domenica 20 settembre 2020

Coronavirus, in Gb multe fino 10mila sterline per chi viola le regole

In Gran Bretagna chi viola le nuove regole imposte per cercare di frenare la diffusione del coronavirus rischia fino a 10mila sterline (11mila euro) di multa. "Il modo migliore per combattere questo virus - ha spiegato in una nota il premier Boris Johnson - è che tutti seguano le regole e si isolino se corrono il rischio di trasmettere il Covid". Le nuove multe partiranno da 1.000 sterline e saliranno fino a 10.000 per i casi più gravi.

Per quanto riguarda invece la ripartenza, secondo l'immunologo Anthony Fauci, capo della task force anticovid Usa, per parlare di un vero ritorno alla normalità bisognerà attendere il Natale 2021, e comunque tutto dipende dai vaccini. In un'intervista a Repubblica, Fauci ha detto di ritenere che si possa arrivare a vaccini efficaci al 70-75%: "Non proteggeranno tutti ma la maggioranza, e così il virus non avrà l'opportunità di difendersi".



Lady Gaga: "Prendo un farmaco antipsicotico"

"Spesso non riesco a controllare ciò che fa il mio cervello...". Così Lady Gaga, parrucca rosa e outfit en pendant, ha confessato perché da anni ormai assume un farmaco antipsicotico, l'olanzapina, usato per trattare la schizofrenia e il disturbo bipolare. La cantante ne ha parlato schiettamente durante un'intervista radio in videochat con Zane Lowe.

La popstar 34enne lo ha rivelato mentre presentava il suo ultimo album "Chromatica" alla stazione radio Beats 1 di Apple Music, qualche settimana fa, ma la confessione sul farmaco assunto ha cominciato a circolare solo in questi giorni ed è subito diventata virale.

Lady Germanotta ha descritto dettagliatamente il suo tumulto psicologico e ha detto a Lowe che il brano "911" inserito nel nuovo disco, parla proprio di questo (il 911 è il numero di emergenza del pronto soccorso americano, ndr) : "So di avere problemi mentali e so che a volte possono rendermi non funzionale come essere umano. Devo prendere farmaci per fermare il processo che si verifica nel mio cervello e che io non so controllare".

La battaglia della popstar con la malattia mentale è iniziata da adolescente, come aveva rivelato lei stessa per la prima volta in un'intervista con Oprah Winfrey l'anno scorso: "Sono stato violentata ripetutamente quando avevo 19 anni", aveva rivelato detto la cantante di "Born This Way", che soffre di fibromialgia, una condizione caratterizzata da dolore diffuso che provoca anche problemi cognitivi.

La star di "A Star Is Born" ha anche svelato come i suoi sintomi siano ad un certo punto diventati così gravi da provocarle una "rottura psicotica" che l'ha costretta ad essere portata al pronto soccorso.

"È stata una delle cose peggiori che mi siano mai successe", ha detto Lady Gaga. "Non capivo cosa stesse succedendo, perché tutto il mio corpo si era intorpidito. Mi sono dissociata completamente. Urlavo e poi lui [il suo psichiatra] mi ha calmata e mi ha dato le medicine".

L'assunzione giornaliera di olanzapina combinata con una adeguata terapia sta permettendo da anni ormai all'artista, vincitrice di ben 11 Grammy, di tenere sotto controllo le sue condizioni: "La medicina mi ha davvero aiutato", bisogna combattere per rompere i tanti tabù riguardanti la salute mentale...".



sabato 19 settembre 2020

6 anni viene dimenticato sullo scuolabus: sfonda il vetro e si libera

E' stato dimenticato sul bus che lo riportava a casa da scuola ma, nonostante i suoi 6 anni, non si è scoraggiato. Ha preso il martelletto di sicurezza, ha sfondato un vetro ed è uscito. Per lui - come racconta la Tribuna di Treviso, solo un piccolo taglio e qualche minuto di attesa su una panchina dove, notato da alcune donne, ha raccontato l'accaduto ed è stato così consegnato alla madre.

Il piccolo era a bordo di un mezzo pubblico che fa anche servizio per una serie di plessi scolastici a cavallo tra le province di Venezia e Treviso con a bordo, oltre all'autista, anche una inserviente che segue i bimbi. Il protagonista della vicenda, durante il viaggio si è addormentato e quando è stato il momento di scendere non se n'è accorto. 

Di lui si sono "dimenticati" anche gli altri che erano a bordo così, quando si è svegliato si è trovato da solo nel deposito dei bus con le porte chiuse. Affatto impaurito ha agito da se' mettendosi in salvo. Le scuse sono già state fatte alla famiglia dai responsabili del servizio di controllo.



Regionali, effetto Covid sul voto, fuggi-fuggi degli scrutatori

A Bari ha rinunciato il 67% dei presidenti di seggio nominati dalla Corte di Appello per le elezioni di domenica e lunedì (228 persone) e il 100% di quelli nominati per i seggi Covid. Il dato record di rinunce, ufficialmente per 'indisponibiltà' ma probabilmente per la paura del contagio, supera la media fisiologica delle rinunce che, alle ultime elezioni regionali era del 40%. Al momento sono stati sostituiti con le riserve 203 presidenti. 

Per i seggi Covid, cioè quello ospedaliero nel Policlinico di Bari e i tre seggi mobili che andranno a domicilio a raccogliere il voto delle persone in quarantena o in isolamento che ne avranno fatto richiesta, sono state nominate 15 persone (tra presidenti e scrutatori) tra i volontari di Protezione civile. Per questi 15 si è tenuto nel pomeriggio un corso di formazione nel colonnato del palazzo della Città metropolitana con personale dello Spesal ma si tratta, in tutti i casi, di persone esperte che hanno già assistito la popolazione durante il lockdown.



Lega, spuntano operazioni sospette: "Fondi allo staff di Salvini"

"Operatività non coerente rilevata tra diverse società, coinvolte nei più disparati settori economici e spesso con lo stesso indirizzo, e il partito politico Lega Nord" molte delle quali "riconducibili a (...) dottori commercialisti" di Bergamo e Milano". E poi "operazioni di accredito, spesso connotate da importo tondo e da periodicità non in linea con gli usi di mercato, (...) seguite da operazioni in segno contrario in favore di professionisti e società sempre riconducibili al (...) partito politico". È il quadro descritto in una segnalazione di operazioni sospette, un 'sos', dell'Uif di Bankitalia del 2019 riportato in una informativa trasmessa lo scorso aprile dalla Guardia di finanza ai magistrati di Milano che indagano sui fondi della Lega: inchiesta che una settimana fa è sfociata negli arresti domiciliari di Michele Scillieri, Alberto Di Rubba e Andrea Mazoni, tre professionisti vicini al movimento.

Nel rapporto degli ispettori di via Nazionale - già l'anno scorso - si traccia la cornice dentro la quale stanno indagando il procuratore aggiunto di Milano Eugenio Fusco e il pm Stefano Civardi in una vicenda che ha delle connessioni anche con quella dei 49 milioni spariti e su cui è attiva la Procura di Genova. In un passaggio si sottolinea che "a fronte di fondi ordinati" dal partito e "dal gruppo Lega.Salvini premier" a favore di entità collegate sono stati disposti pagamenti a favore" di Luca Sostegni, presunto prestanome del commercialista Michele Scillieri.

Inoltre, a proposito  si parla anche del caso, già emerso, della società Valdolive "impegnata nel settore pubblicitario, precedentemente di proprietà" di Vanessa Servalli  barista e cognata di Di Rubba, che "ha ricevuto bonifici dalla Lega Nord, dalla Partecipazioni Srl e dallo Studio Dea Consulting Srl", nomi ricorrenti nell'indagine milanese. "Tali fondi - si legge -  sono stati utilizzati per effettuare pagamenti in favore di alcuni membri dello staff" dell'allora ministro dell'Interno Matteo Salvini, "Luca Morisi, Leonardo Foa, Matteo Pandini".



venerdì 18 settembre 2020

Commissione Antimafia: 13 i candidati impresentabili Regionali

Sono tredici in tutto i candidati impresentabili alle prossime elezioni regionali (undici per il codice di autoregolamentazione e due per la legge Severino). Nove sono in Campania, tre in Puglia e uno in Valle d'Aosta. Liste pulite invece in Veneto, Liguria, Toscana e Marche. E' quanto emerge dalle considerazioni della Commissione parlamentare antimafia, in base alle verifiche disposte attraverso la Direzione nazionale antimafia. Tra i reati per cui sono imputati o condannati i candidati anche associazione mafiosa, riciclaggio e peculato. 

Sono 13 i candidati alle prossime elezioni regionali stoppati dalla commissione bicamerale antimafia guidata da Nicola Morra. Negli accertamenti - ha precisato quest'ultimo - sono stati presi in esame solo i carichi pendenti e le sentenze inseriti nella legge Severino e nel codice di autoregolamentazione. 

In Campania - Sono 9 i nomi che non hanno superato le verifiche sui requisiti per la candidabilità, 5 a sostegno del governatore uscente Vincenzo De Luca e 4 in appoggio allo sfidante Stefano Caldoro. Ecco i nomi: Aureliano Iovine, (Lista Liberaldemocratici Campania), imputato per associazione a delinquere di stampo mafioso; Carlo Iannace (lista De Luca Presidente) condannato per peculato; Sabino Basso (lista Campania libera- De Luca Presidente) imputato per riciclaggio; con processo a carico per lo stesso reato anche Michele Langella (lista Campania in Europa, a sostegno di De Luca); Francesco Plaitano ("Partito Repubblicano Italiano", per Vincenzo De Luca) con una condanna pendente per estorsione. 

Nello schieramento di Caldoro, invece, sono 4 gli impresentabili: Orsola De Stefano (nella lista Lega Salvini Campania), imputata di concussione; Maria Grazia Di Scala (Forza Italia Berlusconi con Caldoro), imputata anche lei di concussione; Monica Paolino  (Forza Italia Berlusconi con Caldoro), imputata di scambio elettorale politico-mafioso; Francesco Silvestro (Forza Italia Berlusconi con Caldoro), imputato di concussione.

In Puglia - In Puglia sono tre i candidati al consiglio regionale individuati dalla commissione Antimafia: due candidati nelle liste dell'uscente Michele Emiliano e uno a sostegno del candidato di estrema destra Franco Piero Antonio Bruni. Di seguito i nomi: Raffaele Guido (nella lista di destra estrema Fiamma Tricolore), imputato di vari reati tra cui tentata violenza privata, lesioni aggravate e minaccia, aggravati dal fine di agevolare l’attività delle associazioni mafiose; Silvana Albani (lista Puglia Solidale Verde in sostegno di Emiliano), imputata dei reati di falsa perizia, corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio, e corruzione in atti giudiziari, aggravati dal fine di agevolare l’attività delle associazioni mafiose; Vincenzo Gelardi (candidato in Partito del Sud Meridionalisti Progressisti), imputato più volte per trasferimento fraudolento di valori aggravati dal fine di agevolare l’attività delle associazioni mafiose.

Il candidato valdostano - L'unico candidato problematico in Valle d'Aosta è Augusto Arduino Rollandin, sospeso perché condannato per il reato di corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio. 



A 8 anni diventa transgender e cambia nome

Uno dei loro figli era depresso, diceva di voler morire. I genitori non capivano cos'avesse. Poi, finalmente, lo scorso febbraio, il ragazzo ha ammesso che quel malessere era dovuto al sentirsi bambina prigioniera nel corpo di un bambino. E' la storia di Baptiste, 8 anni, che oggi si chiama Lilie. La famiglia, che vive ad Aubignan, nel Sud della Francia, sta aiutando la piccola transgender a combattere la sua battaglia. Un successo è già arrivato: a scuola, dove frequenta la terza elementare, ha ottenuto il diritto di cambiare nome.

"All'inizio nell'amministrazione scolastica non ne erano convinti. Si chiedevano se Lilie fosse cosciente di tutto questo o se, invece, non fosse stata convinta da noi e fosse suggestionata", spiega il padre di Lilie a La Stampa. Uno psicologo ha seguito la bambina per alcuni giorni in aula e alla fine l'ufficio scolastico regionale ha accettato. 

Lili ha deciso di far crescere i boccoli biondi e di farsi il buco ai lobi, la depressione è passata e sta bene. A chi si chiede se sia troppo presto per avere una coscienza sessuale, il padre risponde: "Anche noi ci siamo fatti tante domande e siamo andati a consultare delle associazioni Lgbt qui in zona. Ci hanno spiegato che a quell'età la coscienza esiste eccome da quel punto di vista. E poi io mi sono detto: a 8 anni lo sapevo benissimo che ero un maschio”.

In famiglia - composta da mamma, papà e altri due bambini (il gemello di Lilie e una sorellina più grande) - la novità è stata accolta con naturalezza, così come nel paesino in cui abita la piccola. All'anagrafe, però, si sono rifiutati di cambiare il nome. "Dicono che è troppo presto e che bisogna aspettare. Noi lotteremo", aggiunge il padre.