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giovedì 9 marzo 2023

Terra dei fuochi mappata per 55% grazie al superocchio del drone


All'imbrunire spicca il volo e scopre i veleni sversati nella terra: nasce a Marigliano, in provincia di Napoli, il sistema di monitoraggio che - con un drone a infrarossi, un sofisticato algoritmo e l'intelligenza artificiale - finora ha mappato il 55% della cosiddetta Terra dei Fuochi.Tutto ruota, appunto, intorno al velivolo, dotato con una particolare telecamera, a un sofisticato algoritmo e all''intelligenza artificiale (AI) che analizza i dati raccolti dall'occhio elettronico.

L'allarme scatta grazie alle temperature rilevate sul suolo e, proprio per questo motivo, si entra in azione quando il sole smette di riscaldare la terra.

Il sistema segnala le zone sorvolate dove ci sono anomalie termiche, cioè dove è altamente probabile che siano stati interrati i rifiuti.

In quelle aree vengono effettuati dei carotaggi di controllo che, se danno esito positivo, innescano l'avvio degli scavi per rimuovere la massa velenosa.

"Proprio grazie a questo innovativo e forse unico sistema, - spiega il maggiore Emiliano Nacar, comandante della Polizia Locale di Marigliano - è stato possibile mettere a segno il sequestro di un'area ampia ben due km, nei Regi Lagni, nel comune di Tufino, nel Napoletano, precisamente nel letto del corso d'acqua, dove sono stati trovati fusti interrati. Altri rifiuti, stipati a una profondità di 200 metri, sono stati scoperti in due discariche. L'operazione, eseguita su incarico dalla prefettura, ha consentito quello che riteniamo sia stato il sequestro ambientale più grande eseguito in Campania, pari a 70mila metri quadrati di terreno". "Al momento, grazie a questo sistema, studiano e brevettato insieme con l'Agenzia di Sviluppo Area Nolana, è stato mappato il 55% della Terra dei Fuochi. Non solo. Il sistema è stato usato anche per rilevare la presenza di armi a Scampia e in altri quartieri ad alta infiltrazione criminale della città di Napoli", ha ricordato Nacar.





martedì 25 ottobre 2022

WhatsApp torna a funzionare, due ore disservizi mondiali


WhatsApp sta tornando alla normalità dopo il disservizio mondiale iniziato tra 8:30 e le 9, ora italiana. 
Pian piano stanno ripartendo i messaggi tra gli utenti singoli e nelle chat. E iniziano a rallentare anche le segnalazioni di disservizi da tutto il mondo sul sito Downdetector.com.

La chat di proprietà del gruppo Meta è diventata una infrastruttura in molti mercati, utilizzata da 2 miliardi di persone, anche istituzioni e governi e sempre più importante con lo smart working. A partire dal 2020, il servizio è stato utilizzato per inviare oltre 100 miliardi di messaggi al giorno.

Tra le 8:30 e le 9 circa di questa mattina si sono moltiplicate le segnalazioni di chi non riusciva a utilizzare il sistema di messaggistica di proprietà di Meta (Facebook). Il servizio di messaggistica è stato offline anche nella versione desktop. Gli altri servizi di Meta (come Facebook e Instagram) hanno invece funzionato correttamente. Come di consueto su Twitter ci sono messaggi con l'hashtag #Whatsappdown.

"Siamo al corrente che alcune persone stanno avendo problemi ad inviare messaggi. Siamo al lavoro per ripristinare WhatsApp nel più breve tempo possibile": lo dice un portavoce di WhatsApp.

Tra le segnalazioni di disservizi al sito Downdetector.com, l'impossibilità di inviare messaggi ai gruppi e alle chat singole, la mancata comparsa della doppia spunta della ricezione messaggi. Alcuni utenti hanno provato a disinstallare l'app e a reinstallarla, ma senza successo.

Gli ultimi disservizi di WhatsApp risalgono a circa un anno fa, il 4 ottobre 2021 quando ci fu un 'down' di tutte le app del gruppo Meta, comprese Instagram e Facebook, per sei ore. In quella circostanza, dopo il ripristino dei servizi, erano arrivate anche le scuse ufficiale del fondatore Mark Zuckerberg.

"Siamo al corrente che alcune persone stanno avendo problemi ad inviare messaggi. Siamo al lavoro per ripristinare WhatsApp nel più breve tempo possibile", spiega intanto un portavoce di WhatsApp.





martedì 27 settembre 2022

La sonda Dart ha colpito l'asteroide, arrivate le prime immagini


Sono arrivate dal minisatellite italiano LiciaCube le prime immagini del punto in cui l'asteroide Dimorphos è stato colpito nella notte dalla sonda Dart, nel test di difesa planetaria. Le immagini sono in via di processamento e saranno visibili in giornata. "Abbiamo scaricato 4 immagini, tutte molto interessanti.

L'entusiasmo è alle stelle", ha detto all'ANSA Simone Pirrotta, responsabile della missione LiciaCube per l'Agenzia Spaziale Italiana (Asi). Gestita e coordinata dall' Asi e realizzato dall'azienda Argotec, LiciaCube è la prima missione tutta italiana attiva nello spazio profondo, a 13 milioni di chilometri dalla Terra.

L'acquisizione delle immagini "è il più importante ritorno previsto dalla nostra missione", ha detto ancora Pirrotta, che sta seguendo la missione dal Centro di controllo a Torino. E' infatti "il segno evidente che la traiettoria è stata quasi esattamente quella prevista, che il sistema di puntamento ha lavorato bene e che le fotocamere hanno acquisito le foto previste", ha aggiunto.

"E' anche il frutto del lavoro di una bella squadra: per cinque anni ci siamo sentiti quasi ogni giorno", ha osservato riferendosi al gruppo di lavoro che ha partecipato alla missione italiana e del quale, con Asi e Argotec, fanno parte Istituto Nazionale di Astrofisica, Politecnico di Milano, Università di Bologna, Università Parthenope di Napoli e Istituto di Fisica Applicata 'Nello Carrara' del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Ifac).

La sonda Dart della Nasa ha colpito l'asteroide Dimorphos per deviarne la traiettoria: si è sperimentata così, a 13 milioni di chilometri dalla Terra, una tecnologia che in futuro potrebbe consentire di proteggere il nostro pianeta dall'eventuale impatto di un asteroide minaccioso. Come un fotoreporter cosmico, il minisatellite italiano LiciaCube raccoglierà i primi dati sull'evento.

Mentre la sonda Dart (Double Asteroid Redirection Test) si avvicinava al bersaglio, la sua telecamera inviava a Terra immagini sempre più dettagliate della superficie irregolare e piena di asperità del piccolo corpo celeste, distante dalla Terra 13 milioni di chilometri. A ogni immagine ravvicinata l'emozione aumentava nel Centro di controllo della Nasa, fino al grandissimo applauso che ha salutato l'impatto.





mercoledì 3 agosto 2022

Smartphone, vendite giù del 9% nel secondo trimestre 2022


Continua a contrarsi il mercato degli smartphone dopo una 2021 positivo. Secondo i dati della società di analisi Canalys, nel secondo trimestre del 2022, si registra un -9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

La crisi del settore non è spiegata solo dai ridotti volumi di vendita, ma anche dalle scelte dei consumatori che stanno cominciando ad abbandonare la fascia media del mercato per spostarsi verso quella bassa, andando quindi ad intaccare ulteriormente i margini delle aziende che vendono top di gamma.

Per quanto riguarda le quote di mercato, le uniche a vedere un incremento sono Samsung e Apple. Samsung rimane il principale produttore nel secondo trimestre, con il +3% rispetto al 2021 e una fetta del 21% sul totale, mentre Apple si riprende il secondo posto, passando dal 14% al 17% di market share, e superando Xiaomi, terza al 14%. Dietro di loro Oppo e Vivo, rispettivamente al 10% e al 9%. Secondo Runar Bj›rhovde, Research Analyst presso Canalys, le aziende hanno dovuto far fronte a una domanda debole, che ha portato a ripensare le strategie trimestrali.

L'aumento dell'inflazione e l'accumulo di scorte hanno portato i produttori a "rivalutare il proprio portafoglio" per il resto del 2022. Per gli analisti, il calo del 9% è influenzato anche dalla domanda elevata di dodici mesi fa, quando dopo il difficile 2020, il settore aveva beneficiato di una forte impennata dei consumi. Per Canalys, oggi il reddito disponibile è più orientato ad altri prodotti e beni, non solo verso l'elettronica. "Una profonda collaborazione con i canali per monitorare lo stato dell'inventario e della fornitura sarà fondamentale per i fornitori per identificare le opportunità a breve termine, mantenendo al contempo sane partnership di canale nel lungo periodo" afferma Toby Zhu, altro analista di Canalys.





lunedì 18 luglio 2022

Meta testa Sphere, strumento AI che corregge le fake news


Meta, la società madre di Facebook, testa Sphere uno strumento basato sull'Intelligenza Artificiale che verifica i contenuti sul web e le potenziali fake news.

Il team di ricerca di Sphere - spiega un post ufficiale - attualmente si basa su 134 milioni di pagine web pubbliche. Essendo Sphere uno strumento aperto, open source, può costituire una base per i modelli di formazione di Intelligenza artificiale.

"Il nostro prossimo passo è formare modelli per valutare la qualità dei documenti, rilevare potenziali contraddizioni, dare priorità a fonti più affidabili", ha osservato Meta che al momento non sta usando questo modello per le sue piattaforme come Facebook, Instagram e Messenger, in passato al centro di polemiche proprio per la diffusione di fake news e contenuti inesatti.

L'obiettivo iniziale di Sphere - spiega il post di Meta - è creare una piattaforma che aiuti gli editori di Wikipedia a verificare automaticamente centinaia di migliaia di citazioni contemporaneamente, ed eventualmente correggere rapidamente un contenuto. Anche se - viene specificato - "la Wikimedia Foundation e Meta non stanno collaborando a questo progetto che è ancora in fase di ricerca e non viene utilizzato per aggiornare automaticamente alcun contenuto su Wikipedia".





martedì 31 maggio 2022

La Luna ladra di acqua, deruba la Terra da miliardi di anni


La Luna 'ruberebbe' acqua alla Terra da miliardi di anni, sottraendo dalla sua atmosfera ioni idrogeno e ossigeno che una volta combinati andrebbero a formare permafrost e acqua liquida (nascosta sotto la superficie) per un volume complessivo di circa 3.500 chilometri cubici, pari a quello dell'ottavo lago più grande del mondo, il lago Huron in Nord America.

A suggerire questa ipotesi, interessante per il sostentamento delle future missioni umane sulla Luna, è uno studio pubblicato su Scientific Reports dai ricercatori dell’Istituto di Geofisica della University of Alaska Fairbanks.

Secondo i modelli attuali più accreditati, la maggior parte dell'acqua lunare sarebbe stata portata dall'impatto di asteroidi e comete e dal vento solare che veicola ioni idrogeno e ossigeno. Ma i dati raccolti dalle principali missioni lunari delle agenzie spaziali di Stati Uniti, Europa, India e Giappone, sembrano indicare anche una terza possibile fonte: l'atmosfera terrestre.

I dati mostrano la presenza sulla Luna di quantità rilevanti di ioni di ossigeno e idrogeno nei cinque giorni del mese lunare in cui il nostro satellite attraversa la 'coda' della magnetosfera terrestre (quella bolla a forma di lacrima che viene creata dal campo magnetico terrestre e che scherma il nostro pianeta dal flusso di particelle cariche provenienti dal Sole).

La presenza della Luna nella 'coda magnetica' della Terra, altera temporaneamente alcune linee del campo magnetico terrestre: quelle interrotte che si perdono nello spazio finiscono per ricongiungersi con le loro controparti e in questo modo gli ioni che sfuggivano perdendosi nello spazio tornano verso la Terra, colpendo nel loro percorso la Luna (che non è dotata di una magnetosfera protettiva). "E' come se la Luna fosse sotto la doccia, con una pioggia di ioni di ritorno sulla Terra che finiscono per cadere sulla superficie della Luna", spiega il coordinatore dello studio, Gunther Kletetschka.





martedì 24 maggio 2022

Foro Romano la meta culturale più cliccata su Street View


Il Foro Romano nella Capitale, la Casa di Giulietta a Verona e Palazzo Pitti a Firenze sono le tre mete culturali italiane più cliccate nel 2021 su Street View.

La spiaggia delle Due Sorelle a Sirolo (AN), la spiaggia di Tuerredda a Teulada (CA) e il lago di Carezza a Nova Levante (BZ), sono invece le destinazioni balneari più ricercate sul servizio di Google che permette di esplorare virtualmente, in tre dimensioni, più di 10 milioni di luoghi in 87 Paesi.

Google, in occasione del quindicesimo compleanno di Street View, che ufficialmente è il 29 maggio anche se si festeggia oggi, ha condiviso le mete preferite dai navigatori nostrani, che usano l'app e il sito web, annunciando delle novità con cui intende mappare in maniera ancora migliore il mondo. Ad esempio, con una nuova fotocamera che, al peso di un gatto, consente a chi la indossa di mappare ancora più facilmente luoghi difficili da percorrere in auto o in bici, dalle cime delle montagne alle isole più remote.

Parlando dell'app, Big G introduce la possibilità di visualizzare le immagine storiche di un luogo, a partire dalla sua prima digitalizzazione al lancio di Street View, nel 2007.

Sfogliando ogni immagine si può vedere una capsula del tempo che mostra in che modo un luogo è cambiato, come la crescita del Vessel negli Hudson Yards di New York. Dal 2007, le auto di Street View hanno catturato e condiviso più di 220 miliardi di immagini e hanno percorso più di 10 milioni di miglia, l'equivalente di 400 giri intorno al mondo. Inoltre, grazie ai progressi compiuti negli ultimi anni nel campo della computer vision e dell'intelligenza artificiale, Google è in grado di fondere insieme miliardi di immagini Street View e aeree per creare un ricco modello digitale dei posti di tutto il mondo.

Con la nuova "immersive view", che verrà lanciata nel corso dell'anno, si potrà scendere al livello della strada e persino controllare l'interno di un'attività commerciale, come se si stesse camminando. 





sabato 23 aprile 2022

Al Cern riacceso Lhc, il più grande acceleratore del mondo


Riacceso al Cern il più grande acceleratore del mondo, l'Lhc (Large Hadron Collider).

Lo rende noto il Cern di Ginevra. Dopo una pausa tecnica di più di tre anni, durante la quale la macchina è stata potenziata, l'acceleratore è di nuovo attivo e due fasci di protoni hanno ripreso a circolare nell'anello di 27 chilometri.

Comincia adesso un periodo di rodaggio che potrebbe protrarsi fino a giugno-luglio, quando l'Lhc sarà pronto a produrre nuovi dati.

Nell'acceleratore, al quale l'Italia partecipa con l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), due fasci di protoni hanno percorso, in direzioni opposte, un intero giro dell'anello lungo 27 chilometri a bassa energia, la stessa con la quale sono stati iniettati, pari a 450 miliardi di elettronvolt (450 GeV), in direzioni opposte.

"Questi primi fasci di particelle rappresentano il successo della ripartenza dell'acceleratore dopo il grande lavoro che è stato fatto durante la lunga pausa", osserva Rhodri Jones, responsabile del dipartimento del Cern per le operazioni relative ai fasci di particelle.

Nei tre anni di pausa, sulla macchina sono stati eseguiti lavori di manutenzione e aggiornamento che hanno interessato sia l'acceleratore stesso, sia i grandi esperimenti dislocati nei punti di collisione dei fasci di particelle. Grazie a queste modifiche, "l'Lhc potrà lavorare a energie più elevate" e "rendere disponibili un aumento significativo dei dati", dice Mike Lamont, direttore per gli Acceleratori e la tecnologia del Cern





martedì 12 aprile 2022

Si installa 32 chip sotto pelle: ora paga avvicinando la mano al Pos


"Le reazioni che noto alla cassa quando è il momento di pagare non hanno prezzo". Patrick Paumen ci riesce avvicinando la mano al Pos, senza utilizzare denaro né carte di credito. Merito di uno dei 32 chip che si è fatto impiantare sotto la pelle. Addetto alla sicurezza olandese, 37 anni, si definisce un biohacker ed è uno dei casi più estremi al mondo di impianto di microchip nel corpo umano.

"La tecnologia continua a evolversi, quindi continuo a collezionarne di più - spiega Paumen alla Bbc -. Non vorrei vivere senza di loro". Nessuna preoccupazione né per la sicurezza, né per la privacy. "Gli impianti - spiega - contengono lo stesso tipo di tecnologia che le persone utilizzano quotidianamente. Dai telecomandi per aprire le porte, alle carte bancarie o quelle per il trasporto pubblico". E infatti, lui apre le porte di casa senza chiavi, solo avvicinandosi a uno dei sensori che ha installato.

I chip di pagamento impiantati sono solo "un'estensione dell'Internet delle cose", un nuovo modo di connettere e scambiare dati, spiega Theodora Lau, esperta di tecnologia e fintech, coautrice del libro 'Beyond Good: How Technology Is Leading A Business Driven Revolution'. 

L'azienda anglo polacca Walletmor, una delle prime a rendere disponibili al grande pubblico questi sistemi, ha realizzato dei chip sottocutanei ad uso umano che non arrivano al grammo di peso e che sono appena più grandi di un chicco di riso. Secondo un sondaggio del 2021, condotto su 4mila europei, il 51% degli intervistati prenderebbe in considerazione l'idea di installare un chip sotto pelle.





giovedì 24 marzo 2022

Anonymous attacca Nestlè, rimasta in Russia


Attacco hacker di Anonymous a Nestlè, tra le società rimaste in Russia.
Il collettivo ha rivendicato l'azione su Twitter rilasciando 10 GB di dati della società svizzera.

"Questa è una rappresaglia del collettivo per aver continuato l'attività dell'azienda in Russia". L'azione è accompagnata dall'hashtag #BoycottNestlè. E' arrivata allo scadere delle 48 ore che il collettivo aveva dato alla società per lasciare la Russia.

Non è la prima azione dimostrativa di Anonymous. Il collettivo di attivisti da quando è iniziata la guerra ha attaccato siti governativi di Mosca, hackerato telecamere e stampanti per inviare messaggi informativi sull'invasione e far sapere ai cittadini cosa accade in Ucraina. 

Per superare la censura, nei giorni scorsi un gruppo legato ad Anonymous, Squad303, ha messo online un sito che si chiama '1920.in' che permette di mandare sms ai cittadini russi, anche in anonimato, che informano sulla guerra: secondo il collettivo ne sono stati inviati oltre 20 milioni.





venerdì 18 marzo 2022

SpaceX lancia nuovi satelliti Starlink per internet


La SpaceX di Elon Musk ha impugnato il suo migliore 'manico di scopa' per spazzare via le battute sarcastiche dei russi e dare man forte dal cielo agli ucraini sotto assedio: grazie al razzo riutilizzabile Falcon 9, ha lanciato da Cape Canaveral 48 nuovi satelliti della costellazione Starlink per l'Internet globale, che da diversi giorni sta operando anche in Ucraina per supportare le comunicazioni durante il conflitto con la Russia.

Il permesso per estendere il servizio era già stato richiesto dalla compagnia un mese e mezzo prima dell'invasione, ma poi, col precipitare degli eventi, è bastato un tweet del vice premier ucraino per sbloccare la situazione.

Lo ha raccontato la stessa presidente di SpaceX, Gwynne Shotwell, durante un intervento al California Institute of Technology (Caltech). "Eravamo già al lavoro per cercare di ottenere il permesso di estendere il nostro servizio in Ucraina", ha detto Shotwell. "Lavoravamo con gli ucraini già da un mese e mezzo circa".

Quando il 24 febbraio è partito l'attacco russo, la compagnia di Musk era ancora in attesa di una lettera formale di risposta da parte delle autorità del Paese. "Poi hanno twittato: ecco il nostro permesso", ha aggiunto Shotwell. Il 26 febbraio, infatti, il vice premier ucraino e ministro per la trasformazione digitale Mykhailo Fedorov ha lanciato un messaggio sui social, chiedendo a SpaceX di fornire terminali di Starlink.

Immediatamente Elon Musk ha risposto alla richiesta via Twitter, dicendo che l'azienda aveva avviato la spedizione verso l'Ucraina di diversi terminali, giunti poi nel giro di due giorni. "Loro hanno twittato a Elon e così ci siamo attivati", ha detto Shotwell. "Quello era il nostro permesso. Quello era la lettera del ministro. Era un tweet". Fornire gli strumenti per garantire le comunicazioni "è stata la cosa giusta da fare: credo che il modo migliore per sostenere le democrazie sia assicurarsi che tutti noi comprendiamo qual è la verità".

Per questo il consolidamento della costellazione Starlink è diventato dunque un'azione strategica, che SpaceX sta portando avanti con lanci di nuovi satelliti a cadenza settimanale. A soli sei giorni di distanza dall'ultimo lancio del 3 marzo, oggi la base di Cape Canaveral è stata nuovamente avvolta dal fumo dei motori del razzo Falcon 9, che ha portato in orbita 48 nuovi esemplari Starlink.





sabato 5 febbraio 2022

"L'iPhone 12 troppo vicino può disattivare il pacemaker"


In rari casi, se lo smartphone viene tenuto a meno di un centimetro dal cuore, il magnete presente nell’iPhone 12 può attivare l’interruttore magnetico di pacemaker e defibrillatori impiantabili, ed è quindi molto importante attenersi alle indicazioni fornite dai produttori di dispositivi medici e della Apple stessa secondo cui deve essere mantenuta una distanza di almeno 15 cm tra un telefono cellulare e il dispositivo. Lo ha dimostrato uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità appena pubblicato dalla rivista Pacing and Clinical Electrophysiology.

Nel febbraio 2021 alcuni dati presenti nella letteratura scientifica e ripresi dalla stampa non specializzata indicavano la possibilità che il magnete utilizzato nello smartphone potesse attivare l’interruttore magnetico presente nel defibrillatore, disattivando la terapia prevista in caso di aritmia ventricolare.

Questo studio dell’Iss è il primo a valutare in laboratorio l'interferenza magnetica dell'iPhone 12 e dei suoi accessori MagSafe su un campione rappresentativo dell’attuale mercato italiano di pacemaker e defibrillatori impiantabili, incluso il defibrillatore sottocutaneo.

Inoltre, per la prima volta, i fenomeni di interferenza magnetica sono stati accuratamente correlati ai livelli di campo magnetico misurati attorno all'iPhone 12. 

I ricercatori hanno valutato i pacemaker e i defibrillatori impiantabili dei principali produttori mondiali (Abbott, Biotronik, Boston Scientific, Medico, Medtronic, Microport), utilizzando un simulatore di battito cardiaco. I risultati hanno mostrato che, in alcuni casi, il magnete presente nell’ iPhone 12 può attivare involontariamente l’interruttore magnetico nel campione di pacemaker e defibrillatori impiantabili che è stato valutato.

Il fenomeno è stato osservato fino ad una distanza massima di 1 centimetro.  Va comunque sottolineato che l'attivazione della modalità magnetica è stata osservata solo in alcune specifiche posizioni dell'iPhone rispetto al dispositivo e che nella maggior parte delle posizioni il fenomeno non si innesca.

Il campo magnetico generato dal magnete interno all’iPhone12, misurato dai ricercatori ISS, è risultato essere maggiore del valore a cui i pacemaker e i defibrillatori impiantabili devono essere immuni

“L’attivazione non voluta dell’interruttore magnetico può raramente accadere anche in altre situazioni di vita comune in presenza di magneti - sottolineano gi autori - ma data la grande diffusione dell’iPhone 12 e l’abitudine di mettere lo smartphone nel taschino, l'attivazione involontaria della modalità magnete provocata da iPhone 12 può essere meno rara”.

Oltre a seguire le indicazioni sulla distanza, concludono i ricercatori, sarebbe opportuno avvertire il paziente rispetto a questa caratteristica unica dell’Phone12 e valutare questo potenziale rischio in futuro per i nuovi modelli di smartphone. 





domenica 26 dicembre 2021

Lanciato nello spazio il telescopio James Webb


Il giorno di Natale è stato lanciato nello spazio, ed è stato rilasciato con successo nella sua orbita,  il telescopio spaziale James Webb, erede del più celebre Hubble. Un razzo Ariane 5 è decollato dal centro spaziale della Guyana per inviare nello spazio Webb, uno strumento che dovrebbe rivoluzionare l'osservazione dell'Universo, frutto della collaborazione tra Nasa, Agenzia spaziale europea e Agenzia spaziale canadese.

Il telescopio Jswt da 10 miliardi di dollari e 30 anni di lavoro, il più grande e potente telescopio spaziale al mondo, farà luce sulle prime stelle e perlustrerà il cosmo alla ricerca di tracce di vita. Pensato come successore del telescopio spaziale Hubble, sta sfrecciando verso la sua destinazione a un milione di miglia di distanza: ci vorrà un mese per arrivare e poi saranno necessari cinque mesi prima che inizi a lavorare.

Jswt viaggerà su una traiettoria di fuga diretta verso la sua destinazione a più di 1,5 milioni di chilometri dalla Terra, nel cosiddetto "secondo punto di Lagrange" (L2) lungo l'asse Terra-Sole.

Il primo "messaggio" di Webb sulla Terra arriva una ventina di minuti dal lancio, poco prima che si separi dal razzo per iniziare la sua vita solitaria nello spazio. Il segnale è come un picco di onde radio su un monitor presso l'antenna di 10 metri di Malindi (Kenya), gestita dall'Agenzia spaziale italiana (Asi) e parte della rete di collaborazione Estrack dell'Esa.

A questo segnale iniziale seguirà un flusso di informazioni per comunicare agli operatori lo stato del veicolo spaziale dopo le fatiche del lancio, e allo stesso tempo sarà possibile, per il team dell'Esa presso il Centro Operativo dell'Agenzia in Germania, trasmettere comandi e informazioni importanti sulla missione al Controllo della Missione Webb della Nasa.

Dal momento della separazione, Malindi avrà tre fasi di visibilità con la missione: inizialmente la stazione Esa comunicherà con Webb per la prima ora dopo la separazione, quindi l'antenna della Nasa a Canberra si unirà al supporto e Malindi passerà a un ruolo di backup.

Quando il veicolo spaziale non sarà più visibile da Canberra, Malindi riprenderà le redini, prima che la stazione della Nasa di Madrid subentri nel supporto. Dopo la separazione, e durante il supporto a Webb, la stazione di Malindi monitorerà anche le attività del lanciatore Ariane per circa un'ora dopo il decollo.







sabato 13 novembre 2021

Con 5G risparmio emissioni CO2, pari 35 milioni auto


L'utilizzo della tecnologia 5G in quattro settori ad alta intensità di carbonio - energia, trasporto, manifatturiero ed edilizia - potrebbe creare un risparmio annuale di emissioni tra i 55 e i 170 milioni di tonnellate di CO2, che equivale a togliere dalle strade dell'Unione Europea un'auto su sette, quindi oltre 35 milioni di veicoli.

Lo riporta uno studio di Ericsson che spiega come con la tecnologia di quinta generazione la riduzione totale delle emissioni arriverebbe al 20% (dal 15%) delle emissioni annuali totali dell'Ue. L'equivalente delle emissioni annuali totali di Spagna e Italia messe insieme.

Lo studio sostiene che almeno il 40% delle soluzioni per la riduzione della CO2 adottate nell'Ue da qui al 2030, si baserà sulla connettività fissa e mobile. Queste soluzioni di connettività, così come ad esempio lo sviluppo di generatori per produrre energia rinnovabile, potrebbero ridurre le emissioni dell'Ue di 550 milioni di tonnellate di biossido di carbonio equivalente, ossia quasi la metà delle emissioni create dall'intero settore energetico dell'UE nel 2017, e il 15% delle emissioni annuali totali dell'UE nel 2017, l'anno scelto come benchmark dall'analisi.

"Nonostante il potenziale in gioco - spiega il rapporto Ericsson - le nuove previsioni sull'implementazione del 5G dipingono un quadro preoccupante per l'Europa". Alla fine del 2020, infatti, il 5G copriva circa il 15% della popolazione mondiale. Nel 2027, solo tre anni prima che le emissioni globali dovrebbero essere dimezzate per rispettare l'obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5 ºC, si stima che la diffusione globale sarà circa del 75%. In particolare, si prevede che il Nord America e il Nord Est asiatico godranno di una copertura della popolazione superiore al 95% entro il 2027. "Al contrario, l'Europa è destinata a restare significativamente indietro rispetto ai suoi competitor economici con poco più dell'80% di copertura della popolazione". 






sabato 18 settembre 2021

Android 12, via all'aggiornamento dal 4 ottobre


Con l'invio della quinta e ultima beta di Android 12, il lancio della versione definitiva pare essere molto vicino. Gli esperti del sito tecnico XDA hanno infatti ottenuto un documento ufficiale in cui Google delinea i tempi di rilascio del prossimo aggiornamento per smartphone e tablet.

Il file indica la data del 4 ottobre 2021, che è il giorno in cui il colosso statunitense presenterà la nuova famiglia di smartphone, i Pixel 6. In realtà, secondo le linee guida diffuse da XDA, il primo rilascio riguarderà la versione AOSP, ossia quella 'pulita' di Android, disponibile proprio sui telefonini della gamma Pixel. 

Ci vorranno poi settimane, se non mesi, perché i singoli produttori adattino le loro interfacce al codice, per poi rendere disponibile l'update via OTA, ossia con un aggiornamento wireless, ai dispositivi supportati. Tornando ai Pixel 6, stando a XDA questi verranno effettivamente svelati il 4 ottobre ma con disponibilità solo verso la fine del mese.

Di certo, i telefoni arriveranno tra le mani degli acquirenti con già a bordo Android 12 in versione stabile ed è il motivo per cui il lancio del sistema operativo dovrà avvenire prima della loro commercializzazione. Al momento, non è nemmeno certo che la serie dei Pixel 6 verrà venduta a livello globale, dopo che il modello precedente è stato limitato agli Stati Uniti e a pochi altri Paesi, con gran parte di quelli europei, tra cui l'Italia, esclusi.



martedì 14 settembre 2021

Apple corregge la falla che espone gli iPhone al rischio spionaggio


Apple ha rilasciato l'aggiornamento che corregge un punto debole del suo sistema operativo per iPhone, Mac e Apple Watch e che consente l'installazione di spyware. La falla che sarebbe quella utilizzata dagli hacker per infettare direttamente gli iPhone e gli altri dispositivi Apple senza alcuna azione da parte dell'utente.

"Questo aggiornamento fornisce importanti miglioramenti della sicurezza ed è consigliato a tutti gli utenti", si legge nella descrizione di iOS 14.8 per iPhone nell'App Store. La società di Cupertino ha risposto così alla denuncia del Citizen Lab dell'Università di Toronto, secondo il quale la società di software israeliana NSO Group da febbraio infetta i telefoni iPhone e gli altri dispositivi Apple.

Il gruppo israeliano è nell'occhio del ciclone da quando una mega-inchiesta internazionale ha rivelato che il software Pegasus è stato utilizzato per spiare i telefoni di attivisti per i diritti umani, giornalisti e persino capi di Stato. Lo spyware viene installato tramite il programma di messaggistica istantanea iMessage e interessa sia iOS (sistema operativo mobile) che MacOS (computer) e WatchOS (orologi).

Sfruttando la vulnerabilità del sistema, questo spyware viene installato senza che l'utente debba eseguire alcuna operazione e interessa tutte le versioni dei sistemi operativi eccetto quelle rilasciate appunto nelle ultime ore. Erano stati gli analisti di Citizen Lab a scoprire il problema analizzando il telefono di un attivista saudita che era stato infettato dallo spyware Pegasus di Nso Group. Pegasus consente all'autore di accedere alle attività del dispositivo contagiato, ma anche a fotocamera, microfono, fotografie, posizione, messaggi di testo, e-mail e chiamate senza che la vittima se ne renda conto. 

La società israeliana si occupa di sicurezza informatica, ma il suo software sarebbe utilizzato da diversi governi per ottenere l'accesso a telefoni e altri dispositivi di giornalisti, attivisti e rivali politici. In realtà gli esperti sostengono che l'utente medio di iPhone, iPad e Mac generalmente non deve preoccuparsi perché tali attacchi tendono a essere limitati a obiettivi specifici; ma la scoperta aveva comunque messo in allarme.




lunedì 16 agosto 2021

Troppe richieste, Microsoft ferma prova gratuita Windows 365


"Abbiamo riscontrato un'incredibile risposta a Windows365 e per questo c'è bisogno di sospendere il programma di prova gratuito per aumentare la capacità del servizio". Sono le parole che Scott Manchester, diretto del programma Windows 365 di Microsoft, ha espresso per comunicare la chiusura, almeno per il momento, del 'free trial' della piattaforma.

I server al lavoro per il colosso di Redmond non sarebbero attualmente in grado di reggere un ulteriore carico di utenti connessi al software in cloud presentato solo qualche giorno fa.

Con Windows 365 è possibile accedere ad un vero e proprio PC dotato di Windows 10 (che si aggiornerà poi a Windows 11) utilizzando qualsiasi dispositivo, anche senza le caratteristiche tecniche necessarie a far girare un sistema operativo completo.

Questo grazie al lavoro di 'virtualizzazione' di Microsoft, che replica il funzionamento del computer tramite un accesso da remoto, sfruttando la rete internet.

La compagnia aveva aperto un periodo di valutazione, cosiddetto free trial, per dare l'opportunità a chiunque di provare Windows 365. Ma la risposta è stata tale da andare oltre le aspettative. Come abbonamento singolo, saranno poi sono disponibili varie configurazioni di PC in cloud, in base a processore, memoria e spazio di archiviazione. Si va da 18 euro al mese fino agli oltre 145 euro.




lunedì 19 luglio 2021

Attenzione, lo Smartphone ci ascolta?


Quante volte è capitato di parlare di qualcosa, di un viaggio, o di un prodotto e poi trovarsi sul telefono una pubblicità proprio su quell'argomento? Sembrerà una leggenda metropolitana, una paranoia collettiva, ma la sensazione di essere spiati dal proprio smartphone è sempre più diffusa. I colossi del web ci tengono a specificare che non ci ascoltano, tuttavia le cose sono sempre più complicate di come sembrano.

Innanzitutto se si hanno attivi i sistemi di controllo vocale come Siri, Alexa e Google Home, si dà automaticamente il consenso per essere ascoltati. Il microfono resta sempre attivo e ogni volta che si pronunciano le frasi Ehi Siri, Alexa o Ok Google gli apparecchi captano tutte le parole chiave per poter rispondere. Per non parlare poi di tutte le ricerche effettuate sui browser, la geolocalizzazione, i like messi sui social, l'accesso alle informazioni personali, all'email, ai propri contatti, alle foto e alle preferenze di acquisto sugli e-shop.

Tonnellate di dati che ogni giorno regaliamo ai server e che possono essere utilizzate per messaggi pubblicitari personalizzati. Quindi ufficialmente non ci ascoltano, ma tecnicamente sanno tutto di noi. E non stupisce che Vladimir Putin abbia dichiarato «chi sarà leader nell'intelligenza artificiale governerà il mondo» o che un noto faccendiere usi ancora un vecchio Nokia 3310. Perché i big data fanno gola a tanti, e il primato per il loro controllo sarà la guerra del futuro.




domenica 18 luglio 2021

Huawei al lavoro sulla ricarica wireless super veloce


Secondo l'account Twitter Digital Chat Station, Huawei sta lavorando ad una tecnologia di ricarica rapida wireless da 90 W. Attualmente, il picco raggiunto da un alimentatore senza fili è di 50 W.

Si tratterebbe dunque di andare ben oltre i limiti odierni, quasi dimezzando il tempo richiesto per portare la batteria di un moderno telefonino alla sua potenza massima. Al lancio del Mate 40, sul finire dello scorso, Huawei aveva anticipato la finalizzazione di una tecnologia di ricarica rapida, cablata, da 120 W, sebbene mancassero ancora i dispositivi mobili compatibili.

L'annuncio del 'Super Charger' da 90 W in modalità wireless potrebbe arrivare in concomitanza del lancio della nuova serie di smartphone P50, attesa per la fine di luglio. Al fianco del caricatore wireless, Huawei potrebbe alzare l'asticella anche delle velocità offerte da quello cablato. Ad oggi, il colosso cinese offre un alimentatore da 66 W, ma a gennaio era emersa una certificazione di un caricatore da 135 W, che confermerebbe il cambio di passo di cui la compagnia aveva accennato a novembre. 

Compagnie come Oppo e Xiaomi sono già oltre, con moduli da 100 W e 120 W. In effetti, il mercato guarda sempre più nella direzione di fornire potenze di ricarica superiori. A maggio, Xiaomi ha svelato la sua HyperCharge, soluzione in grado di ricaricare senza fili con una capacità di 120 W, portando un dispositivo con batteria da 4.000 mAh da zero a cento in soli 15 minuti.




sabato 10 luglio 2021

Lo stato del 5G in Italia, Napoli al top


La piattaforma Ookla, che analizza le velocità della rete in tutto il mondo, ha pubblicato l'ultimo report sullo stato del 5G in Italia. Stando alla ricerca, derivata dai dati dello Speedtest Intelligence da aprile a giugno del 2021, Napoli è la prima grande città italiana per velocità del 5G.

Il capoluogo campano ha toccato un tetto massimo di 223,98 Mbps, precedendo Torino e Bologna, rispettivamente a 175 e 168 Mbps. In coda Palermo, con una media di download di 104,97 Mbps. In termini di upload, ossia di velocità nel caricamento dei dati dal dispositivo utilizzato, primeggia Catania, prima di Bari e la stessa Palermo. Tim è stato l'operatore con il 5G più veloce nel secondo trimestre dell'anno in corso, con una media di download di 270,41 Mbps, raggiunta a Roma. Vodafone può vantare un picco di 178 Mbps, Iliad uno di 131 Mbps mentre WindTre solo 88,92 Mbps. "L'Italia è un pioniere del 5G in quanto quarto Paese europeo a lanciare servizi commerciali per il nuovo standard" scrivono da Ookla.

"Ma il suo è anche un mercato altamente competitivo. Tim ha recentemente annunciato una rete cloud 5G e WindTre ha esteso lo spettro dinamico 5G sul 93% del territorio. Vodafone sta collaborando con Huawei su una rete 5G RAN e Iliad ha cercato di far crescere la sua base di clienti, con prezzi aggressivi".

Proprio il coinvolgimento di Huawei è, per Ookla, una spinta decisiva nella regione per la concorrenza nello spazio delle apparecchiature di rete in Europa. Proprio a livello europeo, la Svizzera è stata la più veloce su rete 5G nel trimestre terminato a giugno, con una media di 36,37 Mbps. Seconda la Slovenia (25,42 Mbps), terza l'Austria (21,97 Mbps), quarta l'Italia (16,43 Mbps) e quinta la Francia (15,95 Mbps). "Vediamo che le velocità del 5G diminuiscono dopo un periodo di lancio iniziale, quando viene usato da una più larga fetta di utenti.

L'Italia è chiaramente in grado di raggiungere velocità 5G impressionanti. Staremo a vedere se altri provider faranno gli investimenti necessari a migliorare la posizione rispetto ai paesi vicini" conclude il report.