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giovedì 29 settembre 2022

Google accredita per sbaglio 250mila dollari ad un dipendente


Aprire il proprio conto corrente e trovarsi 250mila dollari senza motivo. È la vicenda capitata all'ingegnere informatico ed esperto di cybersecurity Usa Sam Curry. Una fortuna di cui però l'uomo non ha voluto approfittarsi, forse anche per la notorietà del suo creditore. A disporre l'operazione bancaria era stato infatti Google. Il paradosso è divenuto quasi commedia quando Curry ha provato in tutti i modi a contattare il colosso per segnalare l'anomalia ma non ha ricevuto risposta. "Se non li volete, per me è ok" ha scritto l'uomo in un ironico post sui social.

Nonostante la sua professione, Curry era certo di non aver avuto nessun rapporto lavorativo con il colosso di Mountain View: il bonifico doveva per forza essere un errore. Consapevole di ciò, l'ingegnere ha deciso di contattare direttamente l'inconsapevole benefattore, scrivendo alla compagnia per restituire la somma non dovuta. Un'email che però è rimasta sorprendentemente senza risposta.
 
"Sono passate poco più di tre settimane da quando Google mi ha inviato accidentalmente 249.999 dollari - ha raccontato Curry su Twitter -, ma non ho ancora avuto notizie dal ticket di supporto". A quel punto l'uomo si è concesso una battuta taggando la stessa azienda: "Se non li rivolete indietro, va bene lo stesso".

Alla fine, forse complice anche la risonanza mediatica Google ha risposto che "il nostro team ha recentemente effettuato un pagamento a un beneficiario sbagliato a causa di un errore umano. Apprezziamo il fatto che ci sia stato comunicato rapidamente dall'interessato e stiamo lavorando per correggerlo", ha confermato un referente dell'azienda.

Una buona notizia per la serenità di Curry, un po' meno per il suo portafogli.





giovedì 4 agosto 2022

"Per scalare il Monte Bianco serve cauzione per spese sepoltura"


Decine di "pseudo alpinisti" ignorano la raccomandazione di non scalare il Monte Bianco lungo la via normale francese dal rifugio del Gouter a causa delle importanti cadute di pietre legate alla siccità. Così Jean-Marc Peillex, il sindaco di Saint-Gervais, comune francese su cui si trova l'itinerario di salita, ha stabilito che chi vorrà scalare la vetta dovrà versare una cauzione da 15 mila euro, di cui 10 mila euro pari "al costo medio dei soccorsi" e 5 mila euro per "le spese di sepoltura della vittima". "È inaccettabile - scrive - che sia il contribuente francese a pagare questi costi".
 
La decisione arriva poco più di due settimane dopo l'invito che Peillex aveva rivolto agli alpinisti di non scalare il Monte Bianco. "Pericolo di morte", scriveva in un post, per invitare a posticipare le ascensioni. Il suo appello, però, e rimasto inascoltato e ciò ha convinto il sindaco a optare per questa scelta.

"A causa delle condizioni climatiche eccezionali attuali - si leggeva in una nota la prefettura dell'Alta Savoia (Francia) e il comune di Saint-Gervais-les-Bains - e della siccità che interessano il nostro dipartimento da diverse settimane, importanti cadute di pietre si verificano lungo la via normale di ascesa alla cima del Monte Bianco, di giorno come di notte, in particolare negli orari più frequentati, cioè la mattina presto". Quindi "di fronte a questa situazione climatica" le autorità "raccomandano agli alpinisti intenzionati a questa ascensione di posticiparla momentaneamente. Le società delle guide alpine di Saint-Gervais-les-Bains e di Chamonix-Mont-Blanc si sono accordate per sospendere temporaneamente l'ascensione da questa via. Questa saggia decisione va accolta con favore".





sabato 25 giugno 2022

La Corte suprema Usa abolisce la sentenza sul diritto all'aborto


La Corte suprema statunitense ha abolito la storica sentenza Roe v. Wade con cui nel 1973 la stessa Corte aveva legalizzato l'aborto negli Usa.  "La Costituzione non conferisce il diritto all'aborto", si legge nella sentenza.

La decisione è stata presa da una Corte divisa, con 6 voti a favore e 3 contrari. Ora quindi i singoli Stati saranno liberi di applicare le loro leggi in materia. Già Texas e Missouri rendono l'aborto illegale. Lo Stato di New York assicura: "Qui resta possibile". Interviene anche l'Onu: abolire il diritto ad abortire è "un colpo terribile ai diritti umani delle donne". 

"Oggi è un giorno triste per la Corte suprema e il Paese": lo ha detto Joe Biden. "La Corte suprema Usa ha portato via un diritto costituzionale", ha detto. Ribaltare la sentenza è "un tragico errore", frutto di una "ideologia estrema" dominante nella Corte suprema Usa, ha sottolineato il presidente parlando dalla Casa Bianca e ammonendo che ora "sono a rischio la salute e la vite delle donne nel Paese". Biden ha lanciato un appello a Capitol Hill per ripristinare la sentenza sul diritto all'aborto come legge federale, dopo che la Corte suprema Usa l'ha abolita. "Ora la palla passa al Congresso", ha detto, promettendo che la sua amministrazione resterà vigile. Il presidente americano ha dato mandato al segretario alla salute di garantire l'accesso delle donne alla pillola abortiva ed altri farmaci per "l'assistenza riproduttiva" approvati dalla Food and Drug Administration.

Una decisione "crudele" e "scandalosa", afferma la speaker della Camera negli Usa, la democratica Nancy Pelosi. Alle elezioni di novembre, aggiunge, ci sono in gioco i diritti delle donne. L'aborto è "stato un diritto per 50 anni": la decisione della Corte Suprema è un "insulto" per le donne, aggiunge Pelosi, assicurando che i democratici continueranno a battersi per le donne e per i diritti. "La vita ha vinto", dice l'ex presidente americano Mike Pence. Barack Obama critica la Corte Suprema, accusandola di aver "attaccato le libertà fondamentali di milioni di americani". Una decisione "coraggiosa" e "corretta. È una storica vittoria per la costituzione e la società", sostiene il leader dei repubblicani in Senato, Mitch McConnell. "Plaudo a questa storica sentenza che salva vite umane", twitta il leader dei repubblicani alla Camera, Kevin McCarthy. "E' la volonta' di Dio", afferma Donald Trump. "La teoria legale rivendicata dalla Corte Suprema per ribaltare la Roe v Wade mette a rischio anche altri diritti". Lo afferma il vicepresidente Kamala Harris, assicurando che la decisione dei saggi sull'aborto "non chiude la partita. Gli elettori hanno l'ultima parola"





giovedì 16 giugno 2022

Salvo il bambino intrappolato nel pozzo da 5 giorni in India


L'India ha tirato un sospiro di sollievo per il salvataggio, dopo 5 giorni, del bambino di 11 anni rimasto imprigionato in un pozzo nello stato del Chhattisgarh per oltre 100 ore.

Rahul Sahu è stato finalmente estratto, e immediatamente trasferito in ospedale, "in buone condizioni", dal pozzo artesiano in cui era scivolato, nel cortile dietro casa.

La conclusione positiva della complessa operazione di recupero si deve al dispiegamento di quasi 500 persone, tra operatori dell'esercito e della National Disaster Response Force (NDRF), la Protezione Civile Indiana.

Il bambino, che è sordomuto, era stato tenuto sotto controllo minuto per minuto e aiutato a respirare grazie a sofisticate tecnologie, tra cui una telecamera e una conduttura per l'ossigeno, che lo avevano raggiunto a 24 metri di profondità.





Ucraina: Draghi-Macron-Scholz arrivati a Kiev


Mario Draghi, Olaf Scholz ed Emmanuel Macron sono a Kiev per la loro prima visita in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa il 24 febbraio.Il premier italiano, il cancelliere tedesco e il presidente francese incontreranno insieme il leader ucraino Volodymyr Zelensky.

"Siamo venuti per inviare un messaggio di unità europea verso tutti i cittadini ucraini.

Un messaggio di sostegno perchè le prossime settimane saranno molto difficili". Così il presidente francese, Emmanuel Macron, scendendo dal treno che dalla Polonia lo ha portato a Kiev, "in un luogo di guerra dove sono stati commessi massacri", insieme al premier italiano Mario Draghi e al cancelliere tedesco Olaf Scholz. Le sirene di allarme anti-aereo risuonate nella capitale ucraina mentre è in corso la visita dei tre leader, al momento in un albergo del centro in una pausa della visita. Le sirene sono quasi quotidiane a Kiev dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina. L'allarme è terminato dopo una trentina di minuti.

Macron, Draghi e Scholz si soono recati anche a Irpin "dove sono avvenuti omicidi", ha detto il presidente francese.  Il presidente del consiglio italiano Mario Draghi a Irpin si è fermato davanti a palazzi bombardati: "Avete il mondo dalla vostra parte", ha detto alle autorità locali. Draghi è stato ricevuto dal sindaco di Irpin Oleh Bondar e dal capo dell'amministrazione regionale militare di Kiev Oleksiy Kuleba. Qui i russi "hanno distrutto gli asili e i giardini di infanzia. Sarà ricostruito tutto. Hanno già iniziato. Sono già a uno stadio molto avanzato di valutazione", ha detto Draghi ai giornalisti a margine della visita a Irpin.





lunedì 6 giugno 2022

Nigeria: Attacco in una chiesa, almeno 50 morti


Domenica di sangue in Nigeria, dove un attacco contro una chiesa cattolica ha provocato decine di morti, tra i quali donne e bambini. Il movente del massacro che si è compiuto nel sud ovest non è chiaro ma potrebbe ascriversi alle sanguinose tensioni interetniche e interreligiose fra popolazioni locali e i pastori nomadi islamici Fulani che attraversano il più popoloso Paese africano.

Come hanno riferito polizia e media locali citando testimoni, almeno cinque uomini armati hanno aperto il fuoco e lanciato ordigni contro i fedeli dentro la Chiesa di San Francesco a Owo, nello stato di Ondo, uccidendo diverse persone.

In serata il bilancio di sangue era ancora incerto e oscillava tra le 20 e le 50 vittime, con un numero imprecisato di feriti anche molto gravi o segnalati come deceduti in ospedale. Un video che circola su internet mostra i corpi di alcune delle vittime riversi sul pavimento della chiesa in pozze di sangue. La diocesi di Ondo ha però smentito che siano stati rapiti sacerdoti o fedeli, come invece avevano segnalato testimoni in un primo momento. Il Vaticano ha fatto sapere che il Papa, informato dell'attacco alla chiesa perpetrato durante la celebrazione della Pentecoste, "prega per le vittime e per il Paese, dolorosamente colpiti in un momento di festa, e affida entrambi al Signore, perché invii il Suo Spirito a consolarli". "Ferma condanna" per questa "terribile strage bambini, donne e uomini innocenti", vittime di "una violenza inaudita", è stata formulata dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. L'Ondo, uno dei 36 Stati che compongono la Nigeria, è relativamente lontano dal nord in cui da 12 anni colpiscono gli estremisti islamici Boko Haram e, come ha ricordato il suo governatore, Oluwarotimi Akeredolu, la zona di Owo aveva "goduto di relativa pace nel corso degli anni".

L'attacco non è stato rivendicato, ma un'organizzazione locale che rappresenta gli interessi dell'etnia Yoruba ha puntato il dito contro i pastori Fulani. L'assalto alla chiesa di Saint Francis sarebbe diretto contro il governatore Akeredolu per il suo "rigoroso rispetto della legge sul pascolo aperto", ha sostenuto l'associazione Afenifere, aggiungendo che "i terroristi, per lo più stranieri fulani, dovrebbero essere catturati e uccisi". Una pista accreditata anche dal direttore della fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa (Acs), Alessandro Monteduro: "Se il banditismo in Nigeria alcuni decenni fa si avvaleva di archi e frecce, negli ultimi anni i Fulani si sono dotati di Ak47, diffusissimi nel Paese dopo la caduta di Gheddafi. L'assenza di un buon governo e la corruzione sta contribuendo a tutto questo".





lunedì 25 aprile 2022

Il bis di Macron, rieletto all'Eliseo


Macron è stato rieletto anche secondo gli altri exit poll, che oscillano fino a un minimo del 57,6%. A 44 anni è il 9/o presidente della Quinta Repubblica, il primo rieletto dopo Jacques Chirac, che nel 2002 sconfisse al ballottaggio il padre di Marine Le Pen, Jean-Marie Le Pen, fondatore del Front National.

Accolto da migliaia di sostenitori. L'inno alla Gioia di Beethoven - l'inno dell'Europa unita - risuona sotto alla Tour Eiffel all'arrivo di Emmanuel Macron dopo la sua seconda vittoria all'Eliseo. Macron cammina mano nella mano assieme alla moglie Brigitte. Macron scelse l'inno europeo anche dopo la vittoria del 2017.

Macron ha promesso "una nuova era" in Francia che non sarà "il proseguimento dei 5 anni che si chiudono": "Nessuno sarà lasciato indietro, dovremo rispondere alla rabbia del Paese", ha promesso Macron, affermando di sperare che si possa "vivere più felici in Francia". Macron ha auspicato anche "l'invenzione collettiva di un nuovo metodo per 5 anni migliori al servizio del nostro Paese, dei nostri giovani".

Il presidente della Repubblica rieletto ha reso omaggio all'inizio del suo discorso davanti ai militanti riuniti sotto la Tour Eiffel, a chi lo ha "votato non perché condivide le mie idee - ha detto - ma per sbarrare la strada all'estrema destra. Sarò debitore per questo voto nei prossimi anni". "C'è molto da fare. La guerra in Ucraina ci ricorda che stiamo attraversando tempi tragici in cui la Francia deve mostrare la chiarezza della sua voce, e costruire la sua forza in tutti i campi. E noi lo faremo".

"Sconfitta? No, questa è una forma di speranza. L'aspirazione al cambiamento non può essere ignorata".
Lo ha detto Marine Le Pen nel suo discorso dopo il voto che ha riconfermato Emmanuel Macron all'Eliseo, definendo il suo risultato elettorale come una "vittoria eclatante".





lunedì 11 aprile 2022

Macron e Le Pen al ballottaggio, il duello si ripete


Come nel 2017, Emmanuel Macron e Marine Le Pen si affronteranno il 24 aprile prossimo al secondo turno delle presidenziali in Francia, con un vantaggio di partenza del presidente uscente, senza però certezza sul loro voto riserve dopo il crollo di LR e PS dopo il primo turno di domenica. Secondo le ultime proiezioni il presidente uscente ottiene un punteggio migliore del previsto: il 27,6%, davanti al candidato di RN, al 24,3%.

Terzo il candidato della gauche, al 21,9%, che invita a non dare "nemmeno un voto" all'estrema destra. Anche gli altri candidati si schierano con Macron ad eccezione del populista di destra Zemmour (7%) e del sovranista Dupont-Aignan. Republicains e socialisti ai minimi storici. Astensionismo al 26,2%.

Dopo mesi di campagna atipica e poco mobilitante, l'astensione è stata superiore a cinque anni fa, tra il 26 e il 28% contro il 22,23% del 2017, secondo gli istituti elettorali. Con il terzo posto di Jean-Luc Mèlenchon (circa 21%), questa elezione conferma la retrocessione dei due partiti che hanno governato la Francia dalla Quinta Repubblica fino al 2017, che ottengono il punteggio peggiore della loro storia.
"I partiti tradizionali sono polverizzati", riassume il politologo Jèrome Jaffrè.

"Il riflesso utile del voto si è giocato, è una delusione personale e collettiva", ha commentato il candidato di destra. Se ci si aspettava lo scenario di un duello Macron/Le Pen, la campagna tra due turni apre una serie di interrogativi sui trasferimenti di voti di cui beneficeranno entrambi il prossimo 24 aprile. I due candidati hanno lanciato l'appello per una manifestazione domenica sera sotto i rispettivi stendardi.






domenica 3 aprile 2022

Sri Lanka nel baratro, si lotta per sopravvivenza


Lo Sri Lanka è sull’orlo del baratro per la peggior crisi economica degli ultimi decenni causata dal calo vertiginoso, del 70%, di valuta straniera nelle casse dello Stato, impedendo alle autorità di importare beni di prima necessità, dai farmaci al cibo, dal carburante al cemento, e di rimborsare un gravoso debito estero.

I suoi 22 milioni di abitanti sono allo stremo delle forze per il rincaro dei prezzi, conseguenza diretta della costante diminuzione dei prodotti disponibili sul mercato, costretti a lunghe code per acquistare quei pochi beni essenziali ancora in vendita e razionati, oltre a dover sperimentare black-out fino a 10 ore al giorno.

Il malcontento popolare e la crescente preoccupazione per una situazione sempre più disperata sono già esplosi nei giorni scorsi con manifestazioni nelle strade della capitale, sfociate in tentati assalti al palazzo presidenziale e richieste di dimissioni del capo dello Stato, Gotabaya Rajapaksa, i cui discorsi non sono finora riusciti a rassicurare i cittadini. Secondo alcuni analisti, si tratta della peggiore crisi finanziaria da quando, nel 1948, lo Sri Lanka ha ottenuto l’indipendenza dal Regno Unito.

“Non c’è nulla da mangiare, nulla da bere. I politici vivono nel lusso e noi chiediamo l'elemosina per le strade. Sono 60 anni che vivo a Colombo ma finora non ho mai visto nulla di simile” ha raccontato ai media Vadivu, una lavoratrice domestica.

La crisi in atto viene valutata come il risultato della cattiva gestione delle finanze pubbliche e dei tagli fiscali intempestivi operati dal governo oltre all'impatto della pandemia di Covid-19. Anche la guerra in Ucraina non ha aiutato: i costi del carburante sono aumentati del 40% in una settimana. Per giunta lo Sri Lanka, uscito soltanto nel 2009 da decenni di guerra civile, è stato colpito da una serie di eventi strazianti.

L'agricoltura ha subito una disastrosa siccità nel 2016, il turismo è stato spazzato via dagli attacchi islamisti della domenica di Pasqua del 2019, uccidendo almeno 279 persone, poi il Covid-19 ha prosciugato le rimesse dei cittadini che vivono all'estero. Il turismo e la diaspora sono due fonti vitali di valuta estera necessarie per pagare le importazioni e rimborsare il gravoso debito estero. 





domenica 20 marzo 2022

Mosca all’Italia: “con nuove sanzioni conseguenze irreversibili”


La dichiarazione di “una guerra finanziaria ed economica totale” da parte dell’Unione europea contro la Russia potrebbe avere “conseguenze irreversibili”, in particolare per l’Italia. Lo ha detto il direttore del dipartimento per gli Affari europei del ministero degli Esteri russo, Alexey Paramonov, all’agenzia Ria.

“Le sanzioni non sono una nostra scelta. Non vorremmo che la logica delle dichiarazioni del ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire, che ha dichiarato ‘una guerra economica e finanziaria totale’ alla Russia, trovasse seguaci in Italia e portasse a una serie di rilevanti conseguenze irreversibili”, ha detto Paramonov.

Il diplomatico ha poi aggiunto che “Mosca non ha mai utilizzato l’esportazione di risorse energetiche come strumento di pressione politica”, affermando che “le aziende energetiche russe hanno sempre adempiuto pienamente ai loro obblighi. E continuano a farlo”.

“Data la significativa dipendenza di Roma dagli idrocarburi russi, che raggiunge il 40-45%, il rifiuto di meccanismi affidabili per il trasporto delle risorse energetiche che sono stati sviluppati in molti decenni avrebbe conseguenze estremamente negative per l’economia italiana e per tutti gli italiani”, ha ammonito Paramonov.





venerdì 4 marzo 2022

Ucraina, attacco alla più grande centrale nucleare in Europa


Notte di terrore in tutta Europa e nel mondo per l'Ucraina, dove nella notte tiri russi contro una centrale, colpita e incendiata, per qualche ora hanno evocato lo spettro di una nuova Chernobyl.

Chiusasi con un nulla di fatto il nuovo round di colloqui diretti Ucraina-Russia nei boschi di Brest, se non per l'unico accordo sull'apertura di corridoi umanitari per evacuare i civili, la guerra è ripresa con vigore durante la notte, soprattutto sul fronte sud.

Qui le truppe russe hanno ingaggiato un lungo combattimento con quelle ucraine poste a difesa della centrale nucleare a sei reattori di Enerhodar, nell'oblast di Zaporizhzhia, la più grande d'Europa, che rifornisce quasi metà dell'energia nucleare ucraina, bersagliandola con tiri d'artiglieria e di mitragliatrici pesanti "da tutte le parti", provocando l'incendio di una delle sei unità.

Notizie dal posto indicavano che i pompieri non riuscivano ad accedere alla centrale perché "sotto tiro" da parte delle forze russe.

Da quel momento sono partiti, nel cuore della notte, gli appelli a cessare immediatamente i combattimenti attorno alla centrale, dal governo ucraino all'agenzia atomica dell'Onu (Aiea), dal presidente Usa Joe Biden, che ha parlato al telefono con il leader ucraino, Volodymyr Zelensky, come ha fatto anche il premier britannico, Boris Johnson, che ha detto di voler convocare d'urgenza il Consiglio di Sicurezza dell'Onu.

Due ore circa è durato il terrore, poi il portavoce della centrale ha fatto sapere che alla fine i pompieri hanno potuto raggiungere l'impianto e spento l'incendio. La sicurezza della centrale atomica "è stata ripristinata", ha quindi dichiarato un comandante militare locale ucraino. Poi la certificazione della stessa Aiea, che "le attrezzature essenziali" della centrale colpita non "sono state compromesse dall'incendio" e che non ci sono state fughe radioattive, come per alcuni minuti fonti locali avevano fatto temere.

Ma Zelensky ne ha approfittato per puntare il dito contro Mosca, accusata di usare come arma il "terrore nucleare", colpendo, come nessuno aveva mai osato fare nella storia dell'umanità, una centrale atomica. Se fosse esplosa - ha rincarato la dose il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba - sarebbe stato "dieci volte peggio di Chernobyl". La catastrofe evitata per un soffio ha comunque fatto piombare al ribasso le borse asiatiche, con le peggiori performance di Tokyo e Hong Kong, rispettivamente a -2,5% e 2,6%.





martedì 1 marzo 2022

Anonymous ha spento 300 siti governativi russi


Il collettivo di hacker Anonymous ha rivendicato di aver reso irraggiungibili circa 300 siti internet di compagnie, banche e media statali russi. Tra i siti colpiti quelli dei colossi energetici Gazprom, Lukoil e Rosneft e, apparentemente, quello dell'agenzia stampa Tass.

Un profilo Twitter del collettivo ha pubblicato uno stato, corredato dalla bandiera ucraina, che recita: "Avreste dovuto prevederci".

Un altro account legato ad Anonymous ha affermato che i canali della Tv di stato russa sono stati violati "per trasmettere la verità su ciò che accade in Ucraina".

Un profilo ha pubblicato il video della Tv di stato russa che, violata, trasmetteva l'inno nazionale ucraino e presunte comunicazioni militari russe intercettate dagli hacker.

I membri del collettivo hanno pubblicato ieri un comunicato stampa video in cui hanno promesso che "queste azioni continueranno" poiché "gli attivisti non rimarranno inattivi mentre le forze russe uccidono persone innocenti che cercano di difendere la loro patria".






domenica 27 febbraio 2022

La guerra di Putin all'Ucraina ha scioccato anche i russi


Dagli accademici ai giovani, passando per star della Tv e figlie dell'élite: "shock" e "vergogna" sono le due parole che più di tutte si sentono e leggono sui social tra i russi, tre giorni dopo l'inizio dell'attacco delle truppe di Mosca all'Ucraina. La guerra nel Paese considerato fratello ha travolto la società russa, soprattutto nelle grandi città, scatenando non solo le proteste di piazza di venerdì - chiuse con oltre 1.800 arresti giovedì - ma anche la reazione di dissenso di figure interne al sistema.

Il conduttore della Tv pubblica Ivan Urgant, famoso tra l'altro per i suoi show canori di Capodanno tutti in italiano, ha scritto un semplice "No alla guerra" su Instagram, postando un quadrato nero in segno di lutto. Il giorno dopo, il suo programma è stato sospeso anche se la rete Rossiya24 ha garantito che continuerà a lavorare per l'emittente.

Defezioni si sono registrate tra il personale straniero dell'emittente Russia Today, megafono del Cremlino, mentre "in segno di protesta" si è dimessa dalla carica di direttore del teatro statale Meyerhol di Mosca, Elena Kovalskaya.  "Non puoi lavorare per un assassino e ricevere da lui lo stipendio", ha scritto su Facebook.

Elena Chernenko, la più celebre giornalista russa di politica estera che lavora al quotidiano Kommersant (di proprietà di uno degli oligarchi vicini a Vladimir Putin, Alisher Usmanov) è stata espulsa dal pool del ministero degli Esteri, dopo aver lanciato una petizione contro la guerra che ha raccolto centinaia di firme in poche ore.

Le petizioni per dire no al conflitto si moltiplicano: quella promossa dall'attivista per i diritti umani Lev Ponomarev sul sito Change.org, che chiede la fine dell'invasione russa, ha ottenuto oltre mezzo milione di firme in poco più di 24 ore. Il giorno dopo l'invasione, un gruppo di ricercatori e giornalisti scientifici russi ha scritto un lettera aperta di condanna dell'aggressione militare.

"Si tratta di una decisione fatale che causerà enormi perdite umane e minerà le basi del sistema di sicurezza collettiva", recita il testo firmato da oltre 2mila studiosi, "la responsabilità per aver scatenato una nuova guerra in Europa ricade interamente sulla Russia".

Non è una dichiarazione da poco se si calcola che molti dei firmatari è membro d'istituzioni statali come l'Accademia delle Scienze russa. Tra chi ha aderito figurano anche Andrei Geim e Konstantin Novoselov, vincitori del premio Nobel nel 2010, per gli studi sul grafene.





sabato 26 febbraio 2022

5 milioni di bambini sono diventati orfani a causa della pandemia


Sono milioni i morti per Covid-19, e a ogni decesso corrisponde un bambino orfano. In totale, sono 5,2 milioni le persone di età inferiore ai 18 anni che hanno subito la morte di un genitore o di un tutore a causa della pandemia. È questa la stima di una ricerca internazionale pubblicata sulla rivista The Lancet Child & Adolescent Health.

Lo studio aggiorna le stime precedenti di luglio 2021 sulla base di nuovi dati sulla mortalità di 20 paesi (tra cui Stati Uniti, India, Inghilterra e Peru') al 31 ottobre 2021. Le cifre indicano che i casi sono quasi raddoppiati nei sei mesi dal 1 maggio 2021 al 31 ottobre 2021, rispetto ai primi 14 mesi della pandemia (dal 1 marzo 2020 al 30 aprile 2021).

Secondo la ricerca, sono gli adolescenti la fascia più colpita, con 2,1 milioni di bambini di età compresa tra i 10 e i 17 anni, quasi 2 bambini su 3, sebbene un gran numero di bambini di età compresa tra 0-4 (quasi 500.000 bambini) e 5-9 (740.000 bambini) sia rimasto orfano a seguito del Covid.

"Stimiamo che per ogni persona morta a causa della pandemia, un bambino rimane orfano o perde un caregiver. Questo è l'equivalente di un bambino ogni sei secondi che affronta un rischio maggiore di avversita' per tutta la vita a meno che non venga fornito un sostegno adeguato in tempo. Pertanto, il sostegno ai bambini orfani deve essere immediatamente integrato in ogni piano nazionale di risposta al Covid-19" afferma l'autrice principale, la dottoressa Susan Hillis, componente del CDC COVID-19 Response Team, US Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta, negli Stati Uniti.

A livello globale, il nuovo studio suggerisce che due bambini su tre rimasti orfani di Covid-19 sono adolescenti di età compresa tra 10 e 17 anni. Inoltre, considerato che le morti per Covid-19 colpiscono in modo sproporzionato gli uomini, tre bambini su quattro in tutto il mondo orfani hanno perso il padre.





domenica 13 febbraio 2022

Expo Dubai: concerto dei Coldplay manda in tilt il sito web


Il sito dell'Expo di Dubai è stato letteralmente preso d'assalto da milioni di fan dei Coldplay, che lo hanno mandato giù nel momento in cui è stata aperto il click day per accaparrarsi uno dei biglietti gratuiti messi a disposizione da Expo.

Dalle 21 ora locale di Dubai, Expo ha aperto alla possibilità di registrarsi e prendere uno dei biglietti per guardarsi il concerto dei Coldplay, che si esibiranno nell'iconica piazza di Al Wasl, sotto la cupola simbolo di questa Esposizione Universale.

Le persone che sono riuscite a connettersi ai server del sito web di Expo2020 sono entrati in una coda virtuale, infinita, che ha mandato giù il sito online circa venti minuti dopo l'apertura della distribuzione dei biglietti.

Poco prima delle 22 ora di Dubai, il sito è ritornato su e per una decina di minuti è stato possibile accaparrarsi alcuni biglietti, prima che questi andassero sold-out poco dopo. Già a partire da poche ore dopo il sold-out dei biglietti gratuiti, era possibile acquistare i biglietti presi gratuitamente online per cifre tra le 100 e le 400 euro.

Un bagarinaggio illegale, perché disponendo di più numeri di telefono, è facilmente possibile creare più utenze online sul sito di Expo e prendere molti biglietti, che poi potevano essere rivenduti online.

Ma molti di questi sono anche copie dello stesso biglietto, che può essere usato una volta sola, perché i ticket per il concerto, nonostante siano stati acquistati online, non sono nominativi.

Questa mattina gli organizzatori di Expo hanno invitato i fan a non acquistare i biglietti online rivenduti da distributori non ufficiali, perché non c'è sicurezza che questi siano effettivamente validi. E ha promesso l'apertura di un nuovo canale di distribuzione per l'acquisto di biglietti, pagando cifre calmierate, a partire dalle 50 euro, moneta locale.





mercoledì 12 gennaio 2022

Fauci dice che è probabile che Omicron contagerà “quasi tutti”


E’ probabile che la variante Omicron del coronavirus contagerà “quasi tutti”, ma le persone vaccinate avranno conseguenze meno gravi. E’ l’opinione espressa dal principale esperto di malattie infettive degli Stati Uniti, Anthony Fauci, citato dalla Cnn.

“Omicron, con il suo straordinario e senza precedenti grado di efficienza di trasmissibilità, alla fine contagerà quasi tutti”, ha detto Fauci. “Coloro che sono stati vaccinati … Saranno esposti al virus. Alcuni, forse molti di loro, verranno infettati ma molto probabilmente, con alcune eccezioni, se la caveranno ragionevolmente, nel senso che non avranno bisogno di ricovero ed eviteranno la morte”.

Al contrario, ha commentato Fauci, coloro che non sono vaccinati “subiranno il peso” della gravità della malattia.





venerdì 7 gennaio 2022

Biden accusa Trump per l'assalto Congresso, Gop assente


Un intervento duro, per ricacciare indietro l’incubo del 6 gennaio, spazzare l’idea della frode elettorale e indicare all’America, senza mai nominarlo per nome e cognome, il vero responsabile dell’assalto: Donald Trump.

Nel giorno del primo anniversario dell’assalto al Congresso, il presidente Joe Biden ha accusato il suo predecessore di aver seminato una “rete di bugie” che ha fatto da base all’assalto portato avanti da migliaia di sostenitori trumpiani. In un discorso di venticinque minuti pronunciato dalla Statuary Hall di Capitol Hill, la sala con le statue dei più grandi americani, Biden ha definito Trump un uomo "dall’ego ferito" in cui il "potere prevale sui principi".

"Il suo ego ferito conta più per lui della nostra democrazia e della nostra Costituzione. Non può accettare di aver perso". L'attacco più duro mai pronunciato da Biden nei confronti del suo predecessore, in una giornata che però ha documentato le profonde divisioni che ancora permangono negli Stati Uniti su uno degli eventi più gravi della sua storia: i Democratici uniti nella condanna, la maggior parte dei Repubblicani assenti dal Congresso e anzi immersi nella negazione di quello che è successo. Trump ha replicato e ha accusato Biden di "dividere" l'America.

"Non è solo un ex presidente - ha insistito Biden - è un presidente sconfitto in elezioni corrette e regolari. Ha seminato una rete di bugie per nascondere il proprio fallimento, perché vede il proprio interesse come più importante di quello del Paese, l’interesse dell’America, e perché il suo ego ferito per lui conta più della nostra democrazia e della nostra Costituzione. Non è capace di accettare la sconfitta".

Biden non ha mai fatto il nome del magnate, ma lo ha evocato in ogni passaggio. "I sostenitori dell’ex presidente - ha aggiunto - stanno cercando di riscrivere la storia. Vogliono che voi vediate l’Election Day come l’insurrezione. Potete immaginare un modo più distorto di guardare al Paese? Di guardare all’America?". E ha insistito che si tratta di "un momento decisivo della storia, sia in Usa che all'estero: siamo impegnati in una lotta tra democrazia e autocrazia, tra le aspirazioni di molti e l'avidità di pochi". 

Il capo della Casa Bianca ha rilanciato lo slogan usato per la campagna delle primarie democratiche, "stiamo facendo una battaglia per l’anima dell’America”, ricordato di essere in lotta per "difendere il diritto di voto”, in contrapposizione con i rivoltosi che hanno impugnato un “pugnale rivolto alla gola dell’America”.





domenica 2 gennaio 2022

La Germania ha spento 3 delle sue ultime 6 centrali nucleari


La Germania ha spento tre delle sue ultime sei centrali nucleari. Il governo ha deciso di accelerare l'uscita dall'energia nucleare dopo l'incidente del reattore di Fukushima in Giappone nel 2011, quando un terremoto e uno tsunami hanno distrutto l'impianto costiero nel peggior disastro nucleare del mondo da quello di Chernobyl nel 1986.

I reattori di Brokdorf, Grohnde e Gundremmingen C, operati dalle utility E.On e Rwe, sono state chiuse il 31 dicembre dopo 35 anni di attività. Le ultime tre centrali nucleari - Isar 2, Emsland e Neckarwestheim II - saranno spente entro la fine del 2022.

Preussen Elektra, che gestisce le centrali di Brokdorf e Grohnde, ha affermato che i due impianti sono stati chiusi poco prima della mezzanotte. Anche Rwe ha detto che l'impianto Gundremmingen C ha interrotto la generazione di elettricità alla vigilia di Capodanno.

"Per decenni abbiamo dato un contributo decisivo alla fornitura di elettricità sicura, rispettosa del clima e affidabile in Germania", ha detto il ceo di PreussenElektra Guido Knott ringraziando il personale. Lo spegnimento graduale di centrali che davano un'energia pulita ed economica da alcuni è ritenuto un passo irreversibile per la più grande economia europea, nonostante debba affrontare ambiziosi obiettivi climatici e l'aumento dei prezzi dell'energia.

Nel 2021 le sei centrali nucleari hanno contribuito a circa il 12% della produzione di elettricità in Germania. Il mix energetico tedesco è costituito da un 41% di rinnovabili, dal 28% di carbone e dal 15% di gas. Entro il 2030 la Germania punta a soddisfare l'80% di domanda di energia con le rinnovabili.






giovedì 30 dicembre 2021

La Cina ha chiesto ai calciatori di eliminare i tatuaggi


I calciatori che giocano nella squadra nazionale cinese dovrebbero rimuovere tutti i tatuaggi esistenti ed è "severamente vietato" farne di nuovi. Lo ha reso noto dalla China Sports Administration (l'organo di amministrazione dello sport del Paese). Inoltre "si consiglia a coloro che hanno i tatuaggi di farli rimuovere".

"In circostanze speciali, i tatuaggi devono essere coperti durante l'allenamento e la competizione, con il consenso del resto della squadra", prosegue la nota. Viene aggiunto che alle nazionali under 20 e a quelle ancora più giovani è "severamente vietato" reclutare chiunque avesse dei tatuaggi.

I tatuaggi sono tradizionalmente disapprovati in Cina, ma sono sempre più popolari tra i giovani adulti, anche se le autorità manifestano la loro contrarietà. La federcalcio cinese, oltre ad avere ordinato ai giocatori della squadra nazionale di coprire i tatuaggi negli ultimi anni, ha spedito i giovani calciatori nei campi militari per esercitazioni e "educazione del pensiero" in stile marxista. 






mercoledì 29 dicembre 2021

Papa Francesco: i migranti di oggi come Gesù, costretti a fuggire


Anche oggi c’è una traccia della storia della fuga della famiglia di Gesù fuori dalla propria patria, così come raccontato dai Vangeli nel periodo di Natale. Ed è impersonificata dalle tante persone costrette a fuggire dalla propria terra per diventare migranti o rifugiati. Lo ha ricordato papa Francesco nella sua catechesi durante l’udienza generale nell’Aula Paolo VI, la prima dopo il Natale, dedicata l tema: “San Giuseppe, migrante perseguitato e coraggioso”. “Oggi – ha detto Francesco rivolgendosi ai fedeli – vorrei presentarvi San Giuseppe come migrante perseguitato e coraggioso.

Così lo descrive l’evangelista Matteo. Questa particolare vicenda della vita di Gesù, che vede come protagonisti anche Giuseppe e Maria, è conosciuta tradizionalmente come ‘la fuga in Egitto'”. “La famiglia di Nazaret ha subito tale umiliazione e sperimentato in prima persona la precarietà, la paura, il dolore di dover lasciare la propria terra. Ancora oggi – ha poi aggiunto – tanti nostri fratelli e tante nostre sorelle sono costretti a vivere la medesima ingiustizia e sofferenza. La causa è quasi sempre la prepotenza e la violenza dei potenti. Anche per Gesù è accaduto così”.