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sabato 27 novembre 2021

Indagati i vertici della Juventus, nel mirino bilanci e plusvalenze


La Guardia di finanza ha perquisito le sedi di Torino e Milano della Juventus, per reperire documentazione e altri elementi utili relativi ai bilanci societari del club bianconero, approvati negli anni dal 2019 al 2021, con riferimento sia alle compravendite di calciatori, sia alla regolare formazione dei bilanci. 

Le attività sono volte all'accertamento di ipotesi di reato di false comunicazioni delle società quotate ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, nei confronti dei vertici del club e dei direttori delle aree business, financial e gestione sportiva.

Al vaglio diverse operazioni di trasferimento di giocatori e le prestazioni rese da alcuni agenti coinvolti nelle relative intermediazioni. Inoltre, si ipotizza a carico della società il profilo di responsabilità amministrativa da reato, previsto nel caso in cui una persona giuridica abbia tratto vantaggio dalla commissione di specifici illeciti. L'attività in corso è stata comunicata alla Consob e alla Procura federale della Figc.

L'indagine, denominata "Prisma" è stata avviata nel maggio 2021 e affidata ai magistrati torinesi Ciro Santoriello, Mario Bendoni e al procuratore aggiunto Marco Gianoglio, che si sono avvalsi di intercettazioni. 

Le perquisizioni nelle sedi di Torino e Milano della Juventus eseguite dalla Guardia di finanza sono state avviate dopo la chiusura della Borsa, dove il club bianconero è quotato nell'ambito del Mercato Euronext Milan (già Mercato Telematico Azionario MTA ), vale a dire il comparto riservato alle imprese di media e grande capitalizzazione.

Nel mirino dei magistrati torinesi Ciro Santoriello e Mario Bendoni e del procuratore aggiunto Marco Gianoglio, compravendite di calciatori e bilanci societari. In particolare, nei confronti dei vertici del club e dei direttori delle aree business, financial e gestione sportiva, si ipotizzano i reati di false comunicazioni delle societa' quotate ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.

Al vaglio degli inquirenti, diverse operazioni di trasferimento di giocatori e le prestazioni rese da alcuni agenti coinvolti nelle relative intermediazioni.






venerdì 26 novembre 2021

Tanta pioggia e neve a quote basse. Dal weekend irrompe l'inverno

Prossime ore con tanta pioggia e neve a quote via via più basse. Dal weekend irrompe l'inverno con gelate Roma, 25 novembre 2021 Un'intensa perturbazione pilotata da un vortice centrato sulle Isole Baleari sta investendo l'Italia.


Essa darà l'avvio a una diffusa fase perturbata che avrà il suo culmine in un'irruzione di aria polare nel weekend. Andrea Garbinato, responsabile redazione del sito www.iLMeteo.it avvisa che nella giornata odierna temporali e piogge abbondanti o molto abbondanti colpiranno soprattutto Toscana, Lazio, Sicilia, Calabria e Puglia, ma pioverà anche sul resto delle regioni. Da venerdì inizierà ad affluire aria via via più fredda in quota.

Altri impulsi fortemente perturbati colpiranno duramente le regioni tirreniche dalla Toscana alla Campania anche con nubifragi a Roma e Napoli. La neve cadrà sulle Alpi sopra gli 800-1000 metri, dai 1300 metri sugli Appennini e in Sardegna. Con l'avvento del weekend l'aria fredda si farà sempre più incisiva e oltre a causare ancora forti piogge sulle regioni tirreniche, continue e persistenti sulla Campania, la neve scenderà ulteriormente di quota. Sulle Alpi scenderà fino in valle, mentre sugli Appennini e in Sardegna addirittura in collina (800 metri). Oltre alle precipitazioni ci sarà un netto rinforzo dei venti che soffieranno impetuosi di Libeccio e poi di Maestrale con mareggiate intense lungo le coste esposte. Le temperature cominceranno a calare dapprima al Nord, poi nel fine settimana anche sul resto delle regioni con valori ben al di sotto della media del periodo.

NEL DETTAGLIO

Venerdì 26. Al nord: maltempo sul Friuli Venezia Giulia, neve sulle Alpi del Triveneto a 900m, più sole altrove. Al centro: intenso maltempo su Sardegna occidentale, Toscana e Lazio, piogge in Umbria e Marche. Al sud: nubifragi in Campania e sulla Calabria settentrionale, specie tirrenica.

Sabato 27. Al nord: neve sulle Alpi del Triveneto a 700m, in serata peggiora in Lombardia. Al centro: maltempo su Sardegna occidentale, Toscana e Lazio, piogge in Umbria. Neve in collina. Al sud: nubifragi in Campania e sul cosentino tirrenico.

Domenica, migliora al Nord, maltempo sulle Tirreniche e in Sardegna con neve a 800 metri.






venerdì 19 novembre 2021

Operazione della Polizia postale, perquisiti 29 no vax


La Polizia di Stato sta eseguendo 29 perquisizioni, su tutto il territorio nazionale, a carico di appartenenti a sodalizi No Vax - No Green Pass molto attivi su canali Telegram, nei cui confronti vengono ipotizzati reati che vanno, a seconda delle diverse singole posizioni, dalla costituzione e partecipazione ad associazione segreta, all'istigazione, all'interruzione di pubblico servizio e all'associazione per delinquere finalizzata a compiere danneggiamenti.

La Dda della procura di Genova ha disposto 24 perquisizioni; le altre 5 le sta eseguendo la Digos di Firenze coordinata dalla procura del capoluogo toscano.

Il Compartimento Polizia postale e delle comunicazioni della Liguria, con il coordinamento del Servizio di Polizia Postale ed in collaborazione con altri Compartimenti regionali e con le Digos delle questure territorialmente competenti, su input della Direzione centrale della Polizia di prevenzione, sta eseguendo 24 perquisizioni disposte dalla Dda della Procura della Repubblica di Genova.

L'indagine è stata avviata nel più ampio contesto degli accertamenti volti a identificare gli autori di minacce rivolte a esponenti delle istituzioni regionali e a un medico infettivologo. Sempre dalle prime ore di questa mattina, la Digos della questura di Firenze, coordinata dalla Procura della Repubblica di quel capoluogo e dalla Direzione centrale della Polizia di prevenzione, sta eseguendo altre 5 perquisizioni a carico di altrettante persone attive in rete e ricollegabili al movimento "V_V", ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata a compiere danneggiamenti ed altri reati.

Per entrare nell'associazione gli affiliati venivano sottoposti a specifici programmi di reclutamento e addestramento. Gli organizzatori agganciavano prima su Facebook gli utenti no vax e poi li invitavano su canali Telegram dove venivano mandati video su come organizzare azioni di sabotaggio o danneggiamenti senza essere scoperti. E' quanto emerge dall'indagine della Polizia postale che ha portato alla perquisizione di 29 persone appartenenti a gruppi No Vax - No Green pass. I proseliti, chiamati 'guerrieri', dovevano compiere azioni di vandalismo contro i centri vaccinali, sabotare la campagna vaccinale e pubblicare, in maniera coordinata e ad orari prestabiliti, tramite account falsi, post denigratori che prendevano di mira in particolare politici, infettivologi e giornalisti. Specifici programmi di reclutamento erano stati previsti per i no vax appartenenti alle categorie dei sanitari, degli insegnanti e degli appartenenti alle forze dell'ordine. L'inchiesta era partita la scorsa estate e tra le persone finite nel mirino dei gruppi c'erano anche il presidente della Regione Giovanni Toti e l'infettivologo Matteo Bassetti.

L'organizzazione No vax scoperta dalla polizia postale della Liguria ha un simbolo formato da una doppia V racchiusa da un cerchio di colore rosso, con ogni probabilità ispirato al film V per vendetta. I proseliti prendevano il nome di Guerrieri ViVi e ricevevano un numero di matricola. Il coordinamento delle azioni di sabotaggio e disturbo si svolgeva attraverso canali Telegram segreti secondo quanto è emerso dalle indagini. Una volta entrati nelle chat di reclutamento, gli aspiranti guerrieri dovevano ascoltare una serie di audio, registrati da una voce contraffatta. Le registrazioni parlavano dell'instaurazione di un nuovo ordine mondiale, governato da intelligenze artificiali e si ipotizzavano parallelismi tra il regime nazista e l'attuale situazione di emergenza. Finito il percorso di formazione, l'aspirante guerriero doveva superare un esame e veniva guidato da un tutor per la realizzazione delle prime operazioni.






giovedì 18 novembre 2021

In Europa stanno scomparendo i passeri (e non solo)


Inquinamento e uso eccessivo di prodotti chimici in agricoltura sono finiti sul banco degli imputati per la crescente scomparsa di uccelli selvatici in Europa. I dati drammatici sul declino degli esemplari sono emersi da uno studio condotto dai ricercatori della Società reale britannica per la protezione degli uccelli e dalla Società ceca di ornitologia. I passeri sono la specie più colpita: dal 1980 a oggi sono scomparsi circa 247 milioni di esemplari. 

Secondo l’analisi condotta, nel Vecchio Continente si è verificata una perdita netta di 600 milioni di uccelli, pari a un volatile su sei rispetto a quelli che nidificavano in Europa quattro decenni fa. Tra le specie che stanno scomparendo dai nostri cieli ci sono la ballerina gialla (97 milioni in meno), gli storni (75 milioni in meno) e le allodole (68 milioni in meno).

I ricercatori, analizzando i dati su 378 delle 445 specie di uccelli originarie dell’Europa, hanno dunque scoperto che tra 1980 e 2017 le nidificazioni sono diminuite per una percentuale compresa tra il 17 e il 19 per cento. Il calo è particolarmente elevato tra le specie che vivono nei terreni agricoli.

Il passero, ad esempio, ha subito il cambiamento delle pratiche agricole. Ma gli esemplari sono diminuiti anche in città per ragioni che non sono state ancora stabilite, ma che potrebbero includere carenza di cibo, malattie come l’aviaria e l’inquinamento atmosferico.

Di certo, fanno notare gli esperti, l’intensificazione agricola causa la perdita dell’habitat mentre i prodotti chimici innescano un forte calo degli insetti che nutrono molti uccelli, innescando una reazione a catena che porta alla scomparsa dei volatili. Anche il numero di uccelli costieri, come le pavoncelle e le rondini, è crollato negli ultimi decenni.

Mentre 900 milioni di uccelli sono scomparsi in totale, 203 delle 378 specie studiate sono aumentate di numero. Il sessantasei per cento dei 340 milioni di uccelli aggiuntivi provenivano da sole otto specie in forte espansione: capinera, merlo, scricciolo, cardellino, pettirosso, colombaccio (simile al piccione) e cinciarella.






venerdì 12 novembre 2021

Smantellata rete di pedofili, tra gli arrestati c'è anche un sacerdote


C'è anche un sacerdote nella rete di pedofili smantellata da un'operazione della polizia coordinata dalla procura du Torino. E' il direttore della Caritas di Benevento don Nicola De Blasio. E' stato interrotto un traffico di scambio di materiale pornografico realizzato utilizzando minori su una nota piattaforma di messaggistica, da cui il nome della operazione, "Meet Up". 

Gli investigatori della polizia postale hanno eseguito 26 decreti di perquisizione e indagato altrettanti uomini ritenuti responsabili di detenzione e diffusione di materiale realizzato mediante sfruttamento di minori e sequestrato migliaia di files.

In tre sono stati arrestati: un sacerdote, un 37enne tecnico informatico ed il creatore del canale a pagamento oggetto dei primi accertamenti, un ragazzo all'epoca dei fatti minorenne. Gli arresti sono stati compiuti tra Piemonte, Campania e Puglia. Sequestrati migliaia di files che gli inquirenti definiscono "raccapriccianti".

Ricavati gli elementi utili alla prosecuzione dell'indagine, sono state messe a fattor comune le tracce informatiche lasciate in rete dagli internauti, che hanno consentito la loro identificazione. Particolarmente interessante si è rivelata la presenza di un ambiente chiuso, pubblicizzato dal proprio promotore, in cui veniva divulgato materiale pedopornografico previo pagamento di una somma di denaro che abilitava all'iscrizione al canale.






lunedì 8 novembre 2021

“Squid game” dilaga tra i bimbi: già 9000 firme per fermare la serie


Circa novemila. Tante sono le firme raccolte dalla Fondazione Carolina - intitolata a Carolina Picchio, prima vittima acclarata di cyberbullismo in Italia, suicidatasi nel 2013 - nella petizione online “Fermiamo lo Squid Game”, lanciata su Change.org e diretta alla Commissione parlamentare per infanzia e adolescenza. Sconsigliata agli under 14, la serie proposta da Netflix, incentrata su giochi infantili nei quali chi perde muore, in realtà si è diffusa rapidamente tra i giovanissimi, anche alla scuola primaria, e si è fatta “modello” per nuove modalità di gioco.

Sono oltre sessanta le segnalazioni giunte alla Fondazione da tutta Italia. «Mio figlio ha picchiato la sua amichetta mentre giocava a Squid Game», afferma un genitore. Un altro spiega: «A mia figlia hanno rovesciato lo zaino fuori dalla finestra perché ha perso a Squid Game». I racconti si susseguono. Cambiano le scuole, mutano i giochi, non il “pegno” da pagare in caso di sconfitta: essere picchiato da chi ha vinto. Anche chi non vuole giocare viene punito. «I miei figli non sono stati invitati alla festa del loro compagno, perché non vogliono giocare a Squid Game», dice un genitore. L’emarginazione è una delle “penitenze”. La più diffusa è lo zaino rovesciato in classe oppure dalla finestra, per umiliare chi non partecipa. E magari farlo piangere, che sia con uno schiaffo o una parola.

«La petizione è una provocazione - commenta Ivano Zoppi, segretario generale Fondazione - serve per sensibilizzare genitori, opinione pubblica e istituzioni. I minori vanno tutelati, anche nella dimensione digitale, dove prendono visione di contenuti distorti, che non possono comprendere ma riescono a replicare perché verosimili. Come i giochi di Squid Game». Ecco allora “un, due, tre stella” - “l’orologio di Milano fa tic tac” - e il tiro alla fune, con felpe e giubbotti annodati. Insomma, i giochi “classici” ma con schiaffi e punizioni per chi perde.

«La prima segnalazione è arrivata dalla mamma di un’alunna della materna e tante altre sono giunte pure dalle primarie. Sono anni che cerchiamo di spiegare che bambini e preadolescenti non possono vivere autonomamente il web. Il problema non è lo streaming e la soluzione non è solo nel parental control. Il web e i social propongono recensioni, meme, video sull’onda della viralità. Per non parlare dei link su Telegram. La questione non è tecnologica, ma educativa e riguarda tutti noi. Siamo già stati contattati dalle istituzioni e confidiamo sia presto attivato un primo tavolo di confronto sul benessere digitale dei minori. Intanto a Torino, con Casa Benefica, giovedì presenteremo un percorso educativo dedicato»






domenica 24 ottobre 2021

Maltempo: codice rosso a Reggio Calabria, non mettersi in viaggio


Il prefetto di Reggio Calabria Massimo Mariani, in relazione alla previsione di avverse condizioni meteo che interesseranno il territorio della provincia di Reggio Calabria a partire da domenica 24 ottobre ha disposto l'apertura, in via precauzionale del Centro Coordinamento Soccorsi.

Anche l'amministrazione comunale di Reggio Calabria "invita i cittadini ad attenersi alle raccomandazioni diffuse dalla Protezione Civile a seguito del 'messaggio di allertamento per possibili precipitazioni intense', diramato dalla Sala operativa regionale della Protezione Civile che prevede un livello di allertamento codice rosso.

L'Amministrazione comunale di Reggio Calabria ha disposto l'attivazione del Centro operativo comunale invitando i cittadini alla massima prudenza.

In particolare si chiede di "non mettersi in viaggio se non strettamente necessario; evitare i sottopassi; abbandonare i piani seminterrati o interrati se ubicati in zone depresse o a ridosso di fiumi, torrenti tombati o con sezioni d'alveo ristrette per cause antropiche; nelle aree indicate nel punto precedente raggiungere i piani superiori; non sostare in prossimità di aree con versanti acclivi che potrebbero dare origine a colate rapide di fango e crolli di blocchi rocciosi".






martedì 19 ottobre 2021

Arcuri interrogato a Roma dai pm per l'inchiesta sulle mascherine


L'ex Commissario per l'Emergenza Covid, Domenico Arcuri, è stato ascoltato dai pubblici ministeri Varone e Tucci della Procura di Roma, in relazione alla nota inchiesta sulle mascherine per le fattispecie di abuso d'ufficio e peculato. E' quanto comunica l'ufficio stampa dell'ex Commissario, secondo cui "è stato così possibile un confronto e un chiarimento che si auspicava da molto tempo con l'Autorità giudiziaria, rispetto alla quale sin dall'origine dell'indagine Arcuri ha sempre avuto un atteggiamento collaborativo, al fine di far definitivamente luce su quanto accaduto".

Arcuri, interrogato sabato, risulta indagato per abuso d'ufficio e peculato nell'ambito dell'indagine che coinvolge, tra gli altri, gli imprenditori Mario Benotti, Andrea Vincenzo Tommasi ed Edisson Jorge San Andres Solis. L'ex capo della struttura commissariale venne iscritto anche per il reato di corruzione, fattispecie per la quale i pm capitolini, coordinati dal procuratore aggiunto Paolo Ielo, hanno sollecitato l'archiviazione. 

Su diposizione della Procura di Roma sono state sequestrate dalla Guardia di Finanza oltre 800 milioni di mascherine provenienti dalla Cina risultate "non regolari". L'attività di sequestro è stata svolta presso la struttura commissariale nazionale e alcune di quelle regionali nell'ambito dell'inchiesta che vede indagato l'ex Commissario per l'Emergenza, Domenico Arcuri. 

"L'esame fisico/chimico delle mascherine e dei dispositivi di protezione acquistati, compiuto tanto dall'Agenzia dogane di Roma" che da "consulenti nominati" dai pm ha dimostrato che "gran parte" dei dispositivi per i quali si è disposto il sequestro "non soddisfano i requisiti di efficacia protettiva richiesti dalle norme Uni En" e "addirittura alcune forniture sono state giudicate pericolose per la salute". Lo scrive la Procura di Roma nel decreto di sequestro disposto per oltre 800 milioni di mascherine.

I Dpi in questione, sia mascherine chirurgiche che Ffp2 e Ffp3 o Kn95, non hanno passato gli esami all'"aerosol di paraffina" ed "aerosol al cloruro di sodio". Nel documento i magistrati scrivono che "appare necessario procedere al sequestro probatorio di tutte le mascherine chirurgiche e di tutti i dispostivi di protezione attualmente giacenti. Sia di quelli appartenenti a partite giudicate inidonee, sia quelli appartenenti a partite non esaminate - potenzialmente inidonee o pericolose - non essendo stato possibile, in base alle informazioni ottenute dalla Struttura Commissariale, distinguerli da quelli di partite esaminate con esito regolare al fine di garantire la possibilità della perizia, evidentemente necessaria per la prova di responsabilità penale e per l'accertamento di idoneità".






lunedì 18 ottobre 2021

Abbonamenti pirata a pay tv, 1.800 denunciati


Un uomo residente in provincia di Varese è stato denunciato per una lucrosa attività di vendita di abbonamenti pirata in molte regioni italiane svolta attraverso internet grazie alla violazione dei diritti delle piattaforme televisive 'Mediaset Premium', 'Sky', 'Dazn' e 'Disney Channel'.

Lo comunica la Guardia di Finanza di Varese. L'indagato è accusato di "contraffazione, violazione della proprietà intellettuale e frode informatica" mentre gli incauti abbonati, circa 1.800, oltre a delle ammende salate sono stati denunciati per ricettazione. 

Il venditore degli abbonamenti pirata è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Milano - Sezione Reati Informatici, per i reati di contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi ovvero di brevetti, modelli e disegni, violazione della proprietà intellettuale e frode informatica.

La Gdf ha poi contestato gli illeciti amministrativi nei confronti dei numerosi sottoscrittori di abbonamento con l'applicazione di sanzioni per complessivi circa 300 mila euro e, dall'altro, alla tassazione dei proventi illeciti in capo all'indagato, quantificati in circa 500 ila euro, frutto delle operazioni di vendita illegale effettuate dal 2017 al 2020. L'operazione di vendita avveniva attraverso i contatti presenti sui siti internet: numeri di telefono, indirizzi mail, canali di messaggistica istantanea dedicati. L'indagato gestiva le richieste di informazioni e la stipula dei contratti di abbonamento con i singoli clienti i quali, in seguito alla comunicazione del Mac Address, ricevevano il numero dell'ordine con gli estremi per l'esecuzione dei pagamenti.

Singolare, sottolinea la Guardia di Finanza, che, al fine di declinare ogni responsabilità nel caso di visione di tali canali nel nostro Paese, agli abbonati era indicata anche una delle condizioni di vendita dei prodotti, con la quale sul sito pirata veniva espressamente comunicato ai medesimi che "la visione di tali palinsesti televisivi avrebbe potuto comportare loro dei rischi collegati ai diritti esclusivi di diffusione della proprietà intellettuale".






lunedì 4 ottobre 2021

Aereo precipita sopra una palazzina, morte le 8 persone a bordo


Un aereo privato è precipitato sopra un edificio in via Marignano, a San Donato Milanese (Milano) e le otto persone a bordo sono tutte morte: pilota, copilota, cinque adulti e un bambino. Le vittime sono tutte straniere, ha spiegato il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano.

L'aereo ha avuto un impatto molto violento sul tetto dell'edificio. L'aereo era decollato da Linate diretto a Olbia. 

L'aereo è caduto su una palazzina vuota in ristrutturazione, adibita a uffici e parcheggio per autobus. Gli abitanti della zona hanno sentito un sibilo fortissimo e poi un'esplosione, causata dall'impatto.

Immediatamente le fiamme hanno avvolto la palazzina di due piani in via 8 ottobre 2001, angolo via Marignano, a pochi passi dalla sede dell'Eni di San Donato e dal capolinea della metropolitana gialla di Milano. 

"L'impatto è stato devastante": lo ha spiegato Carlo Cardinali, funzionario dei vigili del fuoco di Milano, accorsi immediatamente a San Donato Milanese (Milano) dove un aereo si è schiantato contro una palazzina. "Attualmente è stato individuato un solo corpo", ha aggiunto spiegando che l'aereo è finito contro la facciata dall'edificio.

L'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) ha aperto un'inchiesta e disposto l'invio di un'investigatore sul posto. Secondo quanto ricostruito finora dall'agenzia, "il velivolo PC-12 marche di identificazione YR-PDV, era decollato da Linate alle 13:04 con destinazione Olbia. L'aereo ha colpito un edificio stabile e si è incendiato". 

Dalle prime informazioni il pilota del Piper era un cittadino tedesco e a bordo, tra i passeggeri, c'era anche una cittadina francese. L'Areu spiega che sono in corso le operazioni di identificazione dei corpi.

Tra le vittime c'è un ricco immobiliarista romeno  - Era considerato uno degli uomini più ricchi della Romania Dan Petrescu, proprietario e pilota dell'aereo che si è schiantato contro una palazzina a San Donato Milanese (Milano). Aveva 68 anni, doppia cittadinanza tedesca e romena, ed era uno dei principali investitori nel settore immobiliare del suo paese. Tra le vittime suo figlio di 30 anni, Dan Stefan Petrescu, indicato inizialmente alla guida dell'aereo, nato a Monaco di Baviera e anche lui con doppia cittadinanza, e sua moglie, di 65 anni, nata in Romania con cittadinanza francese. Con loro altre 5 persone ancora da identificare, compreso il bambino probabilmente di pochi anni.




domenica 26 settembre 2021

Ascensore negato a disabile bolognese, J-Ax raccoglie appello


È diventato un caso la vicenda di un anziano disabile bolognese, costretto su una carrozzella dopo un ictus e da 15 anni anni impossibilitato a uscire da solo dal suo appartamento di Borgo Panigale, al terzo piano di un edificio senza ascensore, al quale era stata "negata" l'installazione di un sistema elevatore. Ne ha raccolto l'appello il rapper J-Ax che vuole aiutare l'uomo e sollecita anche il sindaco di Bologna. Il superbonus 110% avrebbe finalmente permesso di installare a costo zero una piattaforma elevatrice nel palazzo in cui vive il disabile.

La decisione era già stata approvata qualche mese fa ma a fine luglio uno dei condòmini ha impugnato la delibera, adducendo possibili conseguenze strutturali all'edificio, nonostante i pareri favorevoli di più di un ingegnere.

Elisa, la figlia dell'anziano, si era quindi rivolta all'associazione Confabitare, che le ha dato assistenza, e poi agli organi di informazione per raccontare la storia, sperando in un ripensamento e in un gesto di umanità da parte del vicino di casa. Il timore è che i tempi di una mediazione e poi di una ipotetica causa facciano scadere i termini per accedere al bonus, circostanza che potrebbe fare cambiare idea anche ad altri condomini. Un primo effetto dell'appello di Elisa è stato la richiesta di un incontro dello stesso condomino con il presidente di Confabitare Alberto Zanni, che avverrà nei prossimi giorni.

Nel frattempo la vicenda ha suscitato l'interesse del rapper J-Ax che, in un video pubblicato sui propri canali social, annuncia di essere disposto a farsi carico delle spese legali per aiutare l'anziano. "Ehi sindaco di Bologna ci sei?" chiede nel video, per sollecitare anche le autorità locali a sostenere la causa del disabile. "È stato un gesto incredibile quello di J-Ax, lo ringraziamo di cuore - ha commentato Elisa in un'intervista all'emittente locale E'tv - ma i miei genitori vogliono cercare di farcela da soli. Non vogliamo speculare su questa vicenda, c'è questa occasione di realizzare l'ascensore con il superbonus e vogliamo solo portare avanti la battaglia per riuscire a installarlo".




mercoledì 22 settembre 2021

Insegnante deve lasciare l'aula: il Green Pass era appena scaduto


Le scade il Green pass durante la lezione in classe e per questo motivo un'insegnante di sostegno è stata costretta a lasciare l'aula. E' accaduto venerdì a Riccione in una scuola superiore.

«Dovevo lavorare fino a mezzogiorno - ha dichiarato la professoressa - ma all'improvviso, mentre ero in classe, sono stata convocata dal preside. Invitata ad esibire il mio certificato verde, dopo i controlli del caso, sono stata invitata ad uscire, in quanto risultava appena scaduto. Erano circa le 9.30 e in una decina di minuti ho dovuto raccogliere le mie cose ed andarmene. Nell'ora successiva la docente curricolare non era in presenza, ma in collegamento da casa. Perciò di fatto la mia allieva è rimasta sola con i compagni, sotto la vigilanza di un adulto, che fa parte del personale non docente, ma solo io sono in grado di gestire le crisi epilettiche, di cui purtroppo la studentessa soffre».

«Non si può fare di tutta l’erba un fascio, - ha aggiunto l'insegnante - ricorro al tampone ogni 48 ore, perché soffro di malattie autoimmuni, ma anche perché mi sono ammalata di Covid lo scorso novembre ed ho ancora i titoli anticorpali altissimi».

«La responsabilità non è del preside che ha eseguito solamente il suo dovere, seguendo le direttive», ha concluso l'insegnante. Il dirigente scolastico ha replicato: «Ho solo provveduto a garantire la copertura per gli alunni».




sabato 18 settembre 2021

Palombelli: "Io vittima di diffamazione senza precedenti"


"Sono stata vittima di una diffamazione senza precedenti. Il mio nome, accostato all'istigazione e alla giustificazione della violenza sulle donne.

Tutti coloro che si sono resi protagonisti di questa palese falsità ne risponderanno in tribunale. Non posso accettare una simile aggressione completamente ingiustificata e superficiale. Aspetto le scuse dei rappresentanti delle istituzioni che non si sono documentati sui fatti prima di emettere sentenza via web. Continuerò a porre domande, anche scomode, perché è il mio mestiere. Ma non accetterò diffamazioni, da qualunque parte siano arrivate. La diffamazione è un reato e io credo nella giustizia". 

E' la replica sui social di Barbara Palombelli dopo le polemiche scatenate dalle sue parole sui femminicidi durante la puntata de Lo Sportello di Forum su Rete4.

La giornalista ieri era intervenuta anche Quarto Grado sempre su Ret4 per chiarire il suo pensiero: "Chiedo scusa se qualcuno sentendo quella frase ha pensato che potessi essere complice di chi commette un delitto, ma il mio era un discorso diverso" ha detto. "Sono sempre stata in prima linea - ha aggiunto - contro la violenza sulle donne. Lo dice la mia storia personale, ho portato anche a casa mia figli oggetto di violenza. Essere messa tra le persone che giustificano la violenza mi ha provocato grande malessere. Abbiamo spiegato come disinnescare la rabbia, ma nessuna rabbia può giustificare un omicidio".

"Non esiste alcuna giustificazione a un femminicidio - ha proseguito Palombelli a Quarto Grado - ma dobbiamo fare tutti un passo avanti e capire come disinnescare la violenza prima che diventi un femminicidio. Dobbiamo parlare per prevenire i comportamenti. Se qualcuno ha pensato di montare una tempesta mediatica contro di me io sono pronta a rispondere con la mia storia". 




martedì 14 settembre 2021

J-Ax minacciato dai no vax, "sono terroristi"


"Ho ricevuto delle minacce da alcuni NO-VAX che vogliono: 'Cercarmi, bastonarmi, investirmi e riempirmi di botte'. Quando la politica capirà che siamo di fronte a un gruppo di terroristi anti-italiani che si sta radicalizzando, sarà, come sempre, troppo tardi": J-Ax, che, dopo aver preso il Covid, si è fatto portavoce della campagna pro vaccini lo ha scritto su Instagram dove ha anche postato un video.

"Sono anti italiani perché più spazio hanno più rallenteranno il rilancio del nostro Paese - ha sottolineato nel lungo video ricordando che non è la prima volta che ha ricevuto minacce - Chiunque abbia amore per l'Italia dovrebbe combattere chi vuole la sua distruzione e i negazionisti vogliono distruggere gli italiani e l'Italia" "Capisco la paura che hanno le persone che non vogliono vaccinarsi.

Cosa credete, che noi che ci siamo vaccinati non abbiamo avuto dubbi? Non ci siamo detti 'magari la sfiga che qualcosa vada storto capita proprio a me'? ma l'abbiamo fatto - ha spiegato - , perché è un dovere civico, certo per la nostra salute ma anche per difendere la vostra salute, la salute del Paese e del mondo".

J-Ax ha definito i negazionisti "dei privilegiati che non hanno mai visto cosa fa il Covid". "Io - ha raccontato - non solo ho avuto il Covid in casa. Ho perso anche qualcuno di importante" aggiungendo che di Covid è morto il padre di Jad, l'altra metà con lui degli Articolo 31.

"Nessuno vuole togliere la libertà di nessuno. Si tratta solo - ha concluso - di rispettare la vita, il dolore e la morte delle persone perché questo è il Covid".




venerdì 3 settembre 2021

Prof senza green pass, fatto uscire dai Carabinieri


Sono intervenuti i carabinieri questo pomeriggio per far uscire dalla scuola Giuseppe Pantaleo, il professore di francese dell'Istituto Curie-Levi di Torino, che per il secondo giorno consecutivo si è presentato nella sede di via Madonna delle Salette senza il Green pass. Lo stesso docente ieri aveva denunciato il dirigente scolastico, accusandolo di abuso d'ufficio.

'Il preside - spiega Pantaleo - mi ha invitato a uscire perché sprovvisto del Green pass, gli ho risposto che di mia spontanea volontà non sarei uscito, così ha chiamato i carabinieri. Dev'essere chiaro che non sono io che esco, ma mi portano fuori i carabinieri". 

Pantaleo, insieme a un'altra collega, ieri mattina aveva provato a partecipare al collegio docenti, presentando al posto del Green pass un certificato di esenzione al vaccino. Ma il preside non aveva accettato il documento in quanto firmato da un medico di medicina generale e non dal medico curante. 

Dopo la denuncia dai carabinieri, il professor del Curie-Levi aveva fatto inviare dal suo avvocato una diffida affinché il preside lo lasciasse entrare alla riunione didattica di oggi pomeriggio. "Sarei disposto a fare il tampone solo se lo faranno tutti, anche i vaccinati", aggiunge Pantaleo.




giovedì 2 settembre 2021

Green pass: flop delle proteste nelle stazioni


Allerta nelle stazioni per il rischio di proteste annunciate dai No Green Pass ma l'appuntamento diventa un flop. Poche persone, al massimo qualche decina, stanno partecipando alle manifestazioni di protesta contro il Green pass nelle stazioni ferroviarie di varie città italiane, nel giorno in cui il certificato vaccinale diventa obbligatorio per viaggiare sui treni a lunga percorrenza. Un'iniziativa No Vax che si sta rivelando un flop, anche secondo numerosi commenti pubblicati in queste ore su 'Basta dittatura!', il gruppo di Telegram su cui nei giorni scorsi è rimbalzata la chiamata alla mobilitazione.

"Qui ci sono solo giornalisti, io vado via. Grazie per la prossima volta non invitate proprio", scrive Ghosst, e dello stesso tenore sono molti interventi nella chat, in cui si alternano commenti sgrammaticati e scambi di insulti fra chi si ribella alla "dittatura sanitaria" e chi invece deride il rifiuto di vaccinarsi contro il Covid. "Io sono a Brescia non c'è nessuno", dice Billy, mentre Lisa A. è "pronta qua a Firenze: tutti poliziotti pronti chi altro c''è?". 

Esprime delusione l'emoticon con cui Marco B constata lo stesso scenario a Bergamo, e commenti praticamente identici arrivano da Riccione, Termoli, Trento. "Io sono in centrale a Milano non c'è nessuno - interviene Pino - a parole tutti leoni poi nessuno fa nulla".




venerdì 27 agosto 2021

20enne aggredita e uccisa da un branco di cani


Una ragazza di vent'anni è morta dopo essere stata aggredita da un branco di cani randagi nella zona delle Serre Catanzaresi. La vittima, Simona Cavallaro, era in gita assieme a degli amici nelle vicinanze di un'area picnic in località Monte Fiorino, nel territorio del comune di Satriano. Stando a quanto emerso, la ragazza si sarebbe allontanata nei boschi dove è stata aggredita e uccisa dal branco. 

I cani erano una decina e di grossa taglia. I loro morsi, in punti vitali, non le avrebbero lasciato scampo: la 20enne non è riuscita a divincolarsi e a scappare. L'amico che si era addentrato con la vittima nel bosco, invece, è riuscito a fuggire e a nascondersi in un casolare.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Soverato e il magistrato di turno assieme ai vigili del fuoco.

E' toccato proprio ai militari il compito di informare del decesso i famigliari della ragazza. Sotto shock gli amici della vittima che erano partiti con lei per trascorrere qualche ora in spensieratezza.

La notizia della morte della ventenne si è subito diffusa a Soverato dove la vittima viveva con la famiglia. Sgomento, incredulità e costernazione i sentimenti prevalenti nella cittadina dello Ionio catanzarese tra le più frequentate mete turistiche della Calabria, tra le persone che conoscevano la vittima e la sua famiglia.




martedì 24 agosto 2021

Lavoro: Wwf, 39 milioni nuovi posti con incentivi a natura


Trentanove milioni di nuovi posti di lavoro potrebbero essere creati con un sola annualità dei 500 miliardi di dollari che ogni anno i governi investono in sussidi dannosi per la natura, come l'agricoltura insostenibile o la pesca eccessiva, e se quelle risorse fossero dirottate verso un impiego positivo per la natura, come la rinaturalizzazione. Lo afferma il Wwf sulla base di un modello contenuto nel nuovo rapporto dal titolo "Halve Humanity's Footprint on Nature to Safeguard our Future" (Dimezzare l'impronta ecologica dell'umanità sulla natura per salvaguardare il nostro futuro) reso noto in vista dei negoziati delle Nazioni Unite sulla Biodiversità.

"Non solo riorientare questa spesa verso pratiche sostenibili aiuterebbe a ridurre l'impatto sulla biodiversità, ma ci aiuterebbe anche a passare a un'economia positiva per la natura e a cambiare i nostri attuali modelli di produzione e consumo assolutamente insostenibili - spiega Marco Lambertini, direttore generale del Wwf International - Reindirizzando queste risorse potremmo innescare, inoltre, un circolo virtuoso in grado di produrre 10.000 miliardi di dollari di valore annuale e 400 milioni di posti di lavoro dedicati a una nuova economia nature positive".

Il Wwf ricorda che nel 2020, il Future of Nature and Business Report del World Economic Forum ha previsto che le soluzioni "nature-positive" potrebbero creare 395 milioni di posti di lavoro entro il 2030 e 10.100 miliardi di dollari in opportunità commerciali.

"La necessità di raggiungere un accordo per fermare e invertire la perdita di natura entro il 2030 non è mai stata così urgente" avverte il Wwf ricordando che "più della metà del Pil mondiale - 44mila miliardi di dollari - dipende in qualche modo dalla natura. Il cambiamento ambientale globale mette a rischio quasi 10.000 miliardi di dollari entro il 2050 e potrebbe provocare un aumento dei prezzi su larga scala per le principali materie prime come, tra le altre, il legno e il cotone". 




venerdì 20 agosto 2021

Parte progetto italiano per decarbonizzare industria vetro


Parte in Italia un progetto per la decarbonizzazione dell'industria del vetro con l'utilizzo dell'idrogeno. Il progetto è nato dalla collaborazione di un gruppo di lavoro composto da Snam, Rina, Bormioli Luigi, Bormioli Rocco, Stara Glass, Università degli studi di Genova, Stazione Sperimentale del Vetro, Ifrf Italia, Sgrpro e Rjc Soft.

Il gruppo rappresenta l'intera filiera e coinvolge specialisti del settore energetico, gruppi vetrari di primo livello, player nel campo della produzione e del trasporto di combustibile, aziende della certificazione e nell'integrazione di sistemi, imprese di progettazione di forni fusori e centri universitari di ricerca. 

L'idrogeno avrà un "ruolo fondamentale nella decarbonizzazione di settori a elevata intensità energetica come quello del vetro per centrare gli obiettivi climatici nazionali ed europei", afferma l'amministratore delegato di Snam,Marco Alverà.

Il progetto, chiamato 'Divina' (Decarbonizzazione dell'Industria Vetraria: Idrogeno e Nuovi Assetti), nel breve e medio periodo, di valutare il risultato dell'introduzione di una percentuale crescente di idrogeno miscelato al gas naturale in forni fusori esistenti e in regolare regime di produzione.

"Continuiamo a lavorare con Snam e con altre realtà per contribuire alla transizione ecologica delle principali filiere energivore", sostiene Ugo Salerno, presidente e amministratore delegato di Rina.

"In qualità di eredi di una delle più antiche tradizioni industriali europee di produzione di vetro di alta qualità, vogliamo essere protagonisti del processo di decarbonizzazione del nostro settore catalogato come hard-to-abate", afferma Vincenzo Di Giuseppantonio, amministratore delegato del gruppo Bormioli Luigi.




giovedì 19 agosto 2021

Rave Viterbese, intervento forze dell'ordine nell'area del raduno


Intervento delle forze dell'ordine nell'area del rave di Mezzano, nel Viterbese. Nelle ore notturne c'è stato un notevole afflusso in uscita di mezzi provenienti dal rave del lago. Nei varchi di uscita viterbesi presidiati, i partecipanti all'evento sono stati identificati.

Non si sono registrate finora particolari criticità per quanto riguarda l'ordine e la sicurezza pubblica, fa sapere la questura di Viterbo. Al momento, risultano presenti ancora una cinquantina di mezzi e circa 100 persone. Continua anche il monitoraggio dei presidi di accesso all'area con identificazione dei partecipanti all'evento: ad ora sono state identificate oltre 2.000 persone e più di 700 mezzi.

Nelle prime ore del mattino, informa la questura viterbese, le forze dell'ordine si sono avvicinate al sito del raduno verificando una ridotta presenza. "La pressante attività di mediazione in corso fin dall'inizio dell'evento, unita ad un monitoraggio incessante delle zone di accesso al sito - viene aggiunto - ha consentito un allontanamento controllato dei partecipanti all'iniziativa".

Il rave era arrivato al quinto giorno consecutivo. L'evento non autorizzato, che ha chiamato a raccolta giovani da tutta Europa, è iniziato nelle campagne di Valentano nel Viterbese dalla notte fra il 13 e il 14 agosto. Le forze dell'ordine hanno controllato da giorni la zona a ridosso del terreno per impedire nuovi accessi. In corso una riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza in Prefettura. Sul tavolo anche la questione del rave in corso. Il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, ha seguito costantemente l'evolversi della situazione del rave party nel viterbese. 

"Situazione fuori controllo, nessuna trattativa è possibile. Va ripristinato il corretto ordine pubblico, identificate le persone e individuate le responsabilità di un simile assembramento". Così l'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato in merito al rave a Mezzano nel viterbese. "I servizi della Asl segnalano una situazione grave" aggiunge.

Intanto la Procura di Viterbo ha aperto un fascicolo di indagine in relazione alla morte di un ragazzo di 25 anni avvenuta al rave. Nel fascicolo, coordinato dal procuratore Paolo Auriemma, si procede per morte come conseguenza di altro reato. Il corpo del giovane è stato trovato nelle acque del Mezzano, dove il ragazzo era stato visto immergersi. I magistrati sono in attesa dei risultati dell'autopsia disposta per accertare le cause del decesso.