venerdì 14 dicembre 2018

Il killer di Strasburgo ucciso dalla polizia. L'Isis: un nostro soldato

La caccia all'uomo è durata 48 ore. Poi, a qualche centinaia di metri dal luogo in cui fece perdere le sue tracce dopo aver fatto strage al mercato di Natale, Cherif Chekatt è stato localizzato e 'neutralizzato'. La fuga del terrorista è finita a rue Lazaret, dove i passanti, dietro le transenne, applaudono - a più riprese e lungamente - i poliziotti impegnati nel blitz decisivo. Neppure un'ora dopo la sua morte l'Amaq, l'agenzia dello stato Islamico, ha battuto la rivendicazione dell'Isis: "Chekatt era un nostro soldato" ed ha "portato avanti l'operazione per vendicare i civili uccisi dalla coalizione internazionale".

Secondo alcune fonti della polizia, il blitz che ha messo fine alla fuga del killer è scattato in serata, Chekatt stava camminando per strada quando è stato raggiunto dai poliziotti ed ha reagito immediatamente sparando. La reazione della BST, la Brigata specializzata sul terreno, avvertita da una donna che lo ha riconosciuto, è stata immediata e la folle fuga di Cherif Chekatt, 29 anni, si è conclusa. Due giorni dopo la strage al mercato di Natale di Strasburgo, come una belva ferita, Chekatt era ancora a Neudorf, il luogo in cui si era fatto accompagnare dal taxi e aveva fatto poi perdere le sue tracce. 

Era il "suo" quartiere, la zona che conosceva palmo a palmo, e dove - dicono alcune fonti ai media francesi presenti sul posto - potrebbe aver goduto di appoggi in queste ore. C'è anche l'ipotesi che l'avviso di ricerca di testimoni lanciato ieri dalla polizia abbia portato i suoi frutti 24 ore più tardi: già nel pomeriggio la "pista tedesca" era tramontata e diversi blitz era stati lanciati nella città.

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