domenica 4 ottobre 2020

Aforisma del 04-10-2020




Scoperto un gigantesco buco nero in una ragnatela cosmica

Individuato un buco nero gigantesco, dalla massa di un miliardo di volte quella del Sole, circondato da sei galassie, in una sorta di ragnatela cosmica che risale all'alba dell'universo. È la prima volta che una simile struttura è stata osservata in un'epoca così remota del cosmo e aiuterà a comprendere i processi di formazione dei buchi neri supermassicci. La scoperta, pubblicata sulla rivista Astronomy & Astrophysics Letters, si deve un gruppo di ricerca internazionale coordinato dall'Italia, con Marco Mignoli, dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) di Bologna.

Il risultato è stato possibile grazie alle osservazioni del Very Large Telescope (Vlt) dell'Osservatorio Europeo Meridionale (Eso), in Cile e del Large Binocular Telescope (Lbt) di cui l'Inaf è partner. Il buco nero circondato dalle sei galassie risale a quando l'universo aveva meno di un miliardo di anni e si trova in una complessa struttura cosmica composta di filamenti di materia che si estendono per una distanza di oltre 300 volte la dimensione della Via Lattea. 

"Possiamo pensare agli addensamenti di gas presenti in questa struttura come ai fili di una gigantesca ragnatela", spiega Mignoli. "Le galassie si trovano ed evolvono dove questi filamenti si incrociano. Al loro interno - aggiunge - fluiscono grandi quantità di gas, che alimenta sia le galassie stesse che probabilmente il buco nero supermassiccio al centro di questa struttura".



venerdì 2 ottobre 2020

Mummia: "E' Tina la mia sosia..."




La Champions torna con Ronaldo-Messi, per l'Inter c'è il Real

Riparte la Champions League, e la prima sfida è una lotta tra giganti: Cristiano Ronaldo contro Lionel Messi. Dal sorteggio dei gironi, che l'Uefa ha tenuto a Ginevra a porte rigorosamente chiuse se non alle tv, a uscire con un sorriso amaro sono però l'Inter, che pesca il Real Madrid, e soprattutto l'Atalanta, finita nel gruppo D con Liverpool e Ajax. Meno proibitivo il raggruppamento della Lazio (F), che dall'urna di Drogba e Malouda ha pescato Zenit, Borussia Dortmund e Bruges.

Per il resto, accoppiamenti equilibrati, col Bayern Monaco campione uscente che trova l'Atletico Madrid di Suarez e il gruppo H che si segnala per l'equilibrio: Psg, United e Lipsia, oltre al piccolo Basaksehir. Il cammino che portera' alla finale di Istanbul del 29 maggio 2021 comincera' con un mese di ritardo, il 20 ottobre, e l'Uefa spera che la pandemia di Coronavirus impedisca solo (e temporaneamente) l'accesso del pubblico agli stadi, per ora ancora chiusi. Ma si comincia subito con la sfida da 11 palloni d'oro. La Juve, testa di serie, nel gruppo G ha pescato il Barcellona finito in seconda fascia per la crisi dello scorso anno, oltre alla capolista ucraina Dinamo Kiev e allo storico Ferencvaros di Budapest.

I bianconeri ritroveranno anche Pjanic, protagonista dello scambio di mercato con Arthur, ma e' chiaro che a rubar gli occhi sara' lo scontro tra i due giganti d'Europa: se non altro perche' sara' l'ultimo a questo livello, con la generazione di Mbappe' che preme per scalzare i dominatori del premio France Foot. In ogni caso, per Pirlo e Koeman la qualificazione e' piu' che a portata di mano. Più complicato il cammino di Conte, nonostante l'Inter sia partita fortissima in questa stagione. Il Real, anche senza piu' acquisti galattici (anzi cessioni: via Bale, Hakimi, James Rogriduez) resta nel segno di Zidane. Se Cr7-Messi e' sfida da 11 palloni d'oro, Inter-Real lo e' da 16 Coppe Campioni (13 a 3 per le merengues, a onor del vero), con precedenti storici.


X Factor, il cameriere siciliano Roccuzzo, fa commuovere Emma


Giuseppe ha origini siciliane e da alcuni anni si è trasferito al confine con la Svizzera per cercare fortuna. Arriva sul palco delle Audizioni di X Factor 2020, visibilmente emozionato, scegliendo una cover presa da una delle più belle voci della nostra musica italiana: è “Promettimi” di Elisa. Inizia l’esibizione e bastano pochi secondi per capire l’enorme talento del concorrente. 

Alla fine, Emma si commuove e non trova quasi le parole per commentare la performance. Per Roccuzzo, sono arrivati i 4 sì dei giudici. Immagini concesse da Sky (xfactor.sky.it). Ogni giovedì alle 21.15 su Sky Uno, sempre disponibile on demand.



giovedì 1 ottobre 2020

Scoperti anticorpi super potenti contro il coronavirus

Non tutti gli anticorpi sono uguali. Alcuni sono più muscolosi di altri, e questo con un nemico come il coronavirus può fare la differenza. Per questo oggi uno dei fronti della ricerca si occupa di identificare gli anticorpi più forzuti nel sangue delle persone che dal Covid sono guarite. Il passo successivo è quello di ricrearli in laboratorio e usarli come terapia sotto forma di anticorpi monoclonali.

Oggi un gruppo guidato dall’università di Washington, di cui fa parte anche l’ospedale Sacco con l’infettivologo Massimo Galli, ha pubblicato su Science la scoperta di due anticorpi particolarmente muscolosi. Testati sui criceti, hanno messo ko Sars-Cov-2, bloccando la famosa spike (la punta della corona) che il coronavirus usa per legarsi alle cellule umane e il recettore Ace2 che funge da chiavistello di ingresso. Mentre un solo anticorpo potrebbe non essere sufficiente a neutralizzare il virus, e anzi far sì che si selezionino dei ceppi resistenti, averne a disposizione almeno due può aiutarci ad ammanettare meglio il microrganismo. Diversi anticorpi, in realtà, sono stati selezionati anche in passato.

Rispetto al vaccino, gli anticorpi monoclonali avrebbero il vantaggio di essere efficaci subito, mentre la risposta immunitaria stimolata dal vaccino richiederebbe uno o due mesi, e probabilmente avrebbe bisogno di un richiamo dopo la prima dose. Gli anticorpi andrebbero somministrati subito dopo l’infezione (o in via preventiva nelle persone ad alto rischio di contagio) e sarebbero efficaci nell’immediato. A livello di produzione, ne servirebbero meno dosi, essendo indicati ai malati o agli individui esposti, non a tutta la popolazione mondiale. Lo svantaggio, rispetto al vaccino, è il costo piuttosto alto (diverse migliaia di euro contro i 10-20 euro del vaccino) e l’efficacia limitata nel tempo: solo alcune settimane, contro alcuni mesi o forse qualche anno del vaccino.





E' morto il fumettista argentino Quino, creatore di Mafalda

Si è spento Quino, il disegnatore argentino che ha inventato il celebre personaggio di Mafalda. Joaquín Salvador Lavado, questo il suo nome, aveva 88 anni. La notizia della morte è stata confermata su Twitter dal suo editore argentino, Daniel Divinsky. "Quino è morto. Tutte le brave persone del Paese e del mondo lo piangeranno", ha riferito Divinsky, cofondatore di Ediciones La Flor.

Secondo quanto riferito dalla stampa locale, Quino aveva subito un ictus nei giorni scorsi, che ha provocato un peggioramento delle sue condizioni di salute. Il personaggio più famoso creato dalla sua matita è stato Mafalda, che iniziò ad essere pubblicato sulla rivista argentina Primera Plana nel 1964. Gran parte della sua vita Quino l'ha trascorsa a dare vita all'arguta bambina.

Figlio di immigrati spagnoli, Quino nasce a Mendoza, in Argentina, il 17 luglio del 1932, anche se nei registri ufficiali è riportata la data del 17 agosto. Il soprannome Quino, con il quale tutto il mondo lo conosce per quella firma un po' adolescenziale che accompagna tutte le sue strisce, gli fu dato fin dalla nascita per distinguerlo dallo zio Joaquin Tejon, pittore e grafico pubblicitario con il quale a 3 anni scopre la sua vocazione.

Non ci vuole molto a far sì che la passione per matite e tavoli da disegno diventi un vero e proprio lavoro. E' il 29 settembre 1964 quando Mafalda vede la luce e viene consegnata alle rotative. La ragazzina dallo spirito ribelle, preoccupata per l'umanità e la pace nel mondo, compare per la prima volta sulla rivista argentina Primera Plana, uno dei settimanali più prestigiosi degli anni Sessanta a Buenos Aires. Uno sguardo critico e intelligente senza età sulla politica, l'economia e la società Mafalda diventa così uno dei personaggi più noti dell'Argentina, che nella capitale gli dedica anche una statua.