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mercoledì 17 maggio 2023

"5 minuti" del 15 maggio 2023








sabato 31 dicembre 2022

sabato 24 dicembre 2022

domenica 4 dicembre 2022

Christmas World, a Roma il villaggio di Natale più grande d'Europa

Come il londinese Winter Wonderland è istallato ad Hyde Park, il Christmas World Villa Borghese, nel cuore di Roma a due passi da Via Veneto, dal 4 dicembre all'8 gennaio. Con i suoi oltre 30.000 metri quadri - più del doppio della scorsa edizione - tra installazioni scenografiche, market, giochi, spettacoli e photo opportunity ambientate in diversi Paesi del mondo, il Christmas World diventa il villaggio natalizio più grande d'Europa.

Un grande palco da 1.500 metri quadri ospiterà le incredibili esibizioni di oltre 700 artisti. Tra le tante novità di quest'anno, entra lo scenario dell'affascinante città di Tokyo.

E ancora la Holiday Street, un'intera via caratterizzata dal susseguirsi di box scenografate all'interno delle quali sono presenti ambientazioni dallo stile Pop, legate al tema delle vacanze natalizie, dove concedersi uno scatto per i social media. L'area Safari è uno zoo luminoso abitato da animali realizzati con la sapiente tecnica delle lanterne di Zigong, in cui tutti i bambini, grazie a costumi e oggetti di scena da indossare, sperimenteranno un'avventura da perfetto esploratore.

Le porte del Christmas World si aprono su Parigi, abitata da ballerine di can-can e
principesse con il sottofondo di una melodia di un quartetto d'archi. In un attimo ci si perde a Berlino davanti alla porta di Brandeburgo, con fantastiche esibizioni di danza, per poi ritrovarsi a Londra, un vero palcoscenico di band, ballerini, cori gospel, musical e maghi.

Si atterrerà quindi a New York che invita grandi, piccoli, curiosi ed appassionati a volteggiare sulla pista di pattinaggio. Per riportare alla luce i ricordi e gli affetti natalizi legati a Roma, che si illumina delle attrazioni tipiche di piazza Navona. Il Polo Nord è l'immancabile meta con l'iconico villaggio di Babbo Natale, che lo attraverserà in compagnia dei suoi Elfi a bordo di un trenino per salutare tutti i bimbi presenti. Christmas World, creato da Lux Eventi, gode del patrocinio dell'Assessorato ai Grandi Eventi di Roma Capitale.





mercoledì 9 novembre 2022

Emiliano: riposizionato i porti pugliesi tra i migliori d’Italia


“Oggi presentiamo i risultati lusinghieri di molti anni di un costruttivo lavoro di squadra tra organismi governativi e regionali, che ci ha permesso di rendere competitivo il sistema portuale pugliese innanzitutto in Italia. Abbiamo fatto sistema e siamo così riusciti ad affrontare numerose difficoltà, a superare i livelli economici pre-Covid e a raggiungere i migliori porti italiani”. 

Così il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, intervenendo questa mattina a Bari, insieme al presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, Ugo Patroni Griffi, e al presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio – Porto di Taranto, Sergio Prete, alla conferenza stampa sul tema “Nautica in Puglia: dati e prospettive”.

“Abbiamo puntato sull’innovazione tecnologica ed ecologica per porti green, su un sistema di trasporti integrato per tenere lontani dalle strade migliaia di camion e farli girare sulle autostrade del mare, abbiamo promosso la nautica da diporto e il turismo crocieristico. Il sistema portuale pugliese ha tutte le carte in regola per competere con porti del calibro di Trieste, Genova e Gioia Tauro”, ha proseguito Emiliano.

“Nel passato quello di Taranto era visto solo come il porto dedicato allo scarico dei minerali dell’Ilva, ora la trasformazione tecnologica della fabbrica, che ci auguriamo avvenga al più presto, consentirebbe di fare di Taranto un porto competitivo con i migliori, poiché è infrastrutturato in modo perfetto; il collegamento autostradale, ferroviario e con l’aeroporto di Grottaglie sono mezzi formidabili per trasformare l’intera area industriale tarantina insieme al porto”, ha detto ancora.





giovedì 15 settembre 2022

Laura Pausini non intona Bella Ciao, è polemica


Laura Pausini al centro delle polemiche per il suo no a intonare, durante un'ospitata a El Hormiguero, un popolare quiz della tv spagnola, Bella Ciao, l'inno della Resistenza partigiana e della lotta al fascismo molto conosciuto anche in Spagna grazie alla serie La Casa di Carta.

"E' una canzone molto politica e io non voglio cantare canzoni politiche", ha obiettato la cantante che per questo è stata sommersa dalle critiche sui social, tra un "ti dovresti vergognare" e ""Bella ciao "per sempre!!!" "Se considera Bella Ciao come una canzone politica, intesa come di parte, essendo esclusivamente antifascista e antinazista ma di tutte le parti politiche che presero parte alla Resistenza dai comunisti ai cattolici ai liberali, le consiglio un ripasso delle basi della Costituzione italiana", scrive un fan su Facebook.

Un altro continua: "Mi ha fatto vergognare, con il suo rifiuto a cantare Bella Ciao."

Vuol dire non conoscere le radici della sua terra. La canzone ha una storia e una prima versione che era il canto delle mondine, sfruttate e maltrattate. Bella Ciao è il canto che da la voce agli oppressi. Ha perso una buona occasione peccato".

Qualcuno invece è pronto a difenderla: "finalmente un'artista con un po' di carattere".

La cantante, dopo le polemiche, ha poi replicato in risposta a un post del profilo twitter del sito spagnolo 20minutos: "Non canto canzoni politiche, né di destra né di sinistra. Canto quello che penso della vita da 30 anni. Che il fascismo sia una vergogna assoluta sembra ovvio a tutti. Non voglio che nessuno mi usi per propaganda politica. Non inventassero ciò che non sono". 








lunedì 2 maggio 2022

Cosmesi italiana a 11.8 miliardi, verso i valori pre-Covid


La crisi economica dovuta alla pandemia è superata nel settore della cosmetica italiana e, nonostante l’incertezza in corso legata al conflitto tra Russa ed Ucraina, si prevedono fatturati in crescita tanto da raggiungere livelli pre-Covid entro quest'anno. Gli italiani hanno inoltre ripreso a spendere per farsi belli, ritornando dall'estetista, dal parrucchiere e in profumeria. Pesano invece sul segmento delle industrie beauty gli aumenti dei costi di produzione e quelli energetici. Il 2021 si è chiuso con un fatturato globale del comparto cosmetico italiano che ha superato gli 11.8 miliardi di euro, con un incremento del 9,9% rispetto al 2020 e si prevede raggiungerà i 12.6 miliardi di euro entro la fine del 2022. In ripresa anche le esportazioni che hanno superato i 4.8 miliardi crescendo del 13,8% nell’ultimo anno.

La fotografia del settore italiano della cosmetica e delle abitudini estetiche degli italiani è stata appena presentata dal Centro Studi dell’associazione nazionale imprese cosmetiche Cosmetica Italia in occasione dell’apertura della 53/a edizione del Cosmoprof Worldwide, la kermesse interamente dedicata all'estetica in corso, di nuovo in presenza dopo due anni, nel quartiere fieristico di Bologna da oggi fino al 2 maggio. Gli italiani hanno ripreso a spendere e ad andare in profumeria, dall'estetista e dal parrucchiere ma non hanno abbandonato lo shopping online che hanno imparato a praticare nel periodo 'buio' dei lockdown.

“Abbiamo acquisito nuove abitudini beauty: lo shopping online è divenuto una abitudine e registra un ulteriore incremento del 23,2%, ma si sta anche ritornando di più a fare shopping in profumeria, che segna un +21,3%, così come dall’estetista e dal parrucchiere che crescono, rispettivamente, del 25,2% e del 21,3%", ha spiegato Gian Andrea Positano, responsabile Centro Studi Cosmetica italia. "Le profumerie hanno subito una grande segmentazione dovuta ai monomarca, alle specializzate e alle nuove forme di rivendita e i consumatori sembrano apprezzare". Pesano invece negativamente sulle industrie italiane gli aumenti dei costi di produzione: oltre il 15% in più sui prodotti finiti e del 18% in più sulle materie prime. Di primario impatto anche l’incremento energetico, superiore al 35%.





mercoledì 16 marzo 2022

venerdì 25 febbraio 2022

Rolls-Royce, dopo 111 anni cambia mascotte Spirit of Ecstasy


Ha ben 111 anni e dopo l'ultima cura di bellezza ha ancora lo stesso fascino del primo giorno.

Stiamo mascotte della Rolls-Royce - denominata Spirit of Ecstasy - che fa parte, con il suo design originale, della brand identity della celebre Casa di Goodwwod che si è ora adeguata al nuovo corso dell'azienda.

La versione appena presentata dovrebbe apparire per la prima volta sulla Spectre, il primo modello elettrico di Rolls-Royce e proprio perché sarà l'auto più aerodinamica che l'azienda abbia mai prodotto (si parla di un coefficiente di resistenza aerodinamica pari a 0,26) proporrà una mascotte Spirit of Ecstasy migliorata nella resistenza all'avanzamento.

La statuetta è stata rimodellata con una posizione più bassa e più dinamica ed è circa 17 mm più corta del modello esistente, con un'altezza di 82,7 mm. Le vesti della mascotte, spesso scambiate per ali, sono state ridisegnate per essere più aerodinamiche e realistiche e la postura stessa della donna è stata cambiata per porre maggiormente l'accento sulla velocità.

"Ora è una vera dea della velocità, preparata al vento, una gamba protesa, il corpo piegato in basso, i suoi occhi concentrati avanti" - spiegano alla divisione designi della Rolls-Royce - e l'attenzione al realismo si è estesa al design dei capelli, dei vestiti, della postura e dell'espressione del viso.
    
Da notare che ogni statuetta Spirit of Ecstasy sarà 'minuziosamente diversa dalla precedente', perché rifinita a mano dopo il tradizionale processo di fusione a cera. Dopo Spectre questa edizione della mascotte apparirà su tutti i futuri modelli Rolls-Royce, ma gli attuali (Phantom, Ghost, Wraith, Dawn e Cullinan) continueranno a utilizzare l'edizione precedente.





sabato 8 gennaio 2022

L' esposizione alla formaldeide può incidere sul declino cognitivo


Le persone che per lavoro sono a contatto con la formaldeide, un potente battericida, tendono ad essere associate a un rischio di problemi di memoria del 17 per cento più elevato rispetto a chi non è esposto alla sostanza. Questo inquietante risultato emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Neurology, condotto dagli scienziati dell'Università di Montpellier, in Francia, che hanno valutato gli effetti della vicinanza alla formaldeide, un gas incolore dall'odore pungente comunemente usato come fungicida industriale, germicida e disinfettante.

Il team, guidato da Noemie Letellier, ha coinvolto 75.322 persone in Francia con un'età media di 25 anni. 6.026 partecipanti avevano lavorato in ambienti agricoli, edili, ospedalieri e altri settori esposti alla formaldeide. Secondo i risultati del gruppo di ricerca, questa popolazione era associata a punteggi inferiori nei test cognitivi rispetto al campione che non entrava in contatto con il gas.

"L'esposizione alla formaldeide è stata collegata a determinati tipi di cancro - afferma Letellier - i nostri risultati suggeriscono che anche basse quantità di gas potrebbero provocare disfunzioni a livello cognitivo. Consigliamo i lavoratori che sono esposti a questa sostanza di prendere le adeguate precauzioni".

Coloro che erano stati in contatto con la formaldeide per oltre 22 anni, continuano gli autori, erano associati a un rischio del 21 per cento più elevato di mostrare segni di deterioramento cognitivo generale. "L'uso della formaldeide è diminuito negli ultimi decenni - conclude Letellier - i nostri risultati evidenziano la necessità di individuare strategie precauzionali da adottare in caso di impieghi che espongano alla formaldeide". 





mercoledì 5 gennaio 2022

All'asta il primo volantino delle B.R. sul rapimento di Aldo Moro


Quando i drammi diventano storia prima o poi finiscono in qualche museo, sepolti in un archivio o tra i memorabilia per la brama dei collezionisti.

Quanto costa, se un valore venale si può attribuirgli, il volantino con cui le Brigate Rosse rivendicarono il sequestro del presidente della Democrazia Cristiana, Aldo Moro? Inestimabile il valore storico,è invece stimato tra 1.300 e 1.700 euro quello collezionistico del ciclostilato, con cui le BR si rivolsero a un intero Paese sotto shock all'indomani del rapimento e del massacro della scorta di Moro in via Fani a Roma, la mattina del 16 marzo 1978.

Il documento, un foglio con uno scritto di 80 righe su entrambe le facciate, misura circa 32 centimetri per 22 ed è descritto "in condizioni molto buone", anche se presenta "lievi strappi ai bordi" e "pieghe centrali".

Per chi volesse provare ad acquistarlo, la base d'asta è di 600 euro e al momento non sono ancora pervenute offerte alla Casa romana Bertolami Fine Art, che ha messo il lotto all'incanto con il numero 43 nella web auction di 'Autografi & Memorabilia', che si chiuderà il 18 gennaio prossimo.

Questa, di seguito, la descrizione che accompagna il pezzo: "Volantino originale distribuito all'indomani del rapimento di Aldo Moro, ad opera delle Brigate Rosse. Questo fu il primo di una serie di comunicati che seguirono fino all'epilogo con la soluzione finale della vicenda Moro. Drammatico testo di propaganda, redatto e fatto pervenire alle organizzazioni giornalistiche perché divulgassero le motivazioni del rapimento, e le ragioni politiche di lotta di classe che spingevano la rivoluzione brigatista negli anni '70 ad essere cosi' violenta".

Prosegue il catalogo: "Il volantino con intestazione BRIGATE ROSSE e la stella a cinque punte all'interno di un cerchio, inizia recitando GIOVEDÌ 16 MARZO UN NUCLEO ARMATO DELLE BRIGATE ROSSE HA CATTURATO E RINCHIUSO IN UN CARCERE DEL POPOLO ALDO MORO, PRESIDENTE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA ... 16/3/78 PER IL COMUNISMO BRIGATE ROSSE". Due immagini del lotto risvegliano nella memoria fotografica di chi visse quel periodo l'immediato ricordo di tutto quanto il resto.  





venerdì 31 dicembre 2021

venerdì 24 dicembre 2021

mercoledì 15 dicembre 2021

Il Sole toccato per la prima volta da una sonda


Toccare il Sole per raccoglierne qualche 'raggio': è l'incredibile traguardo raggiunto dalla sonda Parker Solar Probe della Nasa che ha volato attraverso la parte più esterna dell'atmosfera del Sole, la corona, e ha campionato particelle e campi magnetici.

La notizia è stata data in una conferenza stampa in occasione del meeting dell'American Geophysical Union a New Orleans. I risultati sono pubblicati sulla rivista Physical Review Letters e sono in via di pubblicazione su The Astrophysical Journal.

Quello appena superato dalla sonda Parker è un confine invisibile ma che rappresenta una 'pietra miliare' per lo studio del Sole, e il più ravvicinato passaggio di una sonda alla nostra stella. Ad essere stato attraversato è il cosiddetto confine dell'atmosfera solare, detto anche superficie di Alfven, e che separa due 'mondi': all'interno le particelle 'intrappolate' dai campi gravitazionali e magnetici, all'esterno quelle che riescono a sfuggire dall'attrazione del Sole e disperdersi nello spazio come vento solare.

I dati indicano che il primo attraversamento di questo ancora ben poco compreso confine sarebbe stato compiuto il 28 aprile 2021, quando la sonda viaggiava a circa 13 milioni di chilometri dalla superficie (18,8 raggi solari). Da allora la sonda intitolata al fisico Eugene Parker che per primo teorizzo l'esistenza del vento solare ha attraversato più volte il confine, una conferma che l'atmosfera solare non è una palla liscia ma è piuttosto 'raggrinzita'. Proprio l'analisi di queste punte e valli che ne increspano la superficie potrà aiutare a capire come gli eventi che avvengono più in profondità influenzino l'atmosfera e il vento solare, il 'motore' delle tempeste solari che periodicamente colpiscono anche la Terra.





martedì 12 ottobre 2021

La Lego non metterà più etichette di genere sui giocattoli


È la fine degli stereotipi di genere per i mattoncini colorati della Lego. L'azienda danese, tra i più grandi produttori di giocattoli al mondo, ha annunciato che sulle sue confezioni e sullo shop online bambini e genitori non troveranno più la classica etichetta "prodotto per bambini" o "per bambine" e i giochi verranno divisi per temi che rimandano alle passioni di ognuno di noi. Un modo per garantire a tutti la possibilità "di poter costruire qualsiasi cosa gli piaccia, indipendentemente dall'identità di genere, giocando in un modo che aiuti a sviluppare e realizzare il talento unico".

La nuova linea è stata annunciata in occasione della Giornata internazionale delle bambine e delle ragazze, istituita nel 2011 dalle Nazioni Unite, insieme ai risultati di una ricerca condotta dal Geena Davis Institute commissionata dal gruppo Lego e riportata dal quotidiano inglese Guardian. I sondaggi condotti su circa 7mila genitori e i loro figli di età compresa tra i 6 e i 14 anni in Cina, Repubblica Ceca, Giappone, Polonia, Russia, Regno Unito e Stati Uniti dimostrano che mentre le bambine sono sicure di sé e pronte a giocare con i set di mattoncini pensati per maschi, il 71% dei bambini intervistati ha confessato di aver paura di essere presi in giro se avessero utilizzato "giocattoli per ragazze". 

Paure condivise dai genitori secondo l'istituto fondato nel 2004 dall'attivista e attrice premio Oscar Geena Davis. Ancora una volta, infatti, sono le bambine a essere più aperte a diversi tipi di giochi rispetto a ciò che i loro genitori e la società le incoraggiano a fare. Ad esempio, l'82% delle ragazze crede che sia giusto che giochino a calcio e che i bambini si esercitino a ballare.

"I benefici del gioco creativo sono avvertiti da tutti i bambini, eppure continuiamo a sperimentare stereotipi secolari che etichettano le attività come adatte solo a un genere specifico", ha detto la Ceo del gruppo Lego Julia Goldin nel comunicato stampa della ricerca. Stereotipi che influenzano anche il modo in cui i genitori guardano al futuro dei propri figli. L'89% di loro, contro solo l'11%, associa la professione di ingegnere a un uomo piuttosto che a una donna, impressione poi condivisa dai bambini.