lunedì 13 settembre 2021

Kate Middleton incinta? L'indizio che scatena il gossip


L'ultima apparizione pubblica di Kate Middleton risale alla sera dell'11 luglio, durante la finale di Euro 2020 vinta dall'Italia contro l'Inghilterra. Sono passati più di 60 giorni da allora e della Duchessa di Cambridge nessuna traccia mondana. I rumor ci hanno messo poco a dilagare: sarà incinta del Royal baby numero quattro? Da palazzo tutto tace e la caccia agli indizi è cominciata, anche se l'esperto reale minimizza: "Forse è solo in vacanza".

Kate è già mamma di George, Charlotte e Louis e potrebbe essere in attesa di un quarto bebè. Del resto lei e William non hanno mai nascosto di desiderare una famiglia molto numerosa, a differenza di Harry e Meghan Markle che hanno annunciato di volersi fermare a due soli figli. Durante le tre gravidanze la Duchessa aveva sofferto di iperemesi gravidica, un disturbo che causa nausea e vomito e l'ipotesi dei fan è che anche questa volta le sue condizioni di salute non le permettano di apparire in pubblico.

Anche il principe William è stato assente dalle scene ed ha ripreso gli impegni ufficiali da pochi giorni, partecipando all'Emergency Services Uk senza sua moglie. L'esperto reale Russell Myers ipotizza che, più che a una gravidanza, l'assenza pubblica dei Duchi sia dovuta semplicemente  a una vacanza un po' più lunga del solito dopo un anno intenso e complicato. Ma la macchina del gossip ormai si è messa in moto, e i fan della Middleton hanno già drizzato le antenne per captare in anticipo ogni segnale, in attesa dell'annuncio ufficiale.




sabato 11 settembre 2021

Tumore del polmone, trovate le cause nei non fumatori


Piano, mezzo-forte, forte: si ispira alla musica la prima descrizione delle mutazioni che scatenano il tumore dei polmoni in chi non ha mai fumato. Sono diverse da quelle finora identificate nei fumatori, dipendono da processi naturali interni alle cellule e la loro scoperta, frutto di una ricerca internazionale pubblicata sulla rivista Nature Genetics, segna un importante passo in avanti verso future terapie personalizzate e diagnosi piu' precise.

Come degli investigatori, i ricercatori hanno cominciato a sollevare il velo su un fenomeno finora misterioso guidati dall'italiana Maria Teresa Landi che, dopo il dottorato in Epidemiologia Molecolare nell'universita' di Milano, da molti anni si e' stabilita negli Stati Uniti, dove lavora nella Divisione di Epidemiologia e Genetica del National Cancer Institute dei National Institutes of Health (NIH), a Bethesda. Importante la partecipazione italiana nella ricerca, con le fondazioni Irccs Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, Ca' Granda Ospedale Maggiore di Milano e Regina Elena di Roma, Universita' di Bari.

Degli oltre due milioni di persone cui ogni anno viene diagnosticato il tumore del polmone, la maggior parte sono fumatori e si calcola che solo una piccola parte, fra il 10% e il 15%, non abbia mai fumato. E' possibile che alcuni si ammalino per l'esposizione al fumo passivo o ad altri fattori ambientali, dal radon a inquinanti, ma il meccanismo che fa ammalare chi non fuma finora non era noto. I primi dati arrivano adesso dalla ricerca coordinata da Landi e basata sulla sequenza del Dna di tumori prelevati da 232 pazienti che non avevano mai fumato e con il tumore del polmone, il 75% dei quali donne e dall'eta' media di circa 65 anni. "Quello che stiamo vedendo e' che ci sono diversi sottotipi di cancro ai polmoni nei non fumatori che hanno caratteristiche molecolari e processi evolutivi distinti", osserva Landi. "In futuro - ha aggiunto - potremmo essere in grado di avere trattamenti diversi basati su questi sottotipi".

Ai tre sottotipi i ricercatori hanno assegnato nomi ispirati alla musica, in riferimento al livello di rumore, ossia di quantita' di mutazioni che li scatenano. Cosi' 'piano' corrisponde al gruppo piu' numeroso, che ha cosi' tante mutazioni da essere difficile da trattare e nel quale la formazione del tumore avviene molto lentamente, nell'arco di anni. Il sottotipo 'mezzo-forte' presenta le mutazioni nel gene Egfr, di solito alterato in molte forme di tumore del polmone, e comporta uno sviluppo piu' rapido della malattia. Il sottotipo 'forte', infine, e' originato da un meccanismo genetico piu' simile a quello visto nei tumori dei fumatori e si sviluppa velocemente. Sulla base di queste differenze diventa ora possibile calibrare diagnosi e terapie.




giovedì 9 settembre 2021

Ddl cannabis, commissione Giustizia: via mini-coltivazioni in casa


"E' stato votato il testo base sulla cannabis che depenalizza la coltivazione di non oltre quattro piante 'femmine'". Lo annuncia il presidente della commissione Giustizia della Camera e deputato M5s, Mario Perantoni. "E' un risultato importante, ottenuto sulla scia della giurisprudenza della Corte di Cassazione, ma anche grazie alla capacità dei gruppi parlamentari di confrontarsi e trovare una sintesi ragionevole".

La coltivazione in casa di canapa "è fondamentale per i malati che ne devono fare uso terapeutico e che spesso non la trovano disponibile, oltre a essere essenziale per combattere lo spaccio ed il conseguente sottobosco criminale", sottolinea Perantoni.

Secondo il relatore del ddl, il provvedimento "concilia diverse tendenze delle tre originarie proposte di legge (Magi, Molinari e Licatini). Se da un lato diminuisce le sanzioni per i fatti di lieve entità, dall'altro aumenta da sei a dieci anni le pene per i reati connessi a traffico, spaccio e detenzione ai fini di spaccio della cannabis. Reati che saranno ora autonomi rispetto alle stesse fattispecie previste per gli oppiacei".

Si introduce, inoltre, "una separazione concettuale tra le diverse categorie di sostanze stupefacenti, diversità già evidenziata dalla Corte Costituzionale. Infine una novità per la tutela dei minori e dei giovani: non si potrà mai considerare fatto di lieve entità lo spaccio a minori o che nella vicinanza delle scuole. Un inasprimento per contrastare la criminalità e rafforzare la protezione dei più giovani".

Il testo base, presentato dal relatore Mario Perantoni (M5S), presidente della Commissione giustiza alla Camera, ha incorporato le proposte del leghista Riccardo Molinari - il quale chiedeva di inasprire le pene per le ipotesi di lieve entità del delitto di produzione, traffico e detenzione di stupefacenti - della deputata pentastellata Licatini e dell'appartenente al gruppo misto Riccardo Magi. Hanno votato contro Fratelli d'Italia, Forza Italia (con il dissenso di Elio Vito), Coraggio Italia e la Lega, che chiedeva il disallineamento della sua proposta dall'iter del testo base.

"Ius Soli, Ddl Zan e oggi la coltivazione della cannabis in casa. Se queste sono le priorità di Pd e Movimento 5 Stelle al governo, l'Italia ha un problema", ha commentato il leader della Lega, Matteo Salvini.




mercoledì 8 settembre 2021

Barzelletta del 08 - 09 - 2021






Afghanistan, il mullah Hasan guiderà il nuovo governo talebano


Il mullah Mohammad Hasan è stato nominato primo ministro ad interim del nuovo governo "provvisorio" dei talebani. Lo annuncia il portavoce Zabihullah Mujahid. Il mullah Abdul Ghani Baradar, co-fondatore dei talebani, negoziatore con gli Usa a Doha e capo politico in pectore degli studenti coranici, sarà invece il vice leader del nuovo governo a Kabul.

Il portavoce dei talebani Zabihullah Mujahid ha annunciato i primi nomi del nuovo governo dell'Afghanistan. Mullah Yaqoob, figlio del fondatore dei talebani, il mullah Omar, sarà ministro della Difesa mentre Sirajuddin Haqqani ricoprirà l'incarico di ministro dell'Interno. Haqqani, leader dell'omonima rete di milizie ritenuta vicina ad Al Qaida, è attualmente ricercato dall'Fbi per terrorismo, con una taglia di 5 milioni di dollari, secondo quanto riferisce la stessa agenzia Usa.

Il nuovo governo afghano "dovrà affrontare i problemi immediati, soprattutto la povertà", ha affermato Mujahid, dopo avere annunciato la lista dei ministri. "Il problema della sicurezza è risolto, perché non c'è più la guerra", ha aggiunto. L'Afghanistan "ha affrontato una grave crisi e l'emirato islamico ha deciso di formare questa amministrazione. Alcuni ministeri devono essere ancora assegnati" e "noi cerchiamo di nominare figure di alta professionalità anche nel ruolo di vice e sottosegretari", ha aggiunto.

"Non consentiremo a nessuno di interferire nei nostri affari, abbiamo diritto di essere riconosciuti ufficialmente e di essere sostenuti, è così che deve andare", ha concluso il portavoce talebano.

Il mullah Mohammad Hasan (anche detto Mohammad Hasan Akhund, laddove akhund è un sinonimo di mullah) è figura meno nota di altre nella leadership dei Talebani, ma non per questo meno potente. A lui era infatti affidata fino ad oggi la presidenza del Rahbari Shura, (letteralmente il 'Consiglio della guida', cioè il Consiglio direttivo), che ha svolto praticamente le funzioni di governo dei Talebani, prendendo tutte le maggiori decisioni prima di sottoporle all'approvazione della guida suprema del movimento, il mullah Hibatullah Akhundzada. Figura nella lista dell'Onu di persone designate come "terroristi o associati a terroristi".

La nomina di un premier che rientra nella lista dei terroristi dell'Onu e del ministro dell'Interno ricercato dall'Fbi "non sono buoni segnali alla comunità internazionale, anzi sono pessimi segnali". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in merito al nuovo governo dei talebani. Il problema dei flussi migratori dall'Afghanistan, ha aggiunto, "potrebbe iniziare dall'inverno a causa della siccità" che sta creando una crisi.
 
Gli Stati Uniti sono "preoccupati" dal governo formato dai talebani e lo giudicheranno sulla base dei fatti. Lo afferma il Dipartimento di Stato americano.




martedì 7 settembre 2021

E’ morto Jean-Paul Belmondo, l’eterno rivale di Alain Delon


E’ morto all’età di 88 anni l’attore francese Jean-Paul Belmondo. Innata simpatia comunicativa, è stato da sempre contrapposto ad Alain Delon di due anni meno giovane. Hanno esordito con lo stesso maestro, Allegret, hanno flirtato entrambi con la nouvelle vague, hanno successo con le donne e con gli spettatori. Nato a Neuilly sur Seine, alle porte di Parigi, ha sangue italiano nelle vene giacché il padre era uno scultore di buona fama, Paolo Raimondo. Dopo un esordio a teatro, Belmondo si fa apprezzare come ‘jeune premier’ in ‘Peccatori in Blue Jeans’ di Marc Allegret (1958), ma dà anche fiducia al giovanissimo Claude Chabrol in ‘A doppia mandata’ (1959).

Veste i panni di Michele ne ‘La ciociara’ di Vittorio De Sica e poi di Amerigo ne ‘La viaccia’ di Mauro Bolognini (1961). Nel cinema poliziesco combatte la grande battaglia per la popolarità con Delon. Belmondo recita con Claude Sautet in ‘Asfalto che scotta’ (1960), ‘Quello che spara per primo’ di Jean Becker (1961), ‘Quando torna l’inverno di Henri Verneuil (1962), fino a ‘Lo spione’ del maestro Jean Pierre Melville, lo stesso che portera a vette assolute Delon in ‘Frank Costello’. 

Conquista i francesi ed il suo rivale che gli propone di recitare insieme, nel 1970 con ‘Borsalino’, successo planetario e inizio di una quarta fase nella carriera di Belmondo che ha lavorato con tutti i registi più apprezzati e popolari, da Claude Lelouch a Francois Truffaut (‘La mia droga si chiama Julie) e ha coniato una coppia di sicura simpatia con la perfetta ‘spalla’ Lino Ventura. 

Sposato due volte con la ballerina Elodie che gli ha dato tre figli e l’attuale compagna Natty, incarna lo spirito francese più nazionalista e orgoglioso. Nel 1989 è Premio Cesar come miglior attore nel 1989 per Una vita non basta di Claude Lelouch. Nel 2001 è stato colpito da un ictus e per otto anni è scomparso da ogni apparizione pubblica. Ma con incrollabile forza di volontà si è ripreso, dando il via a una nuova fase della vita, idealmente sancita nel 2011 dalla consegna della Palma d’oro alla carriera a Cannes.




lunedì 6 settembre 2021

Goodboys: "Vi abbiamo fatto ballare con un successo di 60 anni fa"


E' stato il ballo virale di quest'estate, dilagando in radio ma soprattutto via social: su Tik Tok ha superato abbondantemente il miliardo di views. Eppure ha più di 60 anni di vita. Si tratta di "Bongo Cha Cha Cha", storico successo di Caterina Valente del 1959 riportato a nuova vita dai dj e produttori inglesi Goodboys. 

Una tendenza non solo italiana, ma che ha preso piede anche in Germania ed in America, nata passo dopo passo grazie alla presenza della versione originale del brano nella colonna sonora dell'ultimo film di "Spiderman". Caterina Valente è stata tra le artiste italiane più cosmopolite del '900, una delle prime a inseguire i nuovi ritmi provenienti negli anni 60 dall'America Latina e proprio all’America Latina e a un senso esotico tutto anni 60 fa riferimento il brano "Bongo Cha Cha Cha" riportandoci a un mondo che ”forse è fantasia o nulla più".

I Goodboys, dei DJ Producer inglesi che hanno collezionato diversi dischi di platino totalizzando più di 2,5 miliardi di stream in totale a oggi e meglio conosciuti per le loro collaborazioni recenti coi Meduza in "Piece Of Your Heart" e "Lose Control" che da sole hanno totalizzato più di un miliardo di stream. 

Come avete scoperto "Bong Cha Cha Cha"?

E' buffo pensarci ma la prima volta che abbiamo sentito la canzone è stato su Tik Tok. Ricordo che continuava a ripresentarsi sul nostro feed e così ci siamo chiamati una notte dicendo: "Qualcuno deve fare una versione dance di questa canzone... dobbiamo farla noi alla svelta o ci penserà qualcun altro!". 

Vi aspettavate di avere un simile successo con questo disco?

Uno ha sempre la speranza che una canzone possa avere successo ma non si può mai sapere. Questo pezzo è così divertente e ritmato, che credo che la prima cosa che volessimo fare fosse portare un po' di gioia e felicità alla gente dopo quegli ultimi 18 mesi che tutti noi abbiamo dovuto affrontare. E' una tale benedizione che così tante persone l'abbiano apprezzata. 

Conoscevate l'artista Caterina Valente? E cosa sapevate di lei?

Caterina Valente è un'artista incredibile dallo straordinario talento. Abbiamo scoperto il suo lavoro durante questa produzione e abbiamo provato a ricreare la nostra versione in un modo che catturasse l'energia della sua registrazione originale. E' un onore per noi aver dato nuova vita a questo brano e permettere alle generazioni più giovani di goderne.