Gli scioperi continueranno ad oltranza, ma dall'Eliseo Macron si dice "calmo e determinato" di fronte alla protesta. Se l'avanguardia del movimento sono i lavoratori dei trasporti, gli 'cheminots' - i cui diritti acquisiti sulle pensioni il governo vorrebbe riportare ad un regime universale -, nei cortei di Parigi, Marsiglia, Lione, Bordeaux e altre decine di città (una settantina) c'erano insegnanti, studenti, impiegati statali, lavoratori dello spettacolo, pensionati. I conteggi sul numero di manifestanti sono come sempre contrastanti: in serata il sindacato CGT ha parlato di 1,5 milioni di manifestanti, il ministero dell'Interno di 806 mila.
A Parigi i sindacati hanno esultato per un corteo di 250.000 persone, ma l'osservatorio indipendente 'Occurrence' ne ha contate 40.500. Un centinaio, a fine giornata, sono stati i fermi a Parigi, dove una tensione che ha ricordato i fine settimana violenti dei gilet gialli si è registrata a Place de la Republique.
Alcune centinaia di black bloc si erano sistemati nella piazza simbolo della Francia, incendiando cassonetti e panchine, attaccando negozi e spaccando vetrine. Il risultato è stato che la testa del corteo si è diretta tranquillamente verso Place de la Nation mentre in molti sono rimasti bloccati dai tafferugli non potendo accedere per un paio d'ore a Republique.
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