domenica 13 dicembre 2020

Torna alla luce una nuova parte dei Fori Imperiali

Una testa di età imperiale del dio Dioniso, una seconda testa dell'imperatore Augusto in età giovanile, sempre di epoca imperiale, mai mostrata al pubblico. E poi oltre 60 frammenti del Fregio d'Armi del Foro di Traiano, che rappresentano le spoglie belliche dei popoli vinti e quelle dei vincitori, e un frammento di fregio storico in marmo bianco a grana fine, inquadrabile cronologicamente tra il I e il II secolo d.C.: arrivano direttamente dal sottosuolo del primo tratto di via Alessandrina alcuni incredibili tesori della Roma antica, rinvenuti nello scavo archeologico appena concluso e illustrato alla presenza della sindaca Virginia  Raggi, grazie al quale è tornata alla luce una nuova porzione dei Fori Imperiali.

Con questa opera, curata da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali su concessione del ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo - Parco Archeologico del Colosseo e resa possibile grazie al contributo della Repubblica dell'Azerbaigian (per un importo complessivo di 1.000.000 di euro), finalmente con un unico sguardo si potrà ammirare la piazza del Foro di Traiano con il complesso monumentale dei Mercati di Traiano.

Gli scavi hanno riguardato il tratto settentrionale, lungo circa 60 metri e ora rimosso, della via Alessandrina che collegava l'attuale piazza del Foro di Traiano a largo Corrado Ricci: i preziosi reperti emersi dopo il lavoro, tutti facenti parte dell'apparato decorativo del Foro di Traiano, realizzato nei primi anni del II secolo d.C. a celebrazione delle vittorie sui Daci, e adesso in fase di restauro e studio, saranno poi esposti al Museo dei Fori Imperiali ai Mercati di Traiano.





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