martedì 24 settembre 2019

Addio Mister Samurai, fondò un impero sugli stuzzicadenti

Nei ruggenti Sessanta c'era anche lui, Enzo Lotti, mantovano, che come tanti all'epoca ebbe l'idea giusta, e su quella costruì un impero industriale. Il suo era fondato su un oggetto piccolo e umile come lo stuzzicadenti, poi rinominato "carezzadenti" dal marketing e battezzato "Samurai" in onore del signor Tanaka, commerciante giapponese che gli vendeva la materia prima: legno di betulla di Hokkaido, ottimo per la bisogna.

Dunque il signor Lotti, morto ieri a 87 anni, e il signor Tanaka, avevano messo su il business. Produrre un articolo di qualità, sterilizzato a caldo e poi con i raggi gamma, quindi assolutamente igienico, che subito surclassò la concorrenza che ancora produceva con legno di pioppo e non dava chissà quali garanzie sanitarie. 

Fu un successo, non solo in Italia. Le esportazioni andarono subito benissimo, il Made in Italy passava anche da quelle scatolette con la sagoma del guerriero giapponese, in seguito molti si inventarono marchi giapponesizzanti ma le confezioni con la scritta "Samurài" - con l'accento - erano considerate il meglio del mercato, quindi la Sis (Società italiana spugne e stuzzicadenti) di Lotti da Mantova si allargò al mondo, e poi diventò Sisma, e nel 2015 fatturava 57 milioni, esportando il 21 per cento e dando lavoro a 260 dipendenti nei tre stabilimenti: Valdaro e Villanova De Bellis, provincia di Mantova, più quello di Bollate, provincia di Milano, poi ceduto alla Procter & Gamble. Oggi è Sisma Group, e produce molte altre cose, sempre nel settore della cura della persona.


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