giovedì 26 agosto 2021

Banca Etica lancia un social bond contro mafia e usura


Banca Etica ha avviato il collocamento di un prestito obbligazionario subordinato con l’obiettivo di raccogliere 2,5 milioni di euro che saranno destinati a finanziare organizzazioni impegnate nella riqualificazione riuso dei beni confiscati alle mafie e in iniziative di promozione della legalità e di prevenzione dell’usura. 

Un tema che vede impegnata da sempre Banca Etica e particolarmente attuale in tempi di pandemia, come evidenziato dal recente report di Libera intitolato “Le mani della criminalità organizzata sulla pandemia” che segnala una crescita del +6,5% dei reati commessi con metodo mafioso finalizzati all’usura nel primo semestre 2020.

Il riuso sociale dei beni confiscati alle mafie è una delle forme più efficaci e ricca di significato di contrasto alla criminalità organizzata: negli anni novanta, dopo la stagione delle stragi di mafia, una petizione popolare (promossa dalla neo-costituita rete di enti non profit “Libera”) firmata da oltre 1 milione di cittadini diede impulso all’azione parlamentare che portò all’approvazione della Legge n.109/96 sul riutilizzo sociale dei beni confiscati.

Un recente report dedicato ai 25 anni di quella legge rivoluzionaria mostra come siano oltre 35.000 i beni immobili confiscati, dei quali oltre 14.000 destinati agli enti territoriali. Circa 10.000 sono stati destinati a fini sociali. Per realizzare l’effettiva destinazione sociale dei beni confiscati c’è bisogno di risorse finanziarie da destinare al ripristino delle strutture e alla loro gestione.




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