domenica 5 settembre 2021

WhatsApp, multa da 225 milioni per violazione sulla privacy


L'Irlanda, sede europea di Facebook, ha imposto una multa di 225 milioni di euro a WhatsApp per aver violato le leggi sulla privacy dei dati dell'Ue. L'App di messaggistica non avrebbe "assolto ai suoi obblighi di trasparenza" per quanto riguarda la comunicazione agli utenti sull'utilizzo dei dati. "Non siamo d'accordo con la decisione, le sanzioni sono del tutto sproporzionate. Faremo appello", ha commentato un portavoce di WhatsApp.

WhatsApp ha fatto inoltre sapere di essersi sempre impegnata "a fornire un servizio sicuro e privato. Abbiamo lavorato per garantire che le informazioni fornite siano trasparenti e complete e continueremo a farlo".

Risultato di una indagine avviata nel dicembre 2018, la sanzione inizialmente decisa dall'Irlanda è stata rivista al rialzo su richiesta degli enti regolatori europei. La Commissione per la protezione dei dati irlandese è in gran parte responsabile del controllo dell'adesione alla carta dei diritti dei dati GDPR dell'Ue. I regolatori hanno concesso tre mesi a WhatsApp per conformare la sua comunicazione agli utenti alle diverse disposizioni della legge europea sulla privacy del 2018. WhatsApp ha fatto sapere che ricorrerà alla Corte europea.

E' la seconda multa più onerosa comminata dall'Ue contro un'azienda tecnologica statunitense per violazione delle norme sulla privacy, dopo quella data ad Amazon. La sanzione di 225 milioni di euro rappresenta circa lo 0,8% del profitto di Facebook nel 2020.




Zahra, ora donne afghane pensano al suicidio


E' riuscita a fuggire da Kabul grazie al ponte aereo italiano, dopo essersi nascosta per tre giorni dalle ricerche dei talebani. Ora è salva, ma Zahra Ahmadi, attivista e imprenditrice afghana di 32 anni, non si dà pace per la sorte delle sue connazionali, 16 milioni di donne rimaste in Afghanistan e ora angosciate per le restrizioni annunciate dal nuovo regime.

Il premio internazionale Ischia di giornalismo le consegna un riconoscimento per il suo impegno nella causa dei diritti umani, e lei coglie l'occasione per lanciare l'ennesimo, drammatico appello: "Per le donne dell'Afghanistan impegnate nella lotta per i diritti civili la cosa peggiore adesso è la morte della speranza. In questi giorni quando riesco a parlare con alcune di loro percepisco forte il sentimento di impotenza e rassegnazione ed in qualche caso mi confessano apertamente di pensare al suicidio".

Parole gonfie di angoscia e di dolore, le stesse sensazioni da cui Zahra è riuscita a scappare ma che non dimentica.

Poco prima che i talebani prendessero il potere, aveva partecipato ad una manifestazione proprio contro i fondamentalisti e temendo ritorsioni ha vissuto giorni d'angoscia nascosta insieme ad alcune amiche, finche' grazie all'Italia che ha raccolto gli appelli del fratello Ahmed, ristoratore residente da anni a Venezia, il 19 agosto è arrivata all'aeroporto di Fiumicino tramite il ponte aereo organizzato dalla Difesa.

"Quando ormai non avevo più speranze il console italiano in Afghanistan (Tommaso Claudi, ndr) e mio fratello Ahmed mi hanno contattato e sono riuscita a lasciare il mio paese ed a salvarmi la vita. Ma sono angosciata per chi è rimasto. Se arriviamo ad essere prigioniere a casa nostra, se le mura delle nostre abitazioni diventano una gabbia questo per noi è inaccettabile e non possiamo pensare ad un futuro così, senza la libertà che avevamo. Meglio suicidarsi allora che restare in queste condizioni", dice Zahra visibilmente commossa.




Pallavolo: 3-1 a Serbia, Italia vince Europei donne


La Nazionale femminile di pallavolo sale sul tetto d'Europa e lo fa davanti ai 20.565 spettatori della Stark Arena di Belgrado, contro la Serbia padrona di casa che finora era considerata la bestia nera delle azzurre. L'Italia guidata dall'allenatore Davide Mazzanti cancella con un colpo di spugna la delusione olimpica, patita proprio contro le ragazze serbe, e si impone per 3-1 (24-26, 25-22, 25-19, 25-11), conquistando il primo posto nella 32/a edizione del Campionato europeo femminile.

A 12 anni di distanza dall'ultima finale disputata nel torneo continentale, e dall'ultimo oro, le azzurre sono riuscite nell'impresa massima e sono tornate sul gradino più alto del podio dopo una partenza faticosa, dal momento che le padrone di casa si sono aggiudicate il primo dei quattro set disputati questa sera.

E' il terzo titolo per le azzurre della pallavolo che hanno espresso la cifra tecnica migliore di tutto il torneo e non è certo un caso se lo hanno conquistato con pieno merito. Pur concedendo alle avversarie un primo parziale assai combattuto, le ragazze guidate da Mazzanti sono riuscite a portare a casa un risultato storico, che mancava da 12 anni e che nel quarto set non è mai stato messo in discussione dall'andamento del gioco, grazie all'ennesima prestazione di alto livello di un gruppo straordinario. L'estate sportiva delle grandi imprese sportive per l'Italia, dunque, non accenna a concludersi: il trionfo europeo nel calcio, la valanga di medaglie olimpiche e paralimpiche.

Il successo di Belgrado suona come una vera e propria rivincita dopo la sconfitta nei quarti di finale alle Olimpiadi di Tokyo proprio contro la Serbia. Myriam Sylla e Paola Egonu (premiata alla fine come miglior giocatrice del torneo) sono risultate ancora una volta fra le migliori in campo per le azzurre.




sabato 4 settembre 2021

Dal primo settembre nuova etichetta energetica Ue su lampade


Dopo l'esordio su frigoriferi e televisori, dal primo settembre la nuova etichetta per l'efficienza energetica inizierà ad apparire sulle lampade vendute in tutta l'Ue. Il cambiamento principale è la rimozione delle classi "A+", "A++" e "A+++" che erano apparse sull'etichetta energetica nel corso degli anni, rendendo le informazioni più confuse per i consumatori.

La nuova scala a colori A-G dà "informazioni molto più chiare sulle prestazioni energetiche di lavastoviglie, forni, frigoriferi e schermi Tv, e ora anche le lampade - commenta la direttrice dell'associazione dei consumatori europei Monique Goyens - In un momento in cui cresce la consapevolezza a favore di un consumo più rispettoso dell'ambiente, questa è un'ottima notizia". 




venerdì 3 settembre 2021

Prof senza green pass, fatto uscire dai Carabinieri


Sono intervenuti i carabinieri questo pomeriggio per far uscire dalla scuola Giuseppe Pantaleo, il professore di francese dell'Istituto Curie-Levi di Torino, che per il secondo giorno consecutivo si è presentato nella sede di via Madonna delle Salette senza il Green pass. Lo stesso docente ieri aveva denunciato il dirigente scolastico, accusandolo di abuso d'ufficio.

'Il preside - spiega Pantaleo - mi ha invitato a uscire perché sprovvisto del Green pass, gli ho risposto che di mia spontanea volontà non sarei uscito, così ha chiamato i carabinieri. Dev'essere chiaro che non sono io che esco, ma mi portano fuori i carabinieri". 

Pantaleo, insieme a un'altra collega, ieri mattina aveva provato a partecipare al collegio docenti, presentando al posto del Green pass un certificato di esenzione al vaccino. Ma il preside non aveva accettato il documento in quanto firmato da un medico di medicina generale e non dal medico curante. 

Dopo la denuncia dai carabinieri, il professor del Curie-Levi aveva fatto inviare dal suo avvocato una diffida affinché il preside lo lasciasse entrare alla riunione didattica di oggi pomeriggio. "Sarei disposto a fare il tampone solo se lo faranno tutti, anche i vaccinati", aggiunge Pantaleo.




giovedì 2 settembre 2021

Venezia 78, Roberto Benigni premiato con Leone d'oro alla carriera


Roberto Benigni ha ricevuto il Leone d'oro alla carriera durante la cerimonia inaugurale della 78esima Mostra del Cinema di Venezia. A consegnargli il premio è stata la regista Jane Campion, che ha commentato: "In questo difficile momento per i registi e per le persone in tutto il mondo, Roberto Benigni è necessario". L'attore ha dedicato il premio alla moglie Nicoletta Braschi: "E' tutto merito suo". 

Ritirando il prestigioso riconoscimento, Benigni ha così voluto fare la sua dichiarazione d'amore alla moglie:  "Non posso che dedicare il Leone alla carriera a Nicoletta: è suo. Io mi prendo la coda, le ali sono le sue, talento, mistero, fascino e femminilità. Emani luce, amore a prima vista, anzi eterna svista". E ancora, il Premio Oscar ha scherzato: "Il Leone? Mi meritavo  un micino. Non è un'emozione, è di più: è un sentimento d'amore quello che provo e che vorrei restituire decuplicato. Quando l'ho saputo ho fatto passi di rumba, nudo però". 

Ritirando il riconoscimento, l'attore si è rivolto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, presidente della Repubblica, chiedendogli di rimanere al Quirinale anche dopo la scadenza del suo mandato. "Io il presidente Sergio Mattarella me lo vorrei baciare e abbracciare per quanto gli voglio bene, non sapete la soddisfazione di essere suo contemporaneo - ha detto Benigni -. Presidente, rimanga ancora con noi, deve rimanere qualche anno in più. Almeno fino alla prossima mostra o ai mondiali in Qatar, che lei porta bene". 




Green pass: flop delle proteste nelle stazioni


Allerta nelle stazioni per il rischio di proteste annunciate dai No Green Pass ma l'appuntamento diventa un flop. Poche persone, al massimo qualche decina, stanno partecipando alle manifestazioni di protesta contro il Green pass nelle stazioni ferroviarie di varie città italiane, nel giorno in cui il certificato vaccinale diventa obbligatorio per viaggiare sui treni a lunga percorrenza. Un'iniziativa No Vax che si sta rivelando un flop, anche secondo numerosi commenti pubblicati in queste ore su 'Basta dittatura!', il gruppo di Telegram su cui nei giorni scorsi è rimbalzata la chiamata alla mobilitazione.

"Qui ci sono solo giornalisti, io vado via. Grazie per la prossima volta non invitate proprio", scrive Ghosst, e dello stesso tenore sono molti interventi nella chat, in cui si alternano commenti sgrammaticati e scambi di insulti fra chi si ribella alla "dittatura sanitaria" e chi invece deride il rifiuto di vaccinarsi contro il Covid. "Io sono a Brescia non c'è nessuno", dice Billy, mentre Lisa A. è "pronta qua a Firenze: tutti poliziotti pronti chi altro c''è?". 

Esprime delusione l'emoticon con cui Marco B constata lo stesso scenario a Bergamo, e commenti praticamente identici arrivano da Riccione, Termoli, Trento. "Io sono in centrale a Milano non c'è nessuno - interviene Pino - a parole tutti leoni poi nessuno fa nulla".