giovedì 8 aprile 2021

A marzo ascolti in calo sul 2020, ma è boom di smart tv


Cala l'ascolto televisivo nel mese di marzo a fronte dei risultati record di un anno fa: sono 11,4 milioni gli spettatori nelle 24 ore, due milioni e mezzo in meno rispetto all'inizio della pandemia (13,9 milioni, il 23,8% della popolazione), quando l'ansia per la diffusione del virus ci tenne incollati alla tv in media oltre 7 ore al giorno (429 minuti, scesi oggi a 369 minuti, esattamente un'ora in meno).

E in prima serata sono 27,5 milioni (il 47% della popolazione) le italiane e gli italiani con un televisore acceso, rispetto ai 30 milioni di un anno fa (il 51,2% della popolazione). E' la fotografia scattata dall'Osservatorio dello Studio Frasi, che segnala però anche il boom del consumo da smart tv, salito di 5,2 milioni marzo su marzo: le tv connesse a Internet hanno allargato a dismisura l'orizzonte dell'offerta grazie agli over the top come Netflix, Prime Video, Timvision, rendendoci sempre più partecipi, selettivi, critici ed esigenti.

Per quanto riguarda i pubblici, lo Studio Frasi rileva che a marzo è diminuito di un'ora e un quarto il tempo dedicato ogni giorno alla programmazione televisiva da bambine e bambini, evidente effetto del ritorno a scuola. Meno rilevante il calo degli altri segmenti di popolazione: si va dal -10% degli over 65, al -15% dei laureati, per salire al -25% di chi ha età compresa tra i 35 e i 44 anni, soggetti in parte richiamati al lavoro.

Quanto ai programmi, in testa alla classifica dei più visti a marzo 2020 c'erano quattro interventi del premier Giuseppe Conte, la Preghiera di Papa Francesco, due puntate del Commissario Montalbano e diverse edizioni del Tg1. Quest'anno troviamo le cinque serate del Festival di Sanremo (che l'anno scorso si tenne a febbraio), ancora Montalbano e le fiction Leonardo e Lolita Lobosco, tutti targati Rai1. Sul fronte delle reti, rispetto a marzo 2020 tutti gli editori perdono audience: nel giorno medio la Rai scende di 696mila unità (-13,8%), Mediaset di 899mila individui (-18,8%). Anche La7 perde ascolti, l'unico a crescere è Dazn (ma parliamo di 11mila spettatori nella media delle 24 ore almeno stando all'unica misurazione possibile, quella dal decoder Sky). In prima serata la Rai è l'unica con il segno più: a fronte di un calo complessivo del totale tv di 2,5 milioni di persone (-4,3%), Viale Mazzini riesce a pareggiare i conti con gli ascolti (+0,09%) grazie alle performance delle generaliste (+2,4%); soffre di più Mediaset con le generaliste a -19,4% rispetto alle prime serate del marzo 2020.



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