mercoledì 17 novembre 2021

Pfizer e Moderna guadagnano mille dollari al secondo con i vaccini


Pfizer, BioNTech e Moderna guadagnano 65 mila dollari al minuto, ovvero più di mille dollari al secondo, grazie alla diffusione dei loro vaccini contro il Covid-19. È la stima contenuta in un rapporto della People's Vaccine Alliance, l'associazione di Ong che si batte per la distribuzione equa dei vaccini in tutto il mondo, di cui fanno parte anche Oxfam e Emergency.

I tre maggiori produttori di vaccini messi assieme guadagnano queste cifre grazie al fatto che vendono la maggioranza delle dosi ai Paesi ricchi, a scapito di quelli che non si possono permettere di pagarle e infatti sono molto indietro nella somministrazione dei vaccini, accusa l'associazione.

La stima dell'associazione Pva è fatta sulla base dei risultati pubblicati dalle tre società, che, complessivamente, prevedono di realizzare profitti per 34 miliardi di dollari quest'anno. Diverso il caso di AstraZeneca e Johnson & Johnson, che finora hanno venduto i loro vaccini al prezzo di costo.

"È indecente che poche imprese intaschino milioni di dollari di utili ogni ora che passa, mentre solo il 2% dei Paesi a basso reddito ha ricevuto le due dosi di vaccino contro il coronavirus", ha denunciato Maaza Seyoum dal dipartimento africano della People's Vaccine Alliance e African Alliance.

L'associazione contesta anche il fatto che, nonostante un finanziamento pubblico di oltre 8 miliardi di dollari, Pfizer, BioNTech et Moderna hanno sempre respinto gli appelli a trasferire la tecnologia dei vaccini ai produttori locali dei Paesi a basso reddito attraverso l'Oms, "una misura che potrebbe aumentare l'offerta mondiale, abbassare i prezzi e salvare milioni di vite". La Pva da tempo invita i giganti dell'industria farmaceutica a togliere immediatamente i brevetti che proteggono i vaccini anti Covid, e una trattativa su questo e' in corso presso l'Organizzazione mondiale del commercio.






Fao: il 2022 sarà Anno internazionale pesca e acquacoltura


Il 2022 sarà l’anno internazionale della pesca artigianale e dell’acquacoltura (IYAFA 2022): l’evento sarà lanciato il 19 novembre dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO). Durante l’evento la Fao presenterà gli obiettivi e gli obiettivi di IYAFA 2022 e ispirerà celebrazioni orientate all’azione per tutto il prossimo anno.

IYAFA 2022 vuole promuovere e celebrare un mondo in cui i pescatori artigianali, gli allevatori di pesce e i lavoratori del settore ittico su piccola scala sono pienamente riconosciuti e abilitati a continuare il loro contributo al benessere umano, a sistemi alimentari sani e all’eliminazione della povertà attraverso l’uso responsabile e sostenibile delle risorse della pesca e dell’acquacoltura.

Il lancio renderà inoltre omaggio e collegamento alla Giornata mondiale della pesca, celebrata in tutto il mondo il 21 novembre.






martedì 16 novembre 2021

Mtv Ema 2021, i Maneskin sono la miglior rock band


I Maneskin sono la miglior rock band del 2021: per la prima volta un gruppo italiano vince questo premio agli MTV Ema. “Quest’anno il nostro Paese ha vinto tutto, tranne che nei diritti civili“, ha commentato Damiano, il leader della band, durante la premiazione. Il riferimento, ovviamente, alla bocciatura del ddl Zan da parte del Parlamento per via dell’ostruzionismo dei renziani e delle destre. 

Un discorso che assume un doppio significato, perché pronunciato davanti alla platea di Budapest, in Ungheria, dove il governo di Victor Orban ha introdotto norme che limitano ulteriormente i diritti della comunità Lgbt.

“Quest’anno, in particolare, bisogna andare fieri del nostro Paese per i risultati raggiunti non soltanto da noi, ma da tanti sportivi e personaggi della cultura”, ha detto Damiano sul palco. Poi ha aggiunto: “Peccato però per i diritti civili, dove continuiamo a rimanere indietro: e invece sarebbe stata la vittoria più importante”. 

Per i Maneskin invece è l’ennesimo successo di un 2021 da incorniciare: hanno battuto la concorrenza di Coldplay, Foo Fighters, Imagine Dragons, Kings of Leon e The Killers.






sabato 13 novembre 2021

Con 5G risparmio emissioni CO2, pari 35 milioni auto


L'utilizzo della tecnologia 5G in quattro settori ad alta intensità di carbonio - energia, trasporto, manifatturiero ed edilizia - potrebbe creare un risparmio annuale di emissioni tra i 55 e i 170 milioni di tonnellate di CO2, che equivale a togliere dalle strade dell'Unione Europea un'auto su sette, quindi oltre 35 milioni di veicoli.

Lo riporta uno studio di Ericsson che spiega come con la tecnologia di quinta generazione la riduzione totale delle emissioni arriverebbe al 20% (dal 15%) delle emissioni annuali totali dell'Ue. L'equivalente delle emissioni annuali totali di Spagna e Italia messe insieme.

Lo studio sostiene che almeno il 40% delle soluzioni per la riduzione della CO2 adottate nell'Ue da qui al 2030, si baserà sulla connettività fissa e mobile. Queste soluzioni di connettività, così come ad esempio lo sviluppo di generatori per produrre energia rinnovabile, potrebbero ridurre le emissioni dell'Ue di 550 milioni di tonnellate di biossido di carbonio equivalente, ossia quasi la metà delle emissioni create dall'intero settore energetico dell'UE nel 2017, e il 15% delle emissioni annuali totali dell'UE nel 2017, l'anno scelto come benchmark dall'analisi.

"Nonostante il potenziale in gioco - spiega il rapporto Ericsson - le nuove previsioni sull'implementazione del 5G dipingono un quadro preoccupante per l'Europa". Alla fine del 2020, infatti, il 5G copriva circa il 15% della popolazione mondiale. Nel 2027, solo tre anni prima che le emissioni globali dovrebbero essere dimezzate per rispettare l'obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5 ºC, si stima che la diffusione globale sarà circa del 75%. In particolare, si prevede che il Nord America e il Nord Est asiatico godranno di una copertura della popolazione superiore al 95% entro il 2027. "Al contrario, l'Europa è destinata a restare significativamente indietro rispetto ai suoi competitor economici con poco più dell'80% di copertura della popolazione". 






X Factor 2021, gIANMARIA travolge i giudici con un brano dei CCCP


Sul palco di X Factor 2021 (su Sky e NOW, sempre disponibile on demand) con un altro brano iconico della musica rock italiana: «Io sto bene» dei CCCP. Anche questa volta, il giovane artista del roster di Emma ha scelto di reinterpretare il pezzo, inserendo un suo testo originale. 

Un esibizione travolgente che gli ha permesso di conquistare l’accesso al quarto Live Show, atteso per la prossima settimana.






venerdì 12 novembre 2021

E' morto Giampiero Galeazzi, memorabili le sue telecronache


Addio alla voce dello sport in tv, è morto Giampiero Galeazzi. Giornalista e ex canottiere, aveva 75 anni ed era malato da tempo.

Nato a Roma, era conosciuto anche con il soprannome di Bisteccone, per via della sua stazza. Memorabili le sue cronache sportive. Indimenticabili, ad esempio, restano le sue telecronache dei fratelli Abbagnale, in quello che era stato il suo primo amore, il canottaggio. Giampiero Galeazzi, quando esalto' i fratelli Abbagnale

Nato a Roma il 18 maggio 1946, in gioventù, dopo la laurea in Economia, Giampiero Galeazzi era diventato professionista di canottaggio: vinse il campionato italiano nel singolo nel 1967. Poi è entrato in Rai come giornalista sportivo prima alla radio e poi in tv, prima alla Domenica Sportiva e poi a Mercoledì Sport.

Di lui si ricordano le telecronache degli eventi sportivi come la mitica medaglia d'oro dei fratelli Abbagnale a Seul nel 1988. Negli Anni Ottanta fu anche inviato della Ds per gli incontri più importanti della Serie A. Galeazzi fu anche inviato Rai per l'incontro di Reykjavik fra Gorbaciov e Reagan nel 1986 e passò poi a condurre trasmissioni storiche come "90esimo minuto" dal 1992 al 1999 e ha partecipato al festival di Sanremo del 1996 con Pippo Baudo. Nel 2010 e nel 2012 ha partecipato a Notti Mondiali e Notti Europee, entrambe trasmissioni Rai. L'ultima apparizione di Giampiero televisiva risale a tre anni fa a Domenica In.  

"Sono addolorato dalla sua morte: Galeazzi ha fatto conoscere noi e il canottaggio, ci ha spronati. E' stato un personaggio importante per noi, ci ha fatti conoscere al grande pubblico: era come se l'equipaggio fosse formato da quattro e non da tre elementi. Possiamo dire che era come un 'quattro senza': è stato molto, molto importante per noi. Ci è stato vicino per più di 20 anni". Così Peppiniello Di Capua, timoniere dei fratelli Carmine e Giuseppe Abbagnale, ricorda all'ANSA la figura di Giampiero Galeazzi. "Ci ha seguiti da sempre, quante cene assieme, era come un fratello per noi: lo stimavamo e gli volevamo bene", aggiunge.

"Bisteccone mio …se ne va un pezzo importante della mia vita...". Così, Mara Venier in un post sulla sua pagina Instagram.




Smantellata rete di pedofili, tra gli arrestati c'è anche un sacerdote


C'è anche un sacerdote nella rete di pedofili smantellata da un'operazione della polizia coordinata dalla procura du Torino. E' il direttore della Caritas di Benevento don Nicola De Blasio. E' stato interrotto un traffico di scambio di materiale pornografico realizzato utilizzando minori su una nota piattaforma di messaggistica, da cui il nome della operazione, "Meet Up". 

Gli investigatori della polizia postale hanno eseguito 26 decreti di perquisizione e indagato altrettanti uomini ritenuti responsabili di detenzione e diffusione di materiale realizzato mediante sfruttamento di minori e sequestrato migliaia di files.

In tre sono stati arrestati: un sacerdote, un 37enne tecnico informatico ed il creatore del canale a pagamento oggetto dei primi accertamenti, un ragazzo all'epoca dei fatti minorenne. Gli arresti sono stati compiuti tra Piemonte, Campania e Puglia. Sequestrati migliaia di files che gli inquirenti definiscono "raccapriccianti".

Ricavati gli elementi utili alla prosecuzione dell'indagine, sono state messe a fattor comune le tracce informatiche lasciate in rete dagli internauti, che hanno consentito la loro identificazione. Particolarmente interessante si è rivelata la presenza di un ambiente chiuso, pubblicizzato dal proprio promotore, in cui veniva divulgato materiale pedopornografico previo pagamento di una somma di denaro che abilitava all'iscrizione al canale.