lunedì 6 dicembre 2021

Aforisma del 06 - 12 - 2021























venerdì 3 dicembre 2021

Per 3 milioni di italiani il Covid semplicemente non esiste


Accanto alla maggioranza "ragionevole e saggia" si leva "un'onda di irrazionalità" nella società italiana. Ad esempio, per il 5,9% degli italiani - circa 3 milioni di persone - il Covid semplicemente non esiste; per il 10,9% il vaccino è inutile e inefficace. Per il 31,4% è un farmaco sperimentale e le persone che si vaccinano fanno da cavie. Per il 12,7% la scienza produce più danni che benefici. È quanto emerge dal 55esimo rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese.

Nello studio si parla di "un sonno fatuo della ragione, una fuga fatale nel pensiero magico, stregonesco, sciamanico, che pretende di decifrare il senso occulto della realtà". Si osserva "una irragionevole disponibilità - spiega il Censis - a credere a superstizioni premoderne, pregiudizi antiscientifici, teorie infondate e speculazioni complottiste".

Dalle tecno-fobie, "il 19,9% degli italiani considera il 5G uno strumento molto sofisticato per controllare le menti delle persone", al negazionismo storico-scientifico "il 5,8% è sicuro che la Terra sia piatta e il 10% è convinto che l'uomo non sia mai sbarcato sulla Luna".

E ancora, il 39,9% degli italiani sono certi del "pericolo della sostituzione etnica", ovvero che "identità e cultura nazionali spariranno a causa dell'arrivo degli immigrati, portatori di una demografia dinamica rispetto agli italiani che non fanno più figli, e tutto ciò accade per interesse e volontà di presunte opache e'lite globaliste".

"L'irrazionale - è quanto emerge dal rapporto - ha infiltrato il tessuto sociale, sia le posizioni scettiche individuali, sia i movimenti di protesta che quest'anno hanno infiammato le piazze, e si ritaglia uno spazio non modesto nel discorso pubblico, conquistando i vertici dei trending topic nei social network, scalando le classifiche di vendita dei libri, occupando le ribalte televisive".

L'irrazionale che oggi si manifesta nella nostra società "non è semplicemente una distorsione legata alla pandemia, ma ha radici socio-economiche profonde, seguendo una parabola che va dal rancore al sovranismo psichico, e che ora evolve diventando il gran rifiuto del discorso razionale, cioè degli strumenti con cui in passato abbiamo costruito il progresso e il nostro benessere: la scienza, la medicina, i farmaci, le innovazioni tecnologiche".






giovedì 2 dicembre 2021

Il Papa è partito per Cipro


L'aereo con a bordo Papa Francesco (prima volta con Ita) è partito alla volta di Cipro, prima tappa di questo 35esimo viaggio apostolico all'estero, che lo porterà anche in Grecia. L'arrivo all'aeroporto di Larnaca è previsto alle 15 ore locali (le 14 in Italia). Dopo l'accoglienza ufficiale, il Pontefice incontrerà presso la Cattedrale maronita di Nostra Signora delle Grazie a Nicosia i sacerdoti, religiosi e religiose, diaconi, catechisti, associazioni e movimenti ecclesiali di Cipro.

Il 35esimo viaggio apostolico all'estero di Papa Francesco sarà all'insegna dei migranti. "Avrò l'opportunità di avvicinare un'umanità ferita nella carne di tanti migranti in cerca di speranza", ha detto Bergoglio ieri dopo l'Udienza Generale.

Allo studio del Vaticano la possibilità di ricollocare alcuni rifugiati dei campi di Cipro, come avvenne nell'aprile 2016, dopo la visita del Papa all'isola greca di Lesbo. Il governo cipriota ha ipotizzato che i migranti ricollocati saranno una cinquantina. 

"Nel momento in cui lascio il territorio italiano per recarmi in visita pastorale a Cipro e in Grecia, come Pellegrino che anela ad antiche sorgenti, con il vivo desiderio di incontrare i fratelli nella fede e le popolazioni locali, mi è gradito rivolgere a Lei, signor presidente, e all'intero popolo italiano, i più cordiali saluti, a cui unisco fervidi auspici di serenità e di mutua cooperazione per il bene comune", ha scritto Papa Francesco nel telegramma di saluto al presidente Sergio Mattarella, inviato come di consueto alla partenza di un viaggio apostolico all'estero. 

"Ho ricevuto con grande piacere e profonda gratitudine il messaggio che ha voluto indirizzarmi al momento della partenza per un Viaggio Apostolico nel cuore del Mediterraneo, sulle cui sponde, lungo il corso dei secoli, si sono incontrati e confrontati popoli e culture in un processo di reciproco arricchimento", ha risposto Mattarella.

"In un crocevia di tale fondamentale importanza è necessario l'impegno di tutti affinché le ragioni della pace, dell'accoglienza e del mutuo intendimento prevalgano su logiche che alimentano le violazioni alla dignita' della persona e ai suoi diritti fondamentali" prosegue Mattarella.

"Voglia accogliere, Santità, le espressioni della mia massima considerazione e il più cordiale augurio di buon viaggio", ha concluso il Presidente della Repubblica





mercoledì 1 dicembre 2021

Barzelletta del 01 - 12 - 2021






Covid, leader novax guarisce, cambia idea: "Vaccini salvano la vita"


Ha cambiato idea sui vaccini dopo aver vissuto in prima persona il Covid e le conseguenze del contagio il leader no vax veneto Lorenzo Damiano. Una settimana di ricovero nella terapia sub intensiva dell'ospedale di Vittorio Veneto (Treviso), sotto ossigeno, ha cambiato la sua "visione del mondo". "Dico sì al vaccino perché ci salva la vita", dichiara il 56enne, come riporta il Gazzettino. E sul Green pass dice: "Se la penso ancora come prima? No... ma è uno strumento che va aggiornato con criterio e buon senso".

"A volte bisogna passare per una porta stretta per capire le cose così come sono", afferma il leader del movimento "Norimberga 2", con cui si era candidato alle ultime elezioni per il sindaco di Conegliano. Damiano, che parlava del virus come di una macchinazione, in precedenza aveva partecipato come relatore ad alcuni raduni dei no Green pass. Ripetutamente si era espresso per le cure domiciliari. Nel suo attivismo no vax, aveva mescolato posizioni anti-sistema, invocando una "Norimberga 2" contro i promotori delle vaccinazioni con i consueti slogan contro la "dittatura sanitaria", no Green Pass, libertà vaccinale e terapie mediche domiciliari.

"Martedì mi hanno tolto anche l'ossigeno. Sto molto bene, mi sto riprendendo, cammino. Chiaramente adesso la mia visione del mondo è cambiata: sarò pronto quanto prima a far sapere a tutti quanto sia importante seguire collettivamente la scienza, quella che ti sana e ti salva. Certo, c'è qualcosa che non va, ma quello è un altro discorso da fare a livello geopolitico. Chiederò al Santo Padre un incontro, sono pronto a essere un testimone di verità e sincerità affinché il mondo possa salvarsi", racconta.

"Sono stato sottoposto a una cura monoclonale rivela e devo ringraziare il personale del reparto di Vittorio Veneto: sono stati meravigliosi. Ho appena ricevuto una bella notizia: mercoledì mi dimettono. Ho passato tutto quello che dovevo passare, ringrazio tutte le persone che in questo tempo hanno pregato. In ogni caso, io il vaccino lo farò. Ma è importante che il mondo scientifico si ricompatti e unito combatta questo virus."

"Nel frattempo, però, senza esitazione fatevi questo vaccino perché vi salva la vita. Vaccino che dev'essere autentico e condiviso ovunque nel mondo. Vinciamo questa battaglia e salveremo le prossime generazioni", conclude l'uomo.






Alex Pina: 'Chiudiamo La Casa di carta ricomponendo il puzzle'


A quattro anni dall'arrivo su Netflix, dove ha conquistato un successo mondiale restando a lungo la serie non in lingua inglese più vista sulla piattaforma al debutto delle varie stagioni, (record battuto nel 2021 da Lupin e The Squid game), la banda di rapinatori più sorprendente, disfunzionale e anti sistema della tv, sta per mettere in atto le ultime imprese.

Debuttano infatti il 3 dicembre su Netflix i cinque episodi del Volume 2 della quinta parte de La Casa di Carta, atto finale del racconto ideato dallo spagnolo Alex Pina.

"Questo volume 2 è molto più ricco di emozioni. Mettiamo insieme tutti i pezzi del puzzle, aggiungiamo elementi più emotivi ai personaggi, a volte chiudiamo il cerchio sul ritratto di alcuni di loro, dando le risposte per aiutare a comprendere l'intero universo della serie. Da una prospettiva narrativa, questo è stato il capitolo più difficile da scrivere ma anche il più eccitante", spiega lo showrunner in una conferenza globale in streaming insieme a molti dei protagonisti più amati dal pubblico. Attori come Alvaro Morte, interprete del professore, geniale mente e guida carismatica della banda caratterizzata da una 'divisa' rossa e una maschera di Dalì sul volto quando è in azione e il fatto che ogni membro nasconda (o così dovrebbe) la propria identità adottando il nome di una città.

Un gruppo di criminali (ma non solo, ci sono anche componenti 'acquisiti') con passati difficili, caratteri complessi e singolari abilità, fra i quali Berlino (Pedro Alonso), Tokyo (Ursula Corberó), Rio (Miguel Herrán), Denver (Jaime Lorente), Stoccolma (Esther Acebo), Helsinki (Darko Peric), Bogotà (Hovik Keuchkerian), Marsiglia (Luka Peros), Manila (Belen Cuesta), Nairobi (Alba Flores), Palermo (Rodrigo de la Serna). Senza dimenticare personaggi fondamentali come l'ex ispettrice Raquel Murillo, diventata compagna del professore e membro della banda con il nome di Lisbona (Itziar Ituno); Arturo (Enrique Arce), entrato nella storia come direttore della Zecca assaltata dal gruppo o la spietata ex ispettrice Alicia Sierra (Najwa Nimri).

La serie aveva debuttato nel 2017 in Spagna con la prima stagione su Antena 3, ma solo dopo il nuovo editing e la distribuzione su Netflix (anche produttrice delle altre stagioni) è diventata un fenomeno globale. "Il volume uno della Parte 5 (uscito il 3 settembre, ndr) si chiude con un momento spartiacque come la morte di Tokyo - ricorda Esther Martínez Lobato, cosceneggiatrice e coproduttice esecutiva -. Conduce verso l'epilogo personaggi che hanno a lungo vissuto con il pubblico. Questi ultimi capitoli rendono omaggio a tutti loro, per ognuno c'è spazio per mostrare un po' di più dei propri sentimenti". Un aspetto che ha particolarmente apprezzato Alvaro Morte: "Il professore a volte sembra essere un meraviglioso robot, amo molto quando mostra anche la sua umanità. Non è perfetto, è un essere umano che fa anche degli errori". L'attore, come molti suoi compagni di set, si è commosso nell'ultimo giorno di riprese: "E' stato molto bello, mi sono trovato a lavorare con la stessa squadra che era con me nel mio primo giorno sul set - dice sorridendo -. E' stato veramente emozionante, ma ero sereno. Il primo addio alla serie, più difficile, l'avevo dato dopo le prime due parti (nel 2017, prima del successo su Netflix, ndr), quando la serie sembrava essere finita. Ho vissuto questa sua seconda vita con molta più calma e gioia". Per lui La Casa di Carta "finisce al momento giusto, non abbiamo prosciugato i personaggi. E' meraviglioso fermarsi ora, lasciare quando siamo al picco è un regalo che facciamo ai fans".



martedì 30 novembre 2021