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lunedì 27 marzo 2023

Scontro frontale, sei morti in provincia di Trapani


Lo chiamano il rettilineo di Lentina, una strada provinciale che dalla statale 187 collega due località turistiche molto note del trapanese, San Vito lo Capo e Custonaci.

E proprio questo lungo rettilineo che costeggia il mare sullo sfondo del Monte Cofano è stato teatro nel tardo pomeriggio di oggi di uno spaventoso incidente stradale costato la vita a sei persone, mentre un'altra è ricoverata in ospedale in gravissime condizioni.

Le vittime viaggiavano su una Fiat Doblò e un'Alfa 159 che si sono scontrate frontalmente. Un impatto violentissimo come testimoniano le carcasse delle due auto ridotte a un ammasso contorto di lamiere, tanto che le squadre dei vigili del fuoco, giunte da Trapani e da Alcamo, hanno lavorato a lungo per estrarre i corpi delle persone che erano a bordo. 

Cinque delle sei vittime viaggiavano sul Fiato Doblò: si tratta dei palermitani Matteo Cataldo, di 70 anni, Maria Grazia Ficarra, di 67 anni, Matteo Schiera, di 72 anni, Danilo Cataldo, di 44 anni, e Anna Rosa Romancino, di 69 anni. Morto anche Vincenzo Cipponeri, 44 anni, di Erice, che era alla guida dell'Alfa 159. In rianimazione nell'ospedale di Trapani è ricoverata Maria Pia Giambona di Erice, 34 anni, che era a bordo della 159 con Cipponeri. 

Sul posto, insieme ai vigili del fuoco e alle ambulanze del 118, anche i carabinieri e gli agenti della Polstrada che hanno compiuto i rilievi di rito per accertare le responsabilità e le cause dell'incidente, legate quasi certamente all'alta velocità. La zona dove è avvenuto l'incidente è una delle più rinomate del trapanese per il mare cristallino e la spiaggia di San Vito lo Capo. Anche per questo motivo la strada provinciale 16 è molto trafficata, soprattutto nei week end e in presenza di belle giornate come quella di oggi, da turisti e gitanti. Come quasi certamente nel caso delle vittime che venivano da Palermo.





giovedì 9 marzo 2023

Terra dei fuochi mappata per 55% grazie al superocchio del drone


All'imbrunire spicca il volo e scopre i veleni sversati nella terra: nasce a Marigliano, in provincia di Napoli, il sistema di monitoraggio che - con un drone a infrarossi, un sofisticato algoritmo e l'intelligenza artificiale - finora ha mappato il 55% della cosiddetta Terra dei Fuochi.Tutto ruota, appunto, intorno al velivolo, dotato con una particolare telecamera, a un sofisticato algoritmo e all''intelligenza artificiale (AI) che analizza i dati raccolti dall'occhio elettronico.

L'allarme scatta grazie alle temperature rilevate sul suolo e, proprio per questo motivo, si entra in azione quando il sole smette di riscaldare la terra.

Il sistema segnala le zone sorvolate dove ci sono anomalie termiche, cioè dove è altamente probabile che siano stati interrati i rifiuti.

In quelle aree vengono effettuati dei carotaggi di controllo che, se danno esito positivo, innescano l'avvio degli scavi per rimuovere la massa velenosa.

"Proprio grazie a questo innovativo e forse unico sistema, - spiega il maggiore Emiliano Nacar, comandante della Polizia Locale di Marigliano - è stato possibile mettere a segno il sequestro di un'area ampia ben due km, nei Regi Lagni, nel comune di Tufino, nel Napoletano, precisamente nel letto del corso d'acqua, dove sono stati trovati fusti interrati. Altri rifiuti, stipati a una profondità di 200 metri, sono stati scoperti in due discariche. L'operazione, eseguita su incarico dalla prefettura, ha consentito quello che riteniamo sia stato il sequestro ambientale più grande eseguito in Campania, pari a 70mila metri quadrati di terreno". "Al momento, grazie a questo sistema, studiano e brevettato insieme con l'Agenzia di Sviluppo Area Nolana, è stato mappato il 55% della Terra dei Fuochi. Non solo. Il sistema è stato usato anche per rilevare la presenza di armi a Scampia e in altri quartieri ad alta infiltrazione criminale della città di Napoli", ha ricordato Nacar.





lunedì 5 dicembre 2022

Maltempo: Coldiretti, in Salento danni ingenti


Più di cento millimetri di pioggia caduti in poche ore in alcuni Comuni della provincia di Lecce e danni ingenti agli ortaggi invernali, alle patate, alle serre, mentre sono stati sferzati dalle tempeste di vento gli ulivi dei nuovi impianti di specie resistenti alla Xylella.

E' quanto emerge dai rilievi tecnici di Coldiretti Puglia dopo l'ondata di maltempo che si è verificata ieri in Salento con tombe d'aria e violenti piogge che hanno provocato gravi danni alle produzioni agricole.

"Siamo di fronte - sottolinea la Coldiretti regionale - agli effetti del mix micidiale con i cambiamenti climatici ed il moltiplicarsi di eventi estremi che si abbattono su un territorio reso più fragile dall'abbandono forzato e dalla cementificazione che nelle campagne nell'ultimo decennio ha provocato danni per oltre 3 miliardi di euro, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture".

"Per questo è da rivedere a fondo - aggiungono dall'associazione di categoria del settore agricolo - anche il meccanismo del 'Fondo di Solidarietà Nazionale' per le calamità naturali che, così com'è, non risponde più alla complessità, violenza e frequenza degli eventi calamitosi". "Anche la gestione del rischio e le scelte in tema di assicurazioni in agricoltura vanno profondamente riviste perché - ritiene Coldiretti - incidono sulla redditività e sulla liquidità delle imprese agricole, insieme alla corretta programmazione e gestione aziendale".





giovedì 24 novembre 2022

Mangia un hamburger con dentro due chiodi: 40enne in ospedale


La sede di Cassino (Frosinone) di un fast food è stata chiusa dalla polizia dopo che lunedì un cliente di 40 anni ha ingoiato un piccolo chiodo finito nella farcitura di un hamburger. Per poterlo rimuovere è stato necessario sottoporre l'uomo, un operaio, a un intervento chirurgico d'urgenza. Nel panino c'era anche un altro chiodino che è costato all'uomo la rottura di un molare. 

Gli agenti stanno ricostruendo quanto accaduto: hanno sequestrato ogni alimento presente nelle cucine e nelle celle frigorifero e chiuso in via del tutto preventiva il locale.
 
Mentre masticava il suo panino, l'operaio si è accorto che qualcosa di metallico gli aveva spezzato un molare. Ha quindi sputato il tutto e dalla bocca è uscito un piccolo chiodo. Qualche istante dopo ha iniziato ad accusare forti dolori all'addome e per questo motivo è stato trasportato d'urgenza a Santa scolastica di Cassino (Frosinone) dove attualmente ricoverato in prognosi riservata.

Arrivato in ospedale, i medici lo hanno sottoposto ad una Tac che ha evidenziato come il chiodo fosse finito nell'intestino e, per poterlo rimuovere, è stato necessario sottoporre l'operaio a una laparoscopia d'urgenza. Sul caso è al lavoro la polizia: gli agenti hanno sequestrato ogni alimento presente nelle cucine e nelle celle frigorifero e chiuso il locale.






venerdì 18 novembre 2022

Meteo: torna autunno, piogge al Sud anche nel fine settimana


Torna l'autunno, con giornate grigie e piogge soprattutto al Sud.

Le perturbazioni atlantiche, e lo spostamento rapido delle basse pressioni verso il meridione, generano intense celle temporalesche verso le coste tirreniche italiane, mentre in Pianura Padana e sulle Alpi la pioggia e la neve cadono con il contagocce.

Sono le previsioni di Antonio Sanò, direttore e fondatore del sito www.iLMeteo.it, che spiega come le piogge ci saranno per un'altra settimana, con una breve parentesi tra il 21 e il 22 novembre, e i fenomeni interesseranno solo il Centro-Sud. Questo fine settimana - secondo Sanò - sono previste piogge e locali forti rovesci specie verso il Sud, in locale risalita sul versante adriatico fino all'Emilia Romagna.

"Domenica sarà ventosa con un rinforzo di maestrale e residui fenomeni al meridione, a tratti anche forti tra Calabria e Puglia. Un nuovo ciclone sul Golfo Ligure, ancora più intenso, si sposterà martedì 22 dalla Liguria fino al Veneto e porterà piogge sulle regioni centromeridionali e al Nord Est. "Visto il calo delle temperature - aggiunge - non si esclude che la neve possa far la sua comparsa fin sulle alte colline, in particolare sul Triveneto. Il ciclone del 22 novembre potrebbe causare venti di tempesta fino a 90 km/h con onde alte sei metri e mareggiate dapprima sulle coste sarde e poi verso le tirreniche centromeridionali". Anche i meteorologi di Meteo Expert prevedono lunedì un miglioramento al Sud ma "con una finestra di stabilità diffusa solo temporanea"; infatti, tra la fine del giorno e martedì, "dovrebbe transitare una intensa perturbazione con molto vento, fenomeni anche forti e, dopo lungo tempo, neve localmente abbondante sulle Alpi".





giovedì 10 novembre 2022

Rilasciata Alessia Piperno, presto sarà in Italia


Dopo un intenso lavoro diplomatico oggi Alessia Piperno è stata rilasciata dalle autorità iraniane e si appresta a tornare in Italia. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha informato personalmente, nel corso di una telefonata, i genitori di Alessia Piperno del rilascio della ragazza.

"Dopo un intenso lavoro diplomatico, oggi la nostra connazionale Alessia Piperno è stata rilasciata dalle autorità iraniane e si appresta a tornare in Italia. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a riportare Alessia dai suoi familiari", scrive la premier Giorgia Meloni su twitter.

"Rilasciata. Ti aspettiamo Ale". Questo uno dei primi messaggi pubblicati su Instagram dagli amici di Alessia Piperno appena appresa la notizia della sua liberazione.

"Il segretario generale Stoltenberg mi perdonerà se faccio una cosa irrituale. Come avrete saputo Alessia Piperno sta tornando a casa. Volevo ringraziare i nostri servizi di Intelligence, il sottosegretario Mantovano, e il ministero degli Esteri per il lavoro straordinario, silenzioso per riportare a casa questa ragazza". Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha concluso le dichiarazioni dopo l'incontro a Palazzo Chigi con il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. "I'm sorry", ha detto ancora rivolgendosi a Stoltenberg.





martedì 11 ottobre 2022

Adriana Volpe e l'inferno a casa, 'minacce dall'ex'


"Mi insultava e minacciava, anche in presenza della bambina. Ho vissuto nel panico, non riconoscevo più l'uomo che ho sposato e di cui mi ero innamorata. Mi diceva 'ti rovino, ti distruggo'".

E' quanto raccontato in tribunale, a Roma, dalla conduttrice tv Adriana Volpe, parte lesa nel processo che vede imputato per maltrattamenti in famiglia l'ex marito Roberto Parli: un matrimonio diventato un inferno proprio durante la pandemia, fatto di minacce, insulti, offese.  Dopo la denuncia di Volpe l'uomo è stato sottoposto al divieto di avvicinamento. I due si sono separati poi nel giugno del 2021. In aula la conduttrice ha descritto quella che era un matrimonio felice diventato poi un incubo. 

"Il nostro era un rapporto solido, lui era un papà meraviglioso e un marito presente anche se era lontano - ha spiegato Volpe davanti ai giudici della quinta sezione collegiale - Poi con il mio ingresso nella casa del Grande Fratello Vip, a gennaio 2020, è iniziata la crisi. Appresa la notizia della pandemia, sono uscita dal gioco volontariamente il 19 marzo dopo essere stata informata che il padre di Parli stava male. Mio papà, mentre ero ancora al Grande Fratello, si era reso conto che mio marito era cambiato, che prelevava ingenti quantità di denaro dal mio conto, 22mila euro in un mese. Nei mesi successivi mi ha detto che era entrato in un tunnel, aveva perso soldi investendo online". 

Da lì, secondo il racconto della donna, i maltrattamenti. "Ha iniziato a dire anche davanti ai miei genitori 'questa donna la distruggo', 'porto via la bambina e lei non la vedrà mai più'", ha raccontato Volpe.

Uscita dalla casa del Gf, la conduttrice raggiunse il marito e la bambina in Svizzera. "Iniziò a minacciarmi dicendomi che mi avrebbe portato via la bambina e prese i miei documenti e quelli della bambina. Per tutto il 2021 abbiamo vissuto momenti di panico".

In merito alla posizione dell'imputato il suo difensore, l'avvocato Laura Corbetta, afferma che "è un padre che è sempre stato presente. In questo momento non può avere contatti con la figlia, neppure telefonici, per via del divieto di avvicinamento, una misura disposta dopo la denuncia presentata dalla ex moglie. Denunce che sono state presentate anche in Svizzera. Su questa misura abbiamo presentato due istanze di revoca, di cui una appellata. Se non ha contatti con la figlia in questo momento non è per sua volontà".





domenica 14 agosto 2022

Dimentica di chiudere il bar: entrano in tre e pagano il conto


Dimentica il bar aperto, ma quello che trova l'indomani la lascia senza parole: nella notte qualcuno è entrato, ha preso delle birre, ma non trovando nessuno ha voluto comunque pagare, lasciando i soldi sul bancone. È una storia di generosità quella che Anca Nicoleta Scolareanu, proprietaria di un locale a Sant'Angelo in Pontano, in provincia di Macerata, ha voluto raccontare per ringraziare i giovani avventurieri dall'animo onesto: "È un gesto bellissimo che dà fiducia".

Il gesto - "Abbiamo preso due Peroni, ecco qui i soldi". Così c'era scritto sul biglietto che Anca ha trovato sul bancone del suo bar, vicino a una manciata di euro, quando sabato mattina è entrata nel bar di proprietà, lasciato aperto la sera prima per una dimenticanza. A compiere il gesto inaspettato, come la donna ha ricostruito poi grazie alle immagini registrate dalle telecamere di sicurezza pur senza riconoscerne l'identità, sono stati tre ragazzi dall'aspetto molto giovane, ma di cui non riesce a riconoscere l'identità. Intorno alle cinque il gruppetto, vedendo la porta aperta, entra nel locale, i tre cercano qualcuno del personale, ma nessuno risponde. Allora si servono da soli, ma dopo aver bevuto lasciano il corrispettivo di quello immaginano essere il conto sul bancone e vanno via.
 
La reazione della proprietaria - "Questo gesto dimostra che ci sono anche ragazzi bravissimi. Non era affatto scontato, potevano andarsene senza pagare e fare anche di peggio. È stato come un regalo, e soprattutto un segno di rispetto per il mio lavoro". Anca, 32 anni, è rimasta molto colpita dall'episodio. "Va raccontato - ha detto al giornale locale Cronache Maceratesi - soprattutto per tornare ad avere fiducia nei giovani dopo la violenza da cui siamo stati investiti nelle ultime settimane".
 
Dopo due anni difficili - Per Anca, nata in Romania, ma ormai maceratese d'adozione, essendo arrivata nel piccolo comune dieci anni fa, il comportamento di quei ragazzi "dimostra ancora una volta che in questo paesino, oltre alla bellezza delle colline, vivono persone speciali, ragazzi con ancora dei valori". Poi ha ricordato le difficoltà incontrate prima di riuscire ad avviare la sua attività. Prima il terremoto del 2016, poi il Covid: "Devo ringraziare tutti i miei amici che mi hanno aiutato nell'apertura di questo locale" ha detto, e ai giovani clienti ha lanciato un invito pubblico: "Vi voglio ringraziare. Se passate da me, vi offro un aperitivo".





giovedì 11 agosto 2022

Turiste stuprate a Bari, il pm: "Scene da Arancia Meccanica"


Le due turiste francesi violentate a Bari sono state aggredite e stuprate "con modalità violente e spregiudicate, che sembrano ispirate al noto film Arancia meccanica". A scriverlo è il pm di Bari nella richiesta d'arresto del 21enne barese Loris Attolini. Il giovane, scrive il magistrato, "non si è fatto scrupolo di sequestrare le due giovani donne, picchiarle, minacciarle, riducendo in stato d'impotenza e costringendole a subire una reiterata violenza" nonostante "si trovassero in un Paese straniero lontane dalla loro famiglia".

Il gip che ha convalidato la misura e disposto la detenzione in carcere, Angelo Salerno, accogliendo la richiesta della pm Desire'e Digeronimo che coordina le indagini della Polizia, ha ritenuto sussistente il pericolo di reiterazione dei reati evidenziando "l'atteggiamento sprezzante e del tutto indifferente alle suppliche" delle due vittime da parte del 21enne, la sua "spiccata capacita' criminale" e "incapacita' di autocontrollo".

Nel provvedimento il giudice ripercorre la vicenda attraverso il racconto delle due presunte vittime, ritenendo invece non credibile la versione fornita dall'indagato, il quale ha negato le accuse. Risponde di duplice violenza sessuale aggravata, lesioni, sequestro di persona e resistenza a pubblico ufficiale. Dopo averle adescate con un invito a cena, un calice di vino e patatine, avrebbe chiesto loro di scattare foto e fare un video erotico, minacciando di pubblicare quel materiale sui social se non avessero collaborato.
 
Al loro rifiuto avrebbe avuto "uno scatto d'ira" e "sbattuto una delle due contro la porta di ingresso colpendola al volto con almeno cinque gomitate", "gettando le due ragazze - si legge nell'imputazione - in uno stato di prostrazione e di terrore circa la loro sorte, anche perché chiudeva la porta di ingresso a chiave e le bloccava in casa impedendo loro di uscire, cosi' da indurle a cedere alle sue richieste". Durante le successive violenze, una delle due vittime sarebbe riuscita a telefonare al padre in Francia chiedendo aiuto.
 
Il 21enne le avrebbe infine lasciate andare in cambio di 90 euro e tenendo "come trofeo" il telefono cellulare di una delle due. In lacrime e con gli abiti strappati, le due ragazze sono state poi soccorse e portate in ospedale, dove hanno denunciato gli abusi subiti consentendo l'identificazione e l'arresto in flagranza del presunto aggressore.





martedì 19 luglio 2022

Cosenza, maltrattavano disabili: arrestati tre operatori di una onlus


Due operatori sociosanitari e un educatore di una onlus di Rossano (in provincia di Cosenza), specializzata nell'assistenza di persone diversamente abili, sono finiti agli arresti domiciliari. L'accusa è maltrattamenti nei confronti di persone disabili. I tre sarebbero responsabili di reiterati atti di vessazione e di violenza sia fisica sia psicologica nei confronti di ragazzi diversamente abili seguiti in un centro diurno. Secondo gli inquirenti avrebbero creato un clima di "terrore e crudeltà" all'interno della onlus.
 
L'inchiesta ha documentato il sistematico ricorso all'intimidazione e alla violenza per mantenere il controllo della struttura, all'interno della quale vi era "un vero e proprio clima di terrore tra i ragazzi". La volontà degli operatori, finiti ai domiciliari, era, in questo modo, consolidare il potere all'interno della struttura, alternando minacce, aggressioni vere e proprie, e persino la cosiddetta "terapia del dolore", utilizzata in particolare su una delle vittime. In particolare, secondo una nota del procuratore di Castrovillari Alessandro D'Alessio, questi metodi servivano a uno degli arrestati per "sfogare i propri istinti sadici".
 
Dalle indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Castrovillari e condotta dai carabinieri del Reparto territoriale di Corigliano-Rossano, sono emersi più comportamenti vessatori, mortificanti, violenti e degradanti nei confronti degli ospiti disabili della struttura. Comportamenti che sono considerati ancor "più gravi" proprio perché arrivati da parte di "coloro che avrebbero dovuto tutelare le persone caratterizzate da particolare fragilità psichica".
 
Queste condotte, aggiunge l'accusa, non erano tra l'altro "episodiche" ma si trattava anzi di un vero e proprio modus operandi "reiterato dagli indagati in numerose e anche recenti occasioni". L'indagine è stata condotta attraverso riprese audio e video e servizi di osservazione: è partita nell'autunno 2021 ed è arrivata all'aprile di quest'anno e ha evidenziato la drammaticità delle condizioni delle persone particolarmente fragili, ritenute vittime innocenti di un sistema che il Gip non esita a definire "piegato agli istinti personali e sadici di uno degli indagati".





Meteo, settimana rovente. Mecoledì 9 città da bollino rosso


Mentre l'Europa occidentale è già nella morsa dell'anticiclone africano, nel nostro paese la fase più critica si aprirà mercoledì quando nove città saranno da bollino rosso, cioè a rischio alto di ondate di calore. Per gli esperti il caldo intenso potrebbe insistere anche la prossima settimana, con aggravi alla situazione idrica.

Secondo un'analisi dell'Ue, il 46% del territorio è a rischio siccità. Mentre Europa Verde calcola che in 21 anni in Italia per gli incendi sono andati a fuoco 8 milioni di ettari, il 26% della superficie, 24.000 ettari solo negli ultimi sei mesi.

"Molto probabilmente sarà la settimana più calda di questo anno", spiega Antonio Sanò, direttore e fondatore del sito www.iLMeteo.it. Nel nostro paese a partire da mercoledì sono previste temperature "in continuo e costante aumento" con punte di 39-41°C in città come Milano, Pavia, Bologna, Ferrara, Padova, Firenze. Di notte, almeno fino alle 23, le temperature rasenteranno i 30°C in tantissime città del Nord e della Toscana.

Alle previsioni si aggiunge il bollettino sulle ondate di calore del Ministero della Salute che monitora 27 centri italiani. Le città da bollino rosso sono in crescita, da cinque di lunedì e martedì passeranno a nove mercoledì 20 luglio: sono Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Genova, Latina, Perugia, Rieti e Roma. Col progredire del caldo aumenteranno nei prossimi giorni anche le città con bollino arancione. In Alto Adige si è registrata la giornata più calda dell'anno con 38 gradi, il record storico è di 40,1 gradi registrato l'11 agosto 2003. Proprio nei giorni scorsi l'Osservatorio Geofisico di Unimore ha sottolineato che "l'estate 2022, inziata a maggio, è molto simile all'estate del 2003 il cui caldo venne definito 'Hyperestremo'".

"Il nucleo più caldo della massa d'aria subtropicale al momento interessa i Paesi europei occidentali - osservano i metereologi di Meteo Expert - è allerta rossa in Francia e Gran Bretagna con picchi oltre i 40 gradi e possibili nuovi record". In Francia gli incendi hanno distrutto 14.000 ettari in Gironda; fiamme ed evacuazioni anche in Spagna, dove da quando è iniziata l'ondata di caldo il 10 luglio sono morte almeno 360 persone per cause legate alle alte temperature.





lunedì 11 luglio 2022

Trova borsa piena di soldi, gira Napoli per darla al proprietario


Trova una borsa abbandonata piena di soldi e oggetti d'oro e si dà da fare in ogni modo per rintracciare i proprietari che l'avevano smarrita. Protagonista della favola a lieto fine - raccolta e resa pubblica dal consigliere regionale di Europa Verde Francesco Borrelli - un commerciante napoletano di nome Pino Mobilia. Secondo il racconto di Borrelli, il commerciante raccoglie la borsa su una panchina in via Santa Teresa deli Scalzi.

In fondo alla borsa anche un portafoglio con all'interno i documenti del proprietario. A quel punto si fa prestare uno scooter e assieme ad un amico raggiunge l'indirizzo riportato sui documenti. Arrivati sul posto trovano però solo una bambina che chiama i genitori e dice che non hanno perso nulla. Ma Pino non si scoraggia, mostra ai vicini il documento del proprietario della borsa e questi subito lo riconoscono affermando che si tratta di una famiglia di stranieri, onesti lavoratori, che non abitano più lì da qualche tempo".

Pino a quel punto ritorna sul luogo del ritrovamento e prova a chiedere se qualcuno conosce queste persone. Il personale delle Poste, la cui sede è nei dintorni, riconosce gli sfortunati, in quanto clienti abituali, che a quel punto vengono rintracciati al telefono. La famiglia, nel ringraziare, ha poi spiegato che in questo momento si trova in una situazione difficile e, per sicurezza, preferisce portare con se tutti i propri averi".

"Questa storia - sottolinea Borrelli - rompe molti degli stereotipi che attanagliano la nostra città. Una vicenda che racconta di grande onestà, senso civico e soprattutto rispetto verso gli altri. Solo con dei comportamenti rispettosi e solidali possiamo costruire una Napoli, una società, diversa e migliore".





mercoledì 29 giugno 2022

Viaggio da incubo per una coppia di Ancona


Una vacanza in un Resort sull'oceano per celebrare, assieme alla figlioletta, il matrimonio che però si è trasformato in un dramma per una coppia di Ancona.

La piccola Aurora, tre anni, si è infatti ammalata, una brutta gastroenterite, tanto che Alessandra Falaschini e Luca Socionovo hanno lanciato sui social un appello affidato ad un video per tornare in Italia in tempi rapidi, per garantire alla bimba le cure necessarie e scongiurare il peggio.

In un drammatico video la donna, ostetrica all'ospedale pediatrico Salesi, chiede un intervento all'autorità. "Chiedo aiuto allo Stato italiano, stiamo cercando in tutti i modi di tornare a casa: siamo in viaggio di nozze in Madagascar, all'Andilana Beach Resort - spiega Alessandra visibilmente commossa -. Mia figlia Aurora sta male, ha la gastroenterite ed è completamente disidratata". La bambina si è ammalata nei giorni scorsi ma le condizioni sono repentinamente peggiorate forse a causa anche delle condizioni climatiche dell'isola: la piccola ha anche accusato degli spasmi muscolari.

"L'abbiamo fatta visitare dal medico del Resort e poi per due volte ci siamo recati nell'ospedale di zona - aggiunge la mamma che nel video tiene il braccio la piccola - Lì i medici non sono stati in grado di prendere un accesso venoso nonostante due tentativi. In queste condizioni poi mi hanno chiesto se volevo fare somministrare ad Aurora del Valium. Io ho risposto che non era il caso". Un medicinale che effettivamente non sembra adatto a curare la patologia della bimba che, invece, avrebbe bisogno di essere in primo luogo idratata attraverso una flebo.

Per la coppia marchigiana un soggiorno che doveva essere spensierato e da sogno si sta trasformando in un incubo. "Sembra una situazione surreale ma è la realtà", aggiunge la donna. I due connazionali hanno cercato stabilire un contatto con le forze dell'ordine locali ma hanno anche allertato il consolato e l'ambasciata italiana. "Chiediamo aiuto - afferma nel video la madre della piccola - vorremmo che qualcuno ci venisse a prendere con un aereo privato, anche a pagamento, in modo da potere trasferire mia figlia per le cure. In queste condizioni fino a mercoledì, data del volo di rientro, non riusciamo ad arrivarci. Mai avrei pensato di fare questo video ma vi chiedo di condividerlo in modo che raggiunga più canali possibili e qualcuno ci aiuti", conclude sconsolata la donna. 





mercoledì 15 giugno 2022

Galatone: minaccia sul web per il sindaco appena eletto


Dopo la vittoria arriva la minaccia per il sindaco di Galatone Flavio Filoni, 41 anni, rieletto al secondo mandato. Sulla pagina istituzionale Facebook del comune dedicata alle elezioni comunali, è spuntato un post che recita “Sig. Filoni, hai vinto? Stia attento un proiettile è per lei e uno per il suo amico Alessandro“. 

Si tratta di un profilo fake che si chiama Flavio Vinci, dove il nome fa riferimento al sindaco Filoni rieletto ieri al primo turno dopo una lunga attesa al fotofinish, mentre il cognome Vinci si riferisce a quello di Alessandro Vinci, amico fraterno del sindaco, suo dipendente, e risultato secondo tra gli eletti con 395 voti nella lista del Pd, uno dei sette simboli a sostegno di Filoni che ha vinto col l 50,45% delle preferenze staccando Annamaria Campa la dirigente scolastica sostenuta da sette civiche di centrodestra che si è ferma al 38,87%. 

Il commento è stato poi rimosso. Filoni dal 2013 al 2017 è stato segretario cittadino del Pd . Nelle prossime ore sporgerà denuncia alla polizia postale.





venerdì 3 giugno 2022

Record di lupi in Italia: "La convivenza con gli umani è possibile"


Sempre più lupi tra le montagne italiane, con l'ultimo censimento dell'Ispra che calcola circa 3.300 esemplari tra gli Appennini e le Alpi. Si tratta di un vero e proprio record, ottenuto anche grazie al declino dell'agricoltura in queste aree e allo spopolamento delle zone interne. Questo carnivoro ha ancora margini di espansione, in particolare sull'arco alpino, come sottolinea Luigi Boitani, biologo dell'Università di Roma.

Intervistato dall'Agi, l'esperto di questa specie traccia un quadro della situazione: "I numeri dati da Ispra producono una forchetta tra i 3.000 e i 3500 esemplari, sulle Alpi sono un po' meno di mille e il resto sono sugli Appennini. I lupi aumentano perché in Italia c'è molto da mangiare, con cinghiali, cervi e caprioli che proliferano, qualche animale domestico (ma non tanti) e molti rifiuti. In generale sono aumentati gli animali selvatici nel loro complesso, perché è diminuita l'agricoltura di montagna". Secondo Boitani, sulle Alpi potrebbe concentrarsi un incremento ulteriore della popolazione di questo predatore, dato che ci sono molte zone dove ancora non è apparso. Saturo invece l'Appennino, dove non ci sarebbe margine per un ulteriore aumento.

La vita del lupo è mutata radicalmente a partire dalla metà degli anni '70, quando ha rischiato l'estinzione perché considerata una specie nociva. Scomparso dalle Alpi e con appena un centinaiuo di esemplari sugli Appennini, il governo dell'epoca corse ai ripari, togliendo il lupo dalle specie nocive, vietandone la caccia e l'uso di bocconi avvelenati. Pochi anni dopo, venne considerato "specie integralmente protetta", con la popolazione che ha ripreso lentamente a crescere negli anni '80 e con un vero e proprio boom nel decennio successivo.

Secondo Boitani, una convivenza tra uomo e lupo oggi è possibile. "La maggior parte della gente vive nelle città, quindi il lupo e' un fantasma. Poi ci sono quelli più a stretto contatto, che vivono in centri più isolati", sottolinea il biologo, reputando sovrastimato l'impatto sugli allevamenti. "Che il lupo si mangi le pecore è una realtà, ma da noi sono pochissime ormai le greggi. Certo, localmente ci possono essere momenti di frizione fortissima ma perché molti si sono abituati a lasciare gli animali liberi, sperando di ritrovarli tutti vivi”, sottolinea. Secondo l'esperto, con questo carnivoro bisogna mettere in atto azioni che costano tempo e lavoro e guardare ai metodi del passato, quando si usciva con cani pastori e greggi più piccoli, integrando poi con attrezzature moderne come le reti elettriche e un maggior numero di persone che si occupino del bestiame. Con questi accorgimenti, secondo Boitani, i problemi verrebbero quasi azzerati.





mercoledì 1 giugno 2022

Profanata la tomba di Alfredino Rampi


Il Comune di Roma sta provvedendo a ripulire e restaurare la lapide di Alfredino Rampi, vandalizzata nei giorni scorsi. Ieri sera, secondo quanto si apprende, l'assessorato all'ambiente del Comune di Roma ha contattato la famiglia Rampi per avere l'autorizzazione a togliere la lapide e procedere al restauro.

La tomba del bimbo di sei anni - che morì cadendo in un pozzo a Vermicino il 13 giugno 1981- si trova al cimitero Verano di Roma ed è stata profanata da ignoti che l'hanno imbrattata con undici svastiche.

Nella giornata di ieri non sono mancate le reazioni. "Siamo increduli e senza parole". Con queste parole l'associazione Alfredo Rampi, cui fanno riferimento i genitori del piccolo, ha commentato la profanazione della tomba. "Si tratta di qualcosa che nessuno di noi avrebbe mai pensato di dover commentare. È forse anche il segno del degrado di questi tempi. Siamo costernati".

"Voglio esprime la più ferma condanna alla vile profanazione della lapide di Alfredino Rampi. Una notizia che mai avremmo voluto leggere e che indigna profondamente. Mi auguro che al più presto i colpevoli vengano individuati dalle forze dell'ordine". Ha affermato in una nota l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato.

Gli ha fatto eco su Twitter il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti: "Un colpo al cuore la profanazione della tomba di Alfredino Rampi. Gli autori di questo scempio devono vergognarsi e spero vengano individuati presto".

"La profanazione della tomba di Alfredino Rampi è un gravissimo, ingiustificato e incomprensibile atto. Gli inquirenti facciano luce su quanto accaduto e si perseguano i responsabili senza alcun indugio. È inquietante che il cimitero monumentale del Verano possa essere oggetto di atti vandalici ma ancora di più contro la sepoltura di un bambino innocente simbolo di una tragedia nazionale che colpì le coscienze e i cuori di tutti gli italiani". Ha ribadito il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida. 

Proprio sabato scorso la città di Roma aveva voluto rendere omaggio al piccolo morto a Vermicino con un murales inaugurato nel quartiere della Garbatella.





giovedì 19 maggio 2022

L'Aquila, auto finisce nel cortile asilo: un bimbo morto e 5 feriti


Un'auto senza nessuno alla guida arriva in discesa, gettando a terra il reticolato di ferro della scuola dell'infanzia a Pile, frazione dell'Aquila, e in pochi istanti il cortile dell'asilo si è trasformato nel luogo più insicuro per un bambino. L'auto ha sorpreso i piccoli mentre giocavano tra gli scivoli e le giostrine di plastica. Alcuni sono scappati ma altri sono stati travolti, alcuni incastrati.

Tra i sei soccorsi uno non ce l'ha fatta, nonostante i tentativi di rianimazione verso l'ospedale: il bilancio è di un bimbo di 4 anni morto e altri cinque feriti, di cui uno in prognosi riservata. A piombare nel giardino è stata un Passat dove all'interno c'era un ragazzino che non ha più di 10 anni. La mamma lo aveva lasciato da solo nella macchina, parcheggiata in strada mentre andava a prendere il fratellino all'asilo, ma l'auto in discesa ha preso subito velocità, forse accidentalmente sfrenata dallo stesso ragazzino o forse con il freno a mano mai attivato. Ipotesi, queste, che dovranno essere valutate dagli inquirenti.

In quel momento c'erano oltre una decina di bambini nel giardino dell'asilo, quando intorno alle 14.30 l'auto ha sfondato il reticolato. Oltre a quelli investiti, altri piccoli sono sotto choc e hanno graffi che si sono procurati durante la fuga. "Sembrava un girone dantesco: quando siamo arrivati abbiamo trovato gente in lacrime in strada e il pianto dei bimbi che ci ha fatto fermare il cuore. Intorno a noi le ambulanze e le auto delle forze dell'ordine, le sirene. Siamo subito corsi dentro, facendoci largo tra i soccorritori, una scena spaventosa e surreale", racconta ancora sotto choc un papà di uno dei circa quaranta bambini della scuola.

Il bimbo morto durante il trasporto in ospedale aveva quattro anni. Due bambine di 4 anni sono state portate in elisoccorso al policlinico Gemelli di Roma: una è in prognosi riservata, anche l'altra è stabile e ha il respiro spontaneo: è stata sottoposta ad accertamenti e le sue condizioni attuali non sono gravi. Un altro bimbo è al Bambino Gesù, nella capitale. Per due gemellini si stanno tutt'ora completando gli accertamenti all'ospedale dell'Aquila ma sono anche loro fuori pericolo.

La donna proprietaria dell'auto è indagata come ipotesi di reato per omicidio stradale.





martedì 17 maggio 2022

Moda: le Cosmogonie di Gucci a Castel del Monte

Non è mai stato così impenetrabile Castel del Monte, il maniero fatto erigere dall'imperatore Federico II di Svevia in cima a una collina nell'alta murgia pugliese, ad Andria: stasera ospiterà la sfilata - evento 'Cosmogonie' di Gucci con le creazioni del direttore creativo Alessandro Michele.

A poche ore dall'evento, si sa poco o niente, se non che tra gli ospiti ci saranno i Maneskin che già da ieri sera erano in
zona e hanno mandato i fan in fibrillazione quando si sono diffuse sui social immagini di una cena di Damiano, Victoria, Ethan e Thomas a lume di candela in riva al mare di Trani.

La maison ha annunciato sul proprio profilo facebook che "a nome di ogni ospite di Gucci Cosmogonie, la Casa ha adottato una stella e l'ha registrata a nome loro".

Non sono mancate le polemiche locali intorno a questo evento, legate per lo più a disagi provocati dalla cancellazione temporanea della fermata più vicina a Castel del Monte della navetta che collega il maniero alla città di Andria. 





sabato 14 maggio 2022

In arrivo l'anticiclone 'Hannibal', porterà caldo estivo in tutta Italia


Caldo estivo in arrivo in Italia con l'anticiclone africano "Hannibal" già nel fine settimana. Al momento sono 8 i gradi sopra la media ma il picco delle temperature è atteso per martedì prossimo. E' quanto prevedono gli esperti de "Il Meteo.it".

"Arriveremo ben oltre i 32-33 gradi soprattutto sul nord Italia - spiega il Meteo.it - ma il caldo si espanderà durante il weekend anche verso le regioni centro-meridionali. Se fossimo stati in Agosto, quando i mari sono già caldi, con questa configurazione avremmo toccato i 37-39 C. In questo momento ci salva il bacino del Mediterraneo che ha l'acqua ancora fresca, intorno ai 20-22 C: questa riserva di fresco ci proteggerà in parte da questa ondata di caldo influendo sulle correnti nordafricane in transito sul Mare Nostrum".

Si toccheranno comunque temperature tipiche di luglio.

Ecco nel dettaglio le previsioni meteo per i prossimi giorni.

Sabato: al nord subito rovesci su Lombardia e Triveneto, migliora dal pomeriggio. Al centro: bel tempo, caldo. Al Sud: bel tempo, caldo.
Domenica: al nord, sole e caldo estivo, ma con isolati temporali dalle Alpi verso le pianure adiacenti, più probabili al nord-ovest. Al centro: bel tempo, caldo, isolati temporali su rilievi abruzzesi. Al sud: bel tempo, caldo.
Tendenza: dominio dell'anticiclone Hannibal, l'alta pressione nordafricana porterà un ulteriore aumento delle temperature con condizioni in prevalenza soleggiate almeno fino a metà settimana.