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giovedì 19 novembre 2020

L'ultima creazione firmata Ferrari: una Spider





mercoledì 18 novembre 2020

In Europa 18 milioni di bambini sono vittime di violenze sessuali

Telefono Azzurro oggi, in occasione della giornata europea sulla protezione dei minori contro lo sfruttamento e gli abusi sessuali, contribuisce alla sensibilizzazione sul tema organizzando un convegno e diffondendo dei materiali informativi per promuovere i servizi di ascolto e supporto ai più giovani messi a disposizione dall’associazione.

Si tratta di una brochure, ideata dalle operatrici della linea telefonica 1.96.96 e rivolta ad adolescenti e pre - adolescenti, con riferimenti alle potenziali conseguenze negative degli abusi sulla salute mentale e un’illustrazione su come interviene il Servizio Emergenza Infanzia 114 per gestire le situazioni di violenze sessuali.

Quest’anno il tema di discussione scelto dal Consiglio d’Europa riguarderà in particolare il problema di immagini o video a sfondo sessuale generati dagli stessi bambini e poi diffusi online, spesso sotto pressione dei propri coetanei.

“L’utilizzo crescente della tecnologia, cui la pandemia ha costretto i minori in questi mesi, ha purtroppo contribuito a una forte crescita degli abusi online” ha affermato il Professor Ernesto Caffo, Presidente di Telefono Azzurro “Perciò soprattutto in questo momento di crisi, i bambini hanno bisogno di essere tutelati e di tornare al centro dei programmi delle istituzioni, scolastiche e non. Un tema prioritario è quello di rendere internet un posto sicuro attraverso programmi educativi ma anche mantenendo attive le tecnologie che possono rilevare abusi online”.



lunedì 19 ottobre 2020

Foto della speranza, neonato strappa la mascherina al medico

Un bimbo che cerca di strappare al medico che lo ha appena fatto nascere e che lo sorregge tra le braccia la mascherina. E la frase "vogliamo tutti un segno del fatto che presto toglieremo le mascherine". 

Questa l'immagine postata da un ginecologo di Dubai, il dottor Samer Cheaib, che in poco tempo è diventata virale sui social network. Al punto che c'è chi l'ha definita l'immagine simbolo del 2020.

Il dottore, che spesso sui profili social parla del suo lavoro dando, in particolare, nel periodo della pandemia messaggi di posivita' e speranza ha voluto condividere lo scatto che presto è stato molto commentato e condiviso. C'è chi ha parlato della foto dell'anno, chi ha sottolineato un'immagine del genere scalda il cuore e trasmette sensazioni positive sul futuro. Il dottor Cheaib,rispondendo, ha spiegato che a suo parere "si tratta di un neonato con una visione". 

Parlando della fotografia ha detto a GulfNews:"Questo bambino era il secondo di una coppia di gemelli il cui parto è avvenuto un paio di settimane fa. Il padre, felice, mi stava fotografando mentre tenevo in braccio i bambini. Il secondo ha tentato di strapparmi la mascherina e il papà ha sentito il bisogno di catturare questo momento. C'era positività nella foto e penso che faccia sorridere le persone che la vedono. La positività e il sorriso lavoreranno per aumentare l'immunità delle persone e aiutare a combattere questa pandemia". Un'altra foto simbolo della pandemia è invece del mese di marzo, italiana.

Un neonato sdraiato sulla pancia nella sua culla, con un pannolino su cui è stato disegnato un arcobaleno sotto la scritta 'andrà tutto bene!', all' Ospedale Niguarda di Milano, accompagnata dal post " "Più forte di tutto c'è la vita!". 



martedì 22 settembre 2020

Vaticano: "L'eutanasia è un crimine, chi legifera è complice"

"La Chiesa ritiene di dover ribadire come insegnamento definitivo che l'eutanasia è un crimine contro la vita umana perché, con tale atto, l'uomo sceglie di causare direttamente la morte di un altro essere umano innocente". Lo afferma la Congregazione vaticana per la Dottrina della fede, spiegando che "coloro che approvano leggi sull'eutanasia e il suicidio assistito  si rendono, pertanto, complici del grave peccato che altri compiranno".

"Nei Paesi dove si stanno approvando leggi che legittimano forme di suicidio assistito ed eutanasia volontaria dei malati più vulnerabili - si legge nella lettera 'Samaritanus bonus' della Congregazione per la Dottrina della fede - si negano i confini etici e giuridici dell`autodeterminazione del soggetto malato, oscurando in maniera preoccupante il valore della vita umana nella malattia, il senso della sofferenza e il significato del tempo che precede la morte".

"Il dolore e la morte, infatti, non possono essere i criteri ultimi che misurano la dignità umana, la quale è propria di ogni persona, per il solo fatto che è un 'essere umano'", aggiunge. "Dinnanzi a tali sfide, capaci di mettere in gioco il nostro modo di pensare la medicina, il significato della cura della persona malata e la responsabilità sociale nei confronti dei più vulnerabili, il presente documento intende illuminare i pastori e i fedeli nelle loro preoccupazioni e nei loro dubbi circa l`assistenza medica, spirituale e pastorale dovuta ai malati nelle fasi critiche e terminali della vita".

Niente sacramenti della riconciliazione (confessione), unzione degli infermi e viatico (l'eucarestia per chi è in fin di vita) a "colui che ha chiesto espressamente l`eutanasia o il suicidio assistito" o è "registrato in un`associazione per ricevere l`eutanasia o il suicidio assistito", specifica la lettera "Samaritanus bonus".



martedì 15 settembre 2020

Su Venere una possibile spia della vita

Individuata nelle nubi di Venere una possibile spia della presenza di vita: è la fosfina, o fosfuro di idrogeno, un gas che sulla Terra è prodotto solo industrialmente o da microrganismi in ambienti privi di ossigeno. La scoperta, pubblicata sulla rivista Nature Astronomy, è del gruppo di astronomi dell'Università britannica di Cardiff, coordinato da Jane Greaves. L'impronta della fosfina è stata catturata dal James Clerk Maxwell Telescope (JCMT), alle Hawaii, e dalle antenne Alma dell'Osservatorio Europeo Meridionale (Eso).

Secondo gli autori dello studio, la fosfina, molecola composta da un atomo di fosforo e tre di idrogeno, si trova nelle nubi di Venere con una bassa concentrazione: solo una ventina di molecole per ogni miliardo. Dopo le osservazioni, gli astronomi hanno verificato se queste quantità potessero derivare da processi naturali non biologici su Venere, come quelli indotti dalla luce solare o nei minerali spinti verso l'alto dalla superficie, vulcani o fulmini. Nessuno di questi fenomeni, però, sottolineano gli esperti, è al momento in grado di produrre abbastanza fosfina. Gli autori hanno, infatti, calcolato che queste sorgenti non biologiche producono al massimo un decimillesimo della quantità di fosfina vista dai telescopi.

Per John Robert Brucato, esobiologo dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), "la fosfina ha una sua valenza nella ricerca della vita nello spazio: potrebbe, infatti, essere l'impronta digitale della presenza di qualche microrganismo che in atmosfera venusiana produce la fosfina come scarto. Nell'atmosfera terrestre - aggiunge lo studioso dell'Inaf - la fosfina è tutta prodotta da microrganismi che utilizzano i minerali fosfati, attraverso processi di ossidoriduzione. Questa molecola su Venere dovrebbe degradarsi e sparire velocemente a causa delle condizioni estreme presenti sul pianeta, come una pressione atmosferica molto alta e temperature di oltre 450 gradi in prossimità del suolo. Il fatto di averla trovata suggerisce, quindi, che ci possa essere una produzione continua di fosfina".



Mancata consegna di raccomandate, multa per Poste italiane

L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha irrogato a Poste Italiane una sanzione di 5 milioni di euro, il massimo consentito dalla legge, "per aver adottato una pratica commerciale scorretta in violazione del Codice del Consumo, consistente nella promozione, risultata ingannevole, di caratteristiche del servizio di recapito delle raccomandate e del servizio di Ritiro Digitale delle raccomandate".

In particolare, l'Autorità "ha accertato che il tentativo di recapito delle raccomandate non viene sempre esperito con la tempistica e la certezza enfatizzate nei messaggi pubblicitari, venendo, peraltro, frequentemente effettuato con modalità diverse da quelle prescritte dalla legge. Infatti, Poste Italiane talvolta utilizza per comodità il deposito dell'avviso di giacenza della raccomandata nella cassetta postale anche quando sarebbe stato possibile consegnarla nelle mani del destinatario".

Di fatto, rileva l'Autorità, i disservizi nella consegna delle raccomandate  provoca "gravi danni al sistema giustizia del Paese per i ritardi dovuti ad errate notifiche nell'espletamento dei processi, soprattutto quelli penali, con conseguente prescrizione di numerosi reati". Un tema che - si spiega - è stato più volte sollevata nelle Relazioni Annuali sullo stato della giustizia. La serietà del problema, scrive l’Agcm nel capitolo relativo alle evidenze acquisite – è testimoniata dalla sistematica performance negativa dell’efficienza delle consegne. 

La Poste, peR dire, avevano per il 2019 “un obiettivo nazionale mensile di inesitate superiore al 20% sempre superato per circa il 3% - 5%”. Da un documento interno risulta che per alcuni mesi a campione (gennaio, luglio, agosto, settembre e ottobre 2019) in alcuni uffici le lettere non consegnate erano pari al 40% circa. Possibile? Difficile da credere. E l’antitrust in particolare ricorda “alcune segnalazioni pervenute da persone invalide che, a causa della loro disabilità, sono costrette a rimanere sempre al proprio domicilio”.


mercoledì 2 settembre 2020

Ferrero, Ferrari e Barilla: made in Italy con la migliore reputazione

Sono Ferrero, Ferrari e Barilla le tre aziende che conquistano il podio delle 100 imprese con la migliore reputazione in Italia in base alla prima edizione dell'indagine sulla reputazione aziendale elaborata dall'istituto Ales Market Research. Il Made in Italy viene premiato dall'indagine con otto aziende nella top ten; oltre alle prime tre classificate spiccano Luxottica, Eni, Lavazza, Armani e il Gruppo Fca. 

La corretta applicazione della metodologia e l'elaborazione della classifica è stata infatti verificata in modo indipendente da Kpmg. Il ranking si configura come unico nel suo genere anche perché elaborato soprattutto sulla base del giudizio di professionisti e addetti ai lavori e non di un campione composto da soli consumatori. 

La reputazione è un "elemento fondamentale, forse il più importante, per il successo di un'azienda sul mercato. È importante sottolineare il ruolo da protagoniste giocato dalle aziende del Made in Italy che hanno occupato quasi completamente le prime dieci posizioni, diviso equamente con le aziende estere la loro presenza numerica nella classifica generale e conquistato il primo posto in diversi settori. È un dato che dimostra ancora una volta la vitalità della aziende italiane e fa ben sperare per il futuro del nostro paese", afferma Tommaso Pronunzio, Partner e ceo di Ales Market Research.

L'indagine, che si è svolta nell'arco di sette mesi a partire dal dicembre scorso, ha infatti coinvolto 1.346 profili divisi in tre categorie: 246 dirigenti e manager di aziende che operano in Italia con un fatturato superiore a 10 milioni di euro, 100 esperti (analisti finanziari, giornalisti, responsabili di Ong e social media managers) e 1.000 consumatori. 

Analizzando le aziende con la migliore reputazione nei singoli settori, Intesa Sanpaolo è in testa nel bancario e assicurativo, Google nell' informatica, Ikea in quello relativo a complementi d'arredo - tessile - casa, Accenture è prima tra le società di consulenza, Eni nel settore energia, acqua e gas, Amplifon nel farmaceutico & apparecchi, Hilton nell'hotel & Turismo, Luxottica nel settore moda & accessori. Il monitoraggio realizzato dall'indagine è stato aperto e gratuito e l'inserimento nella classifica determinato unicamente dall'opinione espressa da dirigenti e manager. 



giovedì 20 agosto 2020

E' la notte della Luna Nera

E' la notte della Luna nera, la terza Luna nuova in una stagione. L'estate 2020 ha infatti quattro Lune nuove, contro le tradizionali tre che avvengono in ogni stagione.

"Generalmente usiamo il termine black moon per indicare la seconda luna nuova nello stesso mese, tuttavia secondo alcuni siti divulgativi l'espressione black moon viene utilizzata anche per indicare la terza luna nuova di una stagione che ha quattro lune nuove", ha detto Paolo Volpini, dell'Unione Astrofili Italiani (Uai). Black Moon non è un termine astronomico, ma negli ultimi anni è stato reso popolare dai social media.

Secondo il sito norvegese Timeanddate non esiste un'unica definizione di Luna Nera. In genere viene chiamata Luna nera la seconda luna nuova nello stesso mese: queste lune nere sono le più comuni e si verificano in media una volta ogni 29 mesi.

Viene definita luna nera anche la terza luna nuova in una stagione di quattro lune nuove, come nel caso della luna nuova del 19 agosto 2020: queste lune nere sono un po' più rare e si verificano una volta ogni 33 mesi.

Le prossime lune nuove sono previste il 30 aprile 2022, quando si verificherà la seconda luna di quel mese, e il 19 maggio 2023 che sarà la terza luna nuova delle quattro previste in una stagione.



lunedì 20 luglio 2020

Aurora Ramazzotti senza trucco sui social: "Accettatevi come siete"

Senza make up e filtri, con brufoli e imperfezioni. Appare così Aurora Ramazzotti in uno scatto, condiviso su Instagram, accompagnato da un post in cui spiega il motivo della scelta: “Per postare una foto così, come l’hai scattata, ormai ci vuole coraggio. Soprattutto per chi da sempre fa a botte con la sua insicurezza, il suo peso, i suoi brufoli. Abbiamo dato vita ad una piattaforma dove essere ‘umani’ spicca perché è quasi strano. Siamo tutti belli, famosi, felici e realizzati”.

Quale ragazza non si è mai trovata a vivere la lotta tra l'essere e l'apparire, che spesso impedisce di mostrarsi al "naturale".  La 23enne si sofferma su un concetto di imperfezione che non esiste ed è del tutto effimero: "Troverò sempre assurdo che qualcuno possa anche lontanamente ispirarsi proprio a me che sono un disastro sia dentro che fuori. - prosegue Aurora su Instagram - Ma allora, visto che ne ho la possibilità, sfrutterò questa stessa piattaforma che sa di perfezione per ricordarci che la perfezione non solo non esiste, ma non è neanche bella. Siamo belli noi, con le nostre cicatrici, e anche se sembra tutto un po’ cliché, a questo punto non c’è cosa a cui credo di più”.

Spesso Aurora Ramazzotti si racconta ai suoi follower e si mostra nella vita di tutti i giorni. La foto ha ottenuto centinaia di migliaia di like e tantissimi commenti, anche di chi, per professione, deve essere sempre bello e perfetto.


mercoledì 15 luglio 2020

I segreti per un make-up perfetto e a prova di mascherina

Considerato che la maggior parte del viso rimane nascosta dietro la mascherina, il nostro focus sarà su occhi e sopracciglia, ma anche l’incarnato potrà essere valorizzato al meglio.

Come truccare il viso: i prodotti consigliati

Per uniformare l’incarnato e creare una perfetta base per il trucco, promosse a pieni voti bb cream e fondotinta dalla texture leggera, meglio ancora se dotati di SPF. Per un colorito a dir poco perfetto, non rinunciate neanche a tre grandi pilastri del make-up: bronzer, blush e illuminante. Optando per prodotti resistenti all’acqua e a lunga tenuta il risultato non potrà che essere impeccabile.

Come truccare sopracciglia e occhi con la mascherina

Importantissimo anche il trucco delle sopracciglia e anche in questo caso sono altamente consigliati i prodotti waterproof che resistono a caldo, acqua e sudore e consentono di avere delle sopracciglia perfette per molte ore.

In generale in estate il trucco occhi è soggetto a sbavature e tende a durare meno per via di caldo e sudore, se a questo ci aggiungiamo il mix fatale “mascherina occhiali da sole” capite bene che quest’anno occorrerà qualche accortezza in più quando sarete alle prese con il make-up e vale quanto già detto per gli altri prodotti.

Mascara e eyeliner devono essere rigorosamente waterproof, quanto agli ombretti, meglio applicarli dopo aver steso uno strato di primer sulla palpebra in modo da farli durare più a lungo.

Rossetto con la mascherina? Perché no!

E il rossetto? Non è detto che a causa della mascherina siate costrette a rinunciarci. Certo è inevitabile che un po’ di colore vada a macchiare la vostra mascherina, questo è da mettere in conto, ma privilegiando le tinte – meglio ancora se dal finish matte - applicandole dopo aver steso un velo di burrocacao ed eliminando l’eccesso con l’aiuto della velina, un po’ di bel po’ di colore resterà perfettamente sulle vostre labbra.


lunedì 13 luglio 2020

Skincare anti age: il ‘metodo Beckham’ per battere le rughe

Impostate 7 minuti sul timer del vostro cellulare e fate partire il countdown. È il tempo giusto, almeno secondo David Beckham, da dedicare alla propria skincare ogni mattina: “Detergo il viso e lo idrato ma in 7 minuti al massimo devo aver finito tutto”, ha rivelato. I risultati, a giudicare dall’aspetto, ci sono. Vediamo allora su cosa puntare per ritardare la comparsa dei primi segni d’invecchiamento o, almeno, provare a prendersi un po’ gioco del tempo che avanza…

Detersione e idratazione, queste le parole magiche per prendersi cura della pelle del viso. Quella maschile è diversa da quella femminile, ragione per cui è necessario scegliere prodotti specifici riservati a lui. È più spessa, produce più sebo e l’invecchiamento compare in modo repentino, quasi inaspettato. La costanza premia, più della quantità del prodotto applicato. I gesti devono essere circolari e misurati, dal centro verso l’esterno. 

Le creme vanno conservate in maniera adeguata, per evitarne il deterioramento: quindi, al riparo da luce, acqua, aria e calore. Attenzione anche alla data di scadenza, che va sempre rispettata e a consumare il prodotto entro il tempo (solitamente 6-12 mesi) indicato sulla confezione. 


giovedì 9 luglio 2020

Energia: Ue vara piano di investimenti per idrogeno

La Commissione europea scommette sull'idrogeno e l'integrazione dei sistemi energetici per aumentare l'efficienza e tagliare le emissioni. L'Esecutivo Ue ha presentato una strategia per promuovere e sostenere la creazione di un mercato dell'idrogeno pulito in tre tappe, con traguardo al 2050. L'idrogeno sarà una priorità di investimento per l'Ue, con finanziamenti dal Recovery fund, da InvestEU, dal fondo per l'innovazione finanziato dall'Ets e dal programma per la ricerca Orizzonte Europa. Il sostegno sarà principalmente indirizzato all'idrogeno prodotto con rinnovabili ma anche a quello prodotto con fonti fossili come il gas, ma solo con sistemi di abbattimento delle emissioni. 

L'idrogeno oggi è una piccola parte del mix energetico Ue e per il 90% è prodotto con fonti fossili che aumentano le emissioni. In una prima fase (2020-24) l'obiettivo è decarbonizzare l'attuale produzione di idrogeno destinata a consumi in settori specifici come quello chimico, e promuoverla per nuove applicazioni. Questa fase si basa sull'installazione di almeno 6 Gigawatt di elettrolizzatori di idrogeno rinnovabili nell'Ue entro il 2024 e mira a produrre fino a un milione di tonnellate di idrogeno rinnovabile. Nella seconda fase (2024-30) l'idrogeno dovrebbe entrare a fare parte del un sistema energetico integrato con l'installazione di almeno 40 Gigawatt di elettrolizzatori a idrogeno rinnovabile entro il 2030 e la produzione di dieci milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile nell'Ue. L'uso dell'idrogeno verrà gradualmente esteso a nuovi settori tra cui la produzione di acciaio, i trasporti terrestri e quelli marittimi. In una terza fase, cioè a partire dal 2030 e con orizzonte 2050, le tecnologie dell'idrogeno rinnovabile dovrebbero raggiungere la maturità ed essere utilizzate su larga scala in tutti i settore, specialmente quelli più difficili da decarbonizzare.

Grazie all'idrogeno "potremo dare un futuro sostenibile a Taranto mantenendo allo stesso tempo la produzione di acciaio in Europa e dando un'aria molto più pulita ai cittadini" della città. Lo ha detto il vicepresidente della Commissione Ue Frans Timmermans in occasione della presentazione della strategia europea per l'idrogeno. "Mi auguro che il governo italiano abbia interesse a lavorare con noi e usare anche le risorse" del Recovery fund per questo, ha aggiunto Timmermans.


giovedì 25 giugno 2020

Captato oggetto che potrebbe risolvere il mistero dei buchi neri

Un oggetto dalla massa insolita, di 2,6 volte quella del Sole, è stato captato attraverso l'analisi delle onde gravitazionali di un buco nero. La fusione dell'oggetto col buco nero, accaduta 800 milioni di anni fa, è stata descritta su The Astrophysical Journal Letter. Il segnale è stato catturato dai rivelatori Advanced Virgo, dell'Osservatorio Gravitazionale Europeo (Eso) e col quale collabora l'Italia, e Advanced Ligo, negli Stati Uniti.

La scoperta potrebbe aprire nuove frontiere nella conoscenza dell'origine dei buchi neri e su come le stelle muoiono e si uniscono in sistemi binari.

Il segnale, arrivato a Terra il 14 agosto 2019, è stato generato dalla fusione di un oggetto cosmico dalla massa insolita che si è fuso con un buco nero dalla massa superiore di 23 volte quella solare. Il risultato è stata la formazione di un buco nero dalla massa di circa 25 volte quella del Sole. "Ancora una volta le osservazioni delle onde gravitazionali contribuiscono a far luce su aspetti ignoti del nostro universo: l'oggetto più leggero in questo sistema binario ha una massa mai osservata finora", rileva il responsabile della collaborazione Virgo, Giovanni Losurdo, dell'Infn.

E' infatti una massa intermedia fra quella della stella di neutroni più pesante (generata dall'esplosione delle stelle meno potenti) e quella del buco nero più leggero (generato dal collasso gravitazionale delle stelle massicce) mai osservati: un intervallo che costituisce l'area grigia che gli astrofisici chiamano "gap massa" e che da tempo è un vero e proprio rompicapo. Per decenni infatti gli scienziati si sono chiesti se ci fosse altro in quel "gap" che media tra la stella di neutroni più pesante (di 2,5 volte la massa solare) e il buco nero più leggero che si conosca (di 5 masse solari).

La scoperta è una sfida per gli astrofisici e dimostra che è ancora poco quello che si sa sulla storia dell'universo e la sua evoluzione. Alcune risposte potrebbero arrivare proprio da Virgo e dai due rivelatori dell'osservatorio Ligo, che "a breve entreranno in una nuova fase del loro programma di miglioramento", ha detto Viviana Fafone, responsabile nazionale di Virgo per l'Infn. "Questo - ha aggiunto - consentirà di osservare un numero sempre maggiore di sorgenti".


sabato 20 giugno 2020

Benvenuta estate, oggi il solstizio

Benvenuta estate: alle 23,44 italiane scatterà il solstizio che darà il benvenuto alla stagione più calda dell'anno e alla giornata più lunga, che durerà 15 ore e 15 minuti. A dare un saluto speciale all'estate c'è quest'anno anche il Sole, con un'eclissi anulare attesa a poche ore dal solstizio e visibile soprattutto da Roma in giù.

“Soltanto per pochi minuti l’inizio dell’estate cade il 20 giugno, ma sappiamo che è una data che può variare da un anno all’altro e l’anno bisestile gioca senz’altro un ruolo”, ha osservato Paolo Volpini, dell’Unione Astrofili Italiani (Uai). Nella notte avverrà quindi il cambio di stagione.

Il solstizio avviene quando il Sole, nel suo moto apparente lungo le costellazioni dello Zodiaco si trova più a Nord rispetto all'Equatore celeste: una posizione che ne garantisce la massima permanenza al di sopra dell'orizzonte e spiega perché il giorno del solstizio d'estate sia il più lungo dell'anno, nel senso che il periodo di luce ha la massima durata. Il 21 giugno, infatti, il Sole sorgerà alle 5.36 e tramonterà alle 20.51.

Proprio il Sole sarà il primo a dare il benvenuto all’estate: se il solstizio scatterà alle 23,44, a partire dalle 6,56 italiane sarà visibile l’eclissi anulare di Sole. “Il fenomeno potrà essere osservato molto bene soprattutto in Asia e l’Italia – ha detto Volpini – si trova al limite settentrionale della fascia di visibilità”.

La fase parziale dell’eclissi si potrà vedere soprattutto dalle regioni del Centro Sud: a Catania, per esempio, sarà visibile per circa un’ora, dalle 6,56 alle 7,57; nel Gargano, a Peschici, dalle 6,11 alle 7,55; a Roma ci si potrà alzare con po’ più di calma perché l’eclissi si potrà osservare dalle 7,18, ma per nemmeno mezzora: alle 7,55 lo spettacolo sarà già finito.


mercoledì 17 giugno 2020

Petruzzelli riapre con visite guidate

Dopo tre lunghissimi mesi di lockdown, le porte del Teatro Petruzzelli di Bari si sono riaperte alla città con la prima delle visite guidate. C'è un'aria diversa. A visitare il politeama entrano gruppi di dieci persone alla volta, tra cui alcuni turisti stranieri: un addetto misura la temperatura e si entra seguendo la guida. 

In uno strano silenzio ovattato - la vita della città continua frenetica all'esterno - si entra nel foyer, l'unica parte originale del teatro che non andò distrutta dall'incendio con le statue dei musicisti pugliesi, Piccinni, Paisiello, Mercadante e De Giosa che ricordano i fasti del passato. 

La visita prosegue nella grande sala con i velluti rossi: 1.482 posti a sedere complessivamente, un palcoscenico largo 15 metri e profondo 27, e un sipario in alluminio 'tagliafuoco' a scongiurare altre tragedie. E nel silenzio sembra di ascoltare gli orchestrali che accordano gli strumenti, di vedere le maschere che accompagnano gli spettatori, le luci che si spengono e lo spettacolo che inizia. 


mercoledì 10 giugno 2020

Moda donna, sandali bassi: 3 regole per indossarli bene

La voglia d’estate e di gite all’aria aperta, l’arrivo del primo caldo, le belle giornate. Tutti elementi che incoraggiano a liberarsi delle scarpe e a passare, finalmente, ai sandali. Le passerelle delle collezioni spring summer 2020 ne vedono tantissimi bassi, con qualche concessione tuttavia a comode zeppe e tacchi di pochi centimetri.  Meno impegnativi dei modelli a stiletto, sanno essere comunque super femminili. Ad ogni modo, per indossarli bene, è necessario fare attenzione a queste tre semplici regole…

1. BELLI DI GIORNO – I sandali bassi sono calzature da indossare prevalentemente di giorno, incluse le varianti oro e argento. La sera richiede un tocco di eleganza in più e, in genere, un tacco alto e sottile. Questo, almeno, è quanto prevede il bon ton. 

2. A CIASCUNO IL SUO – Il sandalo giusto, oltre che con gli occhi, si sceglie provandolo. Per testarne effettivamente la comodità ma, soprattutto, per valutare l’impatto estetico e se si sposa bene alla morfologia del piede e alla forma delle dita, che non devono mai sbucare dalla scarpa. Se lunghe e irregolari, ad esempio, è bene optare per modelli che abbiano strisce più larghe, così da poterle contenere meglio e nascondere alla vista irregolarità e imperfezioni. 

3. L’ESTETICA CONTA – Infine, last but not least, non va mai trascurata la pedicure, soprattutto d’estate. I piedi vanno trattati bene e questo implica anche una necessaria e irrinunciabile routine di bellezza dedicata esclusivamente a loro, meglio se avvalendosi della competenza di un professionista. Per evitare anestetici (se non addirittura dolorosi) ispessimenti della pelle e disidratazione. Importantissimo anche un tocco di smalto, che va sempre tenuto a posto e, in caso di scheggiature, prontamente rimosso e applicato di nuovo.


venerdì 5 giugno 2020

YouTube era nato in Italia, ma non ce ne siamo accorti

Il 6 giugno 2004 il mondo piangeva la morte dell’ex presidente americano Ronald Reagan; quello in carica, George Bush, sulla strada per la Francia, si era fermato a Roma per incontrare Silvio Berlusconi; e in Italia nasceva YouTube. Non si chiamava così, si chiamava Orange Video, un omaggio al frutto simbolo della regione dove lavoravano i tre fondatori, la Sicilia. Ma loro non lo sapevano che stavano facendo la storia del web: ed è per questo che non l’hanno fatta. Questa insomma è la vicenda, finora mai raccontata, di come il primo sito per caricare e distribuire gratuitamente i video degli utenti non sia stato YouTube, ma probabilmente Orange Video. YouTube sarebbe arrivato solo un anno dopo: lo fonderanno tre ex dipendenti di PayPal. Inizialmente avevano in mente un sito dove le persone potevano caricare video in cui ciascuno parlava del partner dei sogni. Un sito di dating, insomma. 

Ma l’idea non piacque e così i tre decisero di aprire la piattaforma a tutti i tipi di video: il sito youtube.com partì il 14 febbraio 2005, il primo video (18 secondi in cui uno dei fondatori parla davanti all’elefante di uno zoo), è del 23 aprile dello stesso anno. A quei tempi Orange Video era online da nove mesi. L’idea era stata di Biagio Teseo, che all’epoca aveva 36 anni, lavorava all’università di Catania ed era un grafico specializzato in video 3D. Era molto bravo: il giorno prima del debutto di Orange Video era sul palco di un festival a Firenze a ricevere un premio da Carlo Massarini.

Oggi dice che l’idea gli venne perché cercava un modo semplice per condividere video con parenti e amici. Ai tempi i video stavano sbarcando sul digitale, ma per trasferirli occorreva inviarli con procedimenti che potevano durare anche molte ore. Fu allora che gli venne l’idea di un sito dove tutti potessero caricare e condividere video. Lo svilupparono due suoi amici, Pasquale Peluso e Stefano Salemi. Ancora oggi in rete se ne trovano le tracce: una homepage su fondo nero con lo strillo “il teatro dei vostri video”. Gli utenti potevano caricarli in ogni formato e venivano trasformati in modo che tutti potessero vederli. Era YouTube prima di YouTube insomma.

Questo fatto non è una cosa inedita: nell’innovazione capita che una idea sia nell’aria e che il primo a realizzarla non sia l’unico. Pensate al telefono e al povero Meucci. Ma per restare ai nostri tempi, in Italia abbiamo fatto il primo personal computer senza saperlo, abbiamo intuito il meccanismo su cui poi sarebbe nato Google senza crederci; insomma ci sta che in Sicilia tre ragazzi abbiano creato YouTube prima di YouTube senza trovare le risorse per crescere (ma senza neanche averle cercate con convinzione va detto). YouTube partirà nel 2005 e nei primi sei mesi raccogliere quasi 20 milioni di dollari di investimenti. Orange Video, che nel frattempo era diventato Mumble Video, chiuderà qualche tempo dopo senza aver trovato un solo investitore. “Provammo a chiedere finanziamenti all’università, ad amici e parenti, ma erano altri tempi”, ricorda oggi Biagio
.

Giornata mondiale dell'Ambiente, si celebra la biodiversità

Si celebra oggi la Giornata Mondiale per l'Ambiente dedicata quest'anno alla biodiversità, con lo slogan "E' il momento per la Natura". La biodiversità, spiega l'Onu che proclamato nel 1972 questa giornata con l'istituzione del Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente, "è la base che sostiene tutta la vita sulla terra e sott'acqua" e riguarda "ogni aspetto della salute umana, fornendo aria e acqua pulite, cibi nutrienti, conoscenze scientifiche e fonti di medicina, resistenza naturale alle malattie e mitigazione dei cambiamenti climatici. La modifica o la rimozione di un elemento di questa rete influisce sull'intero sistema di vita e può produrre conseguenze negative".

La scienza ha messo in guardia sul drammatico declino della biodiversità del pianeta: circa un milione di specie animali e vegetali (su un totale stimato di circa 8,7 milioni) sono minacciate di sparire tanto da ritenere che siamo di fronte alla sesta grande estinzione massa.

L' emergere di Covid-19 ha sottolineato il fatto che "quando distruggiamo la biodiversità, distruggiamo il sistema che supporta la vita umana - ricordano le Nazioni Unite - Oggi si stima che, a livello globale, circa un miliardo di casi di malattia e milioni di morti si verificano ogni anno a causa di malattie causate da coronavirus; e circa il 75% di tutte le malattie infettive emergenti nell'uomo sono zoonotiche, cioè trasmesse alle persone dagli animali". La natura, avverte l'Onu, "ci sta inviando un messaggio".

"La sicurezza alimentare, il benessere e la prosperità delle comunità umana è messa in pericolo se non si intraprendono azioni per invertire la crisi della biodiversità", ricorda l'Ispra (l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, il braccio scientifico del ministero dell'Ambiente).

Negli ultimi 150 anni, la copertura della barriera corallina viva è stata ridotta della metà, entro i prossimi 10 anni una specie su quattro conosciuta potrebbe essere stata spazzata via dal pianeta e ci vorrebbero 1,6 terre per soddisfare le richieste che gli umani fanno alla natura ogni anno, ricorda ancora l'Onu.


giovedì 4 giugno 2020

Beauty trends dalle star: come truccarsi per sembrare più giovani

La domanda che a tutte sorge spontanea è: ma come fanno? Botox, ritocchini dal chirurgo e colpi di Photoshop a parte, il make up può essere un validissimo alleato per avere un aspetto più giovane. Proprio come insegnano le star. Nessuna impresa eccezionale, quindi? Di base, bastano due prodotti e un po’ di attenzione per applicarli nei punti giusti. Vediamo allora come cimentarsi davanti allo specchio…

Per attenuare i segni del tempo e, allo stesso tempo, valorizzare le espressioni del viso, è necessario saper dare luce nei punti strategici. Bastano due prodotti specifici: un correttore illuminante e il fondotinta. 

Il primo, se usato bene, può contribuire al ‘miracolo’ in modo determinante. Va applicato tra le sopracciglia, nell’angolo interno dell’occhio per ‘aprire’ lo sguardo, nell’incavo della palpebra mobile e nei piccoli solchi tra il naso e le labbra. 

Si passa poi al fondotinta, facendo attenzione a non sceglierne uno troppo carico o coprente. L’effetto complessivo deve essere di freschezza e grande naturalezza. Da preferire quello fluido alla polvere compatta, che tende a evidenziare le rughe e a uniformare meno. Va applicato in quantità davvero modiche e a piccoli tocchi. Vale il detto degli inglesi: less is more, meno è meglio.