venerdì 12 febbraio 2021

Covid, Gaffe sui gay Asl ligure: 'Omosessuali categoria a rischio'.

"Mi scuso per l'errore con la comunità Rainbow ligure". Lo ha detto il direttore generale dell'Asl5 Paolo Cavagnaro. Il numero uno dell'azienda sanitaria spezzina ha così risposto alla richiesta di spiegazioni sul modulo per le vaccinazioni Covid, nel quale si equiparavano omosessualità, prostituzione e tossicodipendenza alle categorie a rischio".

Nei moduli predisposti dall'Asl 5 spezzina per accedere alla vaccinazione anti Covid gli omosessuali sono considerati "soggetti con comportamenti a rischio come tossicodipendenti e soggetti dediti alla prostituzione". Lo denuncia il capogruppo in Consiglio regionale della Liguria Ferruccio Sansa (Lista Sansa) via Fb. "Nel documento vengono elencate 30 categorie di soggetti con comportamenti a rischio, al punto numero 10, sono stati inseriti anche gli omosessuali", spiega Sansa. "Chiediamo alla Regione Liguria, all'Agenzia ligure della sanità (Alisa) e all'Asl5 come sia stato possibile ciò", conclude Sansa. 

Nel dibattito interviene anche il governatore della Liguria Giovanni Toti secondo il quale è lo stesso Ministero della Salute nelle sue linee guida ad "aver incluso gli omosessuali tra i 'soggetti con fattori di rischio' per le priorità delle vaccinazioni anti covid". "E' emerso che l'errore deriva dal copia-incolla delle linee guida ministeriali. Ovviamente questo moltiplica lo sbaglio, certamente non lo cancella. Altrettanto ovviamente consolida il mio giudizio circa la incapacità, insipienza, malafede di certa opposizione in Regione che pur di sparare fango non si premura di accertarsi e approfondire". 

E dopo la segnalazione di Toti è intervenuto il ministero. "Il modulo interno della Asl 5 di La Spezia "riporta erroneamente, come chiarito dalla stessa Asl, un vecchio documento usato per le donazioni di sangue. La riproposizione in documenti ministeriali di vecchie e superate formulazioni verrà immediatamente corretta". Il Ministero afferma "sono solo i comportamenti a determinare il rischio, non certo l'orientamento sessuale delle persone".



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