lunedì 31 dicembre 2018

Pediatri: per le feste nessun divieto sul cibo ai bambini

Alla tradizione non si rinuncia. Le feste vanno santificate anche con il buon cibo, dolci compresi. La regola vale soprattutto per i bambini, e a dirlo sono proprio i pediatri. "Il cibo fa parte dell'educazione dei bambini. Quando arrivano le festività i divieti a tavola non sono ammessi", spiega il presidente della Società italiana di pediatria Alberto Villani. 

"Pandoro, panettone, dolcetti tradizionali non devono essere eliminati dai pasti, ma di sicuro le porzioni non devono essere eccessive. Certamente non si darà da mangiare un torrone a un bambino di un anno, o mezzo panettone a un piccolo di sei anni. La regola è che bisogna concedere ai figli le cose buone ma senza esagerare".

"Una bella passeggiata, quattro tiri al pallone e specialmente giocare a rincorrersi, a nascondino soddisfano la voglia di aggregazione, danno allegria e aiutano a smaltire qualche eccesso a tavola", aggiunge Villani. Insomma il movimento è un toccasana, ma non bisogna neppure demonizzare i giochi da tavolo "perchè una bella partita a monopoli è sempre meglio di un'ora davanti allo smartphone".

E dopo pranzi e cene, come riportare alla normalità alimentare i bambini? "No a digiuni o a periodi punitivi - dice il presidente Sip - bisogna semplicemente tornare alla normalità della dieta mediterranea". Cioè per i piccoli in età scolare pasti con un primo di 60-80 grammi, un secondo a base di pesce, specie azzurro, due volte a settimana, e tre volte la carne, quindi contorno e un piccolo frutto. Per i ragazzi dai 10 ai 16 anni, se fanno sport, dagli 80 ai 100 grammi di pasta, secondo e contorno. La frutta, volendo, anche a merenda.

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