso la revisione al ribasso del Pil è stata pari a circa 9 punti percentuali".

Gli indicatori disponibili per il mese di maggio mostrano "alcuni primi segnali di ripresa in linea con il processo di riapertura delle attività". "La ripresa delle attività di produzione e consumo è attesa sostenere - si legge - un miglioramento del clima economico con un effetto positivo sul Pil che, dopo una flessione ulteriore nel secondo trimestre, è previsto in aumento nel secondo semestre dell'anno".

Nel 2020 l'Istat prevede una "caduta" per i consumi delle famiglie (-8,7%) a cui si accompagna anche "il crollo" degli investimenti (-12,5%), a fronte di "una crescita dell'1,6% della spesa delle amministrazioni pubbliche". "Nel confronto con la media del 2019, nei primi 4 mesi dell'anno circa 500 mila persone hanno smesso di cercare lavoro transitando tra gli inattivi".




sabato 6 giugno 2020

Menarini, 150 mln per nuovo stabilimento in Italia

Il gruppo Menarini realizzerà un nuovo polo produttivo di 40mila metri quadri a Sesto Fiorentino, nell'area ex Longinotti. E' un investimento da 150 milioni di euro per oltre 250 posti di lavoro e altrettanti nell'indotto. Approvato un protocollo d'intesa tra Regione, Comune, Città metropolitana e azienda. "Il progetto assume una rilevanza strategica sia per il recupero di un'area industriale ferma da tempo, sia per la tipologia di attività ed innovazione, sia per le ricadute occupazionali e le opportunità per le pmi toscane", commenta il presidente della Regione, Enrico Rossi. 

In crescita del 3,2% il fatturato del Gruppo Menarini nel 2019. Il Gruppo, che fa capo alla famiglia Aleotti ma e' guidato da una governance che vede Enric Cornut alla presidenza ed una donna, Elcin Barker Ergun, in veste di amministratore delegato, ha da poco annunciato l'offerta di acquisto sulla biotech statunitense Stemline. Menarini ha chiuso il 2019 con un fatturato che sfiora i 3,8 miliardi di euro (3.793 milioni), in crescita del 3,2% rispetto al 2018, e l'ebitda è di 492 milioni. 

La crescita è stata trainata dai mercati internazionali nonostante la scadenza di brevetto di Adenuric (febuxostat), farmaco per l'iperuricemia. "L'anno che si è chiuso - ha commentato il presidente Eric Cornut - non risentiva ovviamente della crisi Covid, e ha visto Menarini aumentare la presenza all'estero e rafforzare la governance con la nomina del CEO del Gruppo, Elcin Barker Ergun. Oggi il fatturato internazionale è il 77% del totale grazie alla dedizione e impegno dei nostri dipendenti che - ha concluso - portano la qualità dei farmaci Menarini nel mondo".


venerdì 5 giugno 2020

La Bce rilancia il Qe pandemico, altri 600 miliardi

La Bce rilancia gli acquisti di debito per l'emergenza Covid. Francoforte  aumenta di 600 miliardi di euro il 'Pepp', portando il totale a 1350 miliardi di euro. E lascia invariati i tassi d'interesse: il tasso principale rimane fermo a zero, il tasso sui depositi resta a -0,50% e il tasso sui prestiti marginali a 0,25%. 

L'orizzonte temporale in cui la Bce condurrà gli acquisti di titoli per l'emergenza pandemica 'sarà esteso almeno fino a fine giugno 2021' dall'attuale scadenza di dicembre di dicembre 2020, e in ogni caso il 'Pepp' continuerà finché la Bce 'non giudicherà che la crisi del coronavirus è finita'. Lagarde, crollo senza precedenti nel secondo trimestre. Prosegue la discesa dello spread mentre è in corso la conferenza stampa del presidente della Bce, Christine Lagarde. Il differenziale Btp-Bund cala a 171 punti base, col tasso sul decennale del Tesoro giù all'1,37%.

La flessibilità con cui la Bce può condurre gli acquisti di debito tramite il programma Pepp per l'emergenza pandemica "sarà mantenuta per tutta la durata del Pepp". ha detto la presidente della Bce, Christine Lagarde, spiegando che "abbiamo usato e continueremo ad usare il Pepp per fronteggiare questi rischi di frammentazione". 

Il riferimento è alla possibilità di deviare gli acquisti di titoli di ciascun Paese dell'Eurozona rispetto alla quota di ciascun Paese nel capitale della Bce, come la Bce ha fatto per i titoli italiani.