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giovedì 4 marzo 2021

Istat: Nel 2020 335mila famiglie in povertà assoluta in più


La povertà assoluta torna a crescere e tocca il record dal 2005. Le stime preliminari Istat del 2020 indicano valori dell'incidenza di povertà assoluta in crescita sia in termini familiari (da 6,4% del 2019 al 7,7%), con oltre 2 milioni di famiglie, sia in termini di individui (dal 7,7% al 9,4%) che si attestano a 5,6 milioni.

Nell'anno della pandemia si azzerano i miglioramenti registrati nel 2019. Dopo 4 anni consecutivi di aumento, si erano infatti ridotti in misura significativa il numero e la quota di famiglie (e di individui) in povertà assoluta, pur rimanendo su valori molto superiori a quelli precedenti la crisi del 2008.

Secondo le stime preliminari, nel 2020 le famiglie in povertà assoluta sono oltre 2 milioni (il 7,7% del totale, da 6,4% del 2019, +335mila) per un numero complessivo di individui pari a circa 5,6 milioni (9,4% da 7,7%, ossia oltre 1milione in più rispetto all'anno precedente).

Nel 2020 si è registrato un calo record della spesa per consumi delle famiglie. E' quanto emerge dalle stime preliminari Istat pubblicate oggi in Statistica today . L'aumento della povertà assoluta si inquadra nel contesto di un calo record della spesa per consumi delle famiglie (su cui si basa l'indicatore di povertà). Secondo le stime infatti, nel 2020 la spesa media mensile torna ai livelli del 2000 (2.328 euro; -9,1% rispetto al 2019). Rimangono stabili solo le spese alimentari e quelle per l'abitazione mentre diminuiscono drasticamente quelle per tutti gli altri beni e servizi (-19,2%).

L'incremento della povertà assoluta registrato nel 2020 è maggiore nel Nord del Paese e riguarda 218mila famiglie (7,6% da 5,8% del 2019), per un totale di 720mila individui. Peggiorano anche le altre ripartizioni ma in misura meno consistente. Il Mezzogiorno resta l'area dove la povertà assoluta è più elevata: coinvolge il 9,3% delle famiglie contro il 5,5% del Centro. E' quanto emerge dalle stime preliminari dell'Istat pubblicate in Statistica today.



martedì 9 febbraio 2021

Bitcoin a livelli record dopo la decisione di Tesla.

Schizzano a livelli record le quotazioni del Bitcoin dopo che Tesla ha annunciato la decisione di investire 1,5 miliardi di dollari nella criptovaluta. Quest'ultima e' arrivata ad essere scambiata a oltre 43.000 dollari.

Secondo Bloomberg, Tesla ha deciso di investire 1,5 miliardi di dollari in Bitcoin ma prevede anche di cominciare ad accettare pagamenti in criptovaluta.

La decisione di Tesla e' contenuta in una comunicazione alla Sec, la Consob americana.

Si spiega come il bitcoin garantisce "piu' flessibilita' per diversificare e massimizzare ulteriormente gli utili". Se la societa' californiana fondata da Elon Musk dovesse cominciare ad accettare pagamenti in criptovaluta per l'acquisto dei propri prodotti sarebbe il la prima casa automobilistica a farlo. Musk e' pero' al centro delle polemiche per aver provocato nelle ultime settimane attraverso una serie di tweet un incremento del valore delle criptovalute, non solo il bitcoin ma anche la meno conosciuta dogecoin schizzata del 65% in 24 ore dopo una serie di tweet di Musk e di alcune celebrity, dal rapper Snoopy Dog a Gene Simmons dei Kiss.



domenica 31 gennaio 2021

Parte lunedì la lotteria degli scontrini, premi da marzo.

Parte la lotteria degli scontrini. Dal primo febbraio gli acquisti di beni e servizi di almeno 1 euro pagati con strumenti elettronici presso esercenti che trasmettono telematicamente i corrispettivi potranno generare biglietti virtuali validi per partecipare alla prima estrazione. In serbo premi sia per chi compra sia per chi vende: l'11 marzo la prima estrazione mensile che distribuirà premi da 100.000 euro a 10 acquirenti e premi da 20.000 a 10 esercenti a fronte di scontrini trasmessi e registrati al Sistema lotteria nel mese di febbraio.

Alla lotteria possono partecipare tutti i maggiorenni residenti in Italia che pagano con carte di credito, prepagate, bancomat o app beni o servizi per almeno 1 euro di spesa presso esercenti che trasmettono telematicamente i corrispettivi. Non possono invece partecipare alla lotteria, specificano Mef, Agenzia delle Entrate, Agenzia delle Dogane e Sogei, gli acquisti in contanti, gli acquisti online, quelli per i quali si emette fattura e quelli per i quali il cliente fornisce all'esercente il proprio codice fiscale o tessera sanitaria a fini di detrazione o deduzione fiscale. 

Ecco come funziona:  

PREMI OGNI SETTIMANA, OGNI MESE E SUPEPREMIO ANNUALE - La lotteria ha in serbo premi sia per chi compra sia per chi vende. Giovedì 11 marzo è fissata la prima estrazione mensile che distribuirà premi da 100.000 euro a 10 acquirenti e da 20.000 a 10 esercenti a fronte degli scontrini trasmessi e registrati al Sistema lotteria dal primo al 28 febbraio. Da giugno si aggiungeranno le estrazioni settimanali che distribuiranno ogni settimana 15 premi da 25.000 euro per chi compra e 15 premi da 5.000 euro per chi vende. All'inizio del prossimo anno si terrà la prima estrazione annuale che premierà uno degli acquisti effettuati dal primo febbraio al 31 dicembre 2021 assegnando 5 milioni di euro a un acquirente e 1 milione di euro a un esercente.

ACQUISTI CON CARTE, NON ONLINE - Possono partecipare alla lotteria tutti i maggiorenni che pagano con carte di credito, carte di debito, bancomat, carte prepagate o app. Non valgono gli acquisti in contanti e nemmeno quelli online. Sono escluse anche le spese detratte con la tessera sanitaria.

SERVE IL CODICE LOTTERIA - Per partecipare bisogna mostrare il proprio codice lotteria al momento dell’acquisto: un codice a barre e alfanumerico che si può ottenere inserendo il proprio codice fiscale sul Portale www.lotteriadegliscontrini.gov.it. Il codice può essere stampato o salvato su smartphone o tablet per essere esibito all’esercente quando si effettua l’acquisto.

TANTI BIGLIETTI QUANTI SONO GLI EURO SPESI - Se l’importo della spesa è almeno pari a 1 euro, lo scontrino elettronico che l’esercente invia telematicamente produrrà un biglietto virtuale per ogni euro speso, fino a un massimo di 1.000 biglietti per ogni scontrino di importo pari o superiore a 1.000 euro.

LE VINCITE - Le vincite sono comunicate tramite PEC all’indirizzo comunicato nell’area riservata del Portale lotteria. In assenza di una PEC, la comunicazione viene inviata tramite raccomandata con avviso di ricevimento.



sabato 9 gennaio 2021

Musk si scopre l'uomo più ricco del mondo

Elon Musk vola sempre più in alto: è diventato l'uomo più ricco del mondo con un patrimonio di 188,5 miliardi di dollari. Il miliardario visionario alla guida del colosso delle auto elettriche Tesla e di Space-X ha buttato giù dal gradino più alto del podio del Bloomberg Billionaires Index, l'elenco dei Paperoni il cui patrimonio viene aggiornato in tempo reale in base alle quotazioni di Borsa, il fondatore di Amazon, Jeff Bezos, che guardava tutti dall'alto in basso dall'ottobre del 2017.

A Wall Street il titolo Tesla è schizzato del 6%, permettendo all'imprenditore sudafricano di sorpassare il suo rivale a quota 187 miliardi. La capitalizzazione di Tesla è volata a 766 miliardi di dollari e vale ora più di Facebook ma anche più di altri costruttori come Toyota, Volkswagen, Hyundai, Gm e Ford messe insieme. "Che strano", è stata la reazione del tycoon in un tweet, apprendendo di essere diventato l'uomo più ricco del mondo, aggiungendo poi: "Torniamo al lavoro".

Il suo patrimonio è destinato ad aumentare ancora di più con i Democratici e il Presidente eletto Joe Biden forti sostenitori di una politica green negli Usa e quindi di più auto elettriche in circolazione. Circa questa sua immensa ricchezza, Musk ha sempre detto di non essere interessato a cose materiali e che una metà del suo patrimonio "servirà a risolvere i problemi del nostro pianeta mentre l'altra metà servirà a costruire una città auto-sufficiente su Marte per assicurare la continuità della vita, di tutte le specie, nel caso in cui la Terra venga colpita da una meteorite".

La ciliegina sulla torta per Musk arriva dopo un anno in cui la sua ricchezza è aumentata di 150 miliardi di dollari grazie proprio al rally di Tesla in Borsa nel 2020 (+743%), sostenuto dagli utili della società segnati in diversi trimestri dell'anno scorso e quindi dall'ingresso nell'indice americano S&P 500 poco prima di Natale. 



venerdì 25 dicembre 2020

Fincantieri consegnata all'armatore la Costa Firenze

Costa Crociere, compagnia italiana di Carnival Corporation & plc ha preso ufficialmente in consegna da Fincantieri la nuova nave Costa Firenze, progettata e costruita nei cantieri di Marghera, che trae ispirazione dal Rinascimento fiorentino. L'appuntamento si è svolto qualche giorno fa in modalità full digital.

Con una stazza di 135.500 tonnellate lorde e una capacità di oltre 5.200 ospiti, Costa Firenze fa parte di un piano di espansione che comprende un totale di 7 nuove navi in consegna per il Gruppo Costa entro il 2023, per un investimento complessivo di oltre 6 miliardi di euro, di cui tre devono essere ancora consegnate.

Nella flotta di Costa Crociere, 11 navi delle 14 attualmente in servizio sono state realizzate da Fincantieri, una testimonianza della solida relazione tra le due realtà, oltre a rappresentare un contributo significativo all'economia italiana, garantendo lavoro a migliaia di addetti dei cantieri e di imprese esterne, impegnate soprattutto nell'allestimento degli interni.

"La consegna della nuova Costa Firenze è un segno di speranza per tutto l'ecosistema crocieristico e turistico, e rappresenta la testimonianza più tangibile della volontà del nostro Gruppo di ripartire. Il nostro auspicio è che le persone possano tornare presto a viaggiare e sempre più navi possano riprendere a navigare, contribuendo al rilancio del turismo in Italia, in Europa e nel mondo" ha dichiarato Michael Thamm, Group CEO, Costa Group e Carnival Asia e Direttore Generale di Costa Crociere.





martedì 22 dicembre 2020

Dall'Ue via libera alla fusione tra Fca e Psa: nasce Stellantis

La Commissione europea ha approvato la proposta di fusione tra i gruppi automobilistici Fca e Psa, ai sensi del regolamento sulle concentrazioni dell'Ue. L'approvazione alla nascita del gruppo Stellantis è subordinata al pieno rispetto di un pacchetto di impegni offerto dalle società. Il via libera è arrivato dopo un'indagine approfondita di Bruxelles, che ha stabilito come l'operazione non sollevi problemi di concorrenza.

Fca e Psa accolgono "con grande favore" l'autorizzazione della Commissione europea alla fusione e alla creazione di Stellantis. E, in una nota, ricordano che il 4 gennaio 2021 gli azionisti di entrambe le società si incontreranno separatamente e saranno invitati ad approvare la transazione. La chiusura della fusione dovrebbe avvenire entro la fine del primo trimestre del 2021.

Inizialmente Bruxelles temeva che che l'operazione, nella prima versione notificata, avrebbe danneggiato la concorrenza nel mercato dei furgoni commerciali leggeri in nove Stati membri dello Spazio economico europeo: Belgio, Repubblica Ceca, Francia, Grecia, Italia, Lituania, Polonia, Portogallo e Slovacchia. In questi Paesi, infatti, le due società detengono quote di mercato congiunte elevate o molto elevate, e sono in concorrenza particolarmente diretta. L'acquisizione avrebbe quindi probabilmente portato a prezzi più elevati per i clienti. Per questo i due gruppi hanno assicurato di correggere il problema impegnandosi a consentire l'ingresso e l'espansione di altre società nello specifico mercato.

FcaFiat Chrysler Automobiles N.V. (Fca), con sede nel Regno Unito, produce, fornisce e distribuisce autovetture e veicoli commerciali leggeri con i marchi Fiat, Chrysler, Jeep, Alfa Romeo, Lancia, Abarth, Dodge, Ram e Fiat Professional. Inoltre, Fca possiede la società di componenti fusi per autoveicoli Teksid SpA, le società di componenti e moduli in plastica Plastic Components and Modules Automotive SpA e la societa' di sistemi di produzione automobilistica Comau SpA. Fornisce inoltre finanziamenti a clienti e rivenditori per supportare le vendite dei veicoli.

PsaPeugeot S.A. (Psa), con sede in Francia, produce, fornisce e distribuisce autovetture e veicoli commerciali leggeri con i marchi Peugeot, Citroen, Opel, Vauxhall e DS. Attraverso la sua controllata, Faurecia S.A., è anche attiva nella produzione e fornitura di componenti per interni automobilistici. Psa fornisce anche servizi accessori come soluzioni di finanziamento per l'acquisizione di autoveicoli, nonché servizi e soluzioni di mobilità.





venerdì 4 dicembre 2020

Benzina: distributori in sciopero dalla sera del 14 dicembre al 17

Dalla sera di lunedì 14 dicembre prossimo e fino alla mattina di giovedì 17, gli impianti di distribuzione carburanti, sia in rete ordinaria sia su viabilità autostradale, saranno chiusi per sciopero. Lo annunciano in un comunicato congiunto le Organizzazioni di categoria, Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio. "La decisione si è resa necessaria in conseguenza della inspiegabile indisponibilità del Governo ad inserire le piccole e piccolissime imprese di gestione a cui sono affidati gli impianti, nel novero delle categorie che beneficiano dei provvedimenti di sostegno inseriti nei diversi Decreti Ristori", sottolineano le associazioni.

"La distribuzione carburanti è classificata come servizio pubblico essenziale, dovendo garantire, pur nelle attuali come già nelle passate circostanze emergenziali, la continuità e regolarità dell'attività, nell'interesse della collettività, per consentire lo spostamento delle persone ed il trasporto di ogni genere di merci", sottolineano Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio. "Ne consegue che i gestori, oltre a subire contrazioni drammatiche del proprio fatturato per effetto delle restrizioni alla mobilità e del coprifuoco notturno, non hanno alcuna possibilità di contenere i notevoli costi fissi necessari a mantenere l'attività di distribuzione a disposizione del pubblico.

Ciò che, già in questi giorni, sta causando sul territorio chiusure incontrollate e forzate, a causa della mancanza di liquidità e della impossibilità di acquistare forniture di prodotti", spiegano.  "Fatti che preludono all'ormai prossimo progressivo fallimento delle piccole imprese di gestione, con riflessi drammatici sui livelli occupazionali del settore che da' lavoro a quasi 100.000 persone", fanno notare le associazioni di categoria. 





lunedì 9 novembre 2020

Bonus per pc, tablet e internet: da oggi il voucher fino a 500 euro

Da oggi potrà essere richiesto dalle famiglie  il tanto atteso voucher fino a 500 euro per avere la connessione veloce a internet e per dotarsi di un personal computer o un tablet dalle famiglie con Isee (indicatore della situazione economica equivalente) non superiore a 20.000 euro.

Una decisione in questo senso è stata presa nei giorni scorsi dal Comitato Banda ultra larga (Cobul) presieduto dalla Ministra per l'Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, Paola Pisano. 

Il Cobul ha preso atto dell'informativa resa dal Ministero dello Sviluppo economico e da Infratel (societa' del gruppo Invitalia vigilata dal Mise) in base alla quale risulta che le offerte commerciali presentate dagli operatori di telecomunicazioni e approvate da Infratel potranno essere fruibili dai nuclei familiari a partire da questa data. Questa prima fase di erogazione del bonus è parte di un progetto piu' ampio che prevede anche per le famiglie con reddito Isee inferiore a 50.000 euro e per le micro, piccole e medie imprese la possibilita' di usufruire di voucher per la connessione veloce a internet.

Per i voucher alle imprese e' stata prevista la cifra di 515 milioni di euro la cui assegnazione avverra' attraverso un incentivo graduale in base alla qualita' della connettivita'. Il Cobul, su proposta del Mise, ha quindi deliberato di attribuire un voucher che va da un minimo di 300 euro ad un massimo di 2.500 euro, a seconda la velocita' della connessione. 



giovedì 5 novembre 2020

Ue,Pil: economia dell'Italia non tornerà ai livelli pre-Covid nel 2022

"L'Italia si sta riprendendo da un profondo calo della produzione, ma la pandemia e le sue ripercussioni negative persistono e pesano sull'attività economica, in particolare sui servizi. E' improbabile che la ripresa sia sufficiente a far tornare la produzione ai livelli pre-pandemici entro il 2022": lo scrive la Commissione Ue nelle previsioni economiche che vedono per il Pil italiano una contrazione più moderata per il 2020 (-9,9%) ma anche una crescita più lenta nel 2021 (4,1%) rispetto alle previsioni di luglio (-11,2% e 6,1%).

"Dopo un forte aumento nel 2020, deficit e debito rallenteranno nel 2021 e 2022",  scrive la Commissione nelle previsioni economiche che vedono il deficit italiano salire al 10,8% nel 2020 e scendere al 7,8% nel 2021. Per la Ue la risposta alla crisi, con supporto di imprese e lavoratori, ha avuto un impatto del 5,5% sul fronte della spesa. Il debito invece salirà "nettamente" dal 134,7% del 2019 al 159,6% in 2020 "prima di scendere lentamente verso il 159% nel 2022 grazie alla crescita del Pil". Bruxelles aggiunge anche che "le misure di liquidità alle imprese, comprese le garanzie statali, implicano alcuni rischi sulle proiezioni del debito".



venerdì 30 ottobre 2020

Mercato smartphone -1%, Xiaomi cresce e scalza Apple da podio

Il mercato mondiale degli smartphone chiude il terzo trimestre con risultati migliori di quanto previsto. Stando agli analisti di Idc e di Canalys, le consegne hanno registrato una flessione intorno all'1% su base annua attestandosi a circa 350 milioni di unità, in ripresa rispetto al trimestre precedente.

A spiccare è la netta crescita di Xiaomi, che scalza Apple dal gradino più basso del podio. A livello geografico traina la forte ripresa in India, che è il secondo mercato al mondo per gli smartphone, insieme al buon andamento in Brasile, Indonesia e Russia. In calo invece i mercati sviluppati di Cina, Europa occidentale e Nord America, che rappresentano anche i mercati principali di Apple.

Guardando alle aziende, in testa c'è Samsung, con consegne in aumento del 2% a 80 milioni di unità. Seconda è Huawei con oltre 51 milioni di smartphone commercializzati, pari a un calo di circa il 20%. Al terzo posto si insedia Xiaomi, con una crescita che gli analisti stimano tra il 40 e il 45%, a quota 46-47 milioni di unità.

Apple scivola fuori dal podio. Per gli analisti di Idc la società di Cupertino ha subito una flessione del 10% a 41,6 milioni di unità, mentre per Canalys la Mela ha perso l'1% a 43,2 milioni.

Al quinto posto si attesta Vivo, azienda cinese appena sbarcata in Europa, con oltre 31 milioni di smartphone consegnati e un aumento del 4-6 percento. Dietro al quintetto di testa Oppo, Realme e Lenovo.



sabato 17 ottobre 2020

Auto: primo segno positivo Europa, +1,1% a settembre

Dopo otto mesi di cali il mercato dell'auto dell'Europa Occidentale (Ue+Efta+Regno Unito) registra a settembre il primo segno positivo dell'anno. Le immatricolazioni - secondo i dati dell'Acea, l'associazione dei costruttori europei - sono state 1.300.050 con un incremento dell'1,1% sullo stesso mese 2019. Da inizio anno sono state vendute 8.567.920 auto, il 29,3% in meno dello stesso periodo dell'anno scorso.

Positivo il dato delle immatricolazioni di Fca, che a settembre ha immatricolato sullo stesso mercato 77.807 auto, l'11,8% in più dello stesso mese del 2019, con un aumento della quota dal 5,4 al 6%. Da inizio anno le immatricolazioni del gruppo sono 490.200, in calo del 33,9% sull'analogo periodo del 2019. La quota passa dal 6,1 al 5,7%.



mercoledì 30 settembre 2020

Tariffe: dal primo ottobre +15,6% luce e +11,4% gas

Forte rimbalzo delle tariffe di elettricità e gas a partire dal primo ottobre. Le nuove tariffe per le famiglie in maggior tutela aumenteranno del 15,6% per la luce e dell'11,4% per il gas. I rialzi, spiega l'Arera, arrivano dopo i forti ribassi del secondo trimestre 2020 (-18,3% l'elettricità e -13,5% il gas), continuati anche nel terzo trimestre per il gas (-6,7%), con un leggero rialzo per l'elettricità (+3,3%), con il rafforzamento della ripresa delle attività economiche e dei consumi. I prezzi dell'energia tornano così su livelli vicini a quelli pre-Covid.

Malgrado i rialzi dei prezzi di elettricità e gas a partire dal primo ottobre, nel 2020 la famiglia consumatrice tipo continuerà comunque a beneficiare di un risparmio complessivo di circa 207 euro l'anno rispetto al 2019. E' quanto calcola l'Arera, spiegando che per l'elettricità la spesa nel 2020 per la famiglia-tipo sarà di circa 485 euro, con una variazione del -13,2% rispetto al 2019, corrispondente a un risparmio di circa 74 euro l'anno. Nello stesso periodo, la spesa della famiglia tipo per la bolletta del gas sarà di circa 975 euro, con una variazione del -12% rispetto ai 12 mesi dell'anno precedente, corrispondente ad un risparmio di circa 133 euro l'anno.



giovedì 17 settembre 2020

I Ray-Ban diventano «smart». Alleanza Luxottica-Facebook

A maggio di un anno fa, dopo essere passato con la moglie Priscilla dal negozio milanese a fare acquisti, Mark Zuckerberg atterrò in elicottero ad Agordo (Belluno), con Leonardo Del Vecchio, per una visita in quello che è il cuore di Luxottica. Grande agitazione per un incontro di cui non si seppe, però, più niente. Fino a mercoledì. Quando dalla Facebook Connect, la conferenza annuale della società americana, Zuckerberg ha annunciato una collaborazione pluriennale tra Facebook ed EssilorLuxottica, il colosso italo-francese che fa capo a Leonardo Del Vecchio.

Obiettivo: sviluppare la prossima generazione di smart glasses. Si parte con un nome iconico come Ray-Ban, di proprietà di Luxottica, nel 2021. Zuckerberg vuole riuscire là dove non era riuscita Google. Gli occhiali tecnologici non sono, infatti, una novità per Luxottica, che partecipò ai primi Google glasses.

Forse era prematuro (era il 2014), forse dominò la tecnologia sull’occhiale mentre oggi sarà il contrario. Non fu un successo, ma Luxottica non ha abbandonato l’idea, tanto che sull’intesa con Facebook c’è la mano diretta della famiglia Del Vecchio. Il comunicato è firmato da Rocco Basilico, Chief wearables officer, primogenito della moglie di Del Vecchio, Nicoletta Zampillo. Basilico da tempo è in azienda insieme a Leonardo Maria jr (figlio di Nicoletta e Leonardo).



martedì 8 settembre 2020

Fitch abbassa la stima del Pil Italia 2020 a -10%

Fitch ha abbassato la propria previsione di crescita del Pil italiano nel 2020 a -10%, dalla precedente stima di -9,5%. Ma ha alzato la previsione per il 2021 al 5,4%, dalla precedente stima del 4,4%. Lo si legge nel rapporto Global Economic Outlook di settembre, in cui si spiega che questo "riflette il punto più basso di partenza per le attività e l'annuncio di uno stimolo fiscale aggiuntivo a livello nazionale".

La caduta del Pil italiano del secondo trimestre è associata a estesi segnali di ripresa emersi, da maggio, per la produzione industriale e da giugno per i nuovi ordinativi della manifattura e per le esportazioni che hanno riportato forti incrementi sia verso i mercati Ue sia verso quelli extra-Ue, interessando tutte le principali categorie di beni. Lo scrive l'Istat nella nota mensile di agosto sull'andamento dell'economia italiana. 

A luglio 2020 si stima, per le vendite al dettaglio, una diminuzione rispetto a giugno del 2,2% in valore e del 3,1% in volume. Lo rileva l'Istat spiegando che su base tendenziale si è registrata una diminuzione delle vendite del 7,2% in valore e del 10,2% in volume, determinata soprattutto dall'andamento dei beni non alimentari (-11,6% in valore e -15,8% in volume). Si è registrato in particolare un crollo delle vendite dell'abbigliamento e pellicceria, -27,9% su luglio 2019. Rispetto a luglio 2019, il valore delle vendite al dettaglio diminuisce del 3,8% per la grande distribuzione e dell'11,7% per le imprese operanti su piccole superfici. Il commercio elettronico è in crescita (+11,6%).



venerdì 28 agosto 2020

Industria, Istat: "Si conferma la ripresa dopo il lockdown"

Prosegue a giugno la crescita congiunturale del fatturato dell'industria, confermando la ripresa avviata a maggio dopo l'allentamento delle misure legate all'emergenza coronavirus. Lo riferisce l'Istat, che a giugno stima un aumento del fatturato, al netto dei fattori stagionali, del 13,4% rispetto a maggio. Anche gli ordinativi registrano a giugno un incremento congiunturale (+23,4%).

Confermata, dunque, la ripresa avviata nel mese precedente dopo l'allentamento delle misure legate all'emergenza sanitaria che hanno caratterizzato il bimestre marzo-aprile. Il confronto su base trimestrale rimane, tuttavia, ampiamente negativo sia per la componente interna sia per quella estera, evidenziando come i livelli di fatturato restino ancora distanti da quelli prevalenti all'inizio dell'anno.

I nuovi ordini mostrano un'ampia crescita congiunturale a giugno e una variazione tendenziale positiva per le commesse pervenute nell'industria dei mezzi di trasporto. Quest'ultimo risultato è dovuto esclusivamente al comparto degli altri mezzi di trasporto (diversi dagli autoveicoli) che rappresenta la componente più volatile dell'intero settore.

La variazione congiunturale del fatturato, secondo l'Istat, riflette risultati positivi, di ampiezza simile, registrati su entrambi i mercati: +13% quello interno e +14,1% quello estero; per gli ordinativi, invece, la crescita è sostenuta soprattutto dalle commesse provenienti dal mercato interno, che segnano un balzo del 26,4%, mentre l'aumento di quelle provenienti dall'estero si attesta al 19,1%.

Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, a giugno gli indici destagionalizzati del fatturato segnano aumenti congiunturali diffusi in tutti i comparti: +21,3% l'energia, +14,3% i beni di consumo, +13,4% i beni strumentali e, infine, +11,4% i beni intermedi. Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 20 di giugno 2019), il fatturato totale diminuisce in termini tendenziali del 16,4%, con cali del 15,7% sul mercato interno e del 17,8% su quello estero.



giovedì 23 luglio 2020

Inps: effetto Covid, crollo assunzioni, -83% ad aprile

Le assunzioni attivate dai datori di lavoro del settore privato nei primi quattro mesi del 2020 sono state 1 milione e 493 mila. "Rispetto allo stesso periodo del 2019 la contrazione è stata molto forte (-39%) ed è risultata particolarmente rilevante nel mese di aprile (-83%), ancor più del mese di marzo (-45%) per effetto dell'emergenza legata alla pandemia Covid-19 e le conseguenti restrizioni (obbligo di chiusura delle attività non essenziali) nonché la più generale caduta della produzione e dei consumi". Lo rileva l'Inps nel suo Osservatorio sul precariato. L'Istituto spiega come tutte le tipologie contrattuali siano state interessate ma "in maniera nettamente accentuata" ciò vale per le assunzioni con contratti di lavoro a termine". 

La differenza tra i flussi di assunzioni e cessazioni in termini tendenziali, il cosiddetto saldo annualizzato delle posizioni di lavoro, è "divenuto negativo a febbraio (-29.000) ed è rapidamente aumentato a causa della caduta dell'attività produttiva conseguente all'emergenza sanitaria, passando a -279.000 a marzo e raggiungendo, a fine aprile, il valore di -610.000 posizioni di lavoro, rispetto al 30 aprile 2019". Così l'Inps nel suo Osservatorio. "L'impatto del Covid-19 ha fortemente interessato i contratti a termine, accentuandone le tendenze, già in essere, alla flessione. Il saldo dei rapporti a tempo determinato ad aprile 2020 è risultato pari a -499.000", viene spiegato.


domenica 12 luglio 2020

La proposta di Autostrade per un accordo con il governo

E’ terminato in tarda mattinata il Consiglio di amministrazione di Autostrade per l’Italia. Il Consiglio, a quanto si apprende, ha approvato una nuova proposta finalizzata a una positiva definizione della procedura di contestazione. La proposta è in corso di invio, nella giornata di oggi, alle istituzioni governative competenti. L’azienda avrebbe accolto le richieste economiche formulate dai tecnici dell’esecutivo e sarebbe pronta ad alzare la somma per i risarcimenti da 3 a 3,4 miliardi.

Ieri il premier Giuseppe Conte in merito alla questione aveva dichiarato: “A giorni si completerà la procedura di revoca” della concessione per le autostrade “in corso. Ormai è noto, non riusciamo a mantenere segreti. Ieri c’è stato un incontro al Mit e i tecnici del governo hanno rappresentato alla controparte le ragioni per cui le loro proposte di transazione non sono accettabili”.

“O arriva in extremis una proposta cui il governo non può dire di no perché particolarmente vantaggiosa per la parte pubblica, una proposta che ci permette di realizzare nel miglior modo l’interesse pubblico o ci sarà il procedimento di revoca. Non possiamo più regalare soldi a nessuno, men che meno ai privati”, aveva poi aggiunto.


giovedì 9 luglio 2020

Pirateria audiovisiva in Italia: danni per oltre un miliardo di euro

Quasi un miliardo e cento milioni di euro persi, con un impatto negativo in termini di Pil di quasi 500 milioni, altri 200 di mancati introiti per lo Stato e si stimano 5.900 posti di lavoro spazzati via. E' il danno per l'economia italiana causato della pirateria audiovisiva solo nel 2019, secondo la nuova ricerca realizzata da Ipsos per conto della Federazione per la tutela dei contenuti audiovisivi e multimediali.

Inoltre nei due mesi di lockdown c'è stata una brusca impennata con il numero dei pirati salito dal 37% al 40% e gli atti illeciti cresciuti da 69 milioni nel bimestre medio del 2019 a 243 milioni.

Un furto sostanzialmente in trend "stabile" rispetto all'anno precedente (37% di incidenza contro il 38% del 2018) - rileva la ricerca - seppure con un sensibile calo nel numero degli atti: circa 400 milioni di atti compiuti, ovvero -28% dell'anno precedente. Ma che si stima abbia scippato all'industria audiovisiva 591 milioni euro in un anno con oltre 96 milioni di fruizioni perse e che nei due mesi di lockdown ha visto un'ulteriore brusca impennata con il numero dei pirati salito al 40% e gli atti illeciti cresciuti da 69 milioni nel bimestre medio del 2019 a 243 milioni nei due mesi di pandemia.

Quanto alla tipologia di prodotti, i film rimangono il contenuto più ricercato dai pirati (nell'84% dei casi) ma con un forte calo rispetto al 2018 nel numero degli atti (-34%). Secondo posto per serie e fiction (63%) e programmi (46%). In forte crescita l'accesso illecito agli eventi sportivi live (27% pari a 5,2 milioni di persone). Dai dati Ipsos, cambiano anche le modalità di fruizione illegale: pur rimanendo stabile la via dello streaming, cresce in modo preoccupante l'accesso alle Iptv illegali, con un'incidenza del 10%. Tra i fruitori dello streaming si registra l'utilizzo delle app di messaggistica istantanea e dei social network per il reperimento dei contenuti. Tra gli under 15, cala il numero di pirati ma cresce il numero di atti illeciti, +27% rispetto all'anno prima, con un forte interesse verso serie e fiction.


sabato 4 luglio 2020

Air France vuole tagliare 7.580 posti di lavoro

Air France alza la scure sul personale. La compagnia aerea francese ha annunciato l’intenzione di tagliare 7.580 posti di lavoro in 3 anni tra le sue attività e quelle della controllata regonale Hop!. Con un comunicato, Air France ha riferito che “le necessità di effettivi evidenziano un calo di 6.560 occupati a fine 2022 su un totale di 41.000” effettivi. Oltre la metà di questi tagli saranno uscite dovute a pensionamenti.

Ancora più pesante, fatte le debite proporzioni, il taglio a Hop!: 1.020 posti in meno su 2.420 effettivi totali, praticamente dimezzati. Nel comunicato, Air France rileva che il fatturato è crollato del 95% durante nel corso di tre mesi sotto gli effetti della pandemia e che all’apice della crisi era arrivata a perdere 15 milioni di euro al giorno.

I piani di tagli sono stati presentati ai rappresentanti sindacali e Air France e Hop! affermano di voler “portare avanti il processo con trasparenza, responsabilità nel rispetto del dialogo”. Il tutto mentre “la ripresa si annuncia molto lenta”, date le elevate e persistenti incertezza lasciate alla spalle dalla pandemia.

“Air France – si legge – prevede che il livello di attività del 2019 non torni prima del 2024”. Gli aiuti pubblici erogati dallo Stato francese, sotto forma di prestiti garantiti per 7 miliardi di euro consentono di “attraversare questa crisi sul breve termine”, ma servono “impegni forti” per garantire la sopravvivenza della compagnia, si legge. Il piano di riassetto, conclude la nota, sarà presentato a fine luglio, assieme a quello del gruppo Air France-Klm.


mercoledì 1 luglio 2020

Dl Rilancio: verso il superbonus al 110% anche per le seconde case

Il superbonus per garantire l'efficientamento energetico si allarga: si potrà chiedere anche per le seconde case, villette a schiera incluse, e varrà anche per il Terzo settore. Gli incentivi poi potranno essere chiesti anche da chi demolisce e ricostruisce la propria abitazione. Niente da fare invece, viene confermato, per le abitazioni più lussuose, per le ville e per i castelli. Soddisfatta parzialmente Confedilizia, che punta il dito contro l'esclusione dalle agevolazioni "di al
cune categorie di abitazioni impropriamente considerate di lusso, che sarebbe addirittura devastante se riguardasse gli interventi sulle parti comuni del condominio". 

Il Parlamento, seppure lentamente, continua dunque a lavorare alle modifiche al Dl Rilancio: la commissione Bilancio della Camera punta a chiudere i lavori entro giovedì; dopodiché il testo passerà in Aula e successivamente all'esame del Senato ma sarà blindato. Intanto fa un passo avanti l'assegno unico universale per i figli: arriva domani in Aula a Montecitorio la proposta di legge, a prima firma Delrio, tassello del Family Act della ministra Iv Elena Bonetti. "E' un primo passo importante, noi non ci fermiamo qui", sottolinea la titolare della Famiglia.

Molte delle novità attese, in cima le misure per garantire il sostegno all'occupazione, dovrebbero confluire comunque in provvedimenti allo studio del governo: si spazia dal pacchetto semplificazioni alla richiesta per un ulteriore scostamento di bilancio. E' stato il viceministro all'Economia Antonio Misiani a ribadire, davanti ai deputati riuniti in commissione, l'obiettivo dell'Esecutivo di introdurre, con il prossimo decreto di meta' luglio, "forme di incentivazione" all'occupazione per "riportare al lavoro tutte le persone che oggi sono in cassa integrazione". 

Si tratta quindi di mettere in campo, è il ragionamento, "una pluralità di interventi", che includano "una proroga degli ammortizzatori sociali-Covid e del connesso divieto di licenziamento" ma anche "strumenti di incentivazione rivolti alle imprese per accelerare il riassorbimento della forza lavoro" senza dimenticare la possibilità di allungare la sospensione dell'obbligo di causale per i contratti a termine.