domenica 2 luglio 2023

L'Oms potrebbe dichiarare 'possibile cancerogeno' l'aspartame


L'International Agency for Research on Cancer (Iarc), l'agenzia dell'Oms specializzata nella ricerca sul cancro, potrebbe presto classificare il dolcificante aspartame come "possibile cancerogeno per l'uomo".

È quanto anticipa la Reuters sul proprio sito citando fonti anonime. L'ufficializzazione della notizia è attesa per il prossimo 14 luglio, quando sarà resa disponibile la monografia Iarc dedicata all'aspartame e la valutazione sarà pubblicata sulla rivista Lancet Oncology.

L'aspartame è uno dei più diffusi dolcificanti in commercio. È presente in numerosi prodotti, dalle bevande a cibi industriali fino ad alcuni farmaci. Una prima valutazione effettuata all'inizio degli anni Ottanta ne aveva confermato la sicurezza definendo la dose massima a 40 mg al giorno per chilo di peso corporeo.

A più di 40 anni di distanza giunge oggi la nuova valutazione dello Iarc per decidere sulla capacità della sostanza di favorire lo sviluppo di tumori. Il gruppo di lavoro si è riunito dal 6 al 13 giugno scorsi. Mentre in questi giorni (27 giugno-6 luglio 2023) è in corso la riunione di un diverso gruppo di lavoro Oms-Fao che dovrà decidere la dose sicura per la sostanza. "Le due valutazioni sono complementari", afferma lo Iarc. "Ecco perché il risultato delle valutazioni sarà reso disponibile insieme".

Il sistema di classificazione dell'agenzia dell'Oms prevede quattro categorie: il gruppo 1 è destinato alle sostanze per cui ci sono sufficienti prove di cancerogenicità; le sostanze inserite nei gruppi 2A (probabile cancerogeno) e 2B (possibile cancerogeno) sono considerate potenzialmente in grado di favorire lo sviluppo di tumori, ma con differenti livelli di forza delle prove scientifiche disponibili. L'ultimo gruppo è riservato alle sostanze per cui non siano disponibili prove di cancerogenicità.

Secondo l'anticipazione Reuters, l'aspartame sarebbe stato inserito nella categoria dei 'possibili cancerogeni', in cui, al momento sono presenti 322 sostanze.





lunedì 10 aprile 2023

Entro il 2030 i primi vaccini contro il cancro, annuncia Moderna


Potrebbero arrivare entro il 2030 i primi vaccini al mondo contro il cancro, le malattie cardiovascolari e quelle auto-immuni. L'annuncio di una prossima rivoluzione nella medicina che permetterà di salvare milioni di vite grazie a vaccini personalizzati è arrivato dall'azienda americana Moderna, in base a quanto riferisce il Guardian.

L'esperienza maturata con il vaccini anti-Covid, precisa Moderna, ha permesso agli studi sui vaccini anti-cancro di far accelerare la ricerca, tanto che l'equivalente di 15 anni di progressi sono stati raggiunti in soli 12-18 mesi.

Secondo il dottor Paul Burton, direttore sanitario di Moderna, l'azienda potrà offrire questi vaccini in appena cinque anni. "I vaccini che arriveranno - spiega Burton - saranno molto efficaci, e salveranno centinaia di migliaia se non milioni di vite. Credo che saremo in grado di offrire vaccini personalizzati anti-cancro contro numerosi diversi tipi di tumore alla popolazione mondiale".

I vaccini anti-cancro funzioneranno in questo modo: come primo passo una biopsia sulle cellule tumorali identificherà le mutazioni non presenti nelle cellule sane. Successivamente un algoritmo identificherà quali mutazioni stanno determinando la crescita del tumore e sono in grado di attivare il sistema immunitario. Verrà quindi creata una molecola di Rna messaggero (mRna) con le istruzioni per produrre gli antigeni che causeranno una risposta immunitaria. La mRna, una volta iniettata, si tradurrà in parti di proteine identiche a quelle presenti nelle cellule tumorali. Le cellule immunitarie li incontrano e distruggono le cellule tumorali che trasportano le stesse proteine.






lunedì 27 marzo 2023

Scontro frontale, sei morti in provincia di Trapani


Lo chiamano il rettilineo di Lentina, una strada provinciale che dalla statale 187 collega due località turistiche molto note del trapanese, San Vito lo Capo e Custonaci.

E proprio questo lungo rettilineo che costeggia il mare sullo sfondo del Monte Cofano è stato teatro nel tardo pomeriggio di oggi di uno spaventoso incidente stradale costato la vita a sei persone, mentre un'altra è ricoverata in ospedale in gravissime condizioni.

Le vittime viaggiavano su una Fiat Doblò e un'Alfa 159 che si sono scontrate frontalmente. Un impatto violentissimo come testimoniano le carcasse delle due auto ridotte a un ammasso contorto di lamiere, tanto che le squadre dei vigili del fuoco, giunte da Trapani e da Alcamo, hanno lavorato a lungo per estrarre i corpi delle persone che erano a bordo. 

Cinque delle sei vittime viaggiavano sul Fiato Doblò: si tratta dei palermitani Matteo Cataldo, di 70 anni, Maria Grazia Ficarra, di 67 anni, Matteo Schiera, di 72 anni, Danilo Cataldo, di 44 anni, e Anna Rosa Romancino, di 69 anni. Morto anche Vincenzo Cipponeri, 44 anni, di Erice, che era alla guida dell'Alfa 159. In rianimazione nell'ospedale di Trapani è ricoverata Maria Pia Giambona di Erice, 34 anni, che era a bordo della 159 con Cipponeri. 

Sul posto, insieme ai vigili del fuoco e alle ambulanze del 118, anche i carabinieri e gli agenti della Polstrada che hanno compiuto i rilievi di rito per accertare le responsabilità e le cause dell'incidente, legate quasi certamente all'alta velocità. La zona dove è avvenuto l'incidente è una delle più rinomate del trapanese per il mare cristallino e la spiaggia di San Vito lo Capo. Anche per questo motivo la strada provinciale 16 è molto trafficata, soprattutto nei week end e in presenza di belle giornate come quella di oggi, da turisti e gitanti. Come quasi certamente nel caso delle vittime che venivano da Palermo.





martedì 14 marzo 2023

Bollette: allo studio un bonus famiglie da metà anno


Contro il caro energia è allo studio un 'bonus famiglie' che potrebbe partire dalla seconda metà dell'anno e che si baserebbe sui consumi, consentendo di incentivare il risparmio energetico, come già annunciato dal ministro Giorgetti a fine anno.

Sulla misura, secondo quanto si apprende da fonti Mef, si attendono però le proiezioni di fattibilità dell'Arera.

Sarebbe inoltre in fase di valutazione il rinnovo del bonus sociale con le attuali soglie Isee. Per le imprese si studia un credito di imposta modulato sul prezzo del gas: l'idea è fissare una soglia oltre la quale lo 'sconto' aumenta, sotto non è previsto. 

Mentre per il bonus famiglie i tempi allo studio sarebbero un po' più lunghi, il rinnovo del bonus sociale e il credito di imposta per le imprese potrebbero scattare ad aprile. A fine marzo, infatti, scadono gli aiuti prorogati dalla manovra. Per le imprese i crediti di imposta aumenterebbero all'aumentare del prezzo del gas, ma la soglia massima resterebbe quella fissata nell'ultima legge di bilancio, che ha rafforzato i crediti di imposta, portandoli al 45% per le imprese energivore e gasivore e al 35% per gli esercizi commerciali. 





giovedì 9 marzo 2023

Terra dei fuochi mappata per 55% grazie al superocchio del drone


All'imbrunire spicca il volo e scopre i veleni sversati nella terra: nasce a Marigliano, in provincia di Napoli, il sistema di monitoraggio che - con un drone a infrarossi, un sofisticato algoritmo e l'intelligenza artificiale - finora ha mappato il 55% della cosiddetta Terra dei Fuochi.Tutto ruota, appunto, intorno al velivolo, dotato con una particolare telecamera, a un sofisticato algoritmo e all''intelligenza artificiale (AI) che analizza i dati raccolti dall'occhio elettronico.

L'allarme scatta grazie alle temperature rilevate sul suolo e, proprio per questo motivo, si entra in azione quando il sole smette di riscaldare la terra.

Il sistema segnala le zone sorvolate dove ci sono anomalie termiche, cioè dove è altamente probabile che siano stati interrati i rifiuti.

In quelle aree vengono effettuati dei carotaggi di controllo che, se danno esito positivo, innescano l'avvio degli scavi per rimuovere la massa velenosa.

"Proprio grazie a questo innovativo e forse unico sistema, - spiega il maggiore Emiliano Nacar, comandante della Polizia Locale di Marigliano - è stato possibile mettere a segno il sequestro di un'area ampia ben due km, nei Regi Lagni, nel comune di Tufino, nel Napoletano, precisamente nel letto del corso d'acqua, dove sono stati trovati fusti interrati. Altri rifiuti, stipati a una profondità di 200 metri, sono stati scoperti in due discariche. L'operazione, eseguita su incarico dalla prefettura, ha consentito quello che riteniamo sia stato il sequestro ambientale più grande eseguito in Campania, pari a 70mila metri quadrati di terreno". "Al momento, grazie a questo sistema, studiano e brevettato insieme con l'Agenzia di Sviluppo Area Nolana, è stato mappato il 55% della Terra dei Fuochi. Non solo. Il sistema è stato usato anche per rilevare la presenza di armi a Scampia e in altri quartieri ad alta infiltrazione criminale della città di Napoli", ha ricordato Nacar.