martedì 13 aprile 2021

Miguel Bosè, "Droga ed eccessi tutti i giorni per anni"


La droga, gli eccessi, la fine del matrimonio con Nacho Palau, la lontananza dai figli, la morte della madre, il negazionismo da covid: Miguel Bosé - dopo un silenzio durato alcuni anni - si racconta in una lunga intervista a Jordi Évole, suscitando non poche polemiche. A partire dalla richiesta, resa nota dal quotidiano spagnolo El Pais, di realizzare l'intervista senza dover indossare la mascherina, ribadendo così le sue posizioni negazioniste di fronte alla pandemia.

"C'è un piano ideato che non si vuole conoscere. Non è pensare di essere in possesso della verità, è la verità. Sono un negazionista, è una posizione che porto a testa alta", rivendica il cantante ammettendo di aver avuto, tra gli '80 e i '90, "anni selvaggi in cui ho scoperto il lato oscuro che abbiamo tutti: droghe, sesso selvaggio, sostanze...", "ho pensato che fosse una parte necessaria, legata alla creatività", fino a quando non si è reso conto che "è diventata una dipendenza quotidiana, ha iniziato a perdere la sua grazia e a causare seri problemi. Sono arrivato a consumare quasi due grammi al giorno, più il fumo di erba, l'ecstasy. Ho smesso tutto lo stesso giorno, sette anni fa". 

Bosé ha anche ammesso che i problemi di voce che ha da qualche tempo sono legati alla fine del matrimonio e alla gestione dei quattro figli. "La mia voce va e viene. La sua radice è emotiva. Comincio a perderla nel momento in cui perdo la mia famiglia". "Non ero preparato - racconta -. Quando la mia relazione ha cominciato ad andare male, quando l'amore finisce, quando l'amicizia e le buone vibrazioni svaniscono e quando l'ammirazione si perde, quando tutto crolla, nel mio caso per discrezione, per responsabilità, anche per l'educazione, tieni duro. Ma poi esplode ed iniziano i problemi: per me uno di quei problemi era la voce. Adesso posso parlare, ma non ho voce". 

C'è stato spazio anche per parlare della sua famiglia d'origine, del padre, il torero Luis Miguel Dominguín, e della madre Lucia Bosé, morta recentemente per le conseguenze del covid, che lui ha negato dichiarando che la polmonite non era dovuta al coronavirus e che se la madre fosse stata ancora viva avrebbe combattuto con lui la battaglia negazionista. 



lunedì 12 aprile 2021

Aggressione in carcere: Igor il russo manda in ospedale 5 persone


E' detenuto nella prigione di Duenas, in Spagna, e in quel carcere ha cercato di ferire un funzionario colpendolo con due piastrelle e ha mandato in ospedale cinque persone. L'aggressore è Norbert Feher, più noto come Igor il russo, il serbo 40enne arrestato a dicembre 2017 al termine di una latitanza di otto mesi, dopo aver commesso diversi omicidi in Italia e in Spagna.

Igor ha usato le piastrelle prese dal bagno della sua cella, scrive il sito di informazione Lacomarca.net, per aggredire alcuni operatori carcerari: non voleva essere trasferito a Saragozza, dove lunedì inizia il processo per il triplice omicidio a suo carico nella zona di Teruel, nel dicembre di quattro anni fa. 

Feher aveva commesso due omicidi il primo e l'8 aprile 2017 nelle province di Bologna e di Ferrara, delitti per i quali è stato condannato all'ergastolo in appello. Prima di essere catturato, in Spagna aveva ucciso due agenti della Guardia Civil e un allevatore. Aveva inoltre ferito gravemente altre due persone e per questo crimine è già stato processato e condannato a 21 anni. 

Lacomarca.net spiega che le cinque persone aggredite sono arrivate in ospedale con ferite di varia entità, nessuna grave. I cinque si sono presentati alla sua cella per trasferirlo. Igor li ha accolti con indosso "un'armatura", diversi abiti sovrapposti e varie riviste sotto i vestiti. Dopo l'aggressione, il personale del carcere è riuscito a trasportarlo in un'ala del carcere in cui un reparto speciale della Guardia Civil lo attendeva per il trasferimento. 



Vaccini: Puglia apre a over 60, si parte domani da 79enni


Parallelamente a coloro che si sono già prenotati sulla piattaforma regionale, la Puglia avvia la vaccinazione con AstraZeneca anche ai non prenotati nella fascia di età tra 79 ai 60 anni in ordine di anzianità, e a partire dai 79enni (nati nel '42) che potranno presentarsi domani, 12 aprile ai punti vaccinali. Il giorno dopo, martedì 13, sarà il turno dei 78enni (nati nel '43) e così via fino a sbloccare le fasce d'età fino ai 60enni.

E' quanto deciso dalla Regione Puglia al termine dell'incontro organizzativo tra il governatore Michele Emiliano e i sindaci poche ore dopo la circolare del dipartimento Salute che ha chiesto alle Asl di dare possibilità di vaccinarsi anche ai pugliesi dai 60 anni in su che non avevano ancora aderito alla campagna.

Ma "per evitare sovrafflusso - spiegano dalla Regione - per la giornata di lunedì 12 aprile verranno vaccinati negli hub della Puglia tutti i cittadini pugliesi senza fragilità di 79 anni (nati nel 1942). Martedì 13 aprile la vaccinazione sarà aperta alla fascia dei 78 anni (nati nel 1943). Ovviamente sino ad esaurimento dei vaccini disponibili.

"Man mano che gli slot verranno saturati sarà consentito, a seguito di apposita comunicazione - precisa la Regione in una nota - sbloccare le altre fasce di età per ordine di anzianità per presentarsi agli hub per la vaccinazione. Si prega pertanto i cittadini che non rientrano nelle fasce di età indicate a non presentarsi presso gli hub vaccinali e ad attendere lo sblocco della loro annualità". 



sabato 10 aprile 2021

Turchia, 'Se Draghi cerca dittatura guardi alla storia d'Italia'


Duro scontro fra Italia e Turchia dopo le frasi del premier Draghi che, commentando il 'sofagate' ai danni della presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen, ha definito il presidente turco Erdogan "un dittatore". Ankara ha convocato l'ambasciatore italiano ed ha chiesto che "queste brutte e sfacciate affermazioni" siano "immediatamente ritirate".

Il vicepresidente turco Fuat Oktay replica direttamente a Draghi: "Se vuole vedere cosa sia una dittatura, deve guardare alla storia recente" del suo Paese "e lo vedrà molto chiaramente".

"La Turchia è un Paese che ha un parlamento eletto e un presidente eletto, verso il quale nutriamo una serie di preoccupazioni e con il quale cooperiamo in molti settori. Si tratta di un quadro complesso ma non spetta all'Ue qualificare un sistema o una persona". Lo ha detto un portavoce della Commissione Ue rispondendo alla domanda se Bruxelles condivida il giudizio del premier Mario Draghi che ha definito Erdogan un dittatore. Le preoccupazioni nutrite dall'Ue verso Ankara, ha aggiunto, "riguardano la libertà di espressione, i diritti fondamentali, la situazione del sistema giudiziario".



Morto il principe Filippo, aveva 99 anni


Ha chiuso gli occhi a due mesi dal traguardo del secolo: nel suo letto, come voleva, e sotto lo stesso tetto della regina Elisabetta II, la donna a cui è stato al fianco per oltre sette decenni in veste di compagno di vita, principe consorte, bastione della monarchia britannica. E che ora lascia sola alla soglia dei 95 anni.

Il Regno Unito e il mondo dicono addio al principe Filippo d'Edimburgo, spentosi 99enne nel castello di Windsor dove era riuscito a tornare il 16 marzo scorso dopo un mese di ricovero ospedaliero dovuto a un'infezione aggravata da complicazioni cardiache, giusto in tempo per passare la Pasqua e per morire. 

L'annuncio è arrivato dall'unica voce che poteva darlo. Quella di Elisabetta, affidata alle righe - toccanti e asciutte, nello stile di entrambi - di un sobrio messaggio di Buckingham Palace. "E' con profondo dolore che Sua Maestà la Regina annuncia la morte dell'amato marito, Sua Altezza Reale il Principe Filippo, Duca di Edimburgo, spirato pacificamente stamattina nel Castello di Windsor. La Famiglia Reale si unisce alle persone che nel mondo sono in lutto per la perdita".

Niente funerali di Stato. Lo riferiscono fonti di palazzo alla Bbc, precisando che la cerimonia sarà di natura privata, pur con gli onori del caso, "nel rispetto delle consuetudini e delle volontà" del defunto. Il corpo resterà nel castello di Windsor fino al rito religioso, che si svolgerà nell'adiacente cappella di St George - dove si sono sposati fra gli altri Harry e Meghan - alla presenza della famiglia reale e d'una rappresentanza di ospiti. La presenza del pubblico non è inoltre incoraggiata in ragione delle restrizioni Covid.



venerdì 9 aprile 2021

Chiara Ferragni entra nel Cda di Tod's


"Ritenendo sempre più importante occuparsi di impegno sociale, della solidarietà verso il prossimo e della sostenibilità nel rispetto dell'ambiente e del dialogo con le giovani generazioni, il gruppo Tod's nomina Chiara Ferragni membro del Cda". Lo si legge in una nota.

"Mi fa molto piacere che Chiara Ferragni sia entrata nel cda di Tod's", dice Diego Della Valle: "La conoscenza di Chiara del mondo dei giovani sarà sicuramente preziosa.

Inoltre, insieme, cercheremo di costruire progetti solidali e di sostegno per chi ha più bisogno, sensibilizzando e coinvolgendo sempre di più le nuove generazioni in operazioni di questo tipo". "Siamo certi - commenta il gruppo Tod's - che la conoscenza di Chiara del mondo dei giovani, unita all'esperienza dei membri del cda, possa costruire un gruppo di pensiero dedicato a progetti focalizzati alla solidarietà verso gli altri, con forte attenzione al mondo giovanile che, mai come in questo momento, ha bisogno di essere ascoltato".

"Ringrazio Diego Della Valle per la fiducia e il rispetto che ha nei miei confronti come donna e manager", dice Chiara Ferragni : "Unirmi al gruppo Tod's significa dare voce alla mia generazione con una delle eccellenze dell'Italia nel mondo".



Symbola, Italia super potenza economia circolare


"L'Italia è una superpotenza nell'economia circolare con la più alta percentuale di riciclo sulla totalità di rifiuti: il 79%, il doppio rispetto alla media europea, e grazie a questo risparmia 63 milioni di tonnellate equivalenti di tonnellate di CO2". Eccola una delle cartoline che descrivono un pezzo virtuoso d'Italia; fa parte de 'L'Italia in 10 selfie. Un'economia a misura d'uomo per affrontare il futuro', il documento che sintetizza i punti di forza e i talenti del nostro Paese realizzato da Fondazione Symbola in collaborazione con Unioncamere ed Assocamerestero, con il patrocinio del ministero degli Affari esteri (il rapporto è utilizzato per raccontare l'Italia nel mondo, ed è tradotto in inglese, spagnolo, francese, russo, cinese e giapponese), e il ministero della Transizione ecologica.

Altre 'fotografie' che parlano dei talenti italiani - presentate nel corso di un convegno on-line - ci ricordano che è "italiano il più grande operatore al mondo nelle rinnovabili.

L'Enel, anche per questo, è la società elettrica privata più capitalizzata nelle borse europee". Ci sono poi 'selfie' dedicati alle "432mila imprese" che "hanno investito nel periodo 2015-2019 in prodotti e tecnologie green" e che sono le stesse che "innovano di più, esportano di più, e producono più posti di lavoro". Un'altra cartolina è per esempio il secondo posto al mondo occupato dall'Italia (in base a uno studio dell'università di Oxford) "nella capacità di esportare prodotti green tecnologicamente avanzati, e potenzialmente la prima"; il primo posto in Europa dell'Italia "per numero di imprese di design con il 15,5% del totale"; e la nostra leadership "mondiale per saldo commerciale nella nautica". E ancora il fatto che "nel legno-arredo l'Italia è prima in Europa nell'economia circolare con il 93% dei pannelli truciolari di legno riciclato e terza nel mondo per saldo della bilancia commerciale nell'arredo". Ma anche quanto "siamo avanti nella sostenibilità in agricoltura" per abbattimento delle emissioni: arriviamo "a 30 milioni di tonnellate di CO2", di molto inferiori "alla Francia con 76 milioni, e alla Germania con 66 milioni". Infine le due ruote a pedali: "siamo il primo esportatore europeo di biciclette con 1.779.300 bici vendute all'estero".

"Abbiamo un ruolo di leadership in Europa nella produzione farmaceutica, con 32,2 miliardi di euro, subito dopo la Germania con 32,9 miliardi". E' uno dei 10 pezzi che funzionano nel nostro Paese, che è contenuto nel documento 'L'Italia in 10 selfie. Un'economia a misura d'uomo per affrontare il futuro', una sintesi dei nostri punti di forza realizzata da Fondazione Symbola, in collaborazione con Unioncamere ed Assocamerestero, e presentata oggi in un convegno on-line. Un posto che assume ancora più rilievo tenendo presente l'attuale frangente storico, con l'emergenza sanitaria da Covid-19 che per esser vinta guarda nella direzione di un'accelerazione della campagna delle vaccinazioni; e richiede - visti anche i recenti problemi nelle forniture delle dosi - una produzione adeguata alle richieste.