martedì 17 dicembre 2019

Tumore al polmone: una molecola, quando le cure non rispondono

Scoperta una molecola, una infiltrata speciale, messa a punto dai ricercatori Amgen, che blocca le cellule tumorali del cancro al polmone, inserendosi in una tasca mai individuata prima di una proteina, in sostanza un 'punto debole' per bloccarlo anche nei pazienti sui quali le cure non funzionano. Approvata negli Stati Uniti, verrà sperimentata in Europa e in Italia nel 2020, come hanno spiegato alcuni esperti oggi a Milano.

La promettente attività antitumorale della nuova molecola riferita anche su Nature, è stata confermata e rafforzata dai recenti incoraggianti risultati dello studio di fase 1 che dimostrano il controllo della malattia nel 100% dei pazienti con tumore polmonare non a piccole cellule.

Parte ora l'arruolamento in uno studio di fase III che coinvolgerà 300 centri e 650 pazienti e che vede l'Italia impegnata con 15 centri partecipanti, coordinati dall'Università di Torino. A fronte di questi passi in avanti tuttavia nel nostro Paese la diagnosi è spesso tardiva e l'accesso ai test molecolari, per tipizzare la neoplasia e individuare i target per terapie mirate, non è omogeneo su tutto il territorio nazionale né rimborsabile in tutte le Regioni.

La molecola che rappresenta una nuova arma si chiama AMG510 e' stata scoperta dai ricercatori Amgen infatti sfruttando una tasca nascosta della proteina KRASG12C, potrebbe diventare una nuova arma contro i tumori al polmone e altri tumori solidi. Attualmente in Italia si registrano ogni anno 42.500 nuove diagnosi di tumore al polmone, di queste 35mila riguardano il tumore al polmone non a piccole cellule che in circa 3.000 casi è provocato dalla mutazione specifica KRAS.G12C 

L'obiettivo è riuscire entro un paio d'anni a trattare e curare il tumore al polmone non a piccole cellule con mutazione specifica KRAS, fino a oggi insensibile ai farmaci.


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