giovedì 18 aprile 2019

Neuroni riaccesi dopo la morte. Esperimento sui maiali.

La differenza fra il cervello trattato (a destra) e non trattato. In verde, i neuroni 10 ore dopo la morte
L'elettroencefalogramma era completamente piatto. Ma per dieci ore i neuroni sono rimasti attivi. Invece di disgregarsi nel giro di pochi minuti, come avviene normalmente alla morte, sono apparsi agli occhi dei ricercatori di un colore verde fosforescente: vivo. L'esperimento su 32 maiali si è svolto all'università americana di Yale ed è stato pubblicato con grande evidenza sulla rivista scientifica Nature.

"Far tornare indietro il tempo. La funzione delle cellule del cervello ripristinata dopo il decesso" è il titolo. L'obiettivo: manipolare la linea di confine fra la vita e la morte. E fra la mente e il corpo. Mentre il corpo dei maiali infatti era stato macellato, trasformato in bistecche, la loro testa era finita a New Haven, nel Connecticut, dove ha sede il laboratorio di neuroscienze di Yale. Qui, quattro ore dopo l'uccisione, le due carotidi sono state collegate a una macchina che pompava sangue artificiale. E che ha mantenuto in attività i neuroni per altre sei ore. In tutto, per dieci ore dopo la morte.

Il cervello era in una vasca larga circa un metro, con il cranio conservato solo alla base e un sistema di tubi collegato da un lato alle due carotidi, dall'altro al computer che gestiva l'irrorazione. Il sangue artificiale conteneva emoglobina e sostanze che preservano le cellule. Il suo colore era normale, rosso" racconta Francesca Talpo, che oggi lavora con un assegno di ricerca all'università di Pavia. "La mia specializzazione è in elettrofisiologia" spiega. E' la disciplina che studia l'attività elettrica del cervello. "Ho lavorato per un anno nel laboratorio di Yale, nel 2017, dopo il dottorato, proprio quando si svolgevano gli esperimenti".


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